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Torneo recensioni-lavori

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  • #31
    Chiedo scusa per eventuali errori in alcuni nomi visto che lo ho giocato in inglese.
    Gli spoiler riguardano la primissima missione.

    Spoiler:
    Mass Effect, xbox360.

    Anno 2148, Marte. Gli esploratori terrestri scoprono delle rovine di una antica civiltà che rivelano tecnologie inimmaginabili per l'umanità.
    L'umanità entra in una nuova età dell'oro.

    In un lontano pianeta...

    La narrazione entra nel vivo, siamo nel 2183, sulla fregata spaziale Normandy, seguiamo il Comandante Shepard, c'è un enorme macchinario sospeso nel vuoto cosmico, la nave ci va incontro, c'è un salto nello spazio.
    Shepard deve scendere sulla colonia di Eden Prime per recuperare un reperto dell'antica civiltà, i prothean, Eden Prime è sotto attacco, sono robot, vogliono il reperto, in pochi ne erano a conoscenza, qualcuno ha tradito.

    Questo è l'incipit da cui parte l'epica storia di Mass Effect che ci farà immergere in un universo inedito creato dagli studi della Bioware dove l'umanità fatica a ritagliarsi uno spazio fra le più avanzate razze aliene e gli umani sono visti con diffidenza, visti come intrusi in un universo che non sembra fatto per questi nuovi arrivati.

    RPG o TPS?

    Mass Effect non è un titolo facile da inquadrare.
    All'inizio del gioco dovremo scegliere che aspetto dare al nostro Shepard e che passato e profilo psicologico attribuirli.
    Nell'editor iniziale ci verrà chiesto quale classe scegliere far il soldato, l'ingegnere specializzato in hacking e l'adepto che in grado di usare poteri telecinetici.
    Oltre a queste tre classi ce ne saranno altrettante ibride.
    Il titolo si presenta apparentemente come uno sparatutto in terza persona “à la Gears” con le ormai(allora, 2007, un po' meno)classiche coperture e con elementi gdr di contorno come un buon numero di abilità e potenziamenti ma questi tutto ciò avranno sul gameplay ripercussioni di certo minori rispetto a quelle che hanno in un gioco di ruolo.
    Nel gameplay shooter salterà subito all'occhio l'assenza delle munizioni in favore di una barra di surriscaldamento e la possibilità di utilizzare abilità come, tra le tante, la stasi che permetterà di far levitare il nemico o l'hacking che porterà dalla nostra parte i nemici sintetici.
    Usufruiremo di due menù di pausa che ci permetteranno, con un caratteristica ruota, di scegliere l'una le armi e l'altra le varie abilità nostre e dei due compagni e contro quale nemico usarle. purtroppo il gameplay del gioco soffre di una certa legnosità che inficerà queste sezioni shooter tuttavia Mass Effect non è solo questo, anzi, lo è in minima parte infatti dopo la prima missione su Eden Prime inizieremo a renderci conto che gli aspetti su cui fa leva il titolo esulano il puro gameplay.

    La galassia

    Inizieremo a comprendere la cura e l'impegno profuso da Bioware per farci immergere in questo suo universo.
    Ci ritroveremo nella Cittadella.
    La Cittadella è un'enorme stazione spaziale che è la sede del Consiglio, la massima autorità della galassia, rappresentato da tre membri di civiltà aliene diverse che incaricherà Shepard di capire cosa è successo sulla colonia e perché.
    Proprio nella Cittadella entreremo in contatto con la grande varietà di razze presenti ognuna realizzata eccezionalmente sia come storia che come aspetto ed ogni alieno con cui parleremo avrà un modo di comportarsi che richiamerà la razza di appartenenza.
    I dialoghi non saranno mai banali e potremo gestirli completamente scegliendo le risposte che influenzeranno non solo il dialogo ma, a seconda dei casi, avranno ripercussioni anche nella storyline come d'altronde tutte le decisioni che prenderemo che ci faranno plasmare la storia e ciò avverrà secondo un sistema di karma che si suddivide in rinnegato ed eroe.
    Oltretutto potenziando abilità come il fascino o l'intimidazione avremo accesso a nuove opzioni di dialogo completamente diverse dalle precedenti.
    L'universo di Mass Effect non è una semplice scatola vuota.
    Il punto di forza di Mass Effect è il suo universo.
    Dalle prime ore di gioco ci sentiremo parte di questo universo meravigliosamente riprodotto dove ogni razza ha il suo posto e la sua storia e spesso la sua storia si intreccia con quella delle altre razze delineando un universo vivo e realistico i cui vari aspetti sono riportati prontamente nell'enciclopedia di gioco, degno dei grandi maestri della fantascienza.
    La Bioware sapientemente ha voluto fare di questo suo universo una metafora della nostro presente.
    I tempi trattati non sono mai banali e sono attuali come la bioetica o il razzismo e spesso dovremo fare prendere una decisa posizione rispetto a questo mondo dove spesso dovremo scegliere il male minore dando alla storia sfaccettature inaspettate e costringendo il giocatore a studiare ogni sua risposta e ragionare sulle sue decisioni.

    La missione principale, che durerà poco più di 11 ore, seguendo una trama magistrale, che si sviluppa secondo uno squisito climax ascendente, ci porterà a sbarcare su molti mondi diversi e tutti realizzati eccezionalmente ed ad incontrare alleati che includeremo nel nostro party, umani e non, ognuno con le propria storia e carattere naturalmente con le sue peculiari abilità.
    Prima di ogni missione sarà opportuno comprare le armature e le armi migliori, tra la shotgun, la pistola, il fucile d'assalto e quello di precisione, ricordandoci di dare un'occhiata alle diverse munizioni che spaziano da quelle incendiare a quelle velenose passando per quelle calibrate per i vari tipi di nemici scegliendo quelle più adatte alla situazione.
    Oltre alla main quest potremo scegliere se compiere diverse sotto-missioni le quali sono realizzate eccellentemente e non di rado sveleranno retroscena interessanti sull'articolato universo del gioco e avranno delle sotto-trame molto ben curate e prolungheranno notevolmente l'esperienza di gioco.
    Per raggiungere determinati punti di certi pianeti spesso dovremo esplorarli utilizzando un carro armato, il Mako, che, purtroppo, presenta seri problemi di guida ed i vari percorsi tenderanno sempre più ad assomigliarsi oltre che essere oltremodo lunghi e metteranno a dura prova la vostra pazienza.

    Lato Tecnico ed artistico

    Graficamente Mass Effect presenta diversi alti ma anche qualche caduta.
    A muovere il tutto è un Unreal Engine che mostra la sua versatilità e potenza il tutto contornato da una direzione artistica decisamente ispirate capace di fornirci scorci incredibili, esseri viventi ed ambienti dal design impeccabile ed degli ambienti, ispirati chiaramente a mostri sacri come star trek e battlestar galactica, studiati ed appropriati al contesto.
    Dal freddo punto di vista tecnico abbiamo a che fare con una massa poligonale massiccia ed un dettaglio di prim'ordine che, a fronte di animazioni facciali non molto convincenti, permette di creare volti, umani e non, vicini al fotorealismo come pochi altri giochi hanno potuto fare.
    Questa cura si nota nei modelli poligonali in generale che sono molto ricchi e contornati da textures di alta qualità-stupende quelle dei volti alieni-ed effetti di luce splendidamente realizzati.
    Purtroppo questo gioco ha diverse beghe tecniche.
    Le animazioni e le collisioni dei corpi sono uno dei punti deboli della realizzazione in quanto irrealistiche ed eccessivamente legnose.
    Oltretutto spesso si hanno fastidiosi cali di frame rate e problemi di tearing ma questi ultimi non sono molto evidenti perché non saranno frequenti le situazioni che necessiteranno scatti repentini.
    La parte sonora, invece, ha ben pochi punti deboli.
    I compositori hanno creato una colonna sonora molto efficace capace di non annoiare mai e di evidenziare le situazioni dove il pathos è più alto.
    Menzione d'onore anche per i suoni ambientali, verosimili e d'effetto, e per il doppiaggio(parlo della versione inglese)effettuato da attori professionisti capaci di rendere coinvolgenti e poco artificiose le migliaia di linee di dialogo che il gioco presenta dove, paradossalmente, la pecora nera è proprio lo Shepard maschile che sfigura al confronto con gli altri per via di inespressività vocale fastidiosa.
    La versione nostrana presenta un doppiaggio totale in lingua italiana.

    Commento finale
    Mass Effect è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi della narrazione.
    La Bioware è stata in grado di darci un mondo straordinariamente vivo e pulsante dove noi siamo i protagonisti ed eroi che si muovono in una storia sceneggiata magistralmente che ci offre una delle trame più epiche mai scritte per un videogioco dove ogni elemento è realizzato con cura e che vi terrà incollati allo schermo sino ad i titoli di coda.
    Ora dovete soltanto prendere il pad e lasciarci trascinare dentro questo gioco epocale che è probabile inauguri una trilogia che resterà nella storia videoludica.
    Last edited by John Fitzgerald Gianni; 26 July 2011, 16:41.
    Originariamente Scritto da GiovanniAuditore ironico
    la grafica è l'ultima cosa che guardo in un videogame, se ho un computer di ultimissima generazione è perché voglio giocare fluido a diablo1.
    Lastfm

    Comment


    • #32
      R-107

      A quanto pare hai preso più seriamente questo nuovo lavoro, hai cercato di badare agli errori ortografici(problema quasi risolto devo dire), a quelli di forma(migliorato un pelino ma ancora arretrata) e a quelli contenutistici, ora più forniti, capaci di rendere la lettura più interessante. Dicevo prima che purtroppo la forma è rimasta quasi identica al primo lavoro e avrai capito ormai che era il problema principale, anche in questo caso purtroppo peggiora il lavoro complessivo, anche l'uso di alcune terminologie piuttosto evitabili e ti ostini ad utilizzare una lista per descrivere le gemme, che per quanto possa far apparire più ordinato il lavoro è praticamente inutile contando che avresti avuto da dire molte altre cose. Cerca anche di approfondire di più il testo, sinceramente è un po' troppo corto tenendo d'occhio l'idea del torneo, non voglio far partire la storia della quantità, se qualcuno mi fa 2 post pieni di assurdità ed errori ortografici lo boccio direttamente, ma visto che in questo caso anche la qualità non sia proprio il massimo ti consiglio di dedicarti di più sugli aspetti del gioco e magari sfruttare meglio il discorso per quanto riguarda la vecchia "plei", per il resto non ci siamo ancora

      5.5


      Davide


      Wow, non so cosa ti sia successo, forse il primo turno volevi fare lo stupido e hai deciso di proporre un lavorino per lasciare agli altri membri un po' di vantaggio, comunque sia sei passato letteralmente dall'asilo alle medie hai fatto un grandissimo salto qualitativo che non mi sarei aspettato. Innanzitutto ti faccio i complimenti da quanto è stato scorrevole e piacevole la tua lettura, non so come, forse per la forma curata e la praticamente assente presenza di errori ortografici, è stato un piacere leggere tutto il lavoro, ben articolato e confezionato, sei partito con un'ottima introduzione sulla saga e sul plot del gioco stesso, realizzato efficacemente ed in modo interessante, poi ti sei soffermato molto sul gameplay e sui contenuti del gioco in generale, qualcuno mi ha fatto notare che mancano alcune cose, un piccolo errore che si associa al fatto che ti sei scomodato ad elencarci dettagli minori a discapito di altri già più rilevanti, cosa che comunque mi è pesata poco, visto che da non giocatore del gioco da più di 3 anni mi hai fatto inquadrare perfettamente il gioco, la sua struttura e il suo stile. Sullo stesso livello l'ideazione del commento finale e della lista pregi/difetti, unica lista che lascerei fare nelle recensioni, di mio solo non mi trovo tanto d'accordo sull'appunto del rappresentante del genere platform fatto all'inizio, per il resto ottimo lavoro

      8


      Borio


      Qualità e stile sono rimasti inalterati, se non migliorati e resi ancora più piacevoli dalle piccole riflessioni che hai sbattuto ogni tanto, per il resto ho poco da dire, gestisci meglio la punteggiatura e apparirai più piacevole da leggere, stesso discorso per i capoversi, globalmente sei comunque ottimo e molto esplicativo, complimenti anche a te

      8


      Obs

      Mah, probabilmente tra tutti i concorrenti sei l'unico capace di far immergere nelle atmosfere e più in dettaglio, nei mondi dei giochi, l'avevi già fatto con Dead space, l'hai ripetuto ancora meglio con Portal, ma questa miglioria del tuo pregio principale ha portato un peggioramento del tuo difetto primario, cioè quello a livello contenutistico riguardande il gameplay, letteralmente abbozzato in 6 righe, difetto simile nella prima recensione per quanto meno grottesco che in questo caso, visto che più una recensione(un giudizio in modo meno soggettivo possibile, un consiglio per qualcun altro, una spiegazione di ciò che si potrà fare e vivere) sembra una dedica a qualcosa che ti ha fatto appassionare e immergere, ci sei andato troppo sul personale in poche parole, hai espresso tutto quelloc he il gioco può far percepire ma non ne hai mai veramente specificato le cause, e cosa più grave hai snobbato il fatto che si trattasse comunque di un videogioco, tanto che tu stesso schiettamente hai scritto la parte riguardante la struttura del gioco con riluttanza e frettolosità, se avessi badato a questo fatto fonamentale saresti stato il migliore anche in questo turno, mentre purtroppo mi sei calato molto

      6


      Uloz


      Sotto questo profilo te la sei cavata molto meglio, hai saputo riassumere la vicenda in modo onesto e ti sei dedicato di più sull'aspetto più importante e rappresentativo del gioco, ovvero gameplay fresco e piacevole, solo che non mi va giù l'introduzione per quanto riguarda la classificazione del gioco in "FPS con svolgimento puzzle solving", visto che allora secondo il tuo ragionamento(modalità in prima persona che rende il gioco un fps) anche titoli come Myst, per citarne dei più famosi, sarebbero tali, ma comunque non male, hai seguito il consiglio sulla punteggiatura e ti sei equilibrato, anche se in un paio di punti l'hai usata fin troppo poco, ma un bel miglioramento

      7


      Marcatzeri


      Meh, se la critica principale del tuo primo lavoro è stata la staticità, in questo secondo caso la ritroviamo tornare a braccetto con una punteggiatura piuttosto maldestra, che va a rendere la forma del prodotto quasi ridicola se letta a voce alta, credo che fra tutti i membri tu sia l'unico che non è riuscito a migliorarsi, per certi versi se anche peggiorato. Parlavo di staticità, rimasta quasi invariata, se non con uno stile piuttosto monotono(non so, mi ha ricordato i tuoi post di alcuni dibattiti che ci facevamo io e te fino a poco tempo fa), con scarsa caratterizzazione almeno per invogliare la lettura, e qui si ritorna all'impressione di un libretto delle istruzioni, questa volta meno fine a sè stesso e con diversi svarioni, proprio la forma del testo è a volte confusionaria e spiazzante, sembra un discorso fatto dopo aver visto un video di gioco anziché esserselo giocato, non so se rendo l'idea. E pensare che hai descritto piuttosto bene il gameplay e l'universo di gioco, ma in modo confusionario e ridondante, sei peggiorato insomma e hai mantenuto gli stessi problemi di prima, eppure per te non mi sembra assolutamente difficile migliorare

      6


      Foppa


      Tecnicamente avrei dovuto metterti prima per rispettare l'ordine cronologico che stavo seguendo, ma ho preferito tenere il meglio per ultimo(e farti alzare la tensione). Che dire, per quanto riguarda tutte le mie vecchie critiche ti trovo completamente assolto questa volta, ti sei deciso a sfruttare al meglio le tue conoscenze e la tua esperienza letterale e videoludica facendo apparire i risultati. lo dico fin da subito per non doverci più pensare, l'unico vero difetto che ti ho trovato questa volta è un utilizzo a volte sconveniente della punteggiatura, stacca male le frasi e in certi punti rende la lettura a strattoni, detto questo hai saputo equilibrare tutti gli elementi del gioco dando ad ognuno il giusto spazio, mi fa piacere che per te come per Davide sia presente una divisione in paragrafetti per rendere i lavori più ordinati ed efficaci, soprattutto perché già di loro esprimono l'essenza di ogni parte del gioco che ti sei cimentato a descrivere, proponendo tutto in uno stile piacevole e non estraniante come il precedente lavoro, perché ti sei dedicato a descrivere la trama nei suoi punti più importanti senza calcare troppo la mano(solo l'ultimo capoverso, mi è sembrato un po' insensibile) e subito dopo hai saputo descrivere efficacemente la maturazione dei personaggi e del loro legame fuori e dentro dal gameplay stesso, anch'esso descritto con informazioni importanti e con una buona dose di immersione per quanto riguarda il muoversi, il vivere letteralmente gli scenari, ottimo lavoro

      8.5

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      • #33
        Votazioni del secondo turno. Voti in ordine cronologico dei lavori postati.

        R-107: Spyro 1

        Vedo qualche miglioramento rispetto alla precedente recensione, ma per me ancora non ci siamo. Prima che io venga attaccato perchè "ti odio" (lol) motivo subito. L'italiano è ancora completamente da rivedere, mentre contenutisticamente stavolta hai guadagnato qualcosa (anche troppo, in alcuni punti). Per quanto riguarda l'italiano, ci sono davvero troppe virgole (la posizione delle virgole non va scelta, serve principalmente a separare le proposizioni, e tu ne metti anche dove non ci vogliono). Diciamo che, oltre a fastidiose ripetizioni di parole e ad un "effetto listone" che si sente in qualche pezzo, pecchi principalmente nella punteggiatura, che distrugge il ritmo della lettura. Alcune frasi sono addirittura lunghe 5 righe, per dirti. Quindi non solo sbagli a mettere le virgole, ma le sostituisci anche ai punti e virgola, ai punti e così via. E' un problema che risale principalmente allo studio dell'italiano scolastico. Se mai vorrai qualche spiegazione in più sull'utilizzo delle virgole, io sono dispostissimo anche a dartela senza problemi. Contenutisticamente, dicevo, hai fatto passi avanti, anche se in una direzione che non mi piace tantissimo. Prima non parlavi quasi di niente, ora invece parli di cose inutili. In una recensione non è necessario spiegarmi tutti i mondi come sono fatti, le differenze tra tutti i tipi di nemici e così via- Quella è più una soluzione, o un saggio, a mio parere. A volte sembra che tu scriva tutto quello che ti viene in mente sul gioco solo perchè non sai che altro dire. E mediamente posso anche capirti, Spyro è un gioco su cui si può dire effettivamente poco, data la pochezza del gameplay. Spero tu abbia capito i problemi che addito.

        VOTO: 5.5



        DAVIDE106: SPYRO

        Concordo con chi dice che c'è stato un enorme passo in avanti nella forma e nei contenuti. A dirla tutta, la forma nella precedente recensione non mi dispiaceva, ma avevo tanto da ridire su come avevi strutturato il tutto. Diciamo che qui ho poco da correggere, se non un migliaio di errori di gioventù. Niente di grave, in genere provo a saltarli in ogni mio commento, per ovvi motivi, altrimenti dovrei correggere un po' tutti. Diciamo che non mi piace come hai spiegato alcuni passaggi, avrei detto di più su un paio di cose e di meno su altrettante, ma amatorialmente ci siamo. L'italiano è decente, anche se io cercherei di collegare maggiormente frasi diverse, mentre la recensione si fa leggere abbastanza con piacere. Sei un esempio di come i commenti distruttivi facciano solo crescere.

        VOTO: 7.5



        GENERALE BORIO: COD2

        Avevi recensito XIII in passato, vero? Riconfermi un'altra recensione più che decente. Contenutisticamente mi hai detto tutto senza mai eccedere in pezzi sorvolabili, qui nulla da ridire. Ironicamente, vedo un passo indietro nell'italiano. Anche tu hai problemi con la punteggiatura abbastanza evidenti. Alcune frasi sono lunghissime, mentre in altri punti ci andavano dei punti al posto delle virgole (e non per bellezza, ma per regola). Ironicamente, non mi sembra che tu abbia fatto errori del genere nella precedente recensione, ma magari ricordo male. Forse non hai riletto il tuo lavoro o forse l'hai fatto più in fretta ma, nonostante contenutisticamente sia anni luce avanti a quella di XIII, devo ridimensionare il voto per la sintassi che non mi ha fatto impazzire. Attento, la prossima volta, perchè è un'occasione sprecata.

        VOTO: 7



        OBSCOREY - PORTAL

        Mmmm. E' ridicolo come io possa indicarla come la migliore recensione letta fin'ora, ma con un enorme difetto. Non mi hai spiegato il gioco, a conti fatti. Mai possibile? Se non erro hai fatto Dead Space il turno precedente, e ti additai lo stesso difetto. Sei immersivo, tracci bene tutti i punti positivi e negativi ma vai a sorvolare su quello che è il gameplay vero e proprio. Magari mi sbaglio, quindi correggimi, ma a me sembra che tu non abbia spiegato neanche come funziona la Portal Gun. Oltre a citarla all'inizio, mi hai parlato dei nemici, mi hai parlato per mezz'ora di glados e sei passato al lato tecnico. Io che leggo del gioco la prima volta, ancora non ho capito come funzionano questi enigmi, sinceramente. Almeno una riga per dire la regola alla base dei portali era d'obbligo. Inoltre, essendo un gameplay oggettivamente difficile da spiegare a parole, io avrei scritto benissimo un esempio di enigma. Così, per essere più chiaro. Magari ho preso una cantonata e in realtà hai spiegato tutto, ma la stanchezza non me l'ha fatto vedere LOL.

        VOTO: 7.5



        ULOZ - PORTAL

        Mi sei piaciuto. Come italiano avrei da ridire qualcosina su un paio di punti, ma niente di grave. Parliamo di ripetizioni che si potevano evitare facilmente e di qualche virgola fuoriposto, ma niente di troppo grave se confrontato agli articoli precedenti. Mi fa piacere perchè, a differenza di Obs che ho appena letto, tu il gameplay me l'hai spiegato alla perfezione. Hai scritto, per ironia della sorte, proprio quello che a Obs è mancato, con tanto di esempio che avevo consigliato. Mi piaci (non sessualmente). Mi trovo per la prima volta ad usare i voti in decimi. Ti reputo leggermente avanti ad Obs, ma non tanto da beccarti un 8 (gli 8 miei non si danno via come il pane LOL).

        VOTO: 7.7



        FOPPA21 - PRINCE OF PERSIA

        Sei la vera sorpresa di questo turno, non scherzo. La tua recensione ha tutto, e metterei mano davvero a pochissime cose. Lunghissima (ma mai senza motivo), dall'italiano privo di errori e dal ritmo incalzante. Ci sono tutte le cose che amo e che ho sempre chiesto. Mi parli bene di tutto senza eccedere in pezzi sorvolabili, analizzi tutto con professionalità lasciando nulla al soggettivo, la punteggiatura è tutta al posto suo e - SOPRATTUTTO - non è un listone di features. Le frasi sono ben unite, andando ad aiutare il ritmo. Una recensione di livello professionale, per quanto mi riguarda, davvero bravo. E stranamente non ricordo neanche quale fu la tua recensione nel primo turno, perchè non mi sembra che tu mi colpisti così. Se non ti dò un voto esagerato, è solo perchè io sono meglio LOL.

        VOTO: 8.7



        JFG - MASS EFFECT

        Mi dici tante cose e tutte giuste. Mi piace come tu abbia colto i lati positivi e negativi del gioco. Di certo, è anche una recensione più interessante, rispetto a quell'altra minchiata che recensisti la scorsa volta. La sensazione di listone, visto anche il titolo più interessante, è leggermente meno accentuata (o, quantomeno, accentuata quanto lo è in qualunque altra recensione media letta qua sopra). Noto degli errori grossolani a livello di punteggiatura, sinceramente. Ma errori davvero strani. Se in tanti mettevano troppe virgole, tu ne metti troppo poche. E anche pochi punti. E anche poco tutto. Sembra un antico "stream of conscousness", per dirla all'inglese letterario, dove tutti i tuoi pensieri sono buttati sul foglio senza un criterio grammaticale. Diciamo che devi imparare a dividere meglio le frasi. Cosa che tra l'altro, nella scorsa recensione, non mi sembra sbagliasti. Il resto va.

        VOTO: 7
        Facebook: Gennaro Davide Ottagono

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        • #34
          R-107 – Spyro The Dragon

          Spoiler:
          Andiamo dritti al punto: i contenuti sono migliorati rispetto al tuo lavoro precedente e riesci ad inquadrare il gioco, seppur con numerose lacune. Per dire, l'analisi del comparto tecnico è davvero frettolosa e vaga, però si salva se riallacciata alla descrizione delle location.

          Il problema sta tutto nella forma, che trovo addirittura peggiorata.
          La virgola è una pausa, serve al lettore per prendere un attimo di respiro. Ora, prova a rileggere la tua recensione ad alta voce rispettando questa regola e capirai perché la tua punteggiatura è irritante ed invasiva. Aggiungiamo poi che queste virgole non solo risultano superflue, ma spesso sono anche errate sotto il profilo grammaticale. Come dissi a Small, interrompere predicato verbale e e soggetto senza una subordinata in mezzo è sbagliato.
          Posso dire “Spyro è, obiettivamente parlando, un ottimo gioco”, però non posso dire “Spyro, è un ottimo gioco”. Spero che l'errore sia chiaro, se hai qualche dubbio chiedi pure.
          La forma poi è minata anche da una narrazione poco accattivante (troppi dettagli inutili) e da una scelta lessicale piuttosto discutibile (spinte di testa? Interfaccia a scomparsa?), senza parlare di un elenco totalmente fuori luogo (il valore delle gemme poteva essere inserito in una frase) e della tua ridondante critica al doppiaggio (alla terza volta stufa) . [sì, l'uso continuo della parentesi è voluto per sottolineare l'importanza di una forma pulita]
          Mi spiace darti lo stesso voto visti i miglioramenti contenutistici, ma se nel primo turno sono stato clemente con la forma, stavolta non posso fare ugualmente.


          Voto: 5


          Davide 166 – Spyro The Dragon

          Spoiler:
          Introduzione efficace, anche se quell'emblema mi fa storcere il naso, considerata la concorrenza SEGA/Nintendo visto che non hai specificato la piattaforma.

          Detto questo, da quello che ho letto finora posso sicuramente dire che ti meriti pienamente il titolo di “Most Improved Worker”.
          Non ho molto da ridire sulla forma: scorrevole e fluida come dovrebbe essere per un platform. Cura del linguaggio notevole, ritmo ben equilibrato e narrazione di buona fattura.
          Qualche piccolissimo errore di tempo e qualche doppia mancata, ma il risultato finale è encomiabile, anche se continuo a ribadire che gli elenchi nelle recensioni siano molto brutti da vedere, non usateli per favore.

          I contenuti sono buoni, sicuramente aiutati da un certo ordine nella stesura, ma potevi fare di più.
          Hai completamente scordato di citare le uova, dimenticanza piuttosto grave a mio parere. Hai optato per tralasciare dettagli che potevano anche essere piacevoli, un po' troppo riassuntivo per i miei gusti.
          Sulla grafica mi sembri un po' superficiale: è vero che Spyro non potrà vantare dello stesso impatto visivo di altri suoi colleghi, ma vogliamo dire che offre livelli di gran lunga più vasti? Non dico sia freeroaming, ma la libertà di movimento è notevole per un gioco di quei tempi.
          Avresti fatto meglio ad evitare l'elenco e a spendere più tempo sulla varietà delle ambientazioni.

          Voto: 7,5


          Generaleborio – Call of Duty 2

          Spoiler:
          Introduzione che lascia senza fiato... nel senso letterale. Leggerla ad alta voce sembra una gara di apnea, per fortuna non rispecchia minimamente il resto del testo.

          Non spenderò tempo sulla forma in quanto è coerente con la struttura della precedente recensione. Un piccolo appunto te lo faccio: il secondo ed il terzo paragrafo avrebbero reso di più se uniti, visto che in certi punti trattano delle stesse cose. Niente di grave comunque, una banale puntualizzazione.
          Per il resto, i riferimenti culturali spolverati dal tuo background danno un tocco di classe al lavoro, rendendolo più interessante e personale.

          I punti salienti del titolo ci sono e sono ben descritti, avrei giusto fatto qualche referenza al capitolo precedente della saga per completezza, ma posso capire la scelta.

          Un po' forzato il commento finale, piuttosto propagandistico.


          Voto: 8


          ObsCorey89 – Portal


          Spoiler:
          Sarò sincero, è una recensione difficile da valutare. Questo perché hai eccelso in un campo, e fallito nell'altro. Facciamo un passo alla volta e partiamo dall'incipt.

          Non sono molto convinto dell'introduzione. Portal avrà sì meccaniche che si ispirano agli shooter made in Valve, ma è ben lungi dal poterne essere paragonato o anche solo inserito nel contesto dei FPS.

          Non mi convince assolutamente la tua disanima del gameplay. Né la descrizione dei portali, né quella della struttura dei test mi convince, entrambe troppo vaghe e raffazzonate.
          Sinceramente, dalle tue parole non riuscirei mai a cogliere la vera natura del rompicapo del gioco, o quantomeno finirei per travisarla.

          Applausi invece per l'analisi dell'atmosfera e del background di Portal. Sei stato perfetto, non posso proprio incriminarti nulla.

          Complessivamente, la cornice è splendida, ma hai dimenticato di colorare il quadro...


          Voto: 7+
          M'illumino d'immenso.
          Shepard

          Comment


          • #35
            Uloz – Portal

            Spoiler:
            Stesso discorso per Obs per quanto riguarda l'introduzione.

            Meno cura e meticolosità nei confronti dell'atmosfera e del background rispetto alla review che ti ha preceduto, ma più convincente sotto altri punti di vista.
            L'analisi del gameplay è solida ed efficace: le meccaniche dei portali sono ben descritte e hai giustamente sottolineato la curvatura della difficoltà; avresti dovuto approfittare della critica alla varietà del titolo per spiegare meglio la struttura dei puzzle.

            Apprezzabili le tue contrapposizioni a livello di ambientazione, però mi balza all'occhio una contraddizione:

            Gli ambienti di gioco sono volutamente vuoti, simili tra loro e poco dettagliati per accentuare il senso di vuoto e claustrofobia.

            DIFETTI
            Ambienti troppo simili tra loro e poco vari
            Per ovvie ragioni queste due frasi non possono coesistere.

            Nel complesso lavoro tutto sommato godibile e scritto discretamente, hai ancora ampi margini di miglioramento, non ho molto altro da dire.


            Voto: 6/7


            Foppa21 – Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo

            Spoiler:
            Magnifica recensione, non potrei chiedere di meglio.
            Sei riuscito a cogliere il mio invito e ad esaudirlo nel migliore dei modi, unendo il tuo incalzante stile narrativo alla professionalità che in parte mancava nel lavoro precedente.
            Hai offerto un lavoro poliedrico e completo a 360°, senza sbavature o inutili filler, e soprattutto sapendo unire saldamente tutti i periodi senza scadere in liste che tanto fanno comodo (pure al sottoscritto eh, ma io sono perdonato perché ho il potere™). Last but not least, mi hai fatto venire voglia di rigiocarlo.


            Voto: 9


            John Fitzgerald Gianni - Mass Effect

            Spoiler:
            Indubbiamente la scelta di un titolo più corposo ti ha permesso di sfoggiare delle argomentazioni convincenti ed interessanti, rendendo il lavoro meno statico rispetto al precedente, anche se risulta ancora piuttosto freddino.

            Hai avuto la buona idea di supportare la mera analisi della struttura di gioco con questioni molto dibattute, come ad esempio l'equilibrio o meno degli elementi shooter e ruolistici.
            Ti sei soffermato molto sull'universo di Mass Effect e ne sono felice visto che si può definire il suo punto di forza insieme al plot, come tu stesso hai fatto notare.
            Un po' prolisso in alcune fasi, tendi a perderti in dettagli superflui omettendo invece cose ben più interessanti.
            Bravo per l'analisi del comparto tecnico, sicuramente la più dettagliata vista finora.

            Purtroppo, se da una parte i contenuti sono saliti di livello, dall'altra la forma ne ha risentito non poco.
            La recensione è scritta piuttosto male, soprattutto per via di una punteggiatura tutt'altro che impeccabile (molte virgole te le sei dimenticate a casa) e di una costruzione del periodo più volte macchinosa e insensata. Un esempio?
            Mass Effect è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi della narrazione.
            Non so davvero come giudicarti. La review sarebbe pure buona, ma è poco digeribile a causa della presentazione, sotto questo profilo vedi di tornare ai fasti del primo turno.


            Voto: 6,5


            Jojo10 - Spyro The Dragon


            Spoiler:
            Buona recensione, scorrevole e ben impostata, anche se il ritmo è forse troppo frenetico, rendendo un po' più difficile individuare i pregi e difetti del titolo.
            Avresti potuto dilungarti un po' su alcuni dettagli, ma bene o male le caratteristiche principali le hai illustrate e hai una buona capacità di sintesi.


            Voto: 7
            Last edited by Dragon Slayer; 28 July 2011, 17:50.
            M'illumino d'immenso.
            Shepard

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            • #36
              Mi scuso ancora per il ritardo, ecco la mia recensione.

              Recensione Spyro The Dragon.

              Spoiler:

              SPYRO THE DRAGON

              Un draghetto viola, dotato di corna per caricare i nemici, abile nello sputare fuoco, incapace di volare (se non in alcuni livelli appositi) ma capace di planare anche per lunghe distanze. Ecco l’identikit della creaturina creata da Insomniac e sbarcata su ps1 nel 1998.
              Le avventure di questo simpatico draghetto cominciano quando il cattivone di turno, tale Nasty Gnorc, congela tutti i draghi del regno, colpevoli di sbeffeggiarlo. L’unico che scampa il pericolo è proprio Spyro, che non era presente al momento dell’attacco di Gnorc. L’obiettivo che perseguirete nel gioco è dunque quello di liberare i vostri amici draghi e di farla pagare a Nasty Gnorc.
              La trama come si può ben vedere è dunque semplice. Fortunatamente le fondamenta del gioco non poggiano su di essa. Il gioco è strutturato su vari mondi, ognuno dei quali è composto da vari livelli. Ogni mondo ha il suo boss, che deve essere sconfitto per procedere e affrontare il mondo successivo.

              Punti di forza di Spyro The Dragon sono la varietà delle situazioni di gioco, dei livelli e delle ambientazioni, la longevità e il comparto sonoro.
              Nonostante il gameplay possa apparire poco vario a un primo sguardo, dato che sono possibili solo 2 mosse fondamentali, ovvero la carica e la fiammata, le situazioni che Insomniac propone al giocatore portano Spyro a utilizzare le sue abilità in modo sempre diverso, a seconda delle difficoltà che gli sono poste davanti. Ad esempio alcuni nemici grandi e corazzati possono essere sconfitti solo con una fiammata potenziata, che si ottiene per un breve intervallo di tempo se si è baciati dalla fortun…no, da una fata, presente solo in alcuni livelli. Oppure talvolta è necessario utilizzare supercariche, per spiccare il volo e saltare da una parte all’altra del livello, in un modo che non sarebbe possibile con l’energia di una carica normale.

              Ogni mondo ha una sua ambientazione di base, che può essere un deserto o una città degradata; i livelli portano approfondimenti e variazioni a questa ambientazione di base, restando sullo stesso tono, ma approfondendola, cioè mantenendo le stesse impressioni visive date dalla tonalità del colore.
              La bellezza delle ambientazioni ci conduce a parlare del comparto tecnico, ovvero alla grafica del gioco. Essa risulta ottima utilizzando al meglio il motore della prima playstation: nonostante la vastità dei livelli, la definizione è buona, gli angoli sono ben smussati e l’impressione visiva generale che se ne ricava è gradevole.

              Il comparto sonoro che accompagna il giovane drago nel corso dei livelli, realizzato da Stewart Copeland (ex batterista dei The Police), è di buon livello, seppur semplice, e ben si adatta alle situazioni di gioco che di volta in volta si presentano al giocatore.

              La longevità del gioco è alta, ed è dettata principalmente dall’esigenza di trovare tutte le gemme, di liberare tutti i draghi e di recuperare tutte le uova di drago rubate, cose necessarie per completare il gioco al 100%. Specialmente importante è la ricerca delle gemme poiché l’ultimo livello, slegato dalla trama principale, è sbloccabile solo se si è in possesso di tutte le gemme degli altri livelli.

              Commento.
              Spyro the Dragon è consigliato a tutti, specialmente agli amanti degli action/adventure e dei platform. Il gioco offre un’esperienza divertente e varia, inoltre, cosa non secondaria, longeva, se si aspira a completare il gioco al 100%.
              La trama semplice può essere considerata il punto debole di questo prodotto, ma gli altri elementi, dal gameplay alla grafica, dal sonoro alle ambientazioni portano Spyro The Dragon ai vertici del genere.
              last fm

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              • #37
                R-107

                Ci siamo come contenuto, NON ci siamo come forma.. spieghi abbastanza bene le caratteristiche del gioco ma lo fai con troppe pause.
                Devi imparare ad usare meglio la punteggiatura oltre che cambiare stile, altrimenti non risolvi niente e si continua ad avere difficoltà a leggere il contenuto.

                5.8



                Davide 166


                Ok, questa mi è piaciuta.. sei decisamente migliorato sia come forma sia come contenuto ed hai azzeccato i punti cardine del titolo esponendoli in maniera soddisfacente e ci sei riuscito senza preamboli sulla chimica umana, per di più.
                Non ho particolari critiche da fare, bravo.

                7.6


                Generaleborio


                A parte i già detti problemi di punteggiatura dell’introduzione questa è una delle recensioni che ho apprezzato maggiormente, è molto equilibrata. Ottimi contenuti, forma discreta e buona spiegazione delle caratteristiche del titolo, not bad at all.

                7.8


                ObsCorey89

                Non male come forma, sono i contenuti che mi lasciano perplesso però.. parli fin troppo della trama, dell’atmosfera e dei personaggi tralasciando uno dei punti chiavi di una recensione, ovvero il gameplay. Trovo che limitarsi a dire che Portal = puzzle FPS e fermarsi lì sia alquanto riduttiva come spiegazione, quindi sono costretto a ridimensionare un po’ il voto (che rimane comunque molto buono)

                7


                Uloz

                Davvero non male, hai spiegato bene sia atmosfera che gameplay del titolo in questione seppur con qualche imprecisione (anche tu Portal = FPS). Unico punto negativo va alla punteggiatura un po’ traballante qua e là, ma il testo è comunque abbastanza scorrevole.

                7.5

                Foppa21

                Questa è a mio avviso la recensione migliore del mucchio. Non mi soffermo molto a criticare dato che non noto nessun particolare difetto, ti dico solo complimenti.

                9


                John Fitzgerald Gianni


                La presenza dello stile da manuale si sente ancora anche se è diminuita, se ti impegni ancora un altro pochetto non dovresti avere problemi a levarti questo difetto. Il problema in questa recensione non è tanto il contenuto, è la forma.. hai fatto troppe frasi troppo frammentate, utilizzando in maniera un po’ impropria punteggiatura è quant’altro
                Nonostante questo non è un brutto lavoro, anzi, alla sufficienza ci arrivi pienamente.

                6.8



                Jojo10

                Buona recensione, anche se trovo che tu sia stato affrettato nel descrivere alcuni punti ma niente di particolarmente grave o illeggibile, fila abbastanza liscia.

                7
                Last edited by ~Snake Eater; 28 July 2011, 03:06.
                sigpic
                Too proud to show your true face, eh? But a sporting hunt, it was.
                Spoiler:
                Snake-Strife

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                • #38
                  Smallman: 6,5.

                  Male non è scritta, ma hai speso veramente troppo sulla trama, una cosa che va abbozzata e che bisogna lasciar scoprire ai lettori. Oltretutto un po' ad amicone che consiglia il gioco più che una vera recensione, però mi hai fatto capire com'è il gioco, quindi diciamo che va più che bene.

                  R-107: 5,8

                  Decisamente meglio della prima come contenutistica: hai descritto il gioco, la trama ed hai puntato i difetti. Forse un po' troppo listino, ma va bene. Il tasto dolente è la punteggiatura, è un disastro. Impara a mettere le virgole: leggiti il testo ad alta voce e poi metti una virgola dove vedi che andrebbe messa una pausa.

                  Davide106: 7

                  Ora ci siamo. E' esauriente, non folkloristica come la prima, ed è stato tutto puntato bene. Sembra ancora un tema per scuola più che una vera recensione, ma la strada è quella giusta, bravo.

                  Generaleborio: 8

                  Ottima, davvero ottima. Hai scritto tutto: storia, setting, gameplay, grafica. I riferimenti culturali sono ottimi e si vede che conosci bene l'argomento. Anch'io faccio notare ancora qualche patema con le virgole, ma facilmente riparabile, complimenti.

                  Obs: 5

                  Non mi è piaciuta tanto, sinceramente. Facendo finta di essere uno che il gioco non l'ha finito, non ho capito niente dell'effettivo svolgersi del gioco. Ti sei soffermato troppo su dettagli decisamente poco importanti (come le torrette). Oltretutto il futuro dovunque non suona per niente bene. Try again plz.

                  Uloz: 7,5/8

                  Mi piace molto. Hai tratteggiato il gameplay in modo soddisfacente, non cosa facile in un gioco inusuale come Portal. Non sei stato povero di informazioni e il tutto è complessivamente ben scritto, forse un po' a fiato sospeso anche te.

                  Foppa21: 8,5

                  Ottima, i miei fellow critics hanno già detto quello che c'era da dire. E' una recensione che vedrei benissimo pubblicata su una testata professionale.

                  Marcatzeri: 6,5

                  Un po' "meh". La prima cosa che indico è la scrittura a la Survivors. Frasi secche e minimal. Stanno bene in un romanzo nichilista, non in una recensione. Alcune frasi sinceramente suonano male.

                  Mass Effect è senza ombra di dubbio uno dei migliori giochi della narrazione.
                  Alcuni pezzi sono un allenamento per l'apnea da quanto sono veloci e senza virgole.
                  Migliora che il potenziale c'è.

                  Jojo10: 6

                  Caruccia, ma nulla di che. Forse troppo rushata e corta nel descrivere il gioco, ma si legge bene.
                  Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

                  Comment


                  • #39
                    Jojo

                    Bella, veloce e schietta quando serve, hai saputo descrivere piuttosto bene la struttura del gioco, talasciando un po' di più gli altri contenuti, non a caso è una delle recensioni più corte del turno, ma comunque curata, non riesco a capire se la punteggiatura la usi spesso o bene, ma visto che si è rivelata scorrevole direi la seconda

                    7

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                    • #40
                      JOJO - SPYRO

                      Mi hai convinto abbastanza, ma non appieno. Sei stato rapido e indolore, come si suol dire. Di certo, con la poca roba scritta non hai potuto annoiare nessuno, ma mancano cose fondamentali. Mi parli addirittura delle tonalità di colore dei livelli ma non mi spieghi, effettivamente, che tipo di livelli sono. Il gioco è un platform? Un action? Sapere che si può planare o attaccare in due modi diversi non mi fa capire granchè. Nella sezione della longevità mi hai giusto accennato che si possono raccogliere gemme extra o che si possono liberare draghi, ma liquidare l'intero gameplay in mezza riga mi pare esagerato. Diciamo che va scritto di più, penso di essere stato abbastanza chiaro Per il resto, ti reputo comunque sufficiente visto che non ho notato particolari errori grammaticali.

                      VOTO: 6
                      Last edited by loaldnt; 30 July 2011, 15:38.
                      Facebook: Gennaro Davide Ottagono

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                      • #41
                        Recensione The Elder Scrolls IV: Oblivion
                        Spoiler:
                        Quando un impero è in procinto di crollare rovinosamente e ogni ordine sociale essere spazzato via inesorabilmente dalle forze del male, vi è sempre un misterioso ed ignoto individuo, spesso relegato ai margini della società e privo di nome o fama, che risolleva miracolosamente la situazione. Questo è l’incipit più classico dei gdr occidentali e vale anche per il quarto capitolo della fortunata serie di videogiochi di ruolo The Elder Scrolls, il quale è intitolato Oblivion, come i cancelli che si sono improvvisamente aperti nella regione di Cyrodiil, facendo così penetrare orripilanti creature da una lontana dimensione. Tuttavia l’epilogo della nostra avventura è alquanto bizzarro, difatti ci troveremo senza spiegazioni in una cella delle prigioni reali, trattati come degli infimi delinquenti, quando tutto d’un tratto, l’imperatore e la sua scorta entrano nel nostro triste nucleo abitativo. Quindi apriranno un passaggio segreto ed il sovrano stesso ci consente di seguirlo e lasciare il luogo della nostra prigionia, suscitando le ire degli altri nostri colleghi prigionieri, così potremo finalmente respirare l’aria in libertà (errore); infatti saremo subito attaccati da tizi mascherati che dopo un sanguinoso scontro uccideranno Uriel Septim, il quale mortente ci affiderà la nostra missione principale: trovare il suo erede illegittimo ed assicurare la sua ascesa al trono, perché salvi Cyrodiil dalla distruzione.

                        Questo classico preludio guidato ha la funzione di tutorial e di guidarci verso l’immenso open world garantito dalla mappa di gioco, ricco di città, boschi, pianure e soprattutto caverne sotterrane, che impareremo ad odiare, poiché quest’ultime costituiranno la maggior parte dei dungeon delle missioni e spesso sono praticamente uguali tra loro. Fortunatamente gli ambienti esterni della mappa sono vasti e ben diversificati tra loro, pertanto potremo esplorare zone paludose, laghi, colline e montagne e anche le città sono molto originali, ciascuna con un proprio stile architettonico e con edifici unici. Alla grande varietà di scenari si aggiungono i nemici che popoleranno Cyrodiil, infatti incontreremo semplici briganti ed animali selvaggi ( lupi, orsi, linci,…), ma anche creature mostruose e abominevoli accompagnate da principi daedrici e maghi malvagi di ogni sorte, provenienti dalla dimensione di Oblivion, dovremo quindi bloccare i cancelli, che fungono da collegamento tra le due dimensioni.

                        Alla abbastanza longeva campagna principale si aggiunge una mole impressionante di missioni secondarie, le quali ci saranno sia fornite dalle gilde (maghi, ladri, guerrieri e confraternita oscura), ma anche dai singoli png o da associazioni minori. Le quest sono molte ed avvincenti, peccato che spesso si concludano alla stessa maniera, ovvero saremo costretti a scendere come talpe negli anfratti del mondo di gioco a cercare oggetti preziosi, persone scomparse e via dicendo; una maggiore varietà dei dungeon non avrebbe guastato. Comunque potremo ovviare alla ripetitività di certe missioni, affrontandole in modo originale e diverso a seconda dei casi, infatti il nostro pg potrà mixare vari stili di combattimento: potremo affrontare i nemici a testa bassa, forti della nostra armatura pesante e delle nostre armi, oppure attaccarli silenziosamente dalla distanza o ancora utilizzare le nostre magie per scatenare il caos tra gli avversari. La personalizzazione del personaggio sotto tutti gli aspetti, dal fattore fisico alle perk, garantisce molta libertà ed è un punto fondamentale di questo gioco. Certo un mondo di gioco così vasto e ricco di possibilità non è semplice da realizzare e purtroppo i ragazzi di Bethesda sono incappati in molteplici errori, creando un grosso quantitativo di bug, tipico delle loro produzioni, i quali si estendono dal campo grafico fino a quello del gameplay vero e proprio, infatti talvolta incapperemo in missioni impossibili da concludere per via di una porta costantemente chiusa o per la scomparsa di un png.

                        COMMENTO FINALE

                        “The Elder Scrolls IV: Oblivion” ci consente di visitare un mondo fantasy ricreato sotto tutti i suoi aspetti in modo quasi perfetto seppur minato da vari problemi. Comunque lo sforzo degli sviluppatori non è stato vano, anzi questa serie di videogiochi è stata la pioniera dei gdr in prima persona e con questo capitolo si raggiunge l’apice di questa funzionale formula, che riesce a donare nuova linfa al genere dei giochi di ruolo occidentali. I punti di forza di Oblivion sono certamente la sua estrema longevità, le grandi possibilità di personalizzazione e il coinvolgente sistema di combattimento, che ci offre grande libertà nel portare a termine le quest. Si consiglia caldamente di procurarsi una copia di questo gioco, magari con le relative espansioni nell’attesa del nuovissimo capitolo Skyrim in arrivo a novembre.

                        sigpic

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                        • #42
                          Recensione Halo Combat Evolved.

                          Spoiler:


                          Introduzione:

                          Era il lontano 1980 quando nacque uno dei generi più importanti e apprezzati del mondo videoludico. Stiamo parlando degli FPS, ovvero First Person Shooter, nella quale il giocatore vive l'azione direttamente dagli occhi del personaggio.
                          Fu Battlezone a dare il via a questo importante genere videoludico (anche se nel 1970 furono creati Maze War e Spasim che non arrivarono mai al pubblico ndr.), ma il primo vero successo arrivò negli inizi degli anni '90 grazie alla ID Software, che creò il famosissimo Wolfenstein 3D.
                          Wolfentesin 3D è ritenuto il gioco che "avviò" il genere degli FPS, e che gettò le basi per la creazione di Doom, l'FPS per antonomasia. Dalla comparsa di Doom, i videogiochi hanno fatto passi enormi, sia dal punto di vista grafico sia dal punto di vista del gameplay, grazie alle nuove tecnologie e alle nuove potenzialità che offrono le ultime console.
                          Se si parla di FPS salta subito in mente Call of Duty, Battlefield o Medal of Honor, che hanno riscosso un grandissimo successo tra gli appasionati e che sono sicuramente i capisaldi del genere. Ma nel corso del 2001 nacque un titolo che aprì nuove frontiere al genere degli FPS. Staimo parlando di Halo Combat Evolved, nato inizialmente sulla cara vecchia Xbox e successivamente su Microsoft Windows e Mac OS X. La creazione di Bungie apportò grandissime innovazioni nel mondo degli FPS, e grazie all' enorme successo riscosso, il buon Master Chief divenne simbolo della console di casa Microsoft (come lo è tutt'ora ndr.).

                          Trama

                          Il protagonista dell'avventura, il noto Master Chief (tradotto: "il capo" ndr.), è un soldato geneticamente modificato ed è uno degli ultimi sopravissuti di un progetto segreto. Vengono chiamati SPARTAN II, e furono creati dagli umani per difendere e proteggere le colonie dell'appena nato impero interstellare umano. Più avanti furono utilizzati per combattere contro i Covenant, una razza aliena decisa a sterminare la razza umana per via della loro religione; infatti credono fermamente che gli umani non siano degni di affrontare "il grande viaggio".
                          Gli Spartan furono sterminati e uccisi dagli spietati Covenant sul pianeta Reach e solo Master Chief riuscì a fuggire sula nave Pillar of Autumn. La nave, guidata dal capitano Keyes, si fece inseguire nello spazio profondo per non far scoprire la posizione degli umani dai Covenant, ma si imbattè in un enorme pianeta artificiale a forma di anello. Da qui inizia la nostra entusiasmante avventura, e ovviamente vestiremo i panni di Master Chief.

                          Gameplay

                          Halo Combat Evolved può risultare a primo impatto un FPS come gli altri. Ma in realtà portò grandi innovazioni nel mondo dei videogiochi. Una tra queste sono i veicoli. Infatti durante la partita potremo salire a bordo di diversi veicoli come jeep, aerei, navicelle ecc. passando da una visuale in prima persona ad una spettacolare visuale in terza persona.
                          I veicoli risultano molto comodi e delle volte essenziali: ogni livello presenta ambientazioni molto grandi e esplorabili, e per quanto possa essere spettacolare girare a piedi e ammirare i paesaggi o lo stile architettonico delle diverse installazioni nemiche, in caso di lunghi tragitti qualche veicolo tornerà molto utile.
                          Inoltre in alcuni veicoli potranno salire a bordo diversi soldati, come per esempio nella jeep. Infatti portarsi dietro qualche compagno è sempre meglio, in caso vi imbattiate in gruppi di Covenant, visto che alcuni veicoli sono equipaggiati con torrette o mitragliatrici al plasma.
                          Anche il livello di salute può risultare una grande innovazione: se si viene colpiti e si riesce a sfuggire al fuoco nemico, la barra dell'energia si rigenererà. Ma ciò non bastava per i ragazzi di Bungie, così da aggiungere dei piccoli "scudi" sotto la barra di energia. Man mano che si viene feriti, la barra dell'energia inizerà a lampeggiare di rosso: ciò significa che se si ricevono altri colpi, gli scudi diminuiranno pian piano, fino a scomparire lasciando solamente la barra dell'energia. Gli scudi sono essenziali visto che ci forniranno maggiore protezione.
                          Come fare quindi per ripristinarli? Semplice, prendendo i famosi kit medici sparsi in tutta la mappa.
                          Halo Combat Evolved inoltre, presenta un'IA a dir poco stupefacente: i nemici cambiano comportamento a seconda del livello di difficoltà. Se sceglierete di affrontare il gioco in modalità facile infatti, i nemici saranno impauriti e scapperanno alla vostra vista e i vostri compagni non avranno bisogno d'aiuto. Tutt'altra cosa invece se si affronta il gioco al massimo della difficoltà: i nemici saranno aggressivi e difficili da abbattere, cercheranno sempre riparo e anche i più piccoli potranno dare filo da torcere al giocatore.
                          Inoltre i compagni avranno bisogno di aiuto, e il giocatore sarà costretto a trovare un modo efficace per impedire che facciano una brutta fine.
                          Parlando dei Covenat, questi esseri differiscono in varie specie: dai più piccoli e fastidiosi, a quelli più grandi e tosti da eliminare. Quindi tutto sta al giocatore nel trovare la tattica più appropriata e colpire nel momento più opportuno.
                          E bisognerà sapere quale arma portarsi dietro a seconda della situazione. Durante il gioco potremo imbracciare una vasta gamma di armi (fino a due contemporaneamente ndr.), sia umane che aliene; da fucili da cecchino a mitragliette al plasma, ce n'è per tutti i gusti. Vi ritroverete spesso a corto di munizioni, quindi raccogliere armi da terra tornerà molto utile.
                          Ma se il gioco vi sembra troppo semplice, Halo Combat Evolved vi offre diversi livelli di difficoltà, tra cui "Leggendario", ormai famoso nei capitoli della saga.
                          In modalità Leggendario tutto sarà molto più difficile e impegnativo (ma va? ndr.): come già detto in precedenza, i Covenant saranno più aggressivi e letali, e trovare munizioni o kit medici sarà una benedizione.
                          Insomma, Halo da filo da torcere anche ai più esperti e non solo ai dilettanti.

                          Longevità

                          Halo Combat Evolved offre una campagna suddivisa in 10 lunghi capitoli, quindi vi terrà impegnati per un bel pò di tempo (più la difficoltà è maggiore più vi terrà incollati allo schermo ndr.).
                          Ma la vera chicca del gioco è una succosa modalità Multiplayer. Halo Combat Evolved infatti presenta una fantastica modalità on-line fino a 16 giocatori, con 5 modalità diverse: Capture the Flag, Slayer, Oddball, Race e King, per assicurare partite infinite con gli amici e divertimento a palate! E' assicurato che una volta finita la campagna non abbandonerete il gioco così facilmente.
                          La versione Xbox, oltre all'on-line, presenta anche una modalità multigiocatore locale; quindi sulla stessa console potranno collegarsi fino a 4 giocatori in split screen. E si sa, giocare con gli amici rende tutto più divertente!

                          Grafica

                          La grafica di Halo è qualcosa di stupefacente. Ancora oggi, non sembra affatto datata, e regge il confronto con videogiochi apparsi dopo la sua uscita. Le texture, i poligoni, le luci, le ombre: tutto è stato realizzato in modo superbo nonostante i grandi paesaggi, e per i tempi ci si strappava i capelli per una veste grafica tanto spettacolare.
                          E ripeto, ancora oggi si sgranano gli occhi vedendo una grafica del genere, nonostante il gioco sia uscito nel lontano 2001.


                          Commento finale

                          Trovare un difetto è impossibile in questo capolavoro di casa Bungie: Campagna epica, multiplayer infinito e una veste grafica tanto spettacolare quanto stilosa. Uno di quei giochi che resteranno nella storia dei videogiochi, e merita un posto nell'Olimpo dei titoli più belli.

                          Pro:
                          Campagna bellissima e impegnativa
                          Mutiplayer inarrestabile
                          Grafica mozzafiato
                          IA affilata

                          Contro:
                          Nessuno


                          "La guerra è affascinante per chi non l'ha mai davvero provata" - Erasmo

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                          • #43
                            Recensione Halo Combat Evolved

                            Spoiler:
                            RECENSIONE – HALO COMBAT EVOLVED
                            Quando si parla di fps non si può non citare Halo : una delle più importanti icone del genere sparatutto. Attualmente la serie ha raccolto un numero considerevole di fan ed è diventata un Cult per il mondo videoludico; vennero pubblicati anche gadget e libri per i fan più accaniti.
                            Il primo titolo di questa superlativa e pluripremiata serie è Halo: Combat Evolved, sviluppato da Bungie (tutti i capitoli principali sono stati sviluppati da Bungie sia chiaro). Il primo Halo venne pubblicato per Xbox il 15 novembre 2001. Successivamente è nata la versione per PC.
                            La trama è uno dei pochi punti deboli del titolo, i fatti vengono raccontati in modo semplicistico e non risultano sempre chiari, nonosante ciò, il titolo riesce a farsi apprezzare anche sotto quest’aspetto per il modo attraverso cui la storia viene trasmessa. Nell’universo di Halo permane sempre un alone di epicità e grandezza che fa apprezzare la storia.
                            Siamo nell’anno 2552 e l’umanità è impegnata in una guerra contro i Covenant. Nel corso del gioco il giocatore impersonificherà Master Chief: ultimo rimasto di una serie di supersoldati geneticamente modificati chiamati Spartan. All’inizio del gioco Master Chief è ibernato nella Pillar of Autumn : una nave dell’UNSC che sta scappando dal pianeta Reach attaccato dai Covenant. I Covenant sono un’alleanza aliena, formata da diverse razze, che, secondo la sua religione, identifica l’umanità come un parassita da estirpare. Durante la sua fuga la Pillar of Autumn viene attaccata dai Covenant e precipita in un anello dalle dimensioni planetarie, chiamato Halo. Master Chief riceve l’incarico dal capitano Keys di portare con sé Cortana, un’IA superiore di cui i Covenant vogliono appropiarsi per la sua conoscenza. Nel corso della storia Cortana (inserita nel casco dell’armatura di Master Chief) parlerà con il nostro protagonista e gli darà dei consigli. La maggior parte della vicenda si svolge su questo Halo. Proseguendo la storia, il giocatore scoprirà i reali intenti dei Covenant, cosa sia in realtà questo Halo e a cosa serva…
                            GAMEPLAY
                            Lo scopo del gioco è quello avanzare uccidendo tutti i nemici che si parano davanti (manco a dirlo !!). Già dalle prime ore di gioco il giocatore si renderà conto della qualità del Gameplay e dell’ottimo lavoro di Bungie. Per quanto riguarda l’impostazione di base non ci sono sostanziali modifiche rispetto agli fps precedenti, invece, ciò che rende Halo unico è la varietà e la dinamicità delle situazioni che il gioco propone. Non ci sono situazioni scriptate che avvengono sempre allo stesso modo, al contrario, ogni azione è gestita dall’IA (a parte le azioni di Master Chief), per cui una determinata situazione di gioco probabilmente non si ripeterà allo stesso modo ogni volta che verrà ripercorsa. A volte possono accadere determinati eventi, altre volte no (per esempio può capitare che ad un certo punto un veicolo si schianti contro un albero, ma potrebbe anche non succedere grazie ad una manovra evasiva del pilota). I nemici non adottano sempre lo stesso comportamento ogni volta che vengono affrontati.
                            UN’IA COSì NON SI ERA MAI VISTA…
                            Questa varietà di situazioni di gioco è garantita da un’IA superba che stupirà continuamente il giocatore. Ci sono quattro livelli di difficoltà ( facile, normale, eroico e leggendario) : i primi due sono adatti ai novizi, mentre le modalità eroico e leggendario sono per coloro che cercano una sfida veramente impegnativa. A difficoltà leggendario l’IA sarà ai massimi livelli, offrendo situazioni che lasciano a bocca aperta. I Covenant non si getteranno mai a testa bassa contro Master Chief, ma anzi adotteranno delle tattiche e delle manovre di aggiramento sempre nuove per mettere in difficoltà il giocatore. Molto spesso si dovranno quindi affrontare scontri a 360 gradi, con nemici che arrivano da tutte le parti e cercano di chiuderci le vie d’uscita (ovviamente si intende a difficoltà leggendaria). I nemici risultano ben caratterizzati e ogni tipologia presenta modalità e tattiche di fuoco differenti. Gli élite sono sicuramente i nemici più formidabili: sono estremamente abili nello schivare i colpi nemici, sfruttano al meglio ripari e ostacoli per aggirare Master Chief ed eludere il fuoco nemico. Al contrario i Jackal preferiscono attaccare dalla distanza con armi di precisione e tendono a rimanere sulla difensiva. Esistono anche altri nemici oltre ai Covenant, ma, per evitare fastidiosi spoiler, la chiudiamo qua…
                            PER UNA SUPER-IA CI VUOLE UN SUPER-SOLDATO….
                            Master Chief non è un soldato normale, è uno Spartan, e come tale può correre più velocemente e saltare molto più in alto di un semplice umano. Oltre a sparare è in grado di effettuare un attacco corpo a corpo in grado di causare danni considerevoli al nemico. È equipaggiato con un’armatura MJOLNIR Mark V in grado di assorbire con uno scudo i colpi dei nemici. Attraverso il visore nell’elmetto (che corrisponde all’interfaccia grafica) sarà possibile osservare nella parte alta il livello di salute e l’integrità dello scudo, la quantità di munizioni dell’arma utilizzata; nella parte bassa invece ci sarà un radar che mostra la posizione dei nemici a media distanza. Per ripristinare gli scudi basterà sottrarsi per un po’ di tempo al fuoco nemico, mentre per la salute sarà necessario raccogliere dei medikit sparsi nel mondo di gioco. Il gioco risulta comunque impegnativo nonostante l’armatura e le potenzialità del protagonista.
                            FAI LA SCELTA GIUSTA…
                            A disposizione di Master Chief ci sarà un armamentario ben variegato. Oltre al classico fucile d’assalto ci saranno un fucile da cecchino, una doppietta (fucile a pompa) e una pistola semi-automatica, senza contare le armi aliene di cui Master chief si potrà impossessare una volta ucciso il nemico. Le armi risultano ben classificate (per esempio una doppietta è inefficace contro nemici lontani, al contrario del fucile da cecchino), per cui sarà importante scegliere con cura le armi da portare con sé (soltanto due). Questo fattore aumenta la difficoltà del gioco, poiché ogni nemico, in base al suo approccio d’attacco, dovrà essere attaccato in un determinato modo, quindi con una determinata arma. Halo premia i giocatori che pianificano prima di effettuare l’attacco, a discapito di coloro che si gettano a capofitto sul nemico.
                            PATENTE E LIBRETTO…
                            Oltre alle classiche sparatorie, nel gioco sono presenti sessioni a bordo di veicoli. Queste sessioni risultano ben riuscite e divertenti. Il veicolo più rappresentativo è il Warthog: una jeep a tre posti con una torretta sul retro. Spesso dovremo spostarci nel vasto ambiente di gioco con questo veicolo (volendo si potrà anche esplorare liberamente alcune aree molto vaste). Tra acrobazie e salti i momenti di divertimento sono assicurati.
                            ATMOSFERA E AMBIENTAZIONI
                            Gli ambienti di gioco risultano anch’essi ben realizzati: le location all’aperto offrono paesaggi mozzafiato di grande estensione, alberi, rocce e cascate non sono messi lì a caso, ma vanno ad arricchire l’esperienza di gameplay; gli ambienti interni, nonostante siano ach’essi ben realizzati, risultano essere a volte ripetitivi e troppo oscuri.
                            Uno dei tanti fattori che tiene i giocatori incollati allo schermo e l’atmosfera che Bungie è riuscita a ricreare. Gli ambienti panoramici e la famosissima e pluripremiata colonna sonora di Martin O’Donnel contribuiscono a dare quella sensazione di epicità e grandezza. Questa sensazione sarà presente durante tutta la campagna e verrà accentuata nelle ultime missioni. .
                            DIETRO QUEL CASCO POTREBBE ESSERCI CHIUNQUE…
                            Master Chief è il protagonista della vicenda, ma chi è in realtà Master Chief ??? Non si sa, o almeno al giocatore non viene rivelato. Il fatto di lasciare ignota l’identità del protagonista e rinunciare a qualsiasi tipo di caratterizzazione, più che un errore o una dimenticanza, è una scelta voluta da Bungie. Il giocatore, non sapendo chi sia in realtà Chief, potrà immedesimarsi, potrà riconoscersi dietro quel casco, accentuando così l’importanza e la grandezza della missione assegnata. Oltre a Master Chief e Cortana i personaggi principali sono veramente pochi. Il resto sono tutti personaggi secondari che non offrono nulla a livello di caratterizzazione, e costituiscono soltanto “momenti di passaggio” tra un punto e l’altro della trama.
                            LATO TECNICO
                            Il motore grafico compie un eccellente lavoro nel gestire l’ambiente di gioco. Le mappe sono estremamente vaste e gli oggetti di gioco da muovere contemporaneamente sono tanti. La fisica e le collisioni sono gestite abbastanza bene, anche se a volte si ha l’impressione che Master Chief sia una marionetta per le posizioni in cui muore. Le Texture sono di ottimo livello come anche i dettagli sui modelli dei personaggi. Gli effetti speciali sono ottimi e le animazioni dei personaggi sono molto fluide. Nel complesso la grafica soddisfa pienamente anche i giocatori più esigenti.
                            Come detto in precedenza la colonna sonora è un capolavoro e risulta adatta all’atmosfera che Bungie vuole ricreare. Al contrario i doppiaggi non convincono fino in fondo; Master Chief farebbe più bella figura a stare completamente zitto piuttosto che dire ogni tanto frasi fatte.
                            MULTIPLAYER
                            Una volta finita la campagna in singolo merita di essere giocata anche la modaità multiplayer. Sarà possibile ospitare online partite fino a 16 giocatori; le modalità disponibili sono molto variegate e offrono ore di divertimento: Team Slayer, Capture The flag e Oddball sono solo alcune. È inoltre possibile utilizzare i veicoli durante le partite, cosa che va ad arricchire un’esperienza già divertente e capace di tenere incollati allo schermo per ore.



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                            • #44
                              Spoiler:
                              COMMENTO FINALE
                              Halo è un must have per chi ama gli fps. La campagna in singolo offre un ottima difficoltà senza mai essere frustrante. Le sessioni a bordo di veicoli offrono tanto divertimento, e se la campagna in singolo non vi ha soddisfatto allora dovrete fare i conti con un multiplayer da sbavo. Come se non bastasse la realizzazione tecnica è da capogiro e la colonna sonora è un’ opera d’arte. Non avete mai giocato ad Halo ?! Male! Molto male! È un titolo che necessita di essere giocato,anche da chi non ha mai apprezzato un fps!!
                              PREGI
                              -IA ai massimi livelli
                              -gameplay dinamico
                              -atmosfera resa alla perfezione
                              -realizzazione tecnica da maestro
                              -colonna sonora ben realizzata
                              DIFETTI
                              -forse qualche location un pò ripetitiva
                              Last edited by Uloz; 03 August 2011, 11:40.

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                              • #45
                                Recensione Zone of the enders: 2nd Runner", con spoiler di trama.

                                Spoiler:

                                Il potere oscuro della Demo:
                                Il primo capitolo della serie “Zone of the Enders” doveva quasi interamente la propria fama (e i dati di vendita) alla presenza, nel DVD di gioco, di un ingombrante co-inquilino di lusso, ossia la demo giocabile di MGS2: Sons of Liberty. Alzi la mano chi può ammettere, in tutta onestà, di aver acquistato ZOE senza essere a conoscenza della possibilità di testare le abilità di Snake, per la prima volta su PS2!
                                Nonostante ciò, ed in barba a numerosi difetti che gli impedirono di ambire al titolo di capolavoro, il gioco fece breccia nel cuore di moltissimi appassionati al punto da richiederne a gran voce un seguito.
                                Konami (e con lei l’eclettico Hideo Kojima, supervisore e producer del titolo) non si limitò ad accontentare la schiera dei fans, ma fece anche tesoro delle critiche dell’utenza, cercando di ovviare ai problemi riscontrati dal predecessore.
                                Il progetto alla base di ZOE2 risultava tanto semplice quanto ambizioso: da un lato riprendere e sviluppare tutte le grosse potenzialità intraviste nel primo capitolo, dall’altro correggere il tiro su alcuni errori “di gioventù” della saga, in modo da farla entrare di diritto nell’olimpo dei capolavori videoludici.

                                Lo spazio profondo:
                                La serie dipinge un futuro molto lontano (2172 d.c.) in cui l’umanità intera ha potuto godere di un’incredibile evoluzione tecnologica. Gli esseri umani hanno colonizzato altri pianeti all’infuori della Terra, fra cui Marte e diversi satelliti di Giove, dispongono di mezzi di trasporto veloci, e usano robot LEV (Laborious Extra-Orbital Vehicle) sia per lo svolgimento delle attività di lavoro che per scopi bellici.
                                Elemento chiave di questa evoluzione è il Metatron, un minerale la cui combustione rappresenta la più formidabile fonte energetica mai scoperta dall’uomo, ma i cui poteri sono ancora parzialmente sconosciuti.
                                Ed i rapporti fra terrestri e “colonizzatori dello spazio”? Non buoni. I terrestri chiamano gli emigrati dello spazio “Enders”, in tono dispregiativo, onde evidenziarne l’estraneità dalla Terra e il loro vivere ai confini dal mondo vero e proprio. E come se non bastasse, le istituzioni della Terra vessano gli spaziali con tasse e leggi severissime, al punto da creare malumore presso le popolazioni locali. Inevitabilmente gruppi armati di Marte si organizzano in una fazione militare denominata BARHAM, guidata dal colonnello Nohman, e dichiarano guerra alle forza spaziali di difesa terrestri (UNFS).
                                L’arma segreta di Barham, per poter covare una minima speranza di vittoria contro le più numerose forze armate terrestri, è la creazione degli Orbital Frame, macchine da guerra umanoidi alimentate direttamente dall’ energia del Metatron, capaci di sovrastare in forza ed agilità qualunque altro LEV esistente. Robot ultrapotenti, la cui efficacia dipende però, in’ultima istanza, dalle abilità dei piloti, i cosiddetti “Runner”.
                                Importanza fondamentale per l’esito dello scontro finale è riposta nei due Orbital Frame gemelli, il Jehuty e l’Anubis, due mech quasi identici, sviluppati da BARHAM, ed utilizzati in fase di sperimentazione nella colonia gioviana di Antilia.
                                Le forze dell’UNFS, venutane a conoscenza, riescono a prendere il controllo di Antilia e confiscare i due Orbital Frame, costringendo BARHAM ad una delicata missione di recupero dell’arsenale rubato.

                                Il primo episodio ZOE è ambientato interamente sulla colonia di Antilia, e narra il raid distruttivo della flotta di BARHAM, capitanata dal Tenente Viola e dal suo Frame Neith, che si conclude con la distruzione della colonia, e con il recupero dell’Anubis.
                                Purtroppo per loro, il Jehuty verrà scovato da un ragazzino di 14 anni, Leo Stenbuck, che nel tentativo di fuga per salvarsi la vita, finirà all’interno dell’Orbital Frame e ne diventerà il primo runner. Riuscendo incredibilmente a difenderlo dagli atttacchi dei ribelli, sconfiggendo Viola e riconsegnando il Jehuty all’UNFS.

                                Il secondo capitolo inizia a due anni esatti dalla fine del primo. Anno 2174, il rude Dingo Egret, ex pilota di BARHAM divenuto ormai minatore/cercatore di Metatron sul satellite ghiacciato di Marte (Callisto), s’imbatte casualmente in un’Orbital Frame. Il Jehuty. Il nostro eroe non farà in tempo a stropicciarsi gli occhi alla vista del fiammeggiante robot, che la nave-base dei suoi compagni verrà attaccata da un gruppo di mech di BARHAM. Il suo LEV verrà distrutto, e Dingo non potrà far altro che entrare nel Jehuty e pilotarlo per difendersi e salvarsi la vita.
                                Esattamente come Leo due anni prima, Dingo Egret farà dunque conoscenza con ADA, l’avanzatissima I.A di combattimento installata sul Jehuty, capace di dare istruzioni e suggerimenti su come familiarizzare con i controlli dell’Orbital Frame. Ma questa volta il runner del Jehuty è un uomo con un passato oscuro da combattente, non più un timido e fragile ragazzino, ed il nostro eroe dovrà cercare di sopravvivere ai ripetuti assalti di BARHAM forte di un legame indissolubile con il Jehuty, dal quale dipende la vita stessa del protagonista.

                                Blade, Shot, Grab:
                                Zone of the Enders: 2nd Runner è un gioco non semplicissimo da inquadrare, ma la definizione più corretta sembra quella di action a forti tinte di sparatutto, con visuale in terza persona alle spalle del vostro mech. Il vostro compito sarà quello di pilotare al meglio il Jehuty nei panni di Dingo, guidandolo in uno scontro all’ultimo sangue contro le forze di BARHAM, fino alla resa dei conti con la vostra nemesi, l’Anubis pilotato dallo spietato Colonello Nohman.
                                Per farlo dovrete fronteggiare una serie di missioni di varia natura, nel corso delle quali lo scopo sarà quello di sconfiggere le truppe nemiche, evitare che il Jehuty cada nelle mani dei ribelli, ed aiutare le forze dell’UNFS con l’obiettivo finale di infiltrare il Jehuty nella fortezza militare di Aumann, stazione orbitante costruita dalle forze di Marte, il cui potere è legato alla sorte dei due Orbital Frame protagonisti assoluti del gioco. Una volta entrato in Aumann, ADA è programmata per autodistruggere il Jehuty e con esso l’intera fortezza. Il tutto nella cornice di una trama molto articolata e complessa, che vedrà diversi colpi di scena, con personaggi che non sono quel che sembrano, e rivelazioni tipiche dello stile di narrazione Kojimiano.

                                Il gameplay di ZOE2 è forgiato all’insegna di un ritmo frenetico dell’azione, con l’evidente scopo di far scorrere a fiumi l’adrenalina nel corpo del giocatore. I combattimenti sono sempre aerei, veloci, dinamici, al limite della schizofrenia, ma il fiore all’occhiello del gameplay risiede nel sistema di controllo del Jehuty che rasenta la perfezione.
                                Non fatevi spaventare dall’impatto iniziale del gioco, la cui velocità potrebbe spiazzarvi nei primissimi minuti dell’avventura. Dopo un paio di scontri con i mech di BARHAM, riuscirete a padroneggiare in pieno le enormi possibilità di attacco a vostra disposizione. Il tutorial dei controlli è ben fatto, esaustivo, e vi garantirà la possibilità di provare le movenze e gli attacchi del Jehuty in una specie di arena “virtuale”, in cui la voce di ADA spiegherà quali tasti premere, e vi introdurrà alla filosofia di gioco.
                                Arrivati al primo boss, sarete già perfettamente in grado di sfruttare per intero il potenziale bellico del vostro Mech, compiendo evoluzioni in aria (grazie ai potentissimi propulsori posti sulla schiena del vostro gingillo), prese, spari, e colpi, che mai avreste pensato di poter eseguire così rapidamente nello spazio di pochi secondi.

                                La scelta su come distruggere i vostri avversari potrà spaziare fra una vasta gamma di attacchi, alcuni semplici, altri scenografici e devastanti.
                                Gli attacchi primari, disponibili subito, variano in base alla distanza che vi separa dal nemico. Nel corpo a corpo duellerete a colpi di lama, una spada retrattile molto efficace, posta sul braccio destro del Jehuty. Con l’attacco semplice sferrerete un fendente normale, con l’attaco DASH o BURST il colpo sarà più intenso. A distanza, invece, avrete un’ampia gamma di attacchi basati sullo sparo di colpi di energia azzurra. Nell’attacco semplice da lontano sarà uno sparo singolo, il DASH laser sarà invece un bellissimo laser multiplo che potrà distruggere decine e decine di nemici a schermo in un colpo solo, a patto che però siate risuciti ad inquadrarli tutti con il vostro mirino (pressione prolungata di quadrato). Con il BURST infine, a Jehuthy fermo, potrete illuminarvi di energia e creare dalla mano del vostro mech una sfera energetica, da rilasciare al momento giusto. Sfera dalla potenza distruttiva enorme, la cui intensità dipenderà dal tempo di pressione del tasto apposito.
                                Vi sembra poco? Allora aggiungete a questo ben di Dio anche gli attacchi secondari, abilità particolari che acquisirete con il progredire della storia, che saranno ancora più letali degli attacchi primari, e sopratutto saranno fondamentali per alcuni scontri specifici. La prima arma secondaria è il “grab”, ossia la possibilità di agganciare i vostri nemici, e disporne come meglio credete. Sarà una vera goduria avvicinarsi al nemico, schivarne un colpo, saltargli alle spalle, agganciarlo, per poi farlo roteare un paio di volte e scagliarlo contro un muro vedendolo disintegrarsi.
                                Oppure potrete usare il corpo di un nemico come scudo da un’attacco a distanza, per poi lanciarlo contro un’altro nemico e vederli andare in pezzi entrambi.
                                E’ difficile descrivere a parole il senso di grandezza di queste mosse, ma ognuna di esse saprà garantirvi divertimento ed un senso di soddisfazione estrema.
                                Più si avanza nell’avventura, e più le armi secondarie salirannno di livello qualitativo, sia in termini di spettacolarità visiva, sia di efficacia distruttiva.

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