E' morto Syd Barrett, co-fondatore dei Pink Floyd e figura di spicco del progressive rock inglese a cavallo fra la fine degli anni '60 e i primi anni '70: lo ha reso noto un portavoce della vecchia band dell'artista. Barrett aveva 60 anni.
Waters lo ribattezzo' "Diamante pazzo", in una splendida canzone. A 14 anni, Barrett gia' talento precoce, la prima chitarra, con cui compone allucinate
canzoni jazz e blues. Proprio dai due bluesman preferiti, Pink Anderson e Floyd Council, Syd conia il nome del gruppo che ha messo insieme, con Waters, Mason e Wright, nella natia Cambridge: sono i Pink Floyd. E' il 1966, i primi singoli sono uno shock per la musica inglese. Soprattutto il secondo, "See Emily Play", che ha un discreto successo di vendite e nel quale c'e' gia' tutto Barrett: frasi musicali tortuose e oscillanti in un ritmo sempre incerto, che esplodono in melodie perfette, di cristallina bellezza. In un locale londinese, l'Ufo, i Pink Floyd si producono in esibizioni incredibili: e' li' che Syd
inventa il "Light show". "I suoi movimenti - ricordera' il cantante londinese Pete Brown - parevano orchestrati per armonizzarsi con le luci. Era estremamente poetico, e potevi quasi dire che prendeva vita in quegli spettacoli di luce".
Il successo vero arriva con il primo album, "The Pipes at the gates of down", nel 1967. In piena epoca Beatles, con alle porte la rivoluzione del '68, il disco composto quasi totalmente da Barrett e' un autentico capolavoro. La summa
della musica psichedelica di sempre: testi intrisi di fiaba e sogno si sposano con melodie eteree, che paiono sospese su un baratro. Nove brevi gioielli, da Matilda Mother a Interstellar Overdrive, da Lucifer Sam a The Gnome. Un disco persino troppo avanti con i tempi, che ottiene comunque un grande successo e proietta i Pink Floyd sulle prime pagine delle riviste specializzate. Ma per Syd il successo vuol dire stress, panico da concerto, nevrosi. La massiccia assunzione di Lsd, la cui capacita' di rivelare i piu' reconditi lati dell'inconscio certamente ha giocato un ruolo nelle sue composizioni, minano
una psiche gia' oscillante. Il leader indiscusso dei Pink Floyd fa fatica a suonare in pubblico, scrive testi sempre piu' allucinati, spesso dice frasi sconnesse. E' l'anticamera della follia: il gruppo, preoccupato, lo sostituisce per i concerti con un giovanissimo chitarrista di nome David Gilmour. Che
molti fan indicheranno come colui che ha volutamente cacciato Barrett.
La morte sarebbe avvenuta un paio di giorni fa. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
addio Syd..shine on..
Waters lo ribattezzo' "Diamante pazzo", in una splendida canzone. A 14 anni, Barrett gia' talento precoce, la prima chitarra, con cui compone allucinate
canzoni jazz e blues. Proprio dai due bluesman preferiti, Pink Anderson e Floyd Council, Syd conia il nome del gruppo che ha messo insieme, con Waters, Mason e Wright, nella natia Cambridge: sono i Pink Floyd. E' il 1966, i primi singoli sono uno shock per la musica inglese. Soprattutto il secondo, "See Emily Play", che ha un discreto successo di vendite e nel quale c'e' gia' tutto Barrett: frasi musicali tortuose e oscillanti in un ritmo sempre incerto, che esplodono in melodie perfette, di cristallina bellezza. In un locale londinese, l'Ufo, i Pink Floyd si producono in esibizioni incredibili: e' li' che Syd
inventa il "Light show". "I suoi movimenti - ricordera' il cantante londinese Pete Brown - parevano orchestrati per armonizzarsi con le luci. Era estremamente poetico, e potevi quasi dire che prendeva vita in quegli spettacoli di luce".
Il successo vero arriva con il primo album, "The Pipes at the gates of down", nel 1967. In piena epoca Beatles, con alle porte la rivoluzione del '68, il disco composto quasi totalmente da Barrett e' un autentico capolavoro. La summa
della musica psichedelica di sempre: testi intrisi di fiaba e sogno si sposano con melodie eteree, che paiono sospese su un baratro. Nove brevi gioielli, da Matilda Mother a Interstellar Overdrive, da Lucifer Sam a The Gnome. Un disco persino troppo avanti con i tempi, che ottiene comunque un grande successo e proietta i Pink Floyd sulle prime pagine delle riviste specializzate. Ma per Syd il successo vuol dire stress, panico da concerto, nevrosi. La massiccia assunzione di Lsd, la cui capacita' di rivelare i piu' reconditi lati dell'inconscio certamente ha giocato un ruolo nelle sue composizioni, minano
una psiche gia' oscillante. Il leader indiscusso dei Pink Floyd fa fatica a suonare in pubblico, scrive testi sempre piu' allucinati, spesso dice frasi sconnesse. E' l'anticamera della follia: il gruppo, preoccupato, lo sostituisce per i concerti con un giovanissimo chitarrista di nome David Gilmour. Che
molti fan indicheranno come colui che ha volutamente cacciato Barrett.
La morte sarebbe avvenuta un paio di giorni fa. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
addio Syd..shine on..
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