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Ok, Ok... Mi fermo al 4° Paragrafo del 1° Capitolo.... a fare copia e incolla sto uscendo pazzo....
Grazie ancora, ciao.
REGIA.
Un'altra idea che ti butto lì, tagli troppe parole....nel senso che le stronchi con gli apostrofi, ma anche quello dopo un pò diventa parecchio pesantino, sono tutte cose che servirebbero ad alleggerire la lettura.
A mio parere i dialoghi sono un pò troppi.
Rispondo alle premurose osservazioni di Derfel, il quale ringrazio per la sua attenzione nei miei confronti e nei confronti del mio scritto
E' il mio stile ammesso che si possa definire tale...
Così facendo... vale a dire con questi periodi spezzettati da virgole e punti e punti-e-virgola, con dialoghi invece lunghi e apostrofi.. a mio parere impongo a chi mi legge di rinchiudersi un bunker, perchè non può permettersi distrazioni... chi mi legge deve fare solo quello e basta. (Ho letto molti libri mentre vedevo un film al mare con trenta cuginetti addosso che cercavano di strapparmi i capelli e sopraciglia... )
Ti assicuro che questo è un problema che dopo le prime 20 pagine scompare perchè ti immergi nell'attamosfora del racconto e anche tu inizi a parlare come chi parla nel racconto... questo succede con tutti i libri poi... o sbaglio??
Almeno questo è quanto mi dicono i tanti a cui ho fatto leggere il racconto e in un certo senso quello che mi sono prefissato.
Inoltre con il mio stile -sempre- (se così si può chiamare torno a dire) do quel tocco di sicilianità che voglio trasmettere... come se tutto fosse Lingua parlata... in fondo per chi ha letto bene il prologo,,, si tratta di un vecchio che racconta la sua vita ad un prete.,...
Rispondo alle premurose osservazioni di Derfel, il quale ringrazio per la sua attenzione nei miei confronti e nei confronti del mio scritto
E' il mio stile ammesso che si possa definire tale...
Così facendo... vale a dire con questi periodi spezzettati da virgole e punti e punti-e-virgola, con dialoghi invece lunghi e apostrofi.. a mio parere impongo a chi mi legge di rinchiudersi un bunker, perchè non può permettersi distrazioni... chi mi legge deve fare solo quello e basta. (Ho letto molti libri mentre vedevo un film al mare con trenta cuginetti addosso che cercavano di strapparmi i capelli e sopraciglia... )
Ti assicuro che questo è un problema che dopo le prime 20 pagine scompare perchè ti immergi nell'attamosfora del racconto e anche tu inizi a parlare come chi parla nel racconto... questo succede con tutti i libri poi... o sbaglio??
Almeno questo è quanto mi dicono i tanti a cui ho fatto leggere il racconto e in un certo senso quello che mi sono prefissato.
Inoltre con il mio stile -sempre- (se così si può chiamare torno a dire) do quel tocco di sicilianità che voglio trasmettere... come se tutto fosse Lingua parlata... in fondo per chi ha letto bene il prologo,,, si tratta di un vecchio che racconta la sua vita ad un prete.,...
Si si, ho letto tutto minuziosamente, poichè ho scaricato il testo e mi sono messo a leggere, i miei erano solo consigli di sintassi e stile, che ti potevano aiutare a non rendere pesante il racconto. Parlavo di questo perchè l'opinione sul contenuto te l'avevo già espressa.
Se un lettore si stanca pianta li il libro, succede quasi sempre, per quello ti consigliavo di rendere accessibile il tutto, sono solo consigli comunque.
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