A cosa mi riferisco? Al tennis naturalmente.
In questi giorni si sta svolgendo il torneo più famoso del mondo, Wimbledon, e puntualmente mi balza in mente la solita domanda, dove sono gli italiani?
Anche domenica probabilmente assisteremo alla solita finale: Federer vs Nadal.
Proprio mentre scrivo, infatti, Nadal sta strapazzando Bagdadis in semifinale, mentre Federer ha "maltrattato" il povero Bjorkman rifilandogli un bel 6-2/6-0/6-2.
Cosa c'è di strano, direte voi, se in una finale si incontrano il numero 1 e 2 della classifica mondiale?
Forse nulla... O forse si, se pensiamo che Federer è nato appena sopra le nostre teste (Svizzera), e Nadal dietro il nostro orecchio destro, ad Ibiza, cioè praticamente nel posto in cui d'estate gli spagnoli vanno ad imparare l'italiano!!
E noi? Colpiti da questo fuoco incrociato non riusciamo nemmeno ad approdare alla seconda settimana di un torneo del grande slam..
E' vero, in altri ambienti ci va di lusso; basta guardare al mondo dei motori per vedere sventolare qualche tricolore, ma anche nel volley e nel basket ce la battiamo coi migliori, quindi nulla da dire.
E allora che succede in quel rettangolo verde o rosso che sia?
Forse la rete è troppo bassa per schiacciare? Forse siamo convinti che anche lì bisogna prenderla la rete per fare il punto? O forse le palle sono troppo piccole per i nostri gusti?
Veramente non so spiegarmelo, per questo cerco di comprendere con voi il vero motivo di questo fenomeno.
Quali sono a vostro parere i motivi di questo digiuno prolungato?
Secondo voi bisognerà aspettare molto per vedere qualche italiano, non chiedo molto, tra i primi 20 del ranking?
Dite la vostra...
In questi giorni si sta svolgendo il torneo più famoso del mondo, Wimbledon, e puntualmente mi balza in mente la solita domanda, dove sono gli italiani?
Anche domenica probabilmente assisteremo alla solita finale: Federer vs Nadal.
Proprio mentre scrivo, infatti, Nadal sta strapazzando Bagdadis in semifinale, mentre Federer ha "maltrattato" il povero Bjorkman rifilandogli un bel 6-2/6-0/6-2.
Cosa c'è di strano, direte voi, se in una finale si incontrano il numero 1 e 2 della classifica mondiale?
Forse nulla... O forse si, se pensiamo che Federer è nato appena sopra le nostre teste (Svizzera), e Nadal dietro il nostro orecchio destro, ad Ibiza, cioè praticamente nel posto in cui d'estate gli spagnoli vanno ad imparare l'italiano!!
E noi? Colpiti da questo fuoco incrociato non riusciamo nemmeno ad approdare alla seconda settimana di un torneo del grande slam..
E' vero, in altri ambienti ci va di lusso; basta guardare al mondo dei motori per vedere sventolare qualche tricolore, ma anche nel volley e nel basket ce la battiamo coi migliori, quindi nulla da dire.
E allora che succede in quel rettangolo verde o rosso che sia?
Forse la rete è troppo bassa per schiacciare? Forse siamo convinti che anche lì bisogna prenderla la rete per fare il punto? O forse le palle sono troppo piccole per i nostri gusti?
Veramente non so spiegarmelo, per questo cerco di comprendere con voi il vero motivo di questo fenomeno.
Quali sono a vostro parere i motivi di questo digiuno prolungato?
Secondo voi bisognerà aspettare molto per vedere qualche italiano, non chiedo molto, tra i primi 20 del ranking?
Dite la vostra...
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