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Miti e leggende

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  • Miti e leggende

    Ragazzi vi invito a postare o solo a commentare un Mito o una leggenda che vi affascinano per poi parlarne tutti insieme. Forza!!
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  • #2
    IO CREDO CHE IN OGNI MITO O LEGGENDA UN FONDO DI VERITà CI SIA SEMPRE,detto questo io ho un bel pò di miti e leggende che mi affasscinano però ne cito 2 o 3 altrimenti poi ne vengono fuori troppi.
    1)il mito degli elfi,x il mio gusto una delle più belle razze che abbia mai solcato la immaginazione.Mi piace tutto di questa razza,la loro cultura,la loro lingua parlata e scritta,il loro rispetto per l'ambiente che li circondano,la loro saggezza,la loro magia,le loro dotti in battaglia....
    se volete fare qualche commento sugli elfi e ben accettato,così posso anche imparare qualcosa di più su questo popolo visto che non ne so molto!
    2)le leggende su animali mitologici tra cui l'unicorno,pegasus il cavallo alato,la fenice(un'animale immortale che per ogni volta che muore rinasce sempre dalle sue ceneri)...
    anche qui sono ben accettati commenti!!!visto che anche qui mi piacerebbe saperne di più...
    3)i draghi,i leggendari animali più forti che siano mai esistiti....io personalmente credo che siano esistiti veramente,che solcavano la terra e i cieli...mesi fa su "la macchina del tempo" hanno fatto vedere una puntata dedicata interamente su questi magnifici esseri:in un ghiacciaio hanno trovato i resti di un probabile drago:era un animale alato con 4 zampe,quando gli hanno fatto tipo un'autopsia gli hanno trovato(se non ricordo male i termini)tipo due polmoni con funzioni diverse,uno serviva per respirare e nell'altro gli è stato trovato,dentro al polmone,un miscuglio di sostanze che al contatto con l'aria prendono fuoco(non mi ricordo che sostanze)....secondo voi sono esistiti veramente questi possenti animali?se si perchè si sono estinti?come già detto io credo che siano esistiti ma non saprei perchè si sono estinti...


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    • #3
      oddio Derfel l'argomento è molto interessante, ma si dovrebbe aprire un thread per ogni mito o leggenda per approffondirli meglio XD

      vabbè parto io con una leggenda tra le più famose (e forse scontata)... Loch Ness!

      molti dicono di aver visto una creatura (simile ad un drago marino) che affiora di tanto in tanto dal lago di questa ridente località... personalmente la cosa mi sa di bufala (sospetto confermato da numerosi documentari tra l'altro) ....ma ormai è talmente radicata come leggenda che seppur abbiano provato in tutti modi di smontarla, il fascino e la curiosità che suscita il luogo ha vanificato ogni studio e ricerca che dimostravano il contrario!

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      • #4
        E apriamoli chi ce lo vieta?Se si possono aprire dei dibattiti interessanti e ben costruiti ne possiamo anche aprire cento di Topic sui Miti e le Leggende.

        Dopo avere detto questo passiamo alle mie preferenze riguardo ai miti e alle leggende:
        Il primo Mito che mi affascina è quello della nave ARGO e degli Argonauti che si sono spinti alla conquista del Vello d'oro. Giasone e cinquantacinque suoi compagni si sono spinti con la loro nave in una mitica impresa... Se volete vi posso consigliare un pò di libri per approfondire la vostra fame di sapere.
        Il secondo mito che mi affascina è quello di Mitra, per i persiani il dio della Vita, dello spirito vitali, il mediatore tra gli uomini e gli dei. Quando l'adorazione di questo dio passò nella cultura Romana Mitra divenne il dio dei soldati e della Guerra.

        Voglio citare una poesia di Rudyard Kipling chiamata Song to Mithras

        Mitra, Dio del Mattino, la nostra tromba risveglia le
        Mura!
        Ora che siamo stati chiamati e le guardie sono partite
        Mitra, anche tu soldato, dacci la forza in questo giorno!
        Mitra, Re della Notte, qui dove muore il grande Toro,
        Guarda ai tuoi figli nell'oscurità. E accogli i nostri scarifici!
        Molte strade ci hai indicato e tutte portano alla Luce!
        Mitra, anche tu soldato, insegnaci a morire!

        Troverò occasione di postare ancora le mie preferenze se il topic prenderà la giusta piega che vorrei.
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        • #5
          -GLI ELFI
          Il nome elfo (probabilmente dal nordico alf[a]r) indica uno spirito genio della mitologia nordica e non solo. Gli elfi sono simboli delle forze dell'aria, del fuoco, della terra e dei fenomeni atmosferici in generale.
          Essi sono spiriti simili agli umani, alti e magri ma forti e velocissimi, volto pulito, sereno, orecchie leggermente a punta. Sono descritti con una una grande grande vista e udito molto sensibile. Non hanno barba, hanno occhi che penetrano la persona fino a conoscere i pensieri, si dice che siano dotati di telepatia.
          Hanno voce splendida e chiara. Sono intelligenti ed armoniosi, con grande rispetto per i 4 elementi e per la natura.
          Talvolta alcuni possono essere capricciosi e talvolta benevoli con l'uomo che li rispetta, possono donare oggetti magici a coloro che sono puri di cuore e spirito e che desiderano aiutare. Sanno forgiare spade e metalli, fino alla conoscenza della magia. Le loro compagne, al contrario, sono esseri graziosi. In origine pare che gli elfi siano stati concepiti come anime di defunti, poi furono venerati anche come potenze che favorivano la fecondità. Di qui la distinzione, nella mitologia nordica, fra Døkkálfar, "elfi delle tenebre", e Liósálfar, "elfi della luce".
          Essi riescono a camminare senza lasciare tracce, immuni alle malattie, resistono alle temperature estreme. Gli elfi hanno vita lunga invecchiando senza che la loro bellezza venga intaccata dal tempo.
          Molteplici sono le leggende legate a questa figura mitologica alcune delle quali parlano delle cattiverie che essi compiono nei confronti degli uomini, dei rapimenti dei bambini umani. Gli elfi hanno una forte gerarchia al capo della quale stanno le regine e i re delle colline delle fate, riconoscibili perchè spesso ricoperte da un fresco manto di biancospini!
          -PEGASO:IL CAVALLO ALATO
          Pegaso è il cavallo alato sorto dal sangue della gorgone Medusa, decapitata da Perseo. Esso poi, con un colpo della sua zampa, avrebbe fatto sgorgare la fontana di Ippocrene ispiratrice dei poeti oppure, presso Corinto, quella di Peirene; era comunque venerato dagli abitanti di Corinto.
          Tolomeo lo chiama semplicemente "il cavallo" e sembra che il nome di Pegaso apparisse appena ai tempi dei Romani. Gli Arabi nel X secolo lo chiamarono il "cavallo grande" (Al-Farasalazham) e diverse stelle portano tuttora nomi di derivazione araba: così la alta è Markab (la sella?), la beta è Scheat (la spalla), la gamma à Algenib (da Al-Gienah-al-faras, l'ala del cavallo). A questo proposito, ricordiamo che la sopra citata alfa di Andromeda è Alferatz o, meno usato, Sirrah, derivanti entrambi da Sirrat-al-faras, l'ombelico del cavallo, certamente poco appropriati per una testa d'una principessa. Troviamo poi ancora la epsilon che è Enif (il naso), la zeta è Humam, la eta Matar e la tau Kerb.
          Pegaso entra in parecchi miti, come in quello di Bellerofonte che lo domò ed ebbe parecchie avventure (tra cui quella della Chimera e quella in cui Bellerofonte voleva competere con gli dei e raggiungere il cielo,per questo venne punito da Zeus: il re degli dei, infatti, mandò un tafano a pungere il cavallo alato il quale, imbizzarrito, disarcionò Bellerofonte storpiandolo.
          -L'UNICORNO
          L'unicorno o liocorno è un animale immaginario dal corpo di cavallo con un singolo corno in mezzo alla fronte. Il nome deriva dal latino unicornis ("un solo corno").
          Il liocorno è tipicamente raffigurato come un cavallo bianco dotato di attributi magici, con un unico lungo corno avvolto a torciglione sulla fronte. Molte descrizioni attribuiscono all'unicorno anche una barbetta caprina, una coda da leone e zoccoli divisi.
          Simbolo di saggezza, nell'immaginario cristiano poteva essere ammansito solo da una vergine, simbolo della purezza. Si credeva che se il corno fosse stato rimosso, l'animale sarebbe morto.
          Nella tradizione medievale, il corno a spirale è detto alicorno, e gli è attribuita la capacità di neutralizzare i veleni. Questa virtù è desunta dai resoconti di Ctesia sull'unicorno in India, dove sarebbe stato usato dai governanti del luogo per fabbricare coppe in grado di rendere innocui i veleni.
          I denti del narvalo (un mammifero marino) furono identificati con le corna dei liocorni, aumentando la credibilità del mito.
          Alcuni pensano che questo animale sia stato ispirato ad una antilope africana della specie Orice.
          Nella simbolica medioevale l'Unicorno era descritto come animale piccolo (a rappresentare l'umiltà) ma invincibile, e rappresentava il Cristo salvatore.
          Nella letteratura cortese aveva risonanze più propriamente erotiche: il liocorno cacciatore invincibile poteva essere ammansito solo dall'amore per la fanciulla.
          -LA FENICE
          Gli antichi egizi furono i primi a parlare del Bennu che poi nelle leggende greche divenne la Fenice. Uccello sacro favoloso, aveva l'aspetto di un'aquila reale e il piumaggio dal colore splendido, il collo color d'oro, rosse le piume del corpo e azzurra la coda con penne rosee, ali in parte d'oro e in parte di porpora, un lungo becco affusolato, lunghe zampe e due lunghe piume - una rosa e una azzurra - che le scivolano morbidamente giù dal capo (o erette sulla sommità del capo). In Egitto era solitamente raffigurata incoronata con l'Atef o con l'emblema del disco solare.
          Quando, dopo aver vissuto per 500 anni (secondo altri 540, 900, 1000, 1461 / 1468, o addirittura 12954 / 12994), la Fenice sentiva sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e costruiva un nido sulla cima di una quercia o di una palma. Qui accatastava ramoscelli di mirto, incenso, sandalo, legno di cedro, cannella, spigonardo, mirra e le più pregiate piante balsamiche, con le quali intrecciava un nido a forma di uovo - grande quanto era in grado di trasportarlo (cosa che stabiliva per prove ed errori). Infine vi si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme mentre cantava una canzone di rara bellezza.
          Per via della cannella e della mirra che bruciano, la morte di una fenice è spesso accompagnata da un gradevole profumo. Dal cumulo di cenere emergeva poi una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente fino a trasformarla nella nuova Fenice nell'arco di tre giorni dopodiché la nuova Fenice, giovane e potente, volava ad Heliopolis e si posava sopra l'albero sacro, peraltro si dice anche che dalla gola della Fenice giunse il soffio della vita che animò il dio Shu


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          • #6
            -I DRAGHI
            I draghi sono creature mitico-leggendarie, presenti nell'immaginario collettivo di molte culture come esseri sia malefici che benefici. La presenza della figura mitologica del drago in moltissime culture in varie parti del mondo indica che il drago nasca come spiegazione del ritrovamento di fossili di dinosauro, altrimenti impossibili da spiegare
            1)mitologia cinese del drago:Nella mitologia cinese il drago è una bestia che è composta da varie parti di animali, ha il muso da coccodrillo, il corpo di serpente, la criniera e gli artigli da tigre, le corna da cervo. È considerato un essere positivo e di grande saggezza, tanto che il trono dell'imperatore cinese era detto il Trono del Drago, e la sua faccia il Volto del Drago. Le credenze cinesi affermano anche che alla morte di un imperatore, esso volasse in cielo sotto forma di drago, e che quando un drago si alza in volo la pressione delle zampe sulle nuvole provoca la pioggia. Infatti il re-drago cinese Lung Wang è considerato colui che provoca la pioggia.
            2)mitologia cristiana del drago:Nell'iconografia cristiana il drago rappresenta il Diavolo e deriva da un drago dell'Antico Testamento che a sua volta deriva dal drago babilonese Tiamat, essere di sesso femminile. La leggenda più nota è quella di San Giorgio, patrono dell'Inghilterra, che a seconda delle versioni uccide o addomestica il drago, liberando una fanciulla. In Italia, il santo più noto per aver ucciso un drago, tanto da venir spesso rappresentato in tale atto, è San Mercuriale, primo vescovo e patrono della città e diocesi di Forlì. Altri santi alla cui figura è accostato il simbolo del drago sono, oltre a Giorgio ed all'arcangelo Michele, San Filippo, San Silvestro, Santa Marta, Santa Margherita e Santa Giustina.
            3)mitologia norrena del drago:Il drago è presente anche nei miti delle popolazioni scandinave, quasi sempre come essere malefico, come Fafnir, il drago che ruba e custodisce il tesoro dei Nibelunghi e viene ucciso da Sigfrido, oppure Niðhöggr che cerca di distruggere il mondo rosicchiando le radici dell'albero Yggdrasill. Altro mostro serpentiforme è Jormungand, figlio di Loki e della gigantessa Angerbode, viene gettato da Odino nell'oceano. Jormungand è talmente grande da riuscire a circondare tutta la terra e a mordersi la coda da solo. Abbocca all'amo di Thor, mentre quest'ultimo è a pesca; dopo una cruenta lotta il dio riesce a mettere in fuga il mostro. Jormungand è predestinato ad uccidere ed a essere ucciso da Thor al momento del Ragnarök. Uno dei draghi della letteratura tradizionale germanico-nordica che maggiormente descrive lo stereotipo successivamente accolto dall'immaginario popolare e dal fantasy è quello del poema anglosassone Beowulf: si tratta di una serpe alata, che sputa fiamme e custodisce un antico tesoro.

            Altra caratteristica del drago nella mitologia nordica è la sua capacità linguistica. Esso è in grado di parlare tutte le lingue, di cui si serve per mentre ed ingannare. Nella saga dei Volsunghi Sigfrido uccide il drago Fafnir. Un vecchio uomo (sotto le cui spoglie si celava Odino) che lo consiglia nell'impresa, gli suggerisce inoltre di scavare molte buche per far defluire il sangue del mostro e bagnarcisi. Bagnarsi nel sangue di Fafnir conferisce l'invulnerabilità. Sigfrido inoltre, dopo aver assaggiato il sangue del drago ucciso acquista il potere di comprendere il linguaggio degli uccelli.


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            • #7
              La leggenda di Giasone e il Vello d'oro ne avevo sentito parlare ma non la conoscevo bene, facendo un giro su internet ho trovato su wikipedia una buona descrizione. Per chi volesse approfondire il discorso questo è il link: http://it.wikipedia.org/wiki/Giasone_%28mitologia%29
              P.S. Derfel consci il titolo di qualche libro sull'argomento?

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              • #8
                Le Argonautiche di Apollonio Rodio, cominciamo dalla base
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                • #9
                  un mito che mi affascina particolarmente è quello che riguarda apollo e dafne lei per sfuggire al dio del sole che la voleva per sè a tutti i costi chiede di essere mutata in un albero di alloro così da non essere più soggetta all'insistente divinità
                  mi piace questa storia perchè come insegna dafne bisognerebbe essere pronti a tutto pur di non amare chi non si ama
                  il messaggio principale è comunque rivolto agli uomini che vogliono ottenere per forza una donna (che spesso ci sta per soldi o per altri motivi) perchè frutto dei loro desideri più reconditi
                  la trovo una storia molto profonda (anche se forse lo riassunta un pò troppo )
                  C'è sempre un buon motivo
                  sigpic
                  per sorridere :)

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                  • #10
                    Star Platinum, I draghi sono veramente esistiti. Esistono tuttora e si tratta in realtà di alieni rettiliani.
                    sigpic
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                    __DBAF website____DBAF videos____DBAF forum____DBA Fanmanga__PGV @ DeviantArt__
                    Per ogni cosa che finisce c'è ne una che inizia - NEO ELITE ABLAZED ANGELS- click

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                    • #11
                      il mito che mi affascina di più è il mito egizio di Osiride:

                      Osiride portò la civiltà agli uomini, insegnò loro come coltivare la terra e produrre il vino e fu molto amato dal popolo. Seth, invidioso del fratello, cospirò per ucciderlo. Egli costruì in segreto una bara preziosa fatta appositamente per il fratello e poi tenne un banchetto, nel quale annunciò che ne avrebbe fatto dono a colui al quale si fosse adattata. Dopo che alcuni ebbero provato senza successo, Seth incoraggiò il fratello a provarla. Appena Osiride vi si adagiò dentro il coperchio venne chiuso e sigillato. Seth e i suoi amici gettarono la bara nel Nilo, facendo annegare Osiride. Questo atto simboleggerebbe l’annuale inondazione del Nilo. Iside con l’aiuto della sorella Nefti riportò Osiride alla vita usando i suoi poteri magici. Prima che si potesse vendicare, Set uccise Osiride, fece a pezzi il suo corpo e nascose le quattordici (secondo alcune fonti: tredici o quindici) parti in vari luoghi. Iside e Nefti trovarono i pezzi (eccetto i genitali, che erano stati mangiati dal pesce Ossirinco). Ra mandò Anubi e Thot ad imbalsamare Osiride, ma Iside lo riportò in vita. Successivamente Osiride andò negli inferi per giudicare le anime dei morti, e così venne chiamato Neb-er-tcher ("il signore del limite estremo"). Il figlio che Osiride ebbe da Iside, Horo, quando fu abbastanza grande affrontò Seth in battaglia, per vendicare la morte del padre. Il combattimento fu lungo e cruento, Horo perse un occhio nella battaglia e Seth un testicolo. Il conflitto fu interrotto dagli altri dei, che decisero in favore di Horo e diedero a lui la sovranità del paese. Seth fu condannato e bandito dalla regione.
                      Originariamente Scritto da Prince GAS Vegeta
                      I draghi sono veramente esistiti. Esistono tuttora e si tratta in realtà di alieni rettiliani.
                      prima o poi ti contattero via pm, ti devo fare alcune domande.
                      "il destino ti verrà a cercare"

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