1a tappa del Tour de France, Brest - Plumelec, 195 km, vince Valverde.
Trovato positivo all' EPO al termine della corsa Manuel Beltran, corridore della Liquigas; notizia diffusa l'11 luglio; Beltran viene immediatamente sospeso dalla corsa, come da regolamento. Si attendono le controanalisi: se risulteranno positive la Liquigas ha fatto sapere di voler licenziare e citare per danni il corridore spagnolo.
4a tappa, cronometro a Cholet, 29 km, vince Stefan Schumacher.
Trovati positivi Duenas Nevado (annunciato il 16) e Riccardo Riccò (il 17). L'italiano dalll'8 luglio (giorno della 4a tappa) al 17 luglio è riuscito a vincere 2 gare, una con un'impresa paragonabile a quelle del Pirata. 23 anni, positivo alla CERA, considerata l'EPO della terza generazione, un farmaco il cui acronimo, tradotto, sta per 'attivatori continui dei recettori dell'eritropoietina', e che è utilizzato nei pazienti con insufficienza renale; non ancora commerciato in Italia, anche se approvato dall'agenzia europea del farmaco; l'eritropoietina è un ormone prodotto dai reni, e che è utilizzato nell'eritropoiesi, la formazione di globuli rossi. Ecco spiegatone l'uso come doping: aumenta il numero di globuli rossi nel sangue, aumenta di conseguenza il trasporto d'ossigeno, e la resistenza alla fatica, di contro però, causando un aumento della parte corpuscolata del sangue, ne aumenta la viscosità, aumentando il rischio di trombosi intravascolare. Perchè allora Riccò è risultato positivo solo qui al Tour e non anche all'ultimo Giro d'Italia? perchè in Italia l'UCI non ha ancora inserito la CERA tra le sostanze dopanti.
Adesso però basta!
Uno non fa in tempo ad ammirare un corridore che questo viene subito preso ad un controllo; non si fa in tempo a legarsi alle gesta sportive di un cliclista, che questi viene subito fermato. Oramai il ciclismo è diventato uno sport senza credibilità. Rovinarsi una carriera a 23 anni, non si può.
Adesso basta!
Lo dico più a me stesso, che non a quei corridori che si rovinano da soli; lo dico a me stesso, perchè mi sono stancato di guardare il ciclismo.
Adesso basta!
Trovato positivo all' EPO al termine della corsa Manuel Beltran, corridore della Liquigas; notizia diffusa l'11 luglio; Beltran viene immediatamente sospeso dalla corsa, come da regolamento. Si attendono le controanalisi: se risulteranno positive la Liquigas ha fatto sapere di voler licenziare e citare per danni il corridore spagnolo.
4a tappa, cronometro a Cholet, 29 km, vince Stefan Schumacher.
Trovati positivi Duenas Nevado (annunciato il 16) e Riccardo Riccò (il 17). L'italiano dalll'8 luglio (giorno della 4a tappa) al 17 luglio è riuscito a vincere 2 gare, una con un'impresa paragonabile a quelle del Pirata. 23 anni, positivo alla CERA, considerata l'EPO della terza generazione, un farmaco il cui acronimo, tradotto, sta per 'attivatori continui dei recettori dell'eritropoietina', e che è utilizzato nei pazienti con insufficienza renale; non ancora commerciato in Italia, anche se approvato dall'agenzia europea del farmaco; l'eritropoietina è un ormone prodotto dai reni, e che è utilizzato nell'eritropoiesi, la formazione di globuli rossi. Ecco spiegatone l'uso come doping: aumenta il numero di globuli rossi nel sangue, aumenta di conseguenza il trasporto d'ossigeno, e la resistenza alla fatica, di contro però, causando un aumento della parte corpuscolata del sangue, ne aumenta la viscosità, aumentando il rischio di trombosi intravascolare. Perchè allora Riccò è risultato positivo solo qui al Tour e non anche all'ultimo Giro d'Italia? perchè in Italia l'UCI non ha ancora inserito la CERA tra le sostanze dopanti.
Adesso però basta!
Uno non fa in tempo ad ammirare un corridore che questo viene subito preso ad un controllo; non si fa in tempo a legarsi alle gesta sportive di un cliclista, che questi viene subito fermato. Oramai il ciclismo è diventato uno sport senza credibilità. Rovinarsi una carriera a 23 anni, non si può.
Adesso basta!
Lo dico più a me stesso, che non a quei corridori che si rovinano da soli; lo dico a me stesso, perchè mi sono stancato di guardare il ciclismo.
Adesso basta!
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