ZURIGO - Per Lionel Messi arriva lo storico poker. Non c'erano riusciti fuoriclasse del calibro di Cruyff, Platini, van Basten, fermi a quota 3. Il Pallone d'Oro va all'argentino per la quarta volta, peraltro consecutiva: battuta la concorrenza dell'eterno rivale del Real Madrid, Cristiano Ronaldo, e del compagno di squadra del Barcellona Andres Iniesta. Proprio a Iniesta è andato il primo pensiero di Messi: "E' incredibile ricevere questo premio per la quarta volta consecutiva. E' impressionante, vorrei dividere questo premio con i miei compagni del Barcellona e soprattutto con Iniesta, sono orgoglioso di giocare ed allenarmi ogni giorno con lui. E poi, con i miei compagni della nazionale argentina e tutti quelli che mi hanno votato. Non so cosa dire, sono molto orgoglioso". Messi ha anche parlato dei propri affetti: "ringrazio la mia famiglia, gli amici, mia moglie e mio figlio, la cosa più bella che mi sia successa". Che dire, si può parlare di cronaca di un successo annunciato: ne aveva avuto sentore lo stesso Cristiano Ronaldo con le sue dichiarazioni un po' dimesse ("non è questione di vita o di morte"). Le vittorie del portoghese avevano un peso specifico maggiore, ma alla fine hanno prevalso i 91 gol segnati nell'anno solare dalla pulce. A lungo si è parlato di record, ma alla fine la Fifa ha deciso di non omologare.
Repubblica.it
Non sono d'accordo sulla decisione e mi dispiace per Ronaldo, che come continuo a ribadire è probabilmente uno dei giocatori più completi della storia.
Ormai è Messi il dio del calcio.
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