Grande vittoria per Pedrosa che a 4 giri dalla fine supera Lorenzo e da inizio ad una serie di giri veloci che allontanano Lorenzo e gli concedono la vittoria. Anonimo questa volta Stoner che fa tutto la gara in terza posizione, staccato dai primi due pur avendo lo steso ritmo per quasi l'intera gara. Buon quarto posto per Dovizioso che batte in volata Rossi sfruttando la potenza della sua Honda. Peccato per Simoncelli, così come a Jerez ha perso un'altra importante occasione per fare un ottimo risultato.
Annuncio
Collapse
No announcement yet.
Motomondiale 2011
Collapse
This topic is closed.
X
X
-
Stratosferica vittoria di un talento quasi sempre sottovalutato*, peraltro in condizioni fisiche palesemente precarie.
Partendo dal presupposto che soltanto una scimmia oligocenica potrebbe pensare di tracciare un bilancio dopo sole tre gare, l'appuntamento portoghese elargisce comunque diversi spunti di riflessione.
Al momento attuale, Valentino Rossi non è competitivo per la vittoria. Esperienza, malizia ed un pizzico di fortuna gli hanno consentito finora di limitare egregiamente i danni; ma che il pacchetto di cui dispone non sia all'altezza dei primi tre della classifica iridata è oltremodo evidente.
Sulle sue motivazioni non ci sono praticamente dubbi, stesso discorso per quanto riguarda la possibilità di innalzare ulteriormente l'asticella (condicio sine qua non per essere ancora in grado di competere a livelli indiscutibilmente monstre, contro tre prodigi, tutti appartenenti alla medesima generazione); stiamo parlando del più grande pilota del motociclismo moderno.
Resta da vedere se in Ducati saranno capaci di cucire addosso al pesarese una moto che (magari non quest'anno) saprà rivelarsi vincente; il tempo a disposizione non è moltissimo, anche perché le primavere sul suo groppone iniziano ad essere numerose.
Marco Simoncelli e Ben Spies non sono ancora pronti. Pur trattandosi di due bikers velocissimi, le lacune che hanno denotato l'anno scorso si ripropongono anche in questa stagione con preoccupante regolarità.
Il riminese ha buttato via praticamente due gare, ma la diminutio più inquietante risiede nella non avvenuta comprensione (o, quantomeno, questo è ciò che traspare dalle sue dichiarazioni) dell'importanza dei dettagli in una competizione così serrata; dettagli e, soprattutto, concentrazione (a livelli tanto alti non puoi rilassarti MAI).
Esattamente quanto è mancato al campione del mondo SBK 2009 a Jerez, che ha pensato bene che, in fin dei conti, venti punti non gli avrebbero fatto molto comodo .
Del rendimento di Andrea Dovizioso non si può non rimanere effettivamente un pochino delusi.
In 250 (soprattutto nella stagione 2007), il forlivese seppe tenere testa a Lorenzo, nonostante un gap tecnico eufemisticamente evidente.
Proprio per questo, dalle sue performances più recenti emerge una discreta involuzione; più probabilmente, invece, sono gli altri tre ad aver raggiunto standard ancora superiori, al di fuori della sua portata.
Dispiacerebbe vederlo relegato al ruolo di scudiero di lusso, soprattutto per le qualità umane riconosciutegli universalmente (in un mondo laddove l'intelligenza e la pacatezza rappresentano virtù sempre più démodé.
*Circa venti giorni fa mi trovavo a Bologna per lavoro. Incontrai casualmente lo staff Ducati quasi al completo (c'erano pure Guareschi e Preziosi) ed iniziammo a discutere della stagione attuale (vista anche la loro inattesa disponibilità, non mi sono certo tirato indietro ).
Quando ho detto loro per chi tifassi attualmente (il discorso Biaggi l'ho sapientemente rimosso ), la loro reazione fu quasi compiaciuta (nel constatare che anche in Italia ci sia qualcuno che sappia andare oltre ai soliti cliché.
Guareschi mi ha rivelato che uno stile come quello di Pedrosa non l'ha praticamente mai visto e che, in piste come Le Mans, Sachsenring ed Indianapolis, la maestosità della sua conduzione così atipica emerge completamente.
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioQuesti sono i sopravvalutati, gente pompata dai media e da una certa parte di tifosi e appassionati.
Mi spiego; gente come Poggiali e Bautista sono sicuramente stati oggetto di una connotazione oltremodo generosa. Ma, de facto, piloti come loro a quali target venivano associati? Alla vittoria di un campionato nella top class? No, semplicemente alla possibilità di costituire un indiscusso punto di riferimento nell'allora quarto di litro (ed effettivamente stiamo parlando di due biker che, qualche anno fa, erano GIUSTAMENTE tenuti in grandissima considerazione; accantonando per un attimo tre allori, due di Poggiali ed uno di Bautista, sui quali ci sarebbe realmente non poco da discutere, ricordo ancora distintamente i discorsi che si facevano in Qatar nel 2007, sulle straordinarie capacità del campione del mondo della 125 dell'anno precedente).
Al contrario, Melandri è stato più volte accostato a gente con la quale non ha nulla da spartire. Se la predisposizione archetipale di Biaggi è assolutamente unica all'interno del panorama motociclistico, i risultati di Valentino pesano come macigni.
E se è vero che la stagione 2005 (quella del benservito dato a Biaggi) è stata oltremodo positiva (anche se, a mio modo di vedere, gli indiscussi meriti del ravennate si intersecano con sfortune ed ammutinamenti vari [al Mugello, per esempio, due e solo due sono stati i protagonisti, con Macho finito addirittura dietro al pilota per il quale tifi spudoratamente ]), lo è altrettanto che l'unico alloro iridato è giunto al termine di una battaglia con un non ufficiale (Fonsi Nieto non godeva certo del massimo supporto tecnico della casa di Noale) e che, contro Daijiro Kato, Melandri non ha quasi mai dimostrato di poter reggere il confronto.
Per carità, stiamo parlando di un ottimo pilota; non di un campione, però.Last edited by Grifis; 01 May 2011, 19:06.sigpic
Comment
-
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioE' anche vero, però, che la sopravvalutazione (la valutazione, cioè, deformata) attecchisce a livelli completamente differenti.
Mi spiego; gente come Poggiali e Bautista sono sicuramente stati oggetto di una connotazione oltremodo generosa. Ma, de facto, piloti come loro a quali target venivano associati? Alla vittoria di un campionato nella top class? No, semplicemente alla possibilità di costituire un indiscusso punto di riferimento nell'allora quarto di litro (ed effettivamente stiamo parlando di due biker che, qualche anno fa, erano GIUSTAMENTE tenuti in grandissima considerazione; accantonando per un attimo tre allori, due di Poggiali ed uno di Bautista, sui quali ci sarebbe effettivamente non poco da discutere, ricordo ancora distintamente i discorsi che si facevano in Qatar nel 2007, sulle straordinarie capacità del campione del mondo della 125 dell'anno precedente).
Con Bautista secondo me si è corso troppo, finendo per sopravvalutarlo: ha vinto un campionato 125 a 22 anni (altri lo vincevano già a 18, oppure facevano ottime cose, vedi Marquez come ultimo esempio), aveva un team di MotoGP, dei rivali non proprio eccelsi... poi nessuno ha preteso che fosse un campione della top class, ma convincere di più in 250 e in MotoGP penso fosse il minimo, e invece neppure questo. Battuto da Simoncelli e da Aoyama, insomma...
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioAl contrario, Melandri è stato più volte accostato a gente con la quale non ha nulla da spartire. Se la predisposizione archetipale di Biaggi è assolutamente unica all'interno del panorama motociclistico, i risultati di Valentino pesano come macigni.
E se è vero che la stagione 2005 (quella del benservito dato a Biaggi) è stata oltremodo positiva (anche se, a mio modo di vedere, gli indiscussi meriti del ravennate si intersecano con sfortune ed ammutinamenti vari (al Mugello, per esempio, due e solo due sono stati i protagonisti, con Macho finito addirittura dietro al pilota per il quale tifi spudoratamente ), lo è altrettanto che l'unico alloro iridato è giunto al termine di una battaglia con un non ufficiale (Fonsi Nieto non godeva certo del massimo supporto tecnico della casa di Noale) e che, contro Daijiro Kato, Melandri non ha quasi mai dimostrato di poter reggere il confronto.
Per carità, stiamo parlando di un ottimo pilota; non di un campione, però.
Contro Kato, beh... Aprilia per buona parte del campionato inferiore alla Honda, in piena confusione tecnica, soltanto un pilota esperto della categoria come Harada riuscì a tenere una costanza di rendimento accettabile. Marco aveva solo 19 anni, non poteva ancora competere con due "mostri" della categoria come Kato e Harada, e comunque l'unica vittoria di quella stagione fu impressionante, giusto Spies ad Assen 2 anni fa in SBK mi ha ricordato qualcosa del genere.
Poi nel 2006 fu l'unico semi-ufficiale a giocarsi il campionato, non so se mi spiego. Che poi abbia fallito miseramente da ufficiale non è in discussione, ma nemmeno era questione di velocità pura... di quella ne ha abbastanza, il problema è stato il resto e lui non mai fatto troppo per migliorare. Cosa che, appunto, fa la differenza fra gli ottimi piloti e i campioni.
Comment
-
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioGuarda, io ho letto e sentito di gente che all'epoca accostò Poggiali addirittura a Rossi, ancora prima della vittoria in 125... penso che basti. Che poi Poggiali si è sopravvalutato praticamente da solo, il talento tutto sommato c'era, ma quando a 22 anni praticamente non riesci più ad essere competitivo e dopo un pò smetti di correre perchè demotivato... voglio dire, è pazzesco, specie se si pensa alla competitività di Rossi
Quando Poggiali vinse il mondiale della 125 era il 2001 e Rossi non era ancora diventato oggetto di culto.
Ovviamente l'accostamento è degno del peggior tifoso con i paraocchi, come del resto avviene quasi sempre in questi casi; innanzitutto, perché troppo prematuro (senza contare poi la responsabilità che paragoni del genere possono indurre).
Poi, per dire, ciò che ha fatto Poggiali nella quarto di litro non è sicuramente da meno rispetto a quanto combinato da Melandri; anzi.
Partendo dal presupposto ineluttabile (trattandosi soprattutto di sport) che ogni vittoria ed ogni sconfitta necessitano di un'adeguata contestualizzazione (Melandri si trovò effettivamente a combattere contro due mostri sacri della 250 da giovanissimo), è anche vero, però, che il ravennate al successo ci è arrivato dopo tre anni di militanza (che, beninteso, non rappresentano assolutamente una diminutio in senso assoluto, ma che testimoniano quantomeno l'eccezionalità di quanto fatto da Poggiali), contro un pilota che non correva nelle sue stesse condizioni (da ciò che ricordo, Nieto usufruì di una moto che progressivamente [e paradossalmente ] eguagliò le prestazioni di quella di Melandri).
Vabbè, sulla carica motivazionale di uno che adesso è un giocatore di calcio a 5, non mi dilungo nemmeno .
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioCon Bautista secondo me si è corso troppo, finendo per sopravvalutarlo: ha vinto un campionato 125 a 22 anni (altri lo vincevano già a 18, oppure facevano ottime cose, vedi Marquez come ultimo esempio), aveva un team di MotoGP, dei rivali non proprio eccelsi... poi nessuno ha preteso che fosse un campione della top class, ma convincere di più in 250 e in MotoGP penso fosse il minimo, e invece neppure questo. Battuto da Simoncelli e da Aoyama, insomma...
E' un po' lo stesso discorso che fai con Melandri; ad essere messa in discussione non è la velocità pura dello spagnolo (che, ad esempio, in occasione del trionfo iridato di Simoncelli, collezionò lo stesso numero di punti del riminese dal Sachsenring in poi [con gare tipo Motegi; do you remember ?], da quando cioè al sogno erotico di Beltramo fu concessa la moto ufficiale; per ribadire come il campionato sia stato compromesso non per mancanza di competitività, tutt'altro), bensì la sua capacità di concentrazione nell'arco di un'intera stagione.
Ed è innegabile che una superiorità come quella dimostrata nel 2006 in 125, non è proprio cosa di tutti i giorni.
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioNel 2005 Melandri brillò quando gli fu data finalmente la moto ufficiale, per il resto del campionato corse da privato, senza essere molto lontano dagli ufficiali (a inizio stagione era sempre tra i primi 4). Onestamente non ricordo tanti accostamenti (a parte Italia1 in cui commenta il suo vecchio manager...), tanto più che nel 2003 Melandri, reduce da una stagione disastrosa, anticipò che Rossi sarebbe andato in Yamaha, facendosi mandare a cagare da Vale e di conseguenza da tutta la stampa nostrana.
Però quando arrivò nella classe regina ci si aspettava moltissimo da lui, tanto è vero che la moto che gli fu messa a disposizione era la stessa di Barros e Checa (a differenza, per esempio, di Biaggi, Stoner e Dovizioso che nel loro anno di esordio approdarono a squadre satelliti).
Ma ci sta, eh; enfatizzare un particolare momento di uno sportivo per cui si parteggia è un esercizio nel quale, volenti o nolenti, cadiamo tutti .
E probabilmente Melandri ha anche meritato gli accostamenti che gli sono stati rivolti; più di Poggiali e Bautista, ma non per una questione di talento o di velocità, quanto piuttosto in virtù della capacità di trasformare l'energia potenziale in energia cinetica nel posto ed al momento giusto (anche se la capacità è svanita progressivamente ).
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioContro Kato, beh... Aprilia per buona parte del campionato inferiore alla Honda, in piena confusione tecnica, soltanto un pilota esperto della categoria come Harada riuscì a tenere una costanza di rendimento accettabile. Marco aveva solo 19 anni, non poteva ancora competere con due "mostri" della categoria come Kato e Harada, e comunque l'unica vittoria di quella stagione fu impressionante, giusto Spies ad Assen 2 anni fa in SBK mi ha ricordato qualcosa del genere.
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioPoi nel 2006 fu l'unico semi-ufficiale a giocarsi il campionato, non so se mi spiego.Last edited by Grifis; 01 May 2011, 21:42.sigpic
Comment
-
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioSì, ma...
Quando Poggiali vinse il mondiale della 125 era il 2001 e Rossi non era ancora diventato oggetto di culto.
Ovviamente l'accostamento è degno del peggior tifoso con i paraocchi, come del resto avviene quasi sempre in questi casi; innanzitutto, perché troppo prematuro (senza contare poi la responsabilità che paragoni del genere possono indurre).
Poi, per dire, ciò che ha fatto Poggiali nella quarto di litro non è sicuramente da meno rispetto a quanto combinato da Melandri, anzi.
Partendo dal presupposto ineluttabile (trattandosi soprattutto di sport) che ogni vittoria ed ogni sconfitta necessitano di un'adeguata contestualizzazione (Melandri si trovò effettivamente a combattere contro due mostri sacri della 250 da giovanissimo), è anche vero, però, che il ravennate al successo ci è arrivato dopo tre anni di militanza (che, beninteso, non rappresentano assolutamente una diminutio in senso assoluto, ma che testimoniano quantomeno l'eccezionalità di quanto fatto da Poggiali), contro un pilota che non correva nelle sue stesse condizioni (da ciò che ricordo, Nieto usufruì di una moto che progressivamente [e paradossalmente] eguagliò le prestazioni di quella di Melandri).
Vabbè, sulla carica motivazionale di uno che adesso è un giocatore di calcio a 5, non mi dilungo nemmeno .
Poggiali ha vinto la 250 al debutto, certo, dico anche che a Suzuka vinse al debutto partendo 23°, ma l'Aprilia nel frattempo si era ripresa, Poggiali era straufficiale, e i rivali non furono Kato e Harada, ma Rolfo (rotfl), Elias (pilota che la mattina della gara scende quasi sempre dalla parte sbagliata del letto) e De Puniet (ROTFL)
E comunque, ripeto, più che il talento e la velocità pura è il crollo di competitività, la fragilità, ad averlo reso sopravvalutato. Puoi avere anche il talento di Mike Hailwood, ma se ad appena 22 anni devi tornartene in 125 per quanto vai piano, semplicemente non sei proprio fatto per l'agonismo, prima ancora di non essere un campione. Che poi ci siamo cascati in tanti, è un altro discorso.
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioI mondiali 2008 e 2009 li ha letteralmente buttati via.
E' un po' lo stesso discorso che fai con Melandri; ad essere messa in discussione non è la velocità pura dello spagnolo (che, ad esempio, in occasione del trionfo iridato di Simoncelli, collezionò lo stesso numero di punti del riminese dal Sachsenring in poi [con gare tipo Motegi; do you remember?], da quando cioè al sogno erotico di Beltramo fu concessa la moto ufficiale; per ribadire come il campionato sia stato compromesso non per mancanza di competitività, tutt'altro), bensì la sua capacità di concentrazione nell'arco di un'intera stagione.
Ed è innegabile che una superiorità come quella dimostrata nel 2006 in 125, non è proprio cosa di tutti i giorni.
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioNo, ma nel 2005 fece uno stralavoro; non ci sono cazzi (anche se, ricordiamolo, il ravennate duellò fino all'ultimo con Hayden per il titolo di vicecampione del mondo, in un'annata dove il peggior Biaggi conservò per diversi mesi la seconda posizione in classifica; cioè, non stiamo parlando di un mondiale dove l'asticella era particolarmente alta).
Però quando approdò nella classe regina ci si aspettava moltissimo da lui, tanto è vero che la moto che gli fu messa a disposizione era la stessa di Barros e Checa (a differenza, per esempio, di Biaggi, Stoner e Dovizioso che nel loro anno di esordio approdarono a squadre satelliti).
Ma ci sta, eh; enfatizzare un particolare momento di uno sportivo per cui si parteggia è un esercizio nel quale, volenti o nolenti, cadiamo tutti .
E probabilmente Melandri ha anche meritato gli accostamenti che gli sono stati rivolti; più di Poggiali e Bautista, ma non per una questione di talento o di velocità, quanto piuttosto in virtù della capacità di trasformare l'energia potenziale in energia cinetica nel posto ed al momento giusto (anche se la capacità è svanita progressivamente ).
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioUn po' pochino, altrimenti dovremmo dire che se Checa avesse portato a termine la rimonta nel GP del Brasile 2002 sarebbe il più grande pilota della storia .
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioRingrazia Gibernau, che altrimenti nel 2006 avresti dovuto incassare un bruttissimo colpo .
Comment
-
Nulla, Enzo .
Semplicemente nel 2006 senza la caduta di Barcellona, Loris Capirossi avrebbe probabilmente vinto il campionato (chiuso poi a soli 23 punti dal vincitore).
Il pilota bolognese, infatti, non fu soltanto danneggiato in quel Gran Premio specifico (like Melandri e Pedrosa), ma fu costretto a correre le gare seguenti (Assen e Donington) in condizioni fisiche eufemisticamente precarie.
Detto questo, la vittoria di uno come Hayden inflisse ugualmente un colpo durissimo all'universo delle due ruote .
Chiudo l'OT e prometto a LAcermo una risposta appena possibile .sigpic
Comment
-
Ah, quindi intendevi Loris Capirotti Va beh, all'epoca forse mi avrebbe fatto piacere, benchè l'abbia sempre trovato sopravvalutato da morire (grazie anche al suo viscido manager) era pur sempre un pilota Ducati e non era ancora la barzelletta di sè stesso come ora... ma comunque che c'entra?
Voglio dire, tutti i contendenti quell'anno avevano da recriminare pesantemente: Rossi per i problemi tecnici e i ritiri che gli fecero perdere decine di punti, Pedrosa per essere all'anno del debutto e non essere ancora pronto fisicamente, Melandri perchè l'incidente in Catalogna fece perdere due gare pure a lui (e fece solo 1 punto in meno in classifica del ducatista)... persino Hayden ebbe da recriminare perchè in HRC lo fecero correre per quasi tutto il finale di campionato con una frizione non a posto, per non dire di altre gare in cui lui, abbondantemente in testa al campionato, corse per testare nuovi pezzi, un'autentica follia, altrimenti avrebbe chiuso il discorso molto prima...
E' andata così e fine, non ho mai capito sto discorso secondo cui gli è andata male, anche agli altri poteva andare molto meglio, onestamente... poi quando alla penultima gara, in cui sei ancora in corsa per il mondiale, arrivi 12° dietro a Suzuki e Kawasaki, non per problemi tecnici ma perchè sei stato lento come la fame... cioè, ma di cosa stiamo a parlare ancora?
Comment
-
C'entra eccome, invece .
Melandri non perse affatto due gare; ad Assen lui e Rossi, sicuramente in condizioni fisiche menomate, conseguirono rispettivamente un settimo ed un ottavo posto, contro il quindicesimo del ducatista (giunto sul traguardo ad UN MINUTO dal ravennate, a quarantatré secondi da Alex Hofmann, compagno di squadra per l'occasione, e poco davanti ad Ivan Silva, un signor nessuno alla guida di una Ducati Pramac).
Per non parlare poi della successiva gara di Donington Park, laddove i due si contesero addirittura i due gradini più bassi del podio, alle spalle di un imprendibile Pedrosa.
In totale, Capirossi perse 17 punti da Melandri; beninteso, una sottolineatura del genere non ha certo la pretesa di ricondurre ad un singolo episodio la causa dell'andamento di una competizione così lunga come un campionato del mondo, però è oltremodo evidente come il numero 65 sia stato il più penalizzato dall'episodio di Barcellona.
Che poi, in "condizioni normali" il mondiale lo avrebbe vinto sicuramente Rossi; come hai ricordato, infatti, Pedrosa non era ancora pronto fisicamente (nonostante la strabiliante gara d'esordio a Jerez), soprattutto per una categoria come le 1000cc.
Dal canto suo, il povero Hayden non ha fatto altro che raccogliere quanto gettato via dagli altri , ed è pure vero che senza l'entrata suicida di Pedrosa all'Estoril avrebbe chiuso il discorso con ulteriore tranquillità; per carità, stiamo parlando della mediocrità più assoluta (laurearsi campione del mondo vincendo due sole gare, una a casa propria ed un'altra perché il pilota che era in testa, dopo averti recuperato UN SECONDO in UN GIRO, sbaglia grossolanamente l'ultima S, non mi sembra proprio lusinghiero [roba degna del peggior Alzamora, per restare in tema Melandri ]), però in quella stagione al "Mostro della Laguna" non si può proprio imputare nulla.Last edited by Grifis; 03 May 2011, 00:30.sigpic
Comment
-
Si parlava di Melandri, e non mi pare che Melandri abbia avuto gomme che su alcuni circuiti rendevano il ducatista imprendibile (e infatti fece risultato quasi solo su quelli), quelle gomme che fecero vincere Troy Bayliss nell'unica gara in cui corse nel 2006 (cioè, Troy Bayliss, uno che ammise di non andare forte in MotoGP perchè era lui a non sapersi adattare, mica Mike Hailwood...). Nè mi pare che Melandri abbia avuto una struttura ufficiale e che abbia ricevuto sempre il pieno supporto della casa madre (anche se almeno questo lo posso in parte capire). Quindi il campionato del 2006 va a suo merito, diversamente da altri (citati pure quelli). Che poi invece di aver perso due gare ne abbia persa una e mezza, cambia poco. Tra l'altro da allora ci sono stati solo straufficiali nelle posizioni di vertice o poco giù di lì, vedi tu...
Che poi il mondiale 2006 fosse di livello bassissimo, tanto che era dai tempi di Masetti e Liberati che non si vedeva un campione della top class vincitore di sole due gare, e un livello così basso forse dagli anni di Lucchinelli e Uncini, lo sappiamo entrambi (del resto solo così poteva vincere un pilota proveniente dalla SBK invece che dalle cilindrate minori del motomondiale, con buona pace di certi poser di quarta segata dell'epoca ).
Per quanto riguarda il pilota gestito da Pernacchiat, fu il più penalizzato da quella caduta, ma il resto del campionato dovrebbe comunque commentarsi da solo, come quando andava uno schifo perchè non riusciva a mettere su prestazioni accettabili, arrivando 7°, 8°, 9°, persino 12°, con un team straufficiale che per metà campionato ha lavorato quasi solo per lui (tanto che sentii dire persino da alcuni suoi stessi taleb... tifosi su blog e forum che se fosse stato soltanto un mediocre collaudatore, quel campionato lo avrebbe vinto comunque...).
Quello che penso è che nello sport, così come in qualche altro ambito, è importante riconoscere i propri limiti e i propri errori, prima ancora di prenderserla con agenti esterni. Poi ok che forse è troppo sentir dire certe cose da uno che se l'è sempre tirata più di Rossi e Biaggi messi insieme, ma insomma, su... per me la storia dell'incidente di Barcellona fa poco altro che contribuire ad evitare certe ombre di un pilota che ai vertici c'è stato anche come scorrettezze e sopravvalutazione.Last edited by Red; 03 May 2011, 19:37.
Comment
-
Il mondo della Superbike è sotto shock dopo la notizia del ritrovamento di cocaina e altre droghe durante una perquisizione di due camion del Paul Bird Motorsport, team che gestisce le Kawasaki ufficiali nel campionato iridato. Nei controlli, avvenuti a Dover, la polizia di frontiera ha rinvenuto ben 8 kg di "polvere bianca", insieme a 71 kg di anfetamine, oltre 100 kg di cannabis e una pistola con 35 cartucce.
La "merce" sarebbe stata trovata su un tavolo, lasciata senza alcun tentativo di nasconderla. In manette sono finiti quattro uomini di età tra i 27 e i 50 anni, tra cui pare esserci anche un italiano. L'accusa è di importazione di sostanze stupefacenti e armi da fuoco. Immediatamente interrogati, i fermati sono stati poi rilasciati su cauzione, in attesa di ulteriori indagini.
La polizia è rimasta sorpresa dal ritrovamento, tanto da aver dichiarato che d'ora in avanti farà molta più attenzione agli spostamenti sia della squadra della Superbike, sia della Formula 1.
I mezzi erano probabilmente diretti a Monza, dove questo fine settimana si corre la quarta tappa del Mondiale Sbk.
sportmediasetIl team Paul Bird Motorsport, che gestisce le Kawasaki ufficiali nel Mondiale Superbike, ha emesso un comunicato alla vigilia del weekend di Monza nel quale precisa la sua posizione in merito al ritrovamento di cocaina, altre sostanze stupefacenti e armi su uno dei suoi camion fermati alla dogana di Dover. "Paul Bird Motorsport conferma che un quantitativo di sostanze stupefacenti sono state depositate su un bilico del Team, mentre il veicolo era in Olanda presente al recente evento svoltosi ad Assen durante il mondiale Superbike. Le sostanze, insieme ad altri oggetti illegali, sono state scoperte, al momento del ritorno del veicolo, nel Regno Unito presso il porto di Dover nel corso di un esame di routine della Dogana", si legge nella nota della squadra britannica.
"Naturalmente, la scoperta è stata uno shock per tutta la squadra, compreso lo staff che era presente durante il ritrovamento - prosegue - . Il team è certo che nessun membro abbia alcun legame di sorta con gli elementi scoperti. Nessuno è stato arrestato dopo il ritrovamento e tutto lo staff del team è in grado di svolgere le loro normali mansioni. Non vi è alcun indizio che il Team Paul Bird Motorsport sia coinvolto in attività illegali e nessun altro membro del team è stato interrogato dopo l'incidente. Lo staff tecnico, presente al momento del ritrovamento gode del pieno sostegno e la fiducia della squadra, e tutto lo staff è determinato ad offrire la sua piena collaborazione alla Polizia Doganale durante le indagini in corso. Comprensibilmente, nel team sono ora in corso rigorose misure per aumentare in futuro la sicurezza dei veicoli durante i viaggi attraverso l’ Europa. Nonostante l’impatto sul personale del team, il Paul Bird Motorsport sarà presente al completo nel prossimo evento mondiale Superbike italiano a Monza, e determinato a concentrarsi sul campionato".
sportmediaset
Comment
-
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioNo guarda, ti garantisco che Rossi nel 2001 era GIA' considerato qualcosa tipo un divin fanciullo baciato dagli dei, la Rossi-mania era già scoppiata da un pezzo, poco tempo fa ho letto articoli agghiaccianti sugli archivi online dei quotidiani nazionali risalenti a quando Rossi era ancora in 250.
Poggiali ha vinto la 250 al debutto, certo, dico anche che a Suzuka vinse al debutto partendo 23°, ma l'Aprilia nel frattempo si era ripresa, Poggiali era straufficiale, e i rivali non furono Kato e Harada, ma Rolfo (rotfl), Elias (pilota che la mattina della gara scende quasi sempre dalla parte sbagliata del letto) e De Puniet (ROTFL)
E comunque, ripeto, più che il talento e la velocità pura è il crollo di competitività, la fragilità, ad averlo reso sopravvalutato. Puoi avere anche il talento di Mike Hailwood, ma se ad appena 22 anni devi tornartene in 125 per quanto vai piano, semplicemente non sei proprio fatto per l'agonismo, prima ancora di non essere un campione. Che poi ci siamo cascati in tanti, è un altro discorso.
Senza contare che l'impresa succitata di Suzuka rappresenta un qualcosa di oggettivamente sconcertante (siamo su dei livelli addirittura superiori a quanto seppe fare Biaggi nel '98).
E mi sembra altrettanto inconfutabile che l'energia potenziale del sammarinese fosse superiore a quella di Melandri.
Quindi l'accostamento a cui accennavi, seppur frettoloso e prematuro, non era nemmeno così impensabile (soprattutto se consideriamo che, in considerazione di quanto dimostrato nel pre top class, quello tra Melandri e Rossi era indubbiamente più azzardato).
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioIo infatti ho dei grossi dubbi sulla velocità pura di Bautista, come del resto per Simoncelli. Il campionato delle 125 non l'ho visto perchè mi pare che il livello delle 125 sia sceso a livelli infimi da almeno 6 anni, e in 250 non ricordo vittorie davvero convincenti da parte sua (un paio di buone, e nulla più, in MotoGP boh... forse infognarsi in Suzuki non è stata la scelta migliore per dimostrare quello di cui è capace. Sopratutto mi è sempre sembrato che abbia sofferto davvero troppo Simoncelli, molto più di quanto è concesso ad un pilota a quei livelli. Sulla poca costanza poi non c'è alcun dubbio, da Assen in poi il suo 2009, in cui arrivò addirittura 4°, fu desolante...
Sappiamo entrambi che ormai la competitività di un qualsiasi biker nasce innanzitutto dal pacchetto che ha a disposizione.
Lo so che con i se non si costruisce la storia, però è oltremodo evidente che se lo spagnolo avesse ottimizzato le possibilità di cui disponeva, vincendo i mondiali 2008 e 2009, probabilmente la Honda non se lo sarebbe lasciato scappare (portandolo in motoGP come futuro pupillo).
In questi due anni, Bautista è stato tanto veloce quanto scostante e deconcentrato; il verdetto emesso dalla pista è giusto, come avviene quasi sempre. Se ne prende atto, non potendo, tuttavia, bypassare completamente l'analisi di un arco temporale non propriamente breve.
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioMa sai com'è, non tutti ingranano subito, vedi Rossi che nei vari esordi di categoria aveva dei missili sotto il culo e nonostante questo accumulava figure barbine più che vittorie.
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioComunque nel 2005, che io ricordi fu in realtà Gibernau ad essere per parecchio tempo 2° in classifica, e alla fine Melandri ebbe la meglio anche su di lui, che era un ufficiale Honda dall'inizio...
BTW, Melandri, come detto, fece uno stralavoro, meritando ampiamente il titolo di vicecampione del mondo (visto che, a parte un paio di mesi, la seconda piazza in classifica fu praticamente una sua esclusiva).
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioSi parlava di Melandri, e non mi pare che Melandri abbia avuto gomme che su alcuni circuiti rendevano il ducatista imprendibile (e infatti fece risultato quasi solo su quelli), quelle gomme che fecero vincere Troy Bayliss nell'unica gara in cui corse nel 2006 (cioè, Troy Bayliss, uno che ammise di non andare forte in MotoGP perchè era lui a non sapersi adattare, mica Mike Hailwood...).
Esattamente come lo è il fatto che la scelta di passare a Bridgestone era considerata da tutti azzardata (tanto è vero che Honda e Yamaha rimasero saldamente ancorate alla Michelin) e che i primi risultati arrivarono soltanto al termine dell'anno d'esordio (il 2005).
Quanto raccolto e, soprattutto, il grado di competitività raggiunto nella stagione successiva rappresentano un merito da ascrivere esclusivamente al numero 65 ed al lavoro svolto dal suo entourage (senza contare che se individuiamo nelle coperture una diminutio nelle vittorie del pilota bolognese, analogo discorso deve essere fatto per il mondiale vinto da Stoner, eufemisticamente atipico).
Un grado di competitività non ancora omogeneo, peraltro.
E' oggettivamente ridicolo pensare che quella moto avrebbe potuto spadroneggiare su ogni circuito; è oggettivamente miope non intravedere l'altra della faccia della medaglia, le difficoltà, cioè, avute dalle Bridgestone in determinati circuiti (difficoltà imputabili in gran parte a feedbacks ancora troppo labili per poter essere considerati attendibili).
Dulcis in fundo, ricordiamo anche che, eccezion fatta per Philip Island, Capirossi concluse ogni gara davanti al compagno di squadra, un biker che fino all'anno prima rappresentava una delle pochissime alternative all'egemonia di Rossi.
Beninteso, non è certo mia intenzione camuffare lo status di quello che oggettivamente non può che essere definito un ottimo pilota (esattamente come Melandri); tuttavia, mi sembra che rintracciare i suoi meriti nella stagione 2006 rappresenti un'operazione decisamente agevole.
Originariamente Scritto da Red Visualizza MessaggioNè mi pare che Melandri abbia avuto una struttura ufficiale e che abbia ricevuto sempre il pieno supporto della casa madre (anche se almeno questo lo posso in parte capire). Quindi il campionato del 2006 va a suo merito, diversamente da altri (citati pure quelli). Che poi invece di aver perso due gare ne abbia persa una e mezza, cambia poco.
E che nel 2006 il rendimento di Macho fosse di ottimo livello nessuno lo mette in dubbio (anche se, per esempio, il mondiale 2005 del ravennate fu sicuramente superiore); sta di fatto che, esattamente come Rossi, egli perse mezza gara (ad Assen fu già in grado di entrare nei dieci), mentre Capirossi ne lasciò sul campo una e mezza (i diciassette punti ai quali facevo riferimento).
Originariamente Scritto da Red Visualizza Messaggioper me la storia dell'incidente di Barcellona fa poco altro che contribuire ad evitare certe ombre di un pilota che ai vertici c'è stato anche come scorrettezze e sopravvalutazione.
Sulla Superbike non mi pronuncio, altrimenti rischierei il ban .Last edited by Grifis; 08 May 2011, 21:57.sigpic
Comment
-
Premesso che mi son riletto i vs (scherzo) papiri,ma mi spiegate cos'è successo in gara 2 a Monza?
Non ho capito bene! Ma che regolamento è?
ps
Comunque Biaggi ha buttato via 50 punti sicuri!
Mi auguro che il mondiale non lo vinca Melandri,casomai Laverty!
LO SO' SONO STATO POCO SPORTIVO.Last edited by enzo680; 09 May 2011, 10:59."Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
cit M.L.KING
Comment
-
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioLa considerazione sul talento in prospettiva è un conto, la reputazione (pompata a tal punto da indurre un insano timore reverenziale) de facto è un altro.
Senza contare che l'impresa succitata di Suzuka rappresenta un qualcosa di oggettivamente sconcertante (siamo su dei livelli addirittura superiori a quanto seppe fare Biaggi nel '98).
E mi sembra altrettanto inconfutabile che l'energia potenziale del sammarinese fosse superiore a quella di Melandri.
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioEsattamente come lo è il fatto che la scelta di passare a Bridgestone era considerata da tutti azzardata (tanto è vero che Honda e Yamaha rimasero saldamente ancorate alla Michelin) e che i primi risultati arrivarono soltanto al termine dell'anno d'esordio (il 2005).
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioQuanto raccolto e, soprattutto, il grado di competitività raggiunto nella stagione successiva rappresentano un merito da ascrivere esclusivamente al numero 65 ed al lavoro svolto dal suo entourage (senza contare che se individuiamo nelle coperture una diminutio nelle vittorie del pilota bolognese, analogo discorso deve essere fatto per il mondiale vinto da Stoner, eufemisticamente atipico).
E' oggettivamente ridicolo pensare che quella moto avrebbe potuto spadroneggiare su ogni circuito; è oggettivamente miope non intravedere l'altra della faccia della medaglia, le difficoltà, cioè, avute dalle Bridgestone in determinati circuiti (difficoltà imputabili in gran parte a feedbacks ancora troppo labili per poter essere considerati attendibili).
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioDulcis in fundo, ricordiamo anche che, eccezion fatta per Philip Island, Capirossi concluse ogni gara davanti al compagno di squadra, un biker che fino all'anno prima rappresentava una delle pochissime alternative all'egemonia di Rossi.
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza MessaggioE che nel 2006 il rendimento di Macho fosse di ottimo livello nessuno lo mette in dubbio (anche se, per esempio, il mondiale 2005 del ravennate fu sicuramente superiore);
Originariamente Scritto da Grifis Visualizza Messaggio
Comment
Comment