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Un gioco letterario

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  • Un gioco letterario

    Salve a tutti, sono nuovo ma molte cose me le hanno spiegate diversi utenti, fra cui Gorgon e Claw.
    Proprio da quest'ultimo è partita un'idea, che ora non può realizzare ma che farò io sotto il suo volere:
    un gioco letterario, piccolo intervallo tra un bando di scrittura e un'altro.
    Io comincio un racconto, che poi voi dovrete sviluppare, bastano anche poche righe, e poi ognuno continua da quello che scrive l'utente precedente.
    (Prima del racconto, scriviamo anche il numero della "puntata" per evitare confusioni inutili.)

    1-Entrò, pian piano, senza far rumore. Se lui si fosse svegliato, sarebbe successo un vero cataclisma.
    Controllò che l'oggetto di metallo giallo fosse nella custodia, poi estrasse la pistola e accese la torcia.
    Camminare gli costava fatica e sudore, per via dell'ansia:inoltre, l'ambiente poco illuminato rendeva tutto più difficile. Sapeva che ogni passo poteva essergli fatale.
    Sentì poi un rumore, uno scricchiolio da un'angolo della stanza che lo fece rabbrividire.
    I'm not like my brother...I'm the strongest!

  • #2
    2-Si avvicinò per capire di cosa si trattasse, la paura però lo blocco e la poca razionalità rimasta lo spinse ad evitare di chiudersi da solo in un angolo come un topo in gabbia. Il buio sembrava intensificarsi ad ogni passo e la torcia sembrava non aiutarlo più di tanto, così cercò di arrivare alla lanterna. Il panico sembrava stesse per avere il sopravvento, finchè non sentì un suono che in qualche modo lo rassicurò.

    ps: gran bella idea ^^
    C'è sempre un buon motivo
    sigpic
    per sorridere :)

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    • #3
      3-Il suono proveniva dall'esterno della casa,non era molto forte ma era un suono sicuro,deciso.
      Il volto del misterioso visitatore parve più rilassato ma allo stesso tempo,quasi senza accorgersene,strinse ancor di più l'oggetto di metallo giallo che portava con sè.Il suono svanì ma quello significava che tutto doveva ancora cominciare;vide la porta d'ingresso aprirsi e nel frattempo era intento a capire se Lui stesse ancora dormendo, sembrava di sì.
      Dalla porta ormai aperta entrò non una persona,ma un qualcosa di etereo di astratto che si avvicinava al visitatore.Entrambi avevano lo stesso obiettivo,ma da lì a poco sarebbe successo qualcosa di imprevedibile.
      NerdMonday

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      • #4
        4- Sentiva il panico salire in gola....nn riusciva a capire se il misterioso essere etereo l'avesse in qualche modo notato. Decise di provare a calmarsi e di accovacciarsi, sperando d non essere visto. Credeva che il trucco avesse funzionato invece notò, con enorme spavento, che l'essere puntava proprio verso di lui!! La cosa strana era che proprio nn riusciva a capire in che modo e, soprattutto come, potesse guardarlo.....Era un essere strano, con sembianze a dir poco disumane e questo lo terrorizzava ancora di più. Non sapeva come affrontarlo, come fermarlo e, rassegnato, si stava preparando a subire qualsiasi cosa sarebbe successa di lì a poco. All'improvviso l'essere spostò il suo interesse su di Lui; si era mosso nel letto e questo bastò ad attirare la sua attenzione. L'essere si diresse verso il letto, lentamente, ma in modo deciso con intenzioni che neanche il Visitatore riusciva a comprendere. Arrivato vicino al letto rimase per un lunghissimo istante immobile, nella sua quasi trasparenza e, ripresosi da quella specia di trance, allungò una mano, almeno quello che sembrava tale, verso di Lui. Lui ebbe un sussulto e, in quell'attimo, l'essere svanì!!!
        sigpic
        http://blog.libero.it/osiris2/view.php?
        http://blog.libero.it/osiris/view.php?

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        • #5
          5-Lui mugolò. Si rigirò nel letto e aprì di scatto la mano.
          Dannazione, se n'è accorto, pensò il visitatore. Prese l'oggetto giallo e lo esaminò. Era ben fatto, liscio al tatto ma ruvido all'occhio. Risultava estremamente pesante se tenuto in due mani, ma tenuto in una era addirittura una piuma.
          Se Lui si fosse accorto del furto, sarebbero stati guai davvero grossi.
          Aveva deciso:
          avrebbe utilizzato l'oggetto.
          I'm not like my brother...I'm the strongest!

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          • #6
            6-Ma non ora,il momento non era opportuno,più tardi,così tutto si sarebbe sistemato.
            La luce del giorno pervase l'intera città e per Stevenson era arrivato il momento di andare al lavoro;non aveva dormito molto bene,quella notte ci fu qualcosa di strano,ma non riusciva a decifrarlo.
            Dopo aver fatto una doccia calda,si vestì di tutto punto e fece una lauta colazione.
            Uscì di casa,prese la sua macchina e si avviò verso l'ospedale in cui lavorava come primario;ma ecco che dallo specchietto vide una macchina scura che lo tallonava minacciosamente;Stevenson cambiò percorso ma la macchina lo seguiva ancora.
            Il conducente era deciso a non mollare e teneva sul sedile affianco al suo ancora quel misterioso oggetto metallico color oro e gli parlava:
            ''Jonsey non preoccuparti,lo prenderò.E' per te che lo faccio.''
            Linseguimento prese una brutta piega quando la macchina scura iniziò a far sul serio;tamponò la Ford di Stevenson che barcollò ma non perse il controllo,anzi fece una brusca virata e poi imboccò per una strada molto larga per far perdere le sue traccie.
            La macchina scura non c'era più e così il primario raggiunse l'ospedale,ma con una pura sempre crescente.
            Chi era quell'uomo che lo voleva morto? Solo un pazzo o qualcosa di più?
            Decise di non pensarci più e di dedicarsi ai suoi pazienti,almeno per quel giorno.
            Quando quella sera tornò a casa fu preso da un dubbio atroce;andò in salotto per controllare e tutte le sue paure si destarono:non c'era più,l'urna d'oro non era più lì,era la fine per lui doveva ritrovarlo.
            Last edited by michele longobardi; 30 October 2006, 15:22.
            NerdMonday

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            • #7
              7-E senza quell'urna, la sua stessa esistenza era in pericolo. Doveva ritrovarlo: senza di lui, Nero si sarebbe ridestato. Ma Nero era stato imprigionato molto tempo prima: com'era possibile che avesse potuto recuperare l'urna di Jonsey? Forse qualcuno l'aveva aiutato...una marionetta, un uomo "pedina" usato da lui per fare ciò che voleva.
              Sì, si disse Stevenson. Era il momento di far rivivere il passato. Doveva chiamare gli altri, i suoi vecchi amici d'infanzia.
              Provò così a casa di Lisa, la sua vecchia ragazza del liceo. C'era anche lei, quel giorno.
              Tre squilli...quattro...e poi una voce...no, non era Lisa. Era un'altra persona.
              -Jonsey sei tu? Certo che sei tu. Hai paura. Le pareti sono così sporche... l'intonaco sta diventando rosso...ma Lisa è qua, non temere. Un pezzo lì e un pezzo qui, è tutta in questa casa!
              La voce non era umana, ma neanche il contrario. Era semplicemente non classificabile.
              Paura. Tanta paura. Se Jonsey sarebbe tornato in vita, anche Nero sarebbe resuscitato. E Lisa... mio Dio...
              Era già cominciata.
              I'm not like my brother...I'm the strongest!

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              • #8
                8-Stevenson dopo quella telefonata si sentiva molto scosso e quella stessa notte sognò tutto quello che era successo.
                Lui,Jonsey e Lisa erano grandi amici e frequentavano la facoltà di medicina,erano passati ormai 15 anni.
                Jonsey era un bravo allievo,molto intelligente,ma aveva una passione alquanto strana:l'esoterismo.
                Steve e Lisa lo prendevano un pò in giro,non credevano a quelle fandonie.Così una sera Jonsey invitò i suoi 2 amici a casa sua per un esperimento;i due ragazzi ci andarono tanto per accontentarlo,ma sarebbe stato meglio il contrario.
                La casa aveva un aspetto spettrale,al centro c'era un tavolo circolare e lì si sedettero i tre quando cominciò il rito.
                Jonsey pronunciava frasi incomprensibili e poi prese uno strano oggetto metallico color oro e a quel punto il tavolo cominciò a tremare,nell'aria si diffuse un odore rugginoso,le pareti divennero di un colore inquietante;poi ci fu una specie di esplosione e dal fumo che ne provenne ecco alzarsi un essere mostruoso,Nero, così lo chiamavano.
                Qull'entità tenebrosa scatenò le ire degli inferi e prese l'anima di Jonsey che invocava aiuto ,ma Steve non potè aiutarlo;Lisa nel frattempo era riuscita a scappare ma da quella telefonata Steve capì che era tornato a prendersela.
                L'essere se ne andò lasciando Steve nel suo terrore e lì per terra giaceva l'urna che Steve prese e decise di custodire.
                Aveva perso i suoi due amici,ma era un segreto troppo importante,troppo pericoloso.Steve si svegliò di soprassalto,era tutto sudato e il cuore gli batteva violento nel petto.
                Capì che l'uomo nella macchina scura aveva qualcosa a che fare con questa storia,ma come?
                NerdMonday

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                • #9
                  Poi Stevenson cominciò a credere che sarebbe stato meglio tornare al semplice tabacco e cambiare pusher, visto che quello gli proprinava schifezze non certo d'alta qualità
                  Scherzo! Che bello sono tornato e posso partecipare. Allora.
                  9-L'uomo si avvicinò al tavolo scuro, fatto d'ebano e intarsiato con perle e diamanti. Posizionò l'urna dorata sul tavolino e si inginocchiò.
                  L'aria intorno a lui odorava di incenso, e l'ambiente era indefinibilmente grande e piccolo insieme, a causa del buio perenne. Prese la pistola e la poggiò accanto al prezioso manufatto.
                  -Mio signore, un'altra è caduta. Il cerchio si chiude, presto potrà materializzarsi di nuovo e compiere la volontà che il fato aveva indetto eoni or sono.
                  Silenzio.
                  -Ho inoltre apprezzato molto la presenza eterea che ha mandato da me per tranquillizarmi al momento del furto dell'urna. Grazie molte, mio signore.
                  Silenzio. Opprimente.
                  -Scusi? Non è stato lei? Impossibile, mio signore...allora che cos'era?
                  Un piccolo fumo viola cominciò a formarsi intorno alla stanza, delineando un cerchio imperfetto sormontato da un apice frastagliato.
                  -Molto bene. Sarà fatto stanotte.
                  Poi l'uomo guardò l'urna come se stesse abbandonando una persona a lui molto cara e uscì com'era entrato.
                  The strong are strongest alone.

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