Grazie, Stealth F.P, sono contento ti piacciano i miei versi.
Adesso inserisco una poesia, che rappresenta un po’ un’ anomalia rispetto alle mie precedenti, forse perché riguarda me e la mia Amata. E’ dedicata a lei. E’ più recente delle altre, si intitola “Quel che trovo nel fondo di me. A te, Cara”.
Eccola!
Quel che trovo nel fondo di me. A te, Cara.
Giunti a questo punto,
sempre più spesso mi fermo.
Stanco, poso gli occhiali sul tavolo,
stendo i muscoli, e guardo indietro.
Eccoti, Cara, ecco che ricompari.
Giunti a questo punto,
non so più che dirti.
Ripercorro velocemente tutta la tua vita
passata a setaccio, tu bambina tu ragazza tu donna,
rido, mi si illuminano gli occhi e so che ti amo.
E’ semplice, ti amo. Lo sai.
E tu? Cosa rispondi?
Non rispondi.
Ma tu dici di volermi stare vicina, ma non ci sei.
Ma tu dici di amarmi, ma non mi ami.
Che amore è il tuo, che non lo esprimi mai?
Io non ti credo più.
Sono cresciuto con te senza di te.
Tanto tempo fa sono entrato sul sentiero
che portava a te,
tortuoso l’ ho percorso.
Tutti a dirmi: “Lascia stare”,
io, stupido testardo, ho continuato a seguirti.
Avanti, avanti.
Sono sempre andato avanti.
Nessuno ha capito ma tutti si sono messi a giudicarmi.
E io…quante volte ho detto “basta, sto male”.
Avanti, avanti.
Volevo parlare solo a te, Cara,
ma tu, pazza, non mi hai voluto ascoltare.
Ora, qui e adesso, tutte le parole
mi appaiono senza alcun significato.
Io so tutto di te, e non ti conosco più.
TU, Cara,
con la tua follia,
con i tuoi trucchi,
con i tuoi salti nella fantasia sognante,
sei partita
e mi hai allontanato da te.
TU, Cara,
che hai sempre parlato di sincerità
guardati davvero allo specchio.
Lascia perdere i paroloni,
amore qui amore lì,
e i tuoi soliti terrificanti paesaggi
di languide storie amorose sofferenti
tra il Principe Azzurro e la Dama Incantata.
Sospiro.
Non sono il Principe
ma esisto davvero.
Guarda lo specchio.
Non vedi? Sei tu che sei partita!
Mi vedi? Io sono ancora qui.
Non sognare! Sono qui.
Non scappare! Sono sempre qui.
Vieni, ridiamo assieme.
Afferra la mia mano tesa!
Cara,
come dire,
Amore è fluire di energia vitale.
Tu hai bloccato quel flusso,
nascondendo in te
le parole che sono per me.
Se aprirò una porta,
di cui tu non sai nulla,
forse scomparirò
senza tornare più indietro.
Forse sei proprio tu
che mi spingi verso quella soglia,
e non lo sai.
Afferra la mia mano, che è tesa verso di te.
Amore, Cara, fai presto.
Presto
che non ti conosco più.
Anche se
ovunque andrò e comunque sia,
il tuo volto, sai, mi apparirà,
e i miei occhi si illumineranno
e io riderò ancora una volta, sempre.
Adesso inserisco una poesia, che rappresenta un po’ un’ anomalia rispetto alle mie precedenti, forse perché riguarda me e la mia Amata. E’ dedicata a lei. E’ più recente delle altre, si intitola “Quel che trovo nel fondo di me. A te, Cara”.
Eccola!
Quel che trovo nel fondo di me. A te, Cara.
Giunti a questo punto,
sempre più spesso mi fermo.
Stanco, poso gli occhiali sul tavolo,
stendo i muscoli, e guardo indietro.
Eccoti, Cara, ecco che ricompari.
Giunti a questo punto,
non so più che dirti.
Ripercorro velocemente tutta la tua vita
passata a setaccio, tu bambina tu ragazza tu donna,
rido, mi si illuminano gli occhi e so che ti amo.
E’ semplice, ti amo. Lo sai.
E tu? Cosa rispondi?
Non rispondi.
Ma tu dici di volermi stare vicina, ma non ci sei.
Ma tu dici di amarmi, ma non mi ami.
Che amore è il tuo, che non lo esprimi mai?
Io non ti credo più.
Sono cresciuto con te senza di te.
Tanto tempo fa sono entrato sul sentiero
che portava a te,
tortuoso l’ ho percorso.
Tutti a dirmi: “Lascia stare”,
io, stupido testardo, ho continuato a seguirti.
Avanti, avanti.
Sono sempre andato avanti.
Nessuno ha capito ma tutti si sono messi a giudicarmi.
E io…quante volte ho detto “basta, sto male”.
Avanti, avanti.
Volevo parlare solo a te, Cara,
ma tu, pazza, non mi hai voluto ascoltare.
Ora, qui e adesso, tutte le parole
mi appaiono senza alcun significato.
Io so tutto di te, e non ti conosco più.
TU, Cara,
con la tua follia,
con i tuoi trucchi,
con i tuoi salti nella fantasia sognante,
sei partita
e mi hai allontanato da te.
TU, Cara,
che hai sempre parlato di sincerità
guardati davvero allo specchio.
Lascia perdere i paroloni,
amore qui amore lì,
e i tuoi soliti terrificanti paesaggi
di languide storie amorose sofferenti
tra il Principe Azzurro e la Dama Incantata.
Sospiro.
Non sono il Principe
ma esisto davvero.
Guarda lo specchio.
Non vedi? Sei tu che sei partita!
Mi vedi? Io sono ancora qui.
Non sognare! Sono qui.
Non scappare! Sono sempre qui.
Vieni, ridiamo assieme.
Afferra la mia mano tesa!
Cara,
come dire,
Amore è fluire di energia vitale.
Tu hai bloccato quel flusso,
nascondendo in te
le parole che sono per me.
Se aprirò una porta,
di cui tu non sai nulla,
forse scomparirò
senza tornare più indietro.
Forse sei proprio tu
che mi spingi verso quella soglia,
e non lo sai.
Afferra la mia mano, che è tesa verso di te.
Amore, Cara, fai presto.
Presto
che non ti conosco più.
Anche se
ovunque andrò e comunque sia,
il tuo volto, sai, mi apparirà,
e i miei occhi si illumineranno
e io riderò ancora una volta, sempre.
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