Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni riguardo uno dei più grandi artisti della scena italiana ed internazionale di sempre, oltre che uno dei miei autori preferiti. Molti di voi l'hanno già capito dal titolo, parlo di Pino Daniele.
Come ho gia detto è uno dei miei autori preferiti, l'unico cantautore napoletano che ascolto con passione.
Oltre ad essere stato molto innovativo(ha introdotto un nuovo genere, denominato "tarambò", a indicare la mescolanza di tarantella, rumba e blues) è un buon chitarrista, molto personale ed ha collaborato con moltissimi grandi autori: ad esempio Pat Metheny(con il quale ha uno stile chitarristico simile), Chick Corea(che compose il meraviglioso pezzo di pianoforte di Sicily), Wayne Shorter(grande sax tenore dei Weather Report), Al Di Meola, James Senese(che contribuì alla creazione degli album "Pino Daniele" del '79, "Nero a metà" dell'80 e "Vai Mò" dell'81), Luciano Pavarotti, Simple Mind, Yellow Jackets e moltissimi altri.....
Ha anche scritto diverse colonne sonore:
Per Massimo Troisi(suo amico) "Ricomincio da tre", "Le vie del Signore sono finite" e "Pensavo fosse amore invece era un calesse". Ha inoltre contribuito in film come "La mazzetta" (1978) di Sergio Corbucci, "Se lo scopre Gargiulo" (1988) di Elio Porta e "Amore a prima vista" (1999) di Vincenzo Salemme, "Opopomoz" (2003) film d'animazione di Enzo D'Alò.
La sua voce ha un timbro perticolare, unico, i suoi brani sono caratterizzati da un forte impegno politico(Na tazzulella 'é café e sociale(Terra mia), ma anche romantico.
Dal 1995 varia notevolmente la sua produzione, allargando la sua fascia di pubblico(esempio ne è l'album "Non calpestare i fiori nel deserto" con oltre 1.200.000 copie vendute).
Ha avuto una grande capacità negli anni di rinnovarsi, sempre con originalità.
Mia opinione personale che la grande produzione di Pino Daniele finisce nel 1993 con "Che Dio Ti Benedica"(che considero il suo proverbiale "canto del cigno"), dopo di che comincia ad abbassare un po' i toni. Ha comunque prodotto dei bei album("Non calpestare i fiori nel deserto", "Dimmi cosa succede sulla terra", "Medina").
"Come un gelato all'equatore" e "Amore senza fine, decisamente non mi sono piaciuti molto, mentre gli ulitmi tre album("Passi D'autore", "Iguana café" e "Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui") hanno segnato il quasi completo abbandono delle sonorità blues aggressive tipiche(a parte nell'ultimo dove un po' le riprende con "Back Home"), per lasciare spazio a Jazz, Salsa, Bossanova e Madrigali.
Indubbiamente preferisco la sua vecchia e storica produzione. I miei album preferiti sono:
-Un uomo in blues, album stupendo dove per l'appunto predomina la parte Blues dello stile di Pino Daniele, ma anche un certa sonorità Jazz(data pure dalla fantastica semiacustica Gibson utilizzata per registrare l'album) che rendono alcuni pezzi molto rilassanti. Fantastici i pezzi "Un uomo in Blues", "Gente distratta", "Invece no", "Domani", "Femmena" e "Leave a message", senza levare niente agli altri;
-Nero a Metà, alcuni dei suoi pezzi più belli sono contenuti in quest'album, come "Musica musica", "Quanno chiove", "A me me piace o' blues", "Nun me scuccià", "Alleria" e "A testa in giù";
-Che Dio ti benedica, come ho detto prima, lo definisco il canto del cigno. Decisamente un bellissimo album, delineato da diverse sfumature e sonorità.
Bellissime canzoni come "Che Dio ti banedica", "Fatte na Pizza"(canzone di protesta contro la mafia e la droga), "Sono un cantante di blues", "Sicily", "Allora si", "Nuda", "T'aggia vedé morta"(scritta da Massimo Troisi) e "Un Angelo Vero";
-Terra mia, Album Storico, che inizialmente non fu accettato dal pubblico, al contrario dalla critica si. Contiene i suoi pezzi più famosi in assoluto, "Napule" è e "Terra mia", molto belle anche "Na Tazzulella 'é café", "Cammina cammina" e "Ce sta chi ce pensa".
-Segue a ruota Bonne soireé, un album alquanto atipico, diverso dal resto della produzione. Bellissime "Vita mia" e "Hero".
Molto belli anche "Vai mò", "Musicante" e "Schizzichea with love".
Fra i Live bellissimi "Sciò" e "E sona mò".
Per quanto riguarda la sua produzione odierna, non mi piace molto. Come ho già detto prima, gli ultimi album che mi sono piaciuti sono "Non calpestare i fiori nel deserto", "Dimmi cosa succede sulla terra" e "Medina", ma non li considero affatto al livello della sua vecchia produzione.
Insomma, per me Pino Daniele è stato uno dei più grandi artisti di sempre, che continua ad essere un'icona della musica italiana nel mondo.
Adesso, mi piacerebbe sentire le vostre opinioni, magari discutere assieme sugli album più belli e sull'evoluzione del suo stile.
IMPORTANTISSIMO: se l'argomento non vi interessa, evitate di fare spam e flame. Potete esprimere qualsiasi opinione, l'importante che rispettiate quelle degli altri.
A voi la parola.
Come ho gia detto è uno dei miei autori preferiti, l'unico cantautore napoletano che ascolto con passione.
Oltre ad essere stato molto innovativo(ha introdotto un nuovo genere, denominato "tarambò", a indicare la mescolanza di tarantella, rumba e blues) è un buon chitarrista, molto personale ed ha collaborato con moltissimi grandi autori: ad esempio Pat Metheny(con il quale ha uno stile chitarristico simile), Chick Corea(che compose il meraviglioso pezzo di pianoforte di Sicily), Wayne Shorter(grande sax tenore dei Weather Report), Al Di Meola, James Senese(che contribuì alla creazione degli album "Pino Daniele" del '79, "Nero a metà" dell'80 e "Vai Mò" dell'81), Luciano Pavarotti, Simple Mind, Yellow Jackets e moltissimi altri.....
Ha anche scritto diverse colonne sonore:
Per Massimo Troisi(suo amico) "Ricomincio da tre", "Le vie del Signore sono finite" e "Pensavo fosse amore invece era un calesse". Ha inoltre contribuito in film come "La mazzetta" (1978) di Sergio Corbucci, "Se lo scopre Gargiulo" (1988) di Elio Porta e "Amore a prima vista" (1999) di Vincenzo Salemme, "Opopomoz" (2003) film d'animazione di Enzo D'Alò.
La sua voce ha un timbro perticolare, unico, i suoi brani sono caratterizzati da un forte impegno politico(Na tazzulella 'é café e sociale(Terra mia), ma anche romantico.
Dal 1995 varia notevolmente la sua produzione, allargando la sua fascia di pubblico(esempio ne è l'album "Non calpestare i fiori nel deserto" con oltre 1.200.000 copie vendute).
Ha avuto una grande capacità negli anni di rinnovarsi, sempre con originalità.
Mia opinione personale che la grande produzione di Pino Daniele finisce nel 1993 con "Che Dio Ti Benedica"(che considero il suo proverbiale "canto del cigno"), dopo di che comincia ad abbassare un po' i toni. Ha comunque prodotto dei bei album("Non calpestare i fiori nel deserto", "Dimmi cosa succede sulla terra", "Medina").
"Come un gelato all'equatore" e "Amore senza fine, decisamente non mi sono piaciuti molto, mentre gli ulitmi tre album("Passi D'autore", "Iguana café" e "Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui") hanno segnato il quasi completo abbandono delle sonorità blues aggressive tipiche(a parte nell'ultimo dove un po' le riprende con "Back Home"), per lasciare spazio a Jazz, Salsa, Bossanova e Madrigali.
Indubbiamente preferisco la sua vecchia e storica produzione. I miei album preferiti sono:
-Un uomo in blues, album stupendo dove per l'appunto predomina la parte Blues dello stile di Pino Daniele, ma anche un certa sonorità Jazz(data pure dalla fantastica semiacustica Gibson utilizzata per registrare l'album) che rendono alcuni pezzi molto rilassanti. Fantastici i pezzi "Un uomo in Blues", "Gente distratta", "Invece no", "Domani", "Femmena" e "Leave a message", senza levare niente agli altri;
-Nero a Metà, alcuni dei suoi pezzi più belli sono contenuti in quest'album, come "Musica musica", "Quanno chiove", "A me me piace o' blues", "Nun me scuccià", "Alleria" e "A testa in giù";
-Che Dio ti benedica, come ho detto prima, lo definisco il canto del cigno. Decisamente un bellissimo album, delineato da diverse sfumature e sonorità.
Bellissime canzoni come "Che Dio ti banedica", "Fatte na Pizza"(canzone di protesta contro la mafia e la droga), "Sono un cantante di blues", "Sicily", "Allora si", "Nuda", "T'aggia vedé morta"(scritta da Massimo Troisi) e "Un Angelo Vero";
-Terra mia, Album Storico, che inizialmente non fu accettato dal pubblico, al contrario dalla critica si. Contiene i suoi pezzi più famosi in assoluto, "Napule" è e "Terra mia", molto belle anche "Na Tazzulella 'é café", "Cammina cammina" e "Ce sta chi ce pensa".
-Segue a ruota Bonne soireé, un album alquanto atipico, diverso dal resto della produzione. Bellissime "Vita mia" e "Hero".
Molto belli anche "Vai mò", "Musicante" e "Schizzichea with love".
Fra i Live bellissimi "Sciò" e "E sona mò".
Per quanto riguarda la sua produzione odierna, non mi piace molto. Come ho già detto prima, gli ultimi album che mi sono piaciuti sono "Non calpestare i fiori nel deserto", "Dimmi cosa succede sulla terra" e "Medina", ma non li considero affatto al livello della sua vecchia produzione.
Insomma, per me Pino Daniele è stato uno dei più grandi artisti di sempre, che continua ad essere un'icona della musica italiana nel mondo.
Adesso, mi piacerebbe sentire le vostre opinioni, magari discutere assieme sugli album più belli e sull'evoluzione del suo stile.
IMPORTANTISSIMO: se l'argomento non vi interessa, evitate di fare spam e flame. Potete esprimere qualsiasi opinione, l'importante che rispettiate quelle degli altri.
A voi la parola.
Comment