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HIM: Qualcun altro li ascolta?

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  • HIM: Qualcun altro li ascolta?

    Ultimamente mi capita di ascoltare piuttosto spesso la band finlandiese guidata da Valo, devo dire che sono decisamente piacevoli e secondo me un pò troppo vituperati, c'è qualcun altro che li ascolta?

    Includo anche alcuni video

    Funeral of the hearts
    http://www.youtube.com/watch?v=Sb8sxYX2sb0

    Join me in death

    http://www.youtube.com/watch?v=7k1z5...eature=related

    Wicked game
    http://www.youtube.com/watch?v=4WA2j...eature=related
    "Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."

    I sette principi del Bushido

  • #2
    Qualcuno potrebbe abbaiarmi perché non è esattamente un post serio ma ti copia-incollo la monografia scritta eoni addietro da Gravenimage di Rockline, che sicuramente ti divertirà molto:

    Gli H.I.M. sono principalmente il frutto della mente di Sua Maestà Infernale Ville Valo.
    Ci troviamo nella Terra dei Laghi e Poco Altro, la Finlandia, nel 1995, quando questo bizzarro giovane dotato parimenti di sex appeal e pallore cadaverico matura una nuova concezione del rock, che vede influenze dark e gotiche amalgamate sotto melodie pop. Ma soffermiamoci maggiormente sul giovane Valo, figura molto discussa e perciò interessante. Il padre di lavoro faceva (e fa tutt’ora) il gestore di un sexy shop, ambiente indubbiamente stimolante dal punto di vista intellettuale. Il giovane rampollo in effetti ha una certa propensione al (sado)masochismo e al “famolo strano” ma sente che queste qualità dovrebbero essere concentrate su obiettivi differenti dalla conduzione dell’azienda di famiglia.
    La svolta avviene intorno ai 10 anni, quando recatosi in un negozio di dischi, il suo sguardo viene magicamente attratto dalla copertina di un cd. E’ “Animalize” dei Kiss. In un attimo compie una serie magistrale di voli pindarici che lo portano a pensare di trovarsi di fronte ad un album di musica etnica (i Kiss?!). Si difende in modo sospetto in un’intervista:”Aveva un disegno con del pelo in copertina e io pensai che era bello”. Ma è girata la copertina che ha una sorta di visione mistica: una serie di brutti ceffi vestiti da pagliacci dark con le lingue di fuori. E’ la rivelazione: “Capii che era quello il mio destino”. Ma non sarà mai brutto e nemmeno tirerà fuori la lingua.
    Cosi Ville cresce con la passione per la musica, legge libri di poesie di Edgar Allan Poe e ascolta Iggy Pop, Depeche Mode, The Cure, Black Sabbath (e naturalmente, i Kiss). Veniamo cosi al 1991. A scuola Ville conosce Mige, suonatore di basso a quattro corde, e con lui decide di formare una band. Il nome inizialmente doveva essere “The Finnish Smurves” (I puffi finlandesi), ma ai nostri due modesti artisti sembrava troppo altisonante, cosi optarono per un più discreto “His Infernal Majesty”. Cominciano a suonare in due, entrambi il basso, ma si accorgono dopo poco che c’è qualcosa che non quadra. Cosi reclutano l’axeman Linde, un rasta man semi-alcolizzato portato alla meditazione e al celibato, e il batterista Patka. Ma ancora il problema persiste: c’è un bassista in eccedenza e non si sa come risolvere il problema. Prova a cimentarsi al microfono Patka, ma lui è il batterista e poi di cognome fa’ Rantala, che somiglia pericolosamente a “rantola”, al che Ville, che molto probabilmente ha fiutato un pericolo (è decisamente più scarso di Mige al basso) prende il microfono e emette qualche vocalizio: una voce meravigliosa. Come se ne sia accorto da un giorno con l’altro di essere straordinariamente dotato rimane un mistero, contando anche sul fatto che non stiamo parlando di un frate francescano in materia di umiltà e appariscenza… mah..
    Comunque sia, ora la band è al completo e senza eccedenze. I nostri cominciano a suonare in giro, e primi show sono un po’ disastrosi, sia per motivi tecnici sia perché con un simile nome rischiano di essere linciati come eretici e satanisti da folli turbe di religiosi. Nel 1997 incidono il loro primo demo, “666 ways to love: prologue”, contenente la cover di Chris Isaac “Wicked Game”, pezzo destinato a renderli famosi, seguito nel medesimo anno dall’album “Greatest Lovesongs Vol. 666”. Sembravano, durante la registrazione dell’EP, aver trovato un secondo chitarrista, tale Oki, che però si dimostrò subito essere solo un furbastro, provandoci spudoratamente con la ragazza di Patka, e fu cacciato all’istante, il mandrillone. Nel frattempo abbiamo qualche cambio di line-up: al tastierista Annto si sostituisce Juska, mentre Patka viene rimpiazzato da un bel paciugone, “Gas”, soprannominato cosi forse a causa dei suoi tremendi peti.
    Il successo comincia a farsi sentire, ma l’anno importante è il 1999, nel quale esce il loro secondo album “Razorblade Romance”. Lo stile si è ammorbidito rispetto al primo lavoro, attestandosi su un gothic rock di gusto decadente e molto immediato che causa un successo eccezionale. La hit “Join me” entra nella colonna sonora del film “Il 13 piano”. Sono andati a vederlo un numero di persone intorno alla dozzina ma l’importante è il fatto in sé. “Join me” spopola comunque nelle classifiche di tutta l’Europa centrale:è prima in Germania, Austria, Svizzera, Liechtenstein e Bergamo di Sopra, ed è qui che gli HIM hanno tutt’oggi il loro nucleo di fan più sfegatati.
    I nostri si lanciano e , sull’onda del successo, si dedicano anima e corpo al lavoro successivo, cosi nel 2001 esce “Deep Shadows and Brilliant Highlights”, titolo che suona bene ma che non vuol dire niente. Si tratta di un lavoro più melodico del precedente, ma che non soddisfa la critica, causando una continua salita delle vendite, a dimostrazione che il parere della critica non se lo fila mai nessuno. E’ un momento duro, anche i produttori della grande casa discografica tedesca BMG non apprezzano lo stile del gruppo e si vendicano tirando loro palline di carta con le cannucce del McDonald e non rinnovandogli il contratto, cosi imparano a non suonare e vestirsi come vogliono loro. I nostri prodi però non si lasciano intimorire e organizzano uno show gratuito ad Amburgo, a cui parteciperanno, per caso o per sbaglio, un sacco di persone, attirate per lo più dai banchetti degli hot dog. Questo sarà l’inizio di un tour memorabile, che vedrà il tutto esaurito in giro per l’Europa. Contando però che molti degli show si tennero in umidi scantinati e ripostigli per le scope, non è poi un gran risultato.
    L’anno successivo (2002) è di conquista del mercato americano. Per la distribuzione dei loro dischi gli H.I.M. possono contare sul loro amico Jimmy Pop dei Bloodhound Gang, e già qui la faccenda si fa’ preoccupante, visto l’individuo. Ma il problema più grosso non è quello; infatti negli States si trovava già una band di nome H.I.M. con nome regolarmente registrato, così i nostri sono costretti a litigare con questi poveri diavoli, che ovviamente non sono disposti a cambiarlo. Visto che per un anno il compromesso non si raggiunge, gli H.I.M decidono di cambiare nome, e sfornano una proposta davvero originale: H.E.R., che a questo punto era meglio CGIL CISL o UIL, ma tant’è. Comunque sia, infine Ville e soci comprano i diritti sul nome dai loro omonimi americani, che molto probabilmente non avrebbero mai visto tanti soldi in tutta una carriera, e vissero tutti felici e contenti. Nello stesso anno (sempre il 2002) nasce Olivia, figlia di Linde, che da piccolo guardava sempre Braccio di Ferro in televisione.
    Nel 2004 esce il quarto lavoro targato H.I.M.: si intitola “Love Metal”, che, se ad alcuni sembrò il titolo di una raccolta di barzellette per fan dei Manowar, a parere della band finlandese sanciva il sound unico nel suo genere che avevano saputo creare. Questione, come sempre, di punti di vista. In ogni caso l’album ha un gran successo e va’ fortissimo in Finlandia e Germania, e più o meno forte nel resto d’Europa.
    Ma è tempo di andarsene a zonzo. Già l’anno prima a Ville e compari si era offerta una grande occasione: andare in tour con Ozzy Osbourne, che per loro era un mito, anche perché hanno sempre citato i Black Sabbath come fonte di ispirazione musicale. Ma a quel punto ne succedono di tutti i colori: il vecchio Ozzy si infortuna ad entrambe le gambe in circostanze misteriose, e il tour viene rimandato; poi alcuni medicinali assunti gli bloccano le corde vocali, e si rimanda ancora. Infine si ribalta col go-cart e si rompe un po’ di tutto, e via altri mesi di ospedali e cure. Per farla breve, Ozzy e H.I.M non hanno mai suonato insieme.
    Sul finire del 2004 esce la prima compilation della band, intitolata “And Love Said No” dal titolo dell’inedito singolo ivi compreso, e gli H.I.M. intraprendono il loro primo viaggio in America, che in tutte le venti date fa’ il tutto esaurito, tranne una.Giunti al 2005, i nostri non si fermano ed ecco che arriva il quinto album, dal titolo “Dark Light”. La copertina è uguale a quello prima, il successo, pure. Il primo singolo ad essere tratto dall’album è “Rip Out the Wings of a Butterfly”, canzone che incita alla violenza contro gli insetti, e che la Baygon già progetta di fare suo jingle pubblicitario.
    You're an island of tranquillity in a sea of chaos.

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    • #3
      Originariamente Scritto da Jeff Buckley '85 Visualizza Messaggio
      Ultimamente mi capita di ascoltare piuttosto spesso la band finlandiese guidata da Valo, devo dire che sono decisamente piacevoli e secondo me un pò troppo vituperati, c'è qualcun altro che li ascolta?

      Includo anche alcuni video

      Funeral of the hearts
      http://www.youtube.com/watch?v=Sb8sxYX2sb0

      Join me in death

      http://www.youtube.com/watch?v=7k1z5...eature=related

      Wicked game
      http://www.youtube.com/watch?v=4WA2j...eature=related
      Si io li ascolto e so fare anche Wicked Game alla chitarra
      Shut up and swim

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