Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Pegi Day

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • Pegi Day

    Fonte: Corriere della Sera

    Oggi a Milano è stato presentato il Pegi Day, una giornata - il prossimo 13 dicembre - dedicata all'acquisto consapevole dei videogiochi. Un'idea nata in Aesvi e sostenuta dal ministero della Gioventù per superare i pregiudizi sui giochi elettronici - pregiudizi contro i quali si è scagliato addirittura l'Osservatore Romano - e aiutare le famiglie a capire quali titoli possono andar bene per i propri figli e quali no. Innanzitutto imparando a usare con consapevolezza - come sosteneva nell'intervista di qualche giorno fa lo stesso Steven Spielberg - il sistema di classificazione, il Pegi per l'appunto, che su ogni confezione di gioco segnala per quale età è indicato.

    Un'iniziativa importante, che prende spunto dalla sempre maggior diffusione dei videogiochi nella nostra società, e in particolare in Italia, tradizionalmente un po' indietro rispetto agli altri mercati e ora soggetta a un vero sprint della diffusione dei videogiochi: secondo gli ultimi dati dell'Associazione presieduta da Andrea Persegati, infatti, una famiglia su tre possiede una console di gioco e il volume degli affari - di oltre un miliardo nel 2007 - nei primi quattro mesi del 2008 ha fatto segnare un +29,5% (si presume un +44% a fine anno e un +51% per il 2009). Unico neo della giornata, il fatto che sia molto sotto Natale, dando al tutto un sapore commerciale che stona un po' con le buone intenzioni.

    Importante infine, oltre a quelle di Federdistribuzione e Aires, la partecipazione del ministero della Gioventù, come dicevamo. Il giovane ministro Giorgia Meloni non ha potuto essere presente oggi a Milano, ma ha lasciato alla platea un messaggio segno del cambiamento dei tempi anche nelle istituzioni: "I videogiochi rappresentano la punta di diamante dei nuovi media. Videogiochi che sono ancora vittima di un ingiusto pregiudizio culturale. Un pregiudizio che viene alimentato dalla scarsa conoscenza del fenomeno e dall'assenza di consapevolezza".

  • #2
    Finchè un quindicenne potrò comprarsi un GTA o un Postal qualsiasi senza nemmeno un controllo del documento, il PEGI avrà sempre e solo il suo valore attuale, ovvero quello di un "consiglio" , la cui efficacia è pari a quello di un sano bicchiere d'acqua fresca....se poi volete possiamo parlare del fatto che nelle scatole mica c'è scritto cosa "Sconsigliato ai minori di....". C'è solo un numeretto che agli occhi del profano (perchè e soprattutto a lui che deve essere diretto il PEGI), significa tutto o nulla. Se volete possiamo parlare del fatto che l'ESRB (il corrispettivo americano del PEGI), mette ben in evidenza sul retro della confezione "STRONG VIOLENCE"....il pegi mette il pugnetto, che ancora non significa na ceppa.....a me pare tanto di paravento...e poi, guarda, te lo dice chi ha passato tre anni tra gli scaffali dei videogames...il PEGI si scioglie di fronte ad un bambino urlante e scalciante....
    Tiscali ADSL Gaming 20/1

    Comment


    • #3


      ERSB (CONTIENE VIOLENZA) PEGI 7 Pugno Vai al sito per capire che cazzo significa..

      Ps..risparmiatevi i commenti sulle foto altrimenti +54 +*-*/+
      --/* (se non capite, chiedete al PEGI)
      Tiscali ADSL Gaming 20/1

      Comment


      • #4
        Bella la giornata per l'acquisto consapevole, ma l'acquisto consapevole non lo dai col pegi o scrivendo in piccolo un sito internet dove andare a vedere quanta violenza c'è nel gioco che stai comprando a tuo figlio.
        Il "disegnino" del pegi rimane un "disegnino" senza nessun valore. Se un commesso illuminato sulla via di Damasco dovesse per caso dire a un ragazetto che GTA IV ha contenuti troppo forti per lui, si prenderebbe persino le perculate da parte del 13 enne.
        Poniamoci una domanda: a chi conviene che tutti i giochi abbiano le stesse non-limitazioni?

        e ancora, certo fa male a tutti noi sentire in giro certi pregiudizi sui videogame, ma nessuno "nasce imparato". Logicamente, il gap generazionale è enorme, servirebbe un'alfabetizzazione... ma a chi conviene che non ci sia?
        Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

        Comment


        • #5
          Sono d'accordo con voi. Si tratta solo di un misero passo in avanti, ma da qualche parte bisognerà pur cominciare. Sicuramente il PEGi com'è oggi concepito non serve ad una benemerita mazza. E' certo comunque che c'è tanta ignoranza in giro. Le associazioni dei consumatori che tuonavano contro GTA4 manco sapevano che il prodotto era sconsigliato ai minorenni. E' la cultura italiana del videogioco: non è un medium, è un giocattolo moderno. Ecco, finché rimarremo ancorati a questo pregiudizio la cultura del videogioco resterà marginale e denigrata. Al di là del fatto che la cultura in generale in Italia è marginale e denigrata... ma questo è un altro discorso...

          Comment


          • #6
            Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza Messaggio
            Finchè un quindicenne potrò comprarsi un GTA o un Postal qualsiasi senza nemmeno un controllo del documento, il PEGI avrà sempre e solo il suo valore attuale, ovvero quello di un "consiglio" , la cui efficacia è pari a quello di un sano bicchiere d'acqua fresca....se poi volete possiamo parlare del fatto che nelle scatole mica c'è scritto cosa "Sconsigliato ai minori di....". C'è solo un numeretto che agli occhi del profano (perchè e soprattutto a lui che deve essere diretto il PEGI), significa tutto o nulla. Se volete possiamo parlare del fatto che l'ESRB (il corrispettivo americano del PEGI), mette ben in evidenza sul retro della confezione "STRONG VIOLENCE"....il pegi mette il pugnetto, che ancora non significa na ceppa.....a me pare tanto di paravento...e poi, guarda, te lo dice chi ha passato tre anni tra gli scaffali dei videogames...il PEGI si scioglie di fronte ad un bambino urlante e scalciante....
            E meno male.

            Vorrei vedere se mi impedissero di comprare un VIDEOGIOCO = DIVERTIMENTO solo perchè sulla scatola c'è scritto 18+.
            E' una scelta che spetta a chi compra, non ad altri.
            Last edited by Alessandro330; 12 December 2008, 12:12.

            Elusys

            Comment


            • #7
              Hanno già dimostrato, volendo, di poterlo fare. Rule of Rose dice niente? Allora facciamo anche che non esista nessun divieto al cinema. Tutti a vedere lo splatter di turno e il pornazzo. La tua libertà di giocatore deve essere un'altra. Da una parte si deve preservare le fasce più "a rischio", da un'altra la mia libertà di giocatore adulto di non ritrovarmi prodotti falciati dalla censura. Preferisci come fanno in Australia o Germania dove tagliano direttamente il gioco e non lo fanno uscire proprio perchè incapaci di gestire la situazione?
              Qui il problema sta nel difendere le fasce protette, come dicevamo prima, presentare un prodotto integro in tutte le sue parti e, contemporaneamente, avere l'impatto più basso sulle vendite.
              Perchè, non prendiamoci per il culo....PEGI fa questo. Si limita a mettere numeretti e simboli (bellissimo quello del ragnetto....) facendo il minimo (ma anche meno) per poter dire "noi avvertiamo", andando ad impattare zero sulla vendita, soprattutto in questo periodo perchè buona parte degli acquisti è fatta d'impulso. sai quante mamme arrivano dal commesso con il fogliettino in mano dicendo "Mi da....Resident evil ?"....poi manco sà cos'è ma ha solo la letterina a babbo natale del figlio....e poi, facciamo un estremo. Arriva un ragazzino di dieci anni con i soldini in mano che vuole GTA IV. Glielo DEVI vendere. Non "potresti"....DEVI. E come la metti? Giustifichi con "eh vabbè, ma si diverte"..
              Capiamoci, sono l'ultimo che vuole fare del terrorismo sui videogames, ci mancherebbe ma sono anche consapevole del fatto che se l'industry videoludica tutta (in tutte le sue forme, intendo), vuole realmente crescere, deve finalmente prendersi le sue responsabilità, il che non significa vendere meno, ma vendere meglio e in modo più mirato, accontentando realmente tutti. Quello di adesso mi sembra un paravento di comodo. Tutto qui.
              Tiscali ADSL Gaming 20/1

              Comment


              • #8
                Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza Messaggio
                E meno male.

                Vorrei vedere se mi impedissero di comprare un VIDEOGIOCO = DIVERTIMENTO solo perchè sulla scatola c'è scritto 18+.
                E' una scelta che spetta a chi compra, non ad altri.
                a dire la verità, la stranezza in italia è proprio il videogioco, che è l'UNICA fonte d'intrattenimento che ha questa inspiegabile falla di libertà totale.
                se i film sono 18 +, col kaiser che tu 15 enne vai a vederli al cinema
                se uno spettacolo teatrale è 18 +, col kaiser che ti fanno entrare a teatro
                se una rivista è 18 +, magari l'edicolante te la vende anche, ma se per grazia di dio lo beccano, gli fanno una multa che gli passa la voglia di fare l'edicolante.

                il videogioco no.
                li va bene tutto, tanto è solo un consiglio.
                puoi mettere la tipa sadomaso in gta SA che colleziona vibratori, ma non ci sarà problema legale se ci gioca un bambino di 10 anni.

                puoi mettere lo psicopatico di manhunt che per uccidere un nemico gli taglia i genitali in primo piano, tanto è solo un consiglio, dove sta il problema?

                tutto normalissimo.
                è proprio per questo "tutto normalissimo" che il videogioco resterà relegato nella logica comune nell'intrattenimento per bimbiminki-nerd-autistici. Perchè tanto non viene concepito come mezzo di comunicazione. è solo il video dove far rintronare la gente.

                non si corre nemmeno il rischio che a qualcuno passi per l'anticamera del cervello che tutti gli altri media hanno dovuto darsi regole SERIE, prima di essere presi sul SERIO.

                meglio.
                le case sono felici, vendono a tutti,
                i mocciosi sono felici, comprano quel che cazzo gli pare.
                tutti felici. o quasi.
                Last edited by El Fundo; 12 December 2008, 13:10.
                Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

                Comment


                • #9
                  Purtroppo il PEGI è un servizio davvero inutile...Non lo controllano i genitori, figuriamoci i negozianti...E scene come un bambino che quasi non cammina, ma tiene in mano San Andreas, si vedono normalmente (forse però, ho un pò esagerato... )...Ci vogliono più controlli .

                  Comment


                  • #10
                    Originariamente Scritto da El Fundo Visualizza Messaggio
                    a dire la verità, la stranezza in italia è proprio il videogioco, che è l'UNICA fonte d'intrattenimento che ha questa inspiegabile falla di libertà totale.
                    se i film sono 18 +, col kaiser che tu 15 enne vai a vederli al cinema
                    se uno spettacolo teatrale è 18 +, col kaiser che ti fanno entrare a teatro
                    se una rivista è 18 +, magari l'edicolante te la vende anche, ma se per grazia di dio lo beccano, gli fanno una multa che gli passa la voglia di fare l'edicolante.

                    il videogioco no.
                    li va bene tutto, tanto è solo un consiglio.
                    puoi mettere la tipa sadomaso in gta SA che colleziona vibratori, ma non ci sarà problema legale se ci gioca un bambino di 10 anni.

                    puoi mettere lo psicopatico di manhunt che per uccidere un nemico gli taglia i genitali in primo piano, tanto è solo un consiglio, dove sta il problema?

                    tutto normalissimo.
                    è proprio per questo "tutto normalissimo" che il videogioco resterà relegato nella logica comune nell'intrattenimento per bimbiminki-nerd-autistici. Perchè tanto non viene concepito come mezzo di comunicazione. è solo il video dove far rintronare la gente.

                    non si corre nemmeno il rischio che a qualcuno passi per l'anticamera del cervello che tutti gli altri media hanno dovuto darsi regole SERIE, prima di essere presi sul SERIO.

                    meglio.
                    le case sono felici, vendono a tutti,
                    i mocciosi sono felici, comprano quel che cazzo gli pare.
                    tutti felici. o quasi.
                    Non sono paragonabili ambienti come il cinema/teatro con un videogioco.
                    Un conto è andare in un luogo pubblico dove ci sono delle regole per quella particolare visione, e li ci può essere del controllo, ma il videogioco non dovrebbe essere privato a nessuno, al dilà di cosa tratti.
                    Che poi il PEGI sia inutile sono d'accordo, ma è proprio il concetto di fondo che è sbagliato, con che metro di giudizio TU decidi che io non posso a 17 anni vedere scene di sesso e violenza?
                    Perchè non posso essere libero di scegliere?
                    E' un pò come il concetto dei punti che ti vengono tolti dalla patente se non hai la cintura....se uno vuole rischiare la vita non sono affari suoi?
                    Perchè tutto questo controllo?
                    Perchè ci sono delle mamme preoccupate che fanno le assemble?
                    Non lo capirò mai...
                    Comunque tutti i giochi anche non eccessivamente violenti sono 18+ quindi che vogliamo fa?
                    Last edited by Alessandro330; 12 December 2008, 18:47.

                    Elusys

                    Comment


                    • #11
                      Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza Messaggio
                      Non sono paragonabili ambienti come il cinema/teatro con un videogioco.
                      Un conto è andare in un luogo pubblico dove ci sono delle regole per quella particolare visione, e li ci può essere del controllo, ma il videogioco non dovrebbe essere privato a nessuno, al dilà di cosa tratti.
                      Che poi il PEGI sia inutile sono d'accordo, ma è proprio il concetto di fondo che è sbagliato, con che metro di giudizio TU decidi che io non posso a 17 anni vedere scene di sesso e violenza?
                      Perchè non posso essere libero di scegliere?
                      E' un pò come il concetto dei punti che ti vengono tolti dalla patente se non hai la cintura....se uno vuole rischiare la vita non sono affari suoi?
                      Perchè tutto questo controllo?
                      Perchè ci sono delle mamme preoccupate che fanno le assemble?
                      Non lo capirò mai...
                      Comunque tutti i giochi anche non eccessivamente violenti sono 18+ quindi che vogliamo fa?
                      si, e i dvd non sono venduti con limitazioni d'età? eppure mica li vedi in pubblcio...

                      detto questo, se fai un incidente lieve e la cintura ti salva, magari è ben diverso da una capocciata che daresti al volante senza cintura, perdendo il controllo del mezzo andando poi a schiantarti contro qualcuno... non scherziamo su queste cose, per piacere, che dopo un anno a raccogliere cadaveri di automobilisti so sin troppo bene cosa può portare al discorso "ma tanto rischio solo io"... (perdonate l'excursus... però son cose che mi stanno a cuore...)
                      Last edited by El Fundo; 13 December 2008, 00:13.
                      Seguimi su Twitter! Insomma, follouami!

                      Comment


                      • #12
                        L'iniziativa, di per sé, non servirà a molto. E le parole della Meloni sembrano tanto frasi di circostanza. Però sentire un ministro parlare di pregiudizi nei confronti dei videogames e mancanza di consapevolezza negli acquisti è confortante... O no?
                        Falli tattici fan club Brianza

                        Comment


                        • #13
                          A me, il mi babo cmpxa slo Dragon Ball!Io voxxei qlcosa di + sexio!

                          Comment


                          • #14
                            Ti prego, scrivi in maniera umana.

                            E poi ne sono sicuro voi che avete il pc non ne avete neanche uno di gioco originale.
                            What can change the nature of a man?

                            Comment


                            • #15
                              Originariamente Scritto da El Fundo Visualizza Messaggio
                              a dire la verità, la stranezza in italia è proprio il videogioco, che è l'UNICA fonte d'intrattenimento che ha questa inspiegabile falla di libertà totale.
                              se i film sono 18 +, col kaiser che tu 15 enne vai a vederli al cinema
                              se uno spettacolo teatrale è 18 +, col kaiser che ti fanno entrare a teatro
                              se una rivista è 18 +, magari l'edicolante te la vende anche, ma se per grazia di dio lo beccano, gli fanno una multa che gli passa la voglia di fare l'edicolante.

                              il videogioco no.
                              li va bene tutto, tanto è solo un consiglio.
                              puoi mettere la tipa sadomaso in gta SA che colleziona vibratori, ma non ci sarà problema legale se ci gioca un bambino di 10 anni.

                              puoi mettere lo psicopatico di manhunt che per uccidere un nemico gli taglia i genitali in primo piano, tanto è solo un consiglio, dove sta il problema?

                              tutto normalissimo.
                              è proprio per questo "tutto normalissimo" che il videogioco resterà relegato nella logica comune nell'intrattenimento per bimbiminki-nerd-autistici. Perchè tanto non viene concepito come mezzo di comunicazione. è solo il video dove far rintronare la gente.

                              non si corre nemmeno il rischio che a qualcuno passi per l'anticamera del cervello che tutti gli altri media hanno dovuto darsi regole SERIE, prima di essere presi sul SERIO.

                              meglio.
                              le case sono felici, vendono a tutti,
                              i mocciosi sono felici, comprano quel che cazzo gli pare.
                              tutti felici. o quasi.
                              Se proprio vogliamo guardare il pelo nell'uovo, le premesse funzionano più a livello teorico che altro (al cinema non ricordo un controllo sull'età che fosse uno, e i pornazzi venduti a minorenni a quanto ricordo erano una consistente fetta di guadagno per molti edicolanti a rischio minimo); comunque sia condivido in pieno il discorso: il videogioco è un mezzo di comunicazione, e come tale dev'essere preso sul serio e di conseguenza regolamentato con un minimo di serietà. Il PEGI appunto è poca roba, inefficace nei fatti e spesso eccessivamente criptico, ma è già molto meglio che niente: qui si è citato la Germania e l'Australia, e direi a ragione, visto che questi due paesi si sono distinti e tuttora si distinguono negativamente su quest'argomento... tanto per dire: in Australia non esiste una classificazione oltre il 15+. No, ma vi rendete conto? Qualunque gioco indirizzato a un pubblico adulto & maggiorenne rischia concretamente di essere completamente bloccato o al massimo uscire mutilato nei contenuti (perdendo parte della propria identità, questo è inaccettabile a priori). Se pensiamo a questi casi, possiamo ancora ritenerci fortunati di come vanno le cose qui. Poi appunto, si può fare molto meglio, che una regolamentazione seria potrebbe finalmente fare il salto di qualità a livello culturale ai videogames, in modo che non vengano più considerati necessariamente come un semplice passatempo, e non necessariamente indirizzati a un pubblico di bambini

                              E poi ne sono sicuro voi che avete il pc non ne avete neanche uno di gioco originale.
                              What can change the nature of a man?

                              Comment

                              Working...
                              X