Bellissima Saga western/fantasy/horror di Stephen King.
Io per ora sto divorando il primo libro (l'ultimo cavaliere), etichettato da più parti come il peggiore, quindi mi aspetto negli altri una storia da paura!
Quando lo ha scritto il buon Stephen aveva 19 anni, e mi sa che a quei tempi si calava l'inverosimile, dal momento che ci sono interi pezzi che ti sballano solo a leggerli...e poi non avevo mai letto niente di suo scritto a questa maniera!
cito : (premessa, il protagonista, Roland, è stato appena quasi trombato da una specie di demone pianta donna oracolo)
"Il pistolero alzò lo sguardo ai volti fra le foglie, che stavano mettendo in scena uno spettacolo per il suo divertimento. Emergevano e crollavano mondi interi, su distese di sabbia scintillanti si costruivano imperi dove misteriosi macchinari funzionavano indefessamente in un' astratta frenesia elettronica. Imperi declinavano e cadevano, per poi risorgere. Il movimento fluido e silenzioso di ingranaggi perfetti perdeva i primi colpi, i meccanismi cominciavano a cigolare, poi a strillare infine si fermavano.
La sabbia ostruiva i canaletti in acciaio inossidabile di strade concentriche sotto cieli scuri pieni di stelle come vetrine di gelidi gioielli. E in tutto quel mutevole universo, soffiava il vento morente del cambiamento portando con sé l'odore di cannella del tardo ottobre. davanti agli occhi del pistolero il mondo andava avanti.
E si assopì"
Io per ora sto divorando il primo libro (l'ultimo cavaliere), etichettato da più parti come il peggiore, quindi mi aspetto negli altri una storia da paura!
Quando lo ha scritto il buon Stephen aveva 19 anni, e mi sa che a quei tempi si calava l'inverosimile, dal momento che ci sono interi pezzi che ti sballano solo a leggerli...e poi non avevo mai letto niente di suo scritto a questa maniera!
cito : (premessa, il protagonista, Roland, è stato appena quasi trombato da una specie di demone pianta donna oracolo)
"Il pistolero alzò lo sguardo ai volti fra le foglie, che stavano mettendo in scena uno spettacolo per il suo divertimento. Emergevano e crollavano mondi interi, su distese di sabbia scintillanti si costruivano imperi dove misteriosi macchinari funzionavano indefessamente in un' astratta frenesia elettronica. Imperi declinavano e cadevano, per poi risorgere. Il movimento fluido e silenzioso di ingranaggi perfetti perdeva i primi colpi, i meccanismi cominciavano a cigolare, poi a strillare infine si fermavano.
La sabbia ostruiva i canaletti in acciaio inossidabile di strade concentriche sotto cieli scuri pieni di stelle come vetrine di gelidi gioielli. E in tutto quel mutevole universo, soffiava il vento morente del cambiamento portando con sé l'odore di cannella del tardo ottobre. davanti agli occhi del pistolero il mondo andava avanti.
E si assopì"
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