Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Il videogame come espressione artistica

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Il videogame come espressione artistica

    Questa discussione mira solo a discutere del mondo dei videogames con occhio critico sul videogiocatore, sulle sue aspettative e sulla sua visione del mondo videoludico.. anche perchè si sono spese ore e pagine a criticare le contraddizioni delle software house, ma non critichiamo mai noi stessi.

    E partirei proprio da "il videogame come espressione artistica" come spunto in quanto tema a me molto caro, ma soprattutto per cercare di capire il vostro punto di vista e cercare di comprenderne i punti più critici:
    Penso che ogni videogiocatore, o almeno la maggiorparte dei videogiocatori, consideri il videogame come una forma d'arte, ma penso anche che li consideriamo forma d'arte solo quando siamo sulla difensiva e non costantemente nel tempo... mi spiego meglio:
    quando c'è una news che riguarda la censura di un gioco o critiche da parte di associazioni/governi vari vedo tutti gli appassionati difendere a spada tratta la libertà artistica del prodotto ed indignarsi per chi non la considera come arte, ma la maggiorparte del tempo voi considerate realmente il videogioco come un arte? Ogni critica che effettuate alle software house prendete del tempo e pensateci.

    Io, personalmente, considero il videogioco come un arte, ma cerco di essere coerente con questo pensiero sia nel bene che nel male, sia nella gioia che nel dolore. Ergo, quando leggo Yamauchi dire "possiamo farlo uscire quando vogliamo" riferendosi a GT, beh, io penso che abbia perfettamente ragione. Si sono serio, perchè se di arte parliamo allora non possiamo mettere date di scadenza da rispettare o di contenuti sistematici da offrire.
    Allo stesso modo in cui Giulio II ha sì commissionato una creazione di Adamo a Michelangelo, ma quest'ultimo l'ha ideata ed affrescata a piacimento, senza scadenze temporali o limitazioni cromatiche. Nessuno ha mai detto a Chopin "piantala con 'sti cazzo di mi minori" o a Tolkien "sii più conciso e usa un Inglese più contemporaneo" o ai Beatles "inserite una traccia raggaeton nel prossimo album, e che esca entro un anno".

    Insomma consideriamo i videogiochi un arte, ma non abbiamo la stesso atteggiamento che riserviamo alle altre forme artistiche.

    Credetemi è un atteggiamento che vedo spesso, sempre più marcato e sempre più carico di astio col passare del tempo, in primis per quanto riguarda Square-Enix ma via via per qualsiasi altra software house.
    E non mi sembra giusto, l'arte è meravigliosa perchè incostante, è come una serata tra amici da una vita che finisce a shottini di assenzio: non è detto che la fatina verde si palesi in lingerie pronta a sedurti e a soddisfare ogni desiderio più proibito, a volte la fatina è chuck norris e ti tira un calcio rotante nella mandibola.
    Ma questa è l'essenza dell'arte, e va accettata per quello che è.
    E voi considerate sul serio il videogioco come espressione artistica???
    Last edited by Phantasmagoria; 09 December 2014, 17:30.
    ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
    Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

  • #2
    Mah io la vedo come una forma di arte molto acerba, purtroppo molto molto legata alla tecnica (serve organizzazione) e di conseguenza a certe organizzazioni che per forza di cose mirano a grandi numeri. Quindi in sostanza una forma d'arte per forza di cosa inquinata dal business. Non arriva mai sul mercato in maniera pulita. Salvo dal mucchio qualche indie ma anche qualche tripla A che hanno comunque privilegiato una visione più "artistica" e magari un successo non immediato ma più diluito nel tempo a scapito di un ritorno immediato.

    Comment


    • #3
      Io considero il videogioco come una forma di intrattenimento, semplicemente un gioco. Per fortuna ci sono giochi che hanno elementi artistici capaci di emozionarmi e darmi qualcosa in più rispetto al semplice svago.

      Mi riferisco ad esempio alla trama di Soul Reaver. Alla colonna sonora di FFVI. Alla fine di Crisis Core. Alla lucida follia di un qualunque gioco di Suda51. A qualche scorcio evocativo di ICO. Allo stile grafico di Okami. Alla gioiosa demenzialità di Viewtiful Joe. All'atmosfera di Silent hill2. Eccetera, questi sono solo alcuni esempi. Ovviamente tutti nella sfera della soggettività, eh.

      Sul discorso critiche alle SH sono in totale disaccordo quando si parla di date di scadenza. Se una SH promette una data, e poi non la mantiene, beh è normale che non la prenda bene. Soprattutto perchè non sono io ad importi una data di uscita, non sono io utente a dirti "fammi questo gioco in 5 mesi". E' la SH che conoscendo il metodo di lavoro e le tempistiche del proprio team, deve (se vuole e se può) fare una stima del tempo che verrà impiegato per mettere sul mercato un prodotto. Mica le spariamo noi utenti queste scadenze.

      Se ti trovi ad esempio a comprare una console per un gioco che ti attira, la compri, e poi quel gioco esce sulla console successiva o magari non esce proprio, è una grande presa per il culo...(leggi "the last guardian", ad esempio).

      Comment


      • #4
        Immagino dipenda da cosa s'intende per arte. Di sicuro non lo è nell'accezione più accademica, e meno male.
        M'illumino d'immenso.
        Shepard

        Comment


        • #5
          Perfettamente d'accordo eh, su The Last Guardian poi non c'è nulla da ribattere, ma parlavo dell'atteggiamento in se!
          Insomma il gioco XYZ che mi ispira viene annunciato per febbraio, ma poi salta fuori che uscirà solo a maggio: polemiche, insulti alla software house, minacce di morte, crollo del mondo. Ora vorrei sapere, ma cosa cambia nella vita di un videogiocatore se il gioco esce a maggio e non a febbraio? Si è pianificato uno stile di vita apposito per l'evento? Bisogna rimandare le nozze con la morosa di qualche mese?
          take it easy!!
          ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
          Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

          Comment


          • #6
            Tutti prendiamo easy. Non credo che ci sia qualunque giocatore che nutra una seria acrimonia. Take it easy anche le affermazioni dei giocatori.

            Comment


            • #7
              si, take it easy nel senso del discorso in generale, non certo a voi che vi siete anche presi la briga di condividere il vostro parere, ci mancherebbe
              ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
              Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

              Comment


              • #8
                Ha detto bene chi ha evidenziato che il videogioco è una forma di intrattenimento. Non nasce infatti come forma d'arte, soprattutto oggi che è completamente schiavo di logiche economiche al pari della più classica industria di Hollywood. Tuttavia è un tipo di prodotto che può diventare arte (coinvolgendo del resto talenti visivi, sonori e autoriali) quando la sua manifestazione è talmente potente da travalicare il fine stesso dell'intrattenere.
                Tutto ciò è più facile che succeda con prodotti narrativi (giochi di ruolo, giochi d'avventura, avventure grafiche), perchè con il racconto è più semplice farci immedesimare in qualcun altro, ma è possibile farlo anche con altri generi. Per esempio, Street Fighter II e Virtua Fighter sono due picchiaduro che non vertevano solo sul picchiare ma anche sul farci invadere da un mondo sonoro e visivo pazzesco, la grafica era al servizio del gameplay.
                Oggi invece la grafica è al servizio del giocatore e, infatti, i giochi attuali sono tutti già nella nostra testa prima che escano. Possono essere ottimi intrattenimenti ma non di più. Sono uno la fotocopia modificata dell'altro. Difficile che un gioco si trasformi in arte se ci dice robe che sappiamo già.

                Non so se sono stato chiaro.
                Last edited by H Sakuragi; 10 December 2014, 02:04.
                http://whilecitysleep.tumblr.com/

                Il mio blog sul cinema :)

                Comment


                • #9
                  Il videogioco non è una forma d'arte, ma è un mezzo d'espressione. Come tutti i mezzi d'espressione, può essere usato in vari modi, per fare merda, per fare opere d'arte, per fare intrattenimento puro, etc etc. Tutto dipende da chi crea. Guardate i libri. Escono capolavori indimenticabile e i libri di barzellette della litizzetto. o il cinema. Si va da Boldi e De Sica all'opera di Chen Kaige. Insomma, direi che dovreste aver capito come la penso
                  Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza Messaggio
                    Io considero il videogioco come una forma di intrattenimento, semplicemente un gioco.
                    Idem.
                    Io coi VG voglio solo divertirmi,il resto non mi interessa.
                    "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti,bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste".
                    cit M.L.KING

                    Comment


                    • #11
                      Si però c'è un pò di confusione, nel senso che il concetto di "arte" e di "forma di espressione" sono due facce della stessa identica medaglia, possono partire da funzioni primarie diverse ma convergono sempre nell'espressività per divenire arte: l'arte visiva parte dalla funzione primaria della decorazione, ma è nell'istante in cui esprime che diviene arte e si arriva all'Estasi di S. Teresa del Bernini. A volte la funzione primaria muta nel tempo: la musica è partita con funzioni spirituali e liturgiche, ma è passata anche dal puro intrattenimento (menestrelli, poi musica da camera e via via sviluppandosi fino alla sinfonica) e si arriva alla IX di Beethoven.
                      Il teatro poi si è sempre basato e si basa tuttora al 100% sull'espressione per arrivare all'empatia, catarsi ecc.. tuttavia mi pare sia indubbio sia considerato una forma artistica, così come la sua evoluzione cinematografica. La letteratura (poesia in primis, ma anche la prosa) è espressione tramite il mezzo della narrazione, ma è indubbiamente arte.
                      E fate attenzione, nessuna di queste forme nasce come forma d'arte in se: eppure di arte si tratta (tranne forse per l' "arts for art's sake" tipica dell'estetismo del XIX sec.)

                      Quindi si, ho ben presente che i videogiochi abbiano la funzione di "intrattenimento" (come buona parte del teatro di Shakespeare o un walzer di Strauss) e siano mezzi di espressione... ma questo non è implica che non sia ascrivibile come arte, no?
                      Ovviamente è soggettivo ci mancherebbe, se uno dice "a me intrattiene e basta" è inconfutabile ci mancherebbe altro
                      Last edited by Phantasmagoria; 10 December 2014, 14:46.
                      ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                      Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

                      Comment


                      • #12
                        Il problema dell'arte moderna è che il business ha inglobato quasi tutti i campi dell'intrattenimento e dell'espressione. Questo vale per il cinema, la letteratura, la musica, i videogiochi stessi. È difficile definire arte un qualcosa che viene pensato prima di tutto per un profitto, il che non vuol dire che non possa essere un prodotto di qualità, anzi, però l'intento artistico è messo in secondo piano, se mai viene considerato. Un Interstellar di Nolan o un Signore Degli Anelli possono essere ottimi film a seconda dei gusti degli utenti, ma partono con presupposti totalmente diversi da un film di Tsukamoto o un Boyhood di Linklater. Immagino si possa fare un discorso analogo tra un indie distribuito gratuitamente e un gioco AAA.
                        M'illumino d'immenso.
                        Shepard

                        Comment


                        • #13
                          Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                          Si però c'è un pò di confusione, nel senso che il concetto di "arte" e di "forma di espressione" sono due facce della stessa identica medaglia, possono partire da funzioni primarie diverse ma convergono sempre nell'espressività per divenire arte: l'arte visiva parte dalla funzione primaria della decorazione, ma è nell'istante in cui esprime che diviene arte e si arriva all'Estasi di S. Teresa del Bernini. A volte la funzione primaria muta nel tempo: la musica è partita con funzioni spirituali e liturgiche, ma è passata anche dal puro intrattenimento (menestrelli, poi musica da camera e via via sviluppandosi fino alla sinfonica) e si arriva alla IX di Beethoven.
                          Il teatro poi si è sempre basato e si basa tuttora al 100% sull'espressione per arrivare all'empatia, catarsi ecc.. tuttavia mi pare sia indubbio sia considerato una forma artistica, così come la sua evoluzione cinematografica. La letteratura (poesia in primis, ma anche la prosa) è espressione tramite il mezzo della narrazione, ma è indubbiamente arte.
                          E fate attenzione, nessuna di queste forme nasce come forma d'arte in se: eppure di arte si tratta (tranne forse per l' "arts for art's sake" tipica dell'estetismo del XIX sec.)

                          Quindi si, ho ben presente che i videogiochi abbiano la funzione di "intrattenimento" (come buona parte del teatro di Shakespeare o un walzer di Strauss) e siano mezzi di espressione... ma questo non è implica che non sia ascrivibile come arte, no?
                          Ovviamente è soggettivo ci mancherebbe, se uno dice "a me intrattiene e basta" è inconfutabile ci mancherebbe altro
                          Guarda, anche il cinema e la musica a loro volta, se è per questo, implicano una componente di intrattenimento. Però nascono per esigenze differenti dal videogioco. L'arte ha come fine ideale quello di spiegare a sé stessi e a chi ci sta intorno perchè siamo qui, il significato dell'esistenza o, se non spiegarlo, almeno porre il problema.
                          L'opera d'arte è un "immagine sui generis" per cogliere l'assoluto (cit.)

                          Il videogioco nasce come un gioco ovvero emula la vita dell'uomo. Quando noi giochiamo a palla contro il muro, o a Pong, partecipiamo agli stessi meccanismi con la differenza che Pong è un'emulazione. Il videogioco ci permette di vivere delle esperienze di vita, perchè siamo noi a giocare fisicamente. Quello che ci intrattiene è l'aspetto artistico ovvero una storia, rapporti impossibili, distanze inesistenti o la visione di cose mai viste nella vita vera, la barra animata del Pong su sfondo nero. Quando questi elementi sono così forti da farci distogliere dal fatto che stiamo giocando per portarci anche solo, come detto prima, a porci "problemi nobili". Allora è arte.

                          Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza Messaggio
                          Il problema dell'arte moderna è che il business ha inglobato quasi tutti i campi dell'intrattenimento e dell'espressione. Questo vale per il cinema, la letteratura, la musica, i videogiochi stessi. È difficile definire arte un qualcosa che viene pensato prima di tutto per un profitto, il che non vuol dire che non possa essere un prodotto di qualità, anzi, però l'intento artistico è messo in secondo piano, se mai viene considerato. Un Interstellar di Nolan o un Signore Degli Anelli possono essere ottimi film a seconda dei gusti degli utenti, ma partono con presupposti totalmente diversi da un film di Tsukamoto o un Boyhood di Linklater. Immagino si possa fare un discorso analogo tra un indie distribuito gratuitamente e un gioco AAA.
                          Tutte le forme recenti di arte (cinema, musica popolare) richiedono soldi per essere fatte. Tutto sta nell'aver fiducia nella buona fede dell'autore e, soprattutto, saranno le sue opere a parlar per lui. Il profitto lo pensano i capi, poi sta a te creatore accettare la cosa o meno.
                          http://whilecitysleep.tumblr.com/

                          Il mio blog sul cinema :)

                          Comment


                          • #14
                            Non hai capito: non è la necessità di un budget, ma l'intento stesso dell'autore. Se il tuo obiettivo è vendere copie del tuo album al più ampio bacino d'utenza, o realizzare un film che possa piacere a "tutti", se tu stesso autore non vuoi fare arte, non vedo come possa diventarlo.
                            M'illumino d'immenso.
                            Shepard

                            Comment


                            • #15
                              Secondo me Dragon stai confondendo troppo il fattore remunerativo con l'espressività artistica: non è che uno annulla l'altro. Seguendo il tuo ragionamento ogni trovatore che cantava le chanson de Roland per le strade della provenza nel 1250 in cambio di un tozzo di pane faceva arte, mentre Mozart che componeva in cambio di lautissimi stipendi e per vasti pubblici no.
                              Permettimi di dissentire.
                              ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                              Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

                              Comment

                              Working...
                              X