Mondiali 2018, che scandalo: la Fifa vende i voti! Caos e imbarazzo, inchiesta aperta
Soldi in cambio dei voti necessari per ottenere i Mondiali 2018. Due membri dell'esecutivo della Fifa, la federcalcio internazionale, sono al centro di un'inchiesta legata ad un articolo pubblicato dal Sunday Times. Alcuni giornalisti hanno contattato il nigeriano Amos Adamu, componente dell'esecutivo della Fifa, presentandosi come imprenditori statunitensi interessati a portare i Mondiali in America nel 2018.
Adamu, presidente della confederazione dell'Africa Occidentale, avrebbe garantito il proprio voto in cambio di 800.000 dollari, necessari per costruire 4 campi artificiali in Nigeria. Il comportamento del dirigente è documentato da un video realizzato dai giornalisti. «Ovviamente, questo avrà un effetto», dice Adamu riferendosi al 'finanziamentò. «Ovviamente lo avrà. Di sicuro, se voi investite» su questo progetto «significa che volete anche il voto». La Fifa esaminerà con attenzione anche il comportamento di Reynald Temarii, presidente della confederazione dell'Oceania. Anche lui, secondo il Sunday Times, avrebbe chiesto denaro in cambio del sostegno alla candidatura per i Mondiali. I soldi, in questo caso, servirebbero per la realizzazione di un'accademia sportiva.
Adamu e Temarii sono tra i 24 dirigenti che il 2 dicembre, a Zurigo, sceglieranno le sedi dei Mondiali del 2018 e del 2022. Il 15 ottobre, quindi appena 2 giorni fa, la federcalcio statunitense ha ufficializzato la decisione di concentrare i propri sforzi sulla candidatura per il 2022. Ovviamente, però, questo non alleggerirebbe la posizione di Adamu e Temarii se la condotta illecita venisse confermata nell'inchiesta avviata dalla federcalcio internazionale: "La Fifa e il Comitato etico hanno monitorato con attenzione i processi relativi alle candidature per i Mondiali 2018 e 2022 e continuerà a comportarsi in questo modo. La Fifa -si legge in una nota- ha già chiesto tutte le informazioni e i documenti relativi alla vicenda e attende di ricevere il materiale. In ogni caso, la Fifa analizzerà immediatamente il materiale disponibile e solo quando l'esame sarà concluso potrà decidere ogni eventuale passo successivo».
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Soldi in cambio dei voti necessari per ottenere i Mondiali 2018. Due membri dell'esecutivo della Fifa, la federcalcio internazionale, sono al centro di un'inchiesta legata ad un articolo pubblicato dal Sunday Times. Alcuni giornalisti hanno contattato il nigeriano Amos Adamu, componente dell'esecutivo della Fifa, presentandosi come imprenditori statunitensi interessati a portare i Mondiali in America nel 2018.
Adamu, presidente della confederazione dell'Africa Occidentale, avrebbe garantito il proprio voto in cambio di 800.000 dollari, necessari per costruire 4 campi artificiali in Nigeria. Il comportamento del dirigente è documentato da un video realizzato dai giornalisti. «Ovviamente, questo avrà un effetto», dice Adamu riferendosi al 'finanziamentò. «Ovviamente lo avrà. Di sicuro, se voi investite» su questo progetto «significa che volete anche il voto». La Fifa esaminerà con attenzione anche il comportamento di Reynald Temarii, presidente della confederazione dell'Oceania. Anche lui, secondo il Sunday Times, avrebbe chiesto denaro in cambio del sostegno alla candidatura per i Mondiali. I soldi, in questo caso, servirebbero per la realizzazione di un'accademia sportiva.
Adamu e Temarii sono tra i 24 dirigenti che il 2 dicembre, a Zurigo, sceglieranno le sedi dei Mondiali del 2018 e del 2022. Il 15 ottobre, quindi appena 2 giorni fa, la federcalcio statunitense ha ufficializzato la decisione di concentrare i propri sforzi sulla candidatura per il 2022. Ovviamente, però, questo non alleggerirebbe la posizione di Adamu e Temarii se la condotta illecita venisse confermata nell'inchiesta avviata dalla federcalcio internazionale: "La Fifa e il Comitato etico hanno monitorato con attenzione i processi relativi alle candidature per i Mondiali 2018 e 2022 e continuerà a comportarsi in questo modo. La Fifa -si legge in una nota- ha già chiesto tutte le informazioni e i documenti relativi alla vicenda e attende di ricevere il materiale. In ogni caso, la Fifa analizzerà immediatamente il materiale disponibile e solo quando l'esame sarà concluso potrà decidere ogni eventuale passo successivo».
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