Si riapre il processo Senna
Dopo quasi nove anni si riapre clamorosamente il processo Senna. La Cassazione ha infatti annullato i verdetti di assoluzione nei confronti dei responsabili tecnici della Williams, Patrick Head e Adrian Newey, accusati di omicidio colposo per la morte del pilota avvenuta il primo maggio 1994 sul circuito di Imola. Quel tragico giorno, Ayrton Senna perse la vita schiantandosi contro il muretto della curva del Tamburello, a causa della rottura del piantone dello sterzo.
L'assoluzione per i vertici della Williams arrivò perchè non fu possibile stabilire chi fosse realmente il responsabile di quel maledetto "difetto di costruzione". Il processo, dunque, è da rifare, come stabilito dalla Corte Suprema su richiesta della procura generale di Bologna. Mentre Ayrton, da lassù, aspetta sempre che giustizia sia fatta.
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L'avvocato della scuderia Williams è fiducioso
Errori nelle procedure di svolgimento del primo processo sulle circostanze della morte del brasiliano Ayrton Senna sono all'origine della decisione corte suprema italiana di rivedere il suo giudizio che aveva assolto Patrick Head, direttore tecnico della scuderias Williams e Adrian Newey, colui che concepì la vettura, entrambi allora perseguiti per omicidio volontario.
Secondo l'avvocato della squadra tutto dovrebbe comunque rientrare nell'ordine una volta che le regole saranno state osservate alla lettera. "Ciò è importante in termini di formalità, ma in realtà non cambia nulla per noi," ha dichiarato Roberto Causo.
"Resteremo sereni. Abbiamo vinto gli altri due processi e non vedo perché non dovremmo vincere anche il terzo." ha concluso
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L'affare Senna suscita forti reazioni
La riapertura del processo sulla morte di Ayrton Senna ha provocato reazioni piuttosto dure da parte di alcune scuderie inglesi le quali, sulla base di quanto si dice, sarebbero addirittura pronte a non partticipare agli appuntamenti di Imola e Monza nel caso in cui i responsabili tecnici della Williams fossero condannati.
"E' davvero stupida la riapertura di questo processo. Non servirà a nulla se non a creare ulteriori pene ai familiari di Ayrton. Per quali ragioni hanno voluto riaprire il dossier ? Ayrton non c'è più ed io sono il primo ad essere triste, ma non vedo ciò che potremmo apprendere di più su questo incidente," ha dichiarato Rubens Barrichello.
"La scuderia Williams ha collaborato con la giustizia italiana negli ultimi nove anni. Per due volte siamo stati assolti ed è per questo che siamo sorpresi della riapertura del processo. Tuttavia, noi rispettimao la giustizia italiana e continueremo a collaborare con essa." ha aggiunto un portavoce della scuderia inglese.
Dopo quasi nove anni si riapre clamorosamente il processo Senna. La Cassazione ha infatti annullato i verdetti di assoluzione nei confronti dei responsabili tecnici della Williams, Patrick Head e Adrian Newey, accusati di omicidio colposo per la morte del pilota avvenuta il primo maggio 1994 sul circuito di Imola. Quel tragico giorno, Ayrton Senna perse la vita schiantandosi contro il muretto della curva del Tamburello, a causa della rottura del piantone dello sterzo.
L'assoluzione per i vertici della Williams arrivò perchè non fu possibile stabilire chi fosse realmente il responsabile di quel maledetto "difetto di costruzione". Il processo, dunque, è da rifare, come stabilito dalla Corte Suprema su richiesta della procura generale di Bologna. Mentre Ayrton, da lassù, aspetta sempre che giustizia sia fatta.
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L'avvocato della scuderia Williams è fiducioso
Errori nelle procedure di svolgimento del primo processo sulle circostanze della morte del brasiliano Ayrton Senna sono all'origine della decisione corte suprema italiana di rivedere il suo giudizio che aveva assolto Patrick Head, direttore tecnico della scuderias Williams e Adrian Newey, colui che concepì la vettura, entrambi allora perseguiti per omicidio volontario.
Secondo l'avvocato della squadra tutto dovrebbe comunque rientrare nell'ordine una volta che le regole saranno state osservate alla lettera. "Ciò è importante in termini di formalità, ma in realtà non cambia nulla per noi," ha dichiarato Roberto Causo.
"Resteremo sereni. Abbiamo vinto gli altri due processi e non vedo perché non dovremmo vincere anche il terzo." ha concluso
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L'affare Senna suscita forti reazioni
La riapertura del processo sulla morte di Ayrton Senna ha provocato reazioni piuttosto dure da parte di alcune scuderie inglesi le quali, sulla base di quanto si dice, sarebbero addirittura pronte a non partticipare agli appuntamenti di Imola e Monza nel caso in cui i responsabili tecnici della Williams fossero condannati.
"E' davvero stupida la riapertura di questo processo. Non servirà a nulla se non a creare ulteriori pene ai familiari di Ayrton. Per quali ragioni hanno voluto riaprire il dossier ? Ayrton non c'è più ed io sono il primo ad essere triste, ma non vedo ciò che potremmo apprendere di più su questo incidente," ha dichiarato Rubens Barrichello.
"La scuderia Williams ha collaborato con la giustizia italiana negli ultimi nove anni. Per due volte siamo stati assolti ed è per questo che siamo sorpresi della riapertura del processo. Tuttavia, noi rispettimao la giustizia italiana e continueremo a collaborare con essa." ha aggiunto un portavoce della scuderia inglese.
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