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Ogni sport è un mondo a sè, quindi cito Pelè per il calcio, Mohamed Alì per la boxe, Nuvolari per la Formula 1, Michael Jordan per il basket, Nadal per il tennis.
Penso proprio Michael Jordan. « Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l'ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto. » Questo dice già tutto. Un atleta convinto delle proprie potenzialità (immense), ma che non lo faceva pesare.
Sentivo che se l'avessi ripetuto un numero sufficiente di volte avrei convinto il mondo di essere il più grande.
Vi dico: studiate, curate la vostra istruzione. Diventate un elettricista, un meccanico, un dottore, un avvocato ma non un pugile. In questo campo i manager mettono in tasca i soldi e durano più a lungo.
È la mancanza di fiducia che rende la gente timorosa nell'accettare le sfide; io ho sempre creduto in me stesso.
Se i miei fan credono che io possa fare tutto quello che dico, significa che sono molto più pazzi di me.
L'amicizia è qualcosa difficile da spiegare. Non si insegna a scuola. Ma se tu non hai compreso il significato dell'amicizia, vuol dire che non hai capito proprio nulla.
Devono uccidermi prima di vedermi sconfitto. E io non sono uno che muore facilmente.
non ci sarà mai più nessuno come michael jordan
uno che era talmente superiore da sfidare un avversario apertamente a subito dopo segnare un libero ad occhi chiusi sorridendo...quando un uomo fa 'ste cose capisci che ha qualche striscia di dna in più rispetto ai comuni mortali...uno che segna 43 punti giocando una partita dei playoff con febbre e problemi di stomaco non ritengo possa essere paragonato a nessun altro atleta (ovviamente si parla di basket, ma non penso che in qualsiasi altro sport ci sia stato qualcuno in grado di monopolizzare la situazione come faceva lui...voglio dire, negli anni 90 in america la massima comune era "la finale nba è da seguire per forza per vedere jordan che fa a pezzi gli avversari"). è stato IMMENSO!
No, a parte che il miglior sportivo di sempre non esiste, secondo quali criteri uno può essere definito il migliore uomo di sport di sempre? Dominanza nella sua disciplina? Interesse catalizzato intorno alla sua figura e al suo sport? Completezza tecnica? Tutte e tre le cose messe insieme?
Io escluderei tutti quelli che hanno gareggiato prima della seconda guerra mondiale (la competitività era ridicola...), e certe discipline. Ad esempio, Mohammad Alì chi sarebbe? Quello che conquistò un titolo mondiale dei massimi in un match truffa contro Sonny Liston e un altro contro Foreman, dove tutte le condizioni erano a suo favore e Foreman non usò mai le sue armi migliori? Andiamo bene...
Se proprio devo dirne uno, pescando fra tanti, direi Sergey Bubka, specialista del salto con l'asta. 35 record mondiali, 10 titoli mondiali nello spazio di 14 anni (e uno olimpico), con prestazioni che ancora oggi, dopo quasi 20 anni, nessuno ha nemmeno avvicinato. Il tutto nonostante, secondo molti esperti del settore, avesse potuto fare persino di più, se non si fosse limitato a battere i record del mondo centimetro per centimetro sino a 31 anni...
Ma ce ne sono davveri tanti. Mi vengono in mente, rimanendo tra gli uomini, Ingemar Stenmark, Rod Laver, Edwin Moses, Giacomo Agostini, Rocky Marciano, Pelè, anche Michael Schumacher e Michael Jordan, volendo, e così via. E altri che lo diventeranno, come Tiger Woods, Usain Bolt, Michael Phelps (sic...).
per me se proprio vogliamo prendere un metro di giudizio, l'unico fattore da tenere in considerazione è colui che più di ogni atro ha dominato e monopolizzato la sua discipina
altrimenti non possiamo paragonare sportivi di categorie e sport differenti
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