Questa discussione mira solo a discutere del mondo dei videogames con occhio critico sul videogiocatore, sulle sue aspettative e sulla sua visione del mondo videoludico.. anche perchè si sono spese ore e pagine a criticare le contraddizioni delle software house, ma non critichiamo mai noi stessi.
E partirei proprio da "il videogame come espressione artistica" come spunto in quanto tema a me molto caro, ma soprattutto per cercare di capire il vostro punto di vista e cercare di comprenderne i punti più critici:
Penso che ogni videogiocatore, o almeno la maggiorparte dei videogiocatori, consideri il videogame come una forma d'arte, ma penso anche che li consideriamo forma d'arte solo quando siamo sulla difensiva e non costantemente nel tempo... mi spiego meglio:
quando c'è una news che riguarda la censura di un gioco o critiche da parte di associazioni/governi vari vedo tutti gli appassionati difendere a spada tratta la libertà artistica del prodotto ed indignarsi per chi non la considera come arte, ma la maggiorparte del tempo voi considerate realmente il videogioco come un arte? Ogni critica che effettuate alle software house prendete del tempo e pensateci.
Io, personalmente, considero il videogioco come un arte, ma cerco di essere coerente con questo pensiero sia nel bene che nel male, sia nella gioia che nel dolore. Ergo, quando leggo Yamauchi dire "possiamo farlo uscire quando vogliamo" riferendosi a GT, beh, io penso che abbia perfettamente ragione. Si sono serio, perchè se di arte parliamo allora non possiamo mettere date di scadenza da rispettare o di contenuti sistematici da offrire.
Allo stesso modo in cui Giulio II ha sì commissionato una creazione di Adamo a Michelangelo, ma quest'ultimo l'ha ideata ed affrescata a piacimento, senza scadenze temporali o limitazioni cromatiche. Nessuno ha mai detto a Chopin "piantala con 'sti cazzo di mi minori" o a Tolkien "sii più conciso e usa un Inglese più contemporaneo" o ai Beatles "inserite una traccia raggaeton nel prossimo album, e che esca entro un anno".
Insomma consideriamo i videogiochi un arte, ma non abbiamo la stesso atteggiamento che riserviamo alle altre forme artistiche.
Credetemi è un atteggiamento che vedo spesso, sempre più marcato e sempre più carico di astio col passare del tempo, in primis per quanto riguarda Square-Enix ma via via per qualsiasi altra software house.
E non mi sembra giusto, l'arte è meravigliosa perchè incostante, è come una serata tra amici da una vita che finisce a shottini di assenzio: non è detto che la fatina verde si palesi in lingerie pronta a sedurti e a soddisfare ogni desiderio più proibito, a volte la fatina è chuck norris e ti tira un calcio rotante nella mandibola.
Ma questa è l'essenza dell'arte, e va accettata per quello che è.
E voi considerate sul serio il videogioco come espressione artistica???
E partirei proprio da "il videogame come espressione artistica" come spunto in quanto tema a me molto caro, ma soprattutto per cercare di capire il vostro punto di vista e cercare di comprenderne i punti più critici:
Penso che ogni videogiocatore, o almeno la maggiorparte dei videogiocatori, consideri il videogame come una forma d'arte, ma penso anche che li consideriamo forma d'arte solo quando siamo sulla difensiva e non costantemente nel tempo... mi spiego meglio:
quando c'è una news che riguarda la censura di un gioco o critiche da parte di associazioni/governi vari vedo tutti gli appassionati difendere a spada tratta la libertà artistica del prodotto ed indignarsi per chi non la considera come arte, ma la maggiorparte del tempo voi considerate realmente il videogioco come un arte? Ogni critica che effettuate alle software house prendete del tempo e pensateci.
Io, personalmente, considero il videogioco come un arte, ma cerco di essere coerente con questo pensiero sia nel bene che nel male, sia nella gioia che nel dolore. Ergo, quando leggo Yamauchi dire "possiamo farlo uscire quando vogliamo" riferendosi a GT, beh, io penso che abbia perfettamente ragione. Si sono serio, perchè se di arte parliamo allora non possiamo mettere date di scadenza da rispettare o di contenuti sistematici da offrire.
Allo stesso modo in cui Giulio II ha sì commissionato una creazione di Adamo a Michelangelo, ma quest'ultimo l'ha ideata ed affrescata a piacimento, senza scadenze temporali o limitazioni cromatiche. Nessuno ha mai detto a Chopin "piantala con 'sti cazzo di mi minori" o a Tolkien "sii più conciso e usa un Inglese più contemporaneo" o ai Beatles "inserite una traccia raggaeton nel prossimo album, e che esca entro un anno".
Insomma consideriamo i videogiochi un arte, ma non abbiamo la stesso atteggiamento che riserviamo alle altre forme artistiche.
Credetemi è un atteggiamento che vedo spesso, sempre più marcato e sempre più carico di astio col passare del tempo, in primis per quanto riguarda Square-Enix ma via via per qualsiasi altra software house.
E non mi sembra giusto, l'arte è meravigliosa perchè incostante, è come una serata tra amici da una vita che finisce a shottini di assenzio: non è detto che la fatina verde si palesi in lingerie pronta a sedurti e a soddisfare ogni desiderio più proibito, a volte la fatina è chuck norris e ti tira un calcio rotante nella mandibola.
Ma questa è l'essenza dell'arte, e va accettata per quello che è.
E voi considerate sul serio il videogioco come espressione artistica???
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