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Videogiochi: un medium adatto alla comunicazione?

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  • Videogiochi: un medium adatto alla comunicazione?

    La storia dei videogiochi è quasi trentennale ed ha avuto una notevole evoluzione ed espansione.
    Siamo ormai in una situazione di mass market, dove il videogioco appartiene ormai alla cultura popolare del mondo occidentale ed orientale. In questo suo stato di maturità, ritenete che sia un medium adatto a raccontare storie e a trasmettere concetti ed idee, al pari di un film?
    In tutti i forum sento incensare le storie proposte dai vari Metal Gear, Halo, Final Fantasy, Bioshock... Ma tali trame si dipanano attraverso l'esperienza giocata, che può avere il sopravvento, come meccanica "passa-tempo", sulla storia stessa, annacquando l'intreccio narrativo proposto, un problema che nella visione di un film o nella lettura di un buon libro non esiste.

    Pensate dunque che una buona trama possa erigersi a dignitoso esempio di narrativa o sia comunque destinata a sottostare alle caratteristiche "giocose" che un videogioco per forza di cose deve possedere?

  • #2
    Secondo me un videogioco che esprime al meglio le caratteristiche del paese in cui è stato creato può certamente essere un tramite ottimo per chi ci gioca magari dall'altra parte del mondo...

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    • #3
      Secondo il mio modesto parere una trama che si dipana basandosi sull'interattività è l'apoteosi della narrativa
      sigpic
      Originariamente Scritto da ezio.auditore
      le proteine animali fanno male al corpo umano, inacidisce il sangue
      last.fm

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      • #4
        Originariamente Scritto da Gianni4 Visualizza Messaggio
        Pensate dunque che una buona trama possa erigersi a dignitoso esempio di narrativa o sia comunque destinata a sottostare alle caratteristiche "giocose" che un videogioco per forza di cose deve possedere?
        Dipende dal gioco, e da cosa intendi per caratteristiche "giocose".

        In genere (in single player) senza una buona trama, un gioco è valido solo al 50%, mentre immedesimazione e coinvolgimento emotivo rasentano lo zero.

        Poi ci sono giochi ignoranti, dove un buon gameplay diverte a tal punto che l'intreccio narrativo diventa superfluo. (i vari FPS/RPG online o multiplayer, ne sono l'esempio)

        Comunque, se la trama è buona, trovo che l'esperienza videoludica sia quanto di più simile alla lettura di un libro, piuttosto che alla visione di un film.

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        • #5
          vale la stessa valutazione che si fa per le altre forme di comunicazione
          come ci sono film, libri, radio, tv etc di pessima o ottima qualità
          lo stesso è per i vg
          la profondità di storie come ico o shadow of the colossus sono un ottimo esempio
          sigpic www.deliriouniversale.com (a)

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          • #6
            personalmente la domanda muore sul nascere già nel 1976 con Galassia Gutenberg (o se volete anche prima...) di McLuhan: "il medium è il messaggio".
            Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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            • #7
              Originariamente Scritto da c1cc10 Visualizza Messaggio
              Secondo il mio modesto parere una trama che si dipana basandosi sull'interattività è l'apoteosi della narrativa
              Quindi la stessa storia narrata con un libro e con un videogioco sarebbe sicuramente meglio illustrata con un game, secondo te? Non sono d'accordo, molto dipende dalla complessità della trama. Il libro permette una rielaborazione mentale molto più profonda e ampia.

              Quanto alla citazione "il messaggio è il medium" sono d'accordo fino ad un certo punto e come battuta mi sembra più che altro un esercizio di stile che altro. A mio avviso il videogioco persenta limiti ben precisi alla narrazione di una storia (e quindi del suo messaggio, del suo contenuto). Un esempio: il ritmo dell'intreccio spesso è fandamentale per colpire il fruitore del messaggio. Mentre in un libro o in un film esso è predefinito quindi ottimale (almeno in teoria) esso può essere subordinato alla bravura del giocatore o al tempo che esso dedica al gioco, snaturando potenzialmente le caratteristiche e la capacita di comunicare qualcosa del videogioco stesso...

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              • #8
                Il problema nasce quando si vuole chiamare cose differenti con lo stesso nome e soprattutto attribuirgli lo stesso valore. In un libro o in un film la trama è tutto e soprattutto è impreziosita dalla qualità della recitazione degli attori, capaci di dare ritmo e anima all’intreccio narrativo. In un videogame, per forza di cose, la situazione è diversa. La trama è molto più spezzettata e spesso non accompagna il gameplay vero e proprio. E’ un fatto proprio di “tempi”.

                Guardo un film e in due ore ho tutto: trama, storia, recitazione, finale. In un videogioco no. Otto, dieci, dodici ore, soprattutto non consecutive nelle sessioni di gioco e soprattutto la trama non si snocciola all’interno delle stesse sessioni.

                In alcuni titoli si apprendono elementi della trama all’inizio del gioco e poi magari si viene a conoscenza di qualcosa che la riguarda dopo magari un paio d’ore di gioco.

                I giochi migliori (a mio avviso Bioshock, Silent Hill 2 e pochi altri), riescono attraverso abili stratagemmi a “circondare” il giocatore con elementi utili alla comprensione degli elementi della trama. In Silent Hill 2(ma anche in Resident, sebbene la narrazione sia più debole secondo me), ci sono le varie lettere che il protagonista trova durante il suo percorso che raccontano la sua lenta discesa all’inferno e chiariscono molto del suo oscuro passato e dei passaggi che l’hanno portato a vivere quell’avventura.

                Ora però c’è il rovescio della medaglia. Se non li leggi non connetti tutti i pezzi del puzzle, quindi perdi parti della trama e non capisci. Quindi nel videogame c’è un problema in più, perché lasciare completamente la trama nelle mani dell’utente è un rischio. La voglia di giocare potrebbe prendere il sopravvento rispetto a quella di capire, e allora tutto il castello crolla. Se non ti fermi a leggere e quindi a capire Sh2 diventa la storia di un tizio che si ritrova in un paese pieno di nebbia, pieno di mostri da uccidere e pieno di personaggi strani che di tanto in tanto lo affiancano. Punto.

                Bioshock in parte supera questo ostacolo perché oltre ai nastri registrati che trova il protagonista (che ascolti e che quindi non ti impediscono di continuare a giocare), c’è sempre la voce dell’uomo misterioso che racconta e spiega, anche se alla fine dei conti, i nastri sono fondamentali.
                Non cito Metal Gear perché Kojima gioca troppo sporco. MGS4 è un film dentro il gioco. Anzi, è un gioco dentro un film, per cui non è il caso di prenderlo in esame.

                Insomma, per rispondere alla tua domanda, Gianni, la risposta è si, si può raccontare attraverso un videogioco, fermo restando che prendere una trama di puro stampo cinematografico e “spalmarla” sull’intera esperienza ludica potrebbe non essere esattamente la soluzione migliore.

                Hyde dice: “In genere (in single player) senza una buona trama, un gioco è valido solo al 50%, mentre immedesimazione e coinvolgimento emotivo rasentano lo zero.”
                Non concordo, o almeno non del tutto, altrimenti non mi sarei appena comprato Doom dal marketplace di Xbox Live e oltretutto è anche un atto dovuto nei confronti di chi da un videogioco chiede solo qualche ora di relax e divertimento a “cervello spento”.
                Tiscali ADSL Gaming 20/1

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                • #9
                  Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza Messaggio
                  Hyde dice: “In genere (in single player) senza una buona trama, un gioco è valido solo al 50%, mentre immedesimazione e coinvolgimento emotivo rasentano lo zero.”
                  Non concordo, o almeno non del tutto, altrimenti non mi sarei appena comprato Doom dal marketplace di Xbox Live e oltretutto è anche un atto dovuto nei confronti di chi da un videogioco chiede solo qualche ora di relax e divertimento a “cervello spento”.
                  Beh, credo che il topic volesse prendere in esame quei giochi che vogliono raccontare qualcosa (ai quali appunto mi riferivo), poi ovvio che gli sportivi, gli arcade o i puzzle traggono forza dalla giocabilità e non da un complesso intreccio narrativo. Doom, ad esempio, non ricordo che seguisse una trama.

                  Poi non sono del tutto concorde con chi definisce certi giochi dei film interattivi: un film lo subisci dall'inizio alla fine, è il regista che impone azione e pause; in un videogioco, invece, è il giocatore che decide i tempi, quando e come agire, rimanendo comunque vincolato dai binari narrativi. E' anche vero che un videogame è molto più dispersivo, molto spesso l'aspetto puramente videoludico ha il sopravvento sull'iter narrativo (es:GTA), sta in chi gestisce il concept del gioco a mantenere vivo l'interesse nella trama, e sta nel giocatore a capirne l'anima.
                  Se in un RE penso solo ad asfaltare zombie infischiandomene del resto, il problema sono io, non il gioco.

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                  • #10
                    Originariamente Scritto da Gianni4 Visualizza Messaggio
                    Quanto alla citazione "il messaggio è il medium" sono d'accordo fino ad un certo punto e come battuta mi sembra più che altro un esercizio di stile che altro.
                    bhe, McLuhan ci ha fondato forse uno dei più importanti studi sulla comunicazione della storia del mondo
                    e, a dirtela tutta, sono completamente concorde con lui

                    conta il messaggio o conta come lo si dice e il medium che si usa?conta quel che scriveva Gutenberg o conta che usava per la prima volta la stampa?
                    Conta quel che diceva Radio Alice, o conta che per prima ha dato le notizie in una maniera diversa da tutti? Usare un medium in un certo modo, è un messaggio
                    Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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                    • #11
                      Sono completamente d'accordo con te e con McLuhan, El Fundo!

                      Tuttavia col mio topic volevo parlare del valore intrinseco del videogioco come medium di comunicazione e per questo la tua citazione esulava un po' dalla mia idea iniziale, tutto qui. Concordo che il messaggio ha il sopravvento sul medium per importanza, mi chiedevo semplicemente se esistono messaggi che possono trovare nel videogioco il una via privilegiata alla loro diffusione. Perché a mio avviso il VG, pur nella sua capacità di interessare, ha delle caratteristiche intrinseche che purtroppo, almeno al momento, non gli permettono di giocarsela ad armi pari con le altre forme di comunicazione, dalla sua dispersività al fatto che esso, partendo concettualmente come "strumento di gioco, svago e divertimento", è concepito, anche da chi lo crea, con motivazioni molto differenti da chi scrive un libro o gira un film.
                      Confido comunque in un'ulteriore evoluzione del mondo videogame anche perché, specie parlando di titoli giapponesi, alcuni esempi di interessante spessore narrativo ci sono eccome (penso a FF7 o più recentemente Bioshock e Lost Odyssey).

                      Colgo l'occasione per ringraziarvi per gli interventi interessanti e pertineti che avete fin qui inserito.

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                      • #12
                        se ci pensi, il messaggio può intrinsecarsi.
                        Se il passaggio dalle messe orali alla bibbia letta per forza da ogni credente che voleva essere annoverato nella chiesa di calvino, ha "imposto" che il popolo imparasse a leggere, idealmente (anche se attualmente come giustamente dici tu, non si può...) il videogame potrebbe portare ad eliminare un certo gap cultural-tecnologico, se molti messaggi venissero mandati tramite lui...


                        mazza come sono cervellotico oggi


                        P.s. bel topic
                        Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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                        • #13
                          Ancora perfettamente d'accordo con te. La diffusione che sta conoscendo questa forma di intrattenimento potrebbe essere "cavalcata" proprio per eliminare quel gap cultural-tecnologico di cui parli. Certo servirebbe anche una revisione concettuale del medium videogioco che per forza di cose dovrebbe investire i produttori di videogiochi ma che dovrebbe partire da un'eminenza culturale differente (le sofco lavorano fondamentalmente per far soldi, non per altro)... magari esterna, ma comunque ispirata dall'idea di "fare cultura"...

                          P.s. Grazie!

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                          • #14
                            quel che limita la produzione, per me, è attualmente la mancanza di regolamentazione del gioco vietato ai minorenni.
                            senza una legge, ma solo con un PEGI "consigliato", ma non limitante, nessun organo ufficiale prenderà mai davvero sul serio il videogame, al pari di altri medium, perchè per amore delle vendite ( alle case non conviene avere limiti reali di vendita) non si oserà mai più di tanto , e chi osa sarà zittito (vedi Sony, Microsoft e Nintendo che alla messa al bando di Manhunt 2, hanno affermato che o il gioco si censurava, come è successo, o non si pubblicava su nessuna piattaforma).
                            La regolamentazione è un passo sofferente ma necessario, se si vuole crescere..
                            Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

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                            • #15
                              Originariamente Scritto da Gianni4 Visualizza Messaggio
                              Quindi la stessa storia narrata con un libro e con un videogioco sarebbe sicuramente meglio illustrata con un game, secondo te? Non sono d'accordo, molto dipende dalla complessità della trama. Il libro permette una rielaborazione mentale molto più profonda e ampia.
                              Non dico assolutamente questo. Da gran divoratore di libri non posso che confermare l'assoluto primato della pagina scritta. Ma ribadisco che i videogiochi hanno tutte le carte in regola per raccontare degnamente una storia e ponevo l'accento sull'importanza di contribuire in prima persone allo sviluppo della trama. Poi è ovvio che il mio è un discorso teorico, "potenziale"....poichè di giochi con una trama decorosa ne ho avuti fin troppo pochi fra le mani...
                              sigpic
                              Originariamente Scritto da ezio.auditore
                              le proteine animali fanno male al corpo umano, inacidisce il sangue
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