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Torneo recensioni-lavori

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  • #61
    Spoiler:

    Tecnicamente parlando:
    Da un punto di vista tecnico gli sviluppatori hanno svolto un lavoro egregio. Graficamente il titolo è molto curato in ogni suo dettaglio. Buone le animazioni dei vari personaggi, forse l’andatura di James risulta un pò “legnosa”, ma nel complesso le movenze del protagonista sono ben riprodotte. James potrà camminare o correre, ma dopo qualche minuto di corsa sarà stanco, rallenterà l’andatura,e quando finalmente deciderete di fermarvi, avrà il fiatone, la cui intensità dipenderà dallo sforzo che gli avrete fatto compiere.
    Pregevole il design delle creature di Silent Hill, molto varie, dai tratti umanoidi ma con particolari strani che le renderanno in un certo senso aliene, diverse, e spesso molto disturbanti. Non solo perfetti e terrificanti a livello grafico e di animazioni, ma anche azzeccati dal punto di vista della loro valenza simbolica, legata per ciascuno di essi ad un particolare stato d’animo del protagonista James. Su tutti Pyramid Head, del quale non si può anticipare niente per evitare di smussare l’impatto che avrà sui vostri incubi.

    L’ambientazione è il vero punto di forza del gioco: strade, ponti, cartelli, autoveicoli abbandonati, edifici in rovina, sia in esterna che all’interno, grondano particolari oltre che sangue e sporcizia. Alberi, boschi, laghi e quant’altro sono tutti credibili, ma il fiore all’occhiello è il modo in cui è stata ricreata la perenne nebbia che avvolge la città. Non più statica come nel primo episodio, dove probabilmente era stata usata più come stratagemma per coprire pop-up e altri difetti grafici legati ai limiti hardware della precedente generazione. La nebbia di SH2 non solo risulta realistica, ottimamente riprodotta, ma è talmente ben realizzata da sembrare viva, al punto da diventare la vera protagonista del gioco.
    Il giocatore sarà in costante balia della nebbia, che deciderà di volta in volta cosa mostrarvi, e cosa tenervi nascosto, aumentando la sensazione di impotenza in cui vi troverete, totalmente in balia degli eventi senza avere mai l’impressione di poterne avere il controllo. Una nebbia talmente fitta da farvi perdere l’orientamento, obbligandovi ad un uso capillare delle mappe di gioco per evitare di sbagliare strada o tornare al punto di partenza senza nemmeno accorgervene.
    Nelle sezioni interne (case ed edifici vari), sarà il buio pesto ad accompagnarvi in ogni istante, che riuscirete a squarciare solo parzialmente grazie alla piccola torcia trovata ad inizio avventura. Che proietterà un piccolo cono di luce, senza però potervi evitare di dover strizzare gli occhi in alcuni punti, per capire dove diavolo siete finiti.
    Il tutto ovviamente ad incrementare il costante e sottile senso di fibrillazione che non smetterà mai di accompagnarvi.

    Le cut scene sono eccelse, e lo stile grafico un pò sgranato sembra avere il compito di evitare di rompere la continuità con i filmati realizzati direttamente con il motore di gioco anzichè CG, riuscendo nell’intento alla perfezione.

    Il sonoro svolge il suo compito in ogni aspetto: la colonna sonora presenta motivi e brani che aumentano la tensione ed il dramma di James, mentre gli effetti sonori sono da brivido e fanno scorrere a fiumi l’adrenalina nel giocatore, con urli, rumori sinistri, scricchiolii, tonfi, e ruggiti da antologia.

    Un plauso va a Konami che ha deciso di lasciare al giocatore la facoltà di crearsi un set-up di difficoltà personalizzato, separando gli enigmi dai combattimenti. Si potrà pertanto settare il livello massimo di difficoltà degli enigmi e minimo nei combattimenti, o viceversa, oppure equilibrato verso l’alto o verso il basso, a seconda dei gusti. Il consiglio è un livello equilibrato verso l’alto, per godersi in pieno il titolo.
    Longevità medio alta, sulla ventina di ore in modalità normale per enigmi&combattimenti, aumentata dalla presenza di cinque finali alternativi ben diversi, di cui tre disponibili dalla prima giocata, che dipenderanno dal comportamento del giocatore nei confronti di altri personaggi.

    Commento Finale:
    Silent Hill 2 è più che un videogioco. E’ un lungo viaggio introspettivo all’interno dell’angolo più nascosto della nostra anima, alla ricerca di tutte quelle sensazioni, paure, e timori che cerchiamo di nascondere e fuggire perchè ci spaventano troppo. Affrontare le oscure trame del passato per fronteggiare tutti gli scheletri rimasti da troppo tempo nell’armadio, in modo da affrontarli, liberarsene, per andare avanti. Perchè senza aver risolto il passato, è impossibile affrontare il presente ed il futuro in maniera serena ed onesta.
    Imperdibile per ogni giocatore che desidera vivere un’esperienza terrificante, con una paura sottile, intima, psicologica, un costante senso di smarrimento e di impotenza, che non potranno fare a meno di provocare palpitazioni a go-go, portando il giocatore ad un livello di immersione tale da fargli sfiorare il pad con delicatezza, onde evitare di fare rumore, ed essere scoperto.
    Sconsigliato solamente a chi preferisce accendere la console per rilassarsi con prodotti più allegri e scanzonati, o a chi non apprezza un ritmo lento che lascia l’azione in secondo piano. Il re è morto. Evviva il re.

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    • #62
      L'anno prossimo partecipo pure io.
      Windmill windmill for the land Turn forever hand in hand
      Take it all there on your stride It is tickling fallin' down..
      Spoiler:

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      • #63
        Si bene, non intasarmi il topic

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        • #64
          La mia ultima fatica

          Spoiler:
          RECENSIONE – Max Payne
          Max Payne è uno sparatutto in terza persona rilasciato per PC il 25 luglio 2001. Il titolo, sviluppato da Remedy Interactive e 3D Realms, si configura come un vero e proprio capolavoro del genere tps su PC. Famoso sia per la profondità della trama che per le innovazioni nel gameplay.

          Il titolo del gioco coincide con il nome del protagonista, infatti, nel corso dell’avventura il giocatore impersonificherà Max Payne : un detective che si occupa di narcotraffico nei distretti di New York. Già dall’inizio la trama prende una piega molto drammatica, tipica di un poliziesco Noire.

          Una sera Max Payne, tornato a casa dopo una giornata di lavoro, troverà il suo appartamento imbrattato di sangue e dei simboli disegnati sulle pareti, percorrendo le varie stanze la casa si trasformerà ben presto nel peggior incubo della sua vita, infatti, troverà la moglie e la figlia uccise da un gruppo di drogati. Questa scena è stata ben realizzata e riuscirà a strappare una smorfia di dolore anche ai giocatori più duri. Questo è l’incipit del gioco, in seguito Max, deciso a vendicarsi della morte della sua famiglia, intraprenderà una missione solitaria contro i peggiori clan mafiosi della città (seguendo la pista di una nuova droga chiamata Valchiria) cercando la verità sulla morte dei suoi cari.

          Seguendo la linea narrativa anche l’atmosfera e il modo di trasmettere la vicenda risultano molto curate e tipiche di un film Noire dalle tinte molto scure e drammatiche. Tra una missione e l’altra assisteremo a dei fumetti interattivi raccontati dai vari personaggi: la voce e le parole di Max Payne lasciano sempre intuire un senso di tristezza e sofferenza, dovuto al tragico omicidio di quella notte. La narrazione è ottima e i dialoghi sono ricchi di metafore e allusioni sulla città di New York, che viene sempre vista(da Max Payne) come qualcosa di oscuro e malvagio. Il sarcasmo nelle parole del protagonista lascia intuire la presenza di un animo segnato dal dolore. L’atmosfera, tipica da film Noire, è stata ricreata ottimamente attraverso le ambientazioni e la colonna sonora. Per tutta la durata del gioco il protagonista esplorerà i peggiori bassifondi della città: tra hotel malfamati, bar, strip club, e fabbriche abbandonate Max Payne dovrà fare i conti con i peggiori boss mafiosi della città. La colonna sonora si adatta perfettamente all’atmosfera di gioco accentuando il senso di angoscia del protagonista.
          Un ultima nota positva per l’ottimo lavoro di Remedy è l’impressione generale che il titolo riesce a dare al giocatore. Durante il gioco si avrà costantemente la sensazione che non ci potrà mai essere riscatto per Max Payne, nonostante riesca a portare a termine le sue missioni, non potrà mai ritornare alla sua vita precedente quando la sua famiglia era in vita, nessuno può restituirgli i suoi cari.

          GAMEPLAY
          La struttura di base del gameplay è quella tipica di ogni tps che si rispetti. L’obbiettivo principale del gioco è quello di farsi strada uccidendo tutti i nemici che si parano davanti; nel corso dell’avventura ci saranno anche brevi (ma proprio brevi !! ) sezioni platform e semplicissimi enigmi da risolvere. La telecamera è impostata, come in ogni tps, alle spalle del protagonista, e l’interfaccia grafica risulta essere molto semplice e funzionale: in basso a sinistra c’è la sagoma di Max Payne che si riempirà progressivamente di rosso a mano a mano che il detective subirà colpi, inoltre, quando il giocatore sceglierà di cambiare arma attraverso la rotellina del mouse, scenderà dall’alto un menù a tendina tramite cui sarà possibile selezionare l’arma da utilizzare.

          Tutto ciò che è stato detto finora sono caratteristiche comuni ad ogni tps, mentre in realtà, la vera innovazione consiste nel bullet time. Mediante la pressione del tasto destro del mouse si potrà attivare questa modalità che, rallentando il tempo, permetterà di cambiare le sorti dello scontro. Capiteranno spesso situazioni in cui Max Payne si troverà da solo contro tre o quattro nemici ed è proprio in questi momenti che il bullet time si rivelerà fondamentale, per esempio, il giocatore potrà effettuare una schivata laterale e contemporaneamente attivare il bullet time, nel frangente in cui si trova sospeso in aria potrà sparare ai nemici che, per l’effetto di questa tecnica, reagiranno più lentamente. Questo bullet time garantisce azioni spettacolari e permette di cambiare le sorti di una sparatoria che, all’apparenza, ha un esito già segnato. Attenti però a non abusarne troppo poiché il bullet time non è infinto, infatti, affianco alla sagoma di Max, (che abbiamo descritto prima) c’è una piccola clessidra che indica quanto bullet time ci resta. Remedy ha pensato bene di mettere questa limitazione per rendere il gioco un po’ più impegnativo.

          Nonostante la possibilità di rallentare il tempo il gioco riesce ad essere abbastanza realistico e risulta più difficile di quello che si pensi. Max Payne è un semplice uomo e quindi, come ogni persona di questo mondo, dopo pochi colpi che subisce si trova già vicino alla morte. Per esempio, se Max viene colpito da vicino con un fucile a pompa le speranze di sopravvivenza sono veramente poche. Il realismo è garantito anche da un ottima IA che risulta reattiva e precisa nel piazzare colpi nel corpo del nostro “eroe”. Per ripristinare la salute occorre usare gli antidolorifici sparsi per il mondo di gioco. Al contrario dei moderni sparatutto, dove spesso al giocatore viene fornito il pieno di munizioni e la salute sempre al massimo, in Max Payne troviamo anche una componente “survival”. Nel gioco munizioni e antidolorifici non saranno mai abbastanza per far fronte alle innumerevoli sparatorie, perciò, sarà importante esplorare stanze e aree secondarie, nella speranza di trovare qualche pasticca o un po’ di munizioni che dovranno essere razionate e utilizzate saggiamente per andare avanti il più a lungo possibile.

          Nel gioco è presente un ottima varietà di armi : pistole, fucili a pompa, mitragliatrici e chi più ne ha più ne metta. Le armi risultano tutte ben caratterizzate: i fucili a pompa sono efficaci a corto raggio mentre le pistole o i fucili d’assalto sono adatti per la media distanza. Se il giocatore effettua uccisioni spettacolari il gioco lo premierà con una visuale al rallentatore del nemico che sta morendo (come non ricordare la telecamera che segue il proiettile del fucile da cecchino mentre si dirige verso il nemico !! ).

          LATO TECNICO
          Anche dal punto di vista grafico il lavoro di Remedy e 3D Realms risulta ben riuscito. Le ambientazioni sono curate nei minimi dettagli, presentano molti oggetti con cui interagire e si adeguano perfettamente all’atmosfera del gioco. Tutta l’avventura si svolge di notte e Remedy è riuscita a ricreare un ambiente molto suggestivo: le strade deserte di New York, immerse nell’oscurità, accentuano il senso di solitudine del protagonista. Le textures degli oggetti e delle ambientazioni rasentano il fotorealismo. È possibile ammirare la qualità della grafica soprattutto nei momenti in cui si attiva il bullet time: in quei frangenti sarà possibile ammirare i singoli proiettili, usciti dalla canna del fucile, che si vanno a conficcare nel corpo del malcapitato avversario. Niente da dire sulle animazioni dei personaggi (forse un po’ legnose e rigide), mentre le textures facciali delle persone non sono il massimo.

          Il sonoro del gioco si pone su ottimi livelli: il suono delle armi quando sparano è realistico ed è diverso in base al fucile (o pistola) utilizzato. La colonna sonora, come già detto in precedenza, si adatta bene all’atmosfera. I doppiaggi italiani (stranamente) sono di ottimo livello: la voce di Max Payne si adatta ottimamente al carattere e ai sentimenti del protagonista.

          COMMENTO FINALE
          Max Payne è un third person shooter di tutto rispetto con una trama profonda che riesce a catturare l’interesse del giocatore già da subito. Ciò che abbiamo davanti è un gioco che riesce ad offrire un’esperienza particolare che va goduta tutto d’un fiato. L’ottima trama, inoltre, è affiancata da un gameplay innovativo che, anche se a volte ripetitivo, non risulta mai frustrante. L’unica pecca forse è la mancanza di una modalità aggiuntiva oltre al giocatore singolo, poiché, una volta conclusa questa bellissima esperienza di gioco, rimane l’amaro in bocca a sapere che è tutto finito.
          PREGI
          -Trama profonda
          -Atmosfera ben marcata
          -Gameplay innovativo
          -Ottima Realizzazione Tecnica
          DIFETTI
          -finita la modalità giocatore singolo non rimane più niente
          -texture facciali non proprio il massimo
          -i primi piani su Max si potrebbero evitare….

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          • #65
            Per quanto riguarda il 4° turno,

            Uloz

            Molto bene, hai assunto definitivamente personalità, fai ancora qualche erroruccio con la punteggiatura, ma riconfermo che sei molto piacevole da leggere, e a livello contenutistico ci siamo, se non per la parte multiplayer, insomma, in una saga del genere il multi online era una novità, meritava più spazio, per il resto ottimo

            8


            Marc


            Molto bella, finalmente non mi sembri più un libretto delle istruzioni, descrivi per bene il gioco e ne risalti le qualità che lo hanno reso una perla, se non fosse per la parte riguardante la macchina fotografica, neanche citate di striscio pur essendo piuttosto utili a livello di gameplay complessivo, ma hai comunque ricreato la spensieratezza che mi ha lasciato il gioco, complimenti

            8.5


            Davide


            Ribadisci lo stesso stile delle altre due recensioni e questo ti permette di avere già maggior parte del lavoro svolto, ma devo dire che alla terza volta come struttura suona un po' ripetitiva, coinvolgente si, ma già assaporata, per quanto comunque ti sei dimostrato molto neutro su un argomento che in passato ci ha fatto scontrare, lo apprezzo

            8


            R-107


            Non ci siamo, non voglio rendere l'idea di un fan non contento della recensione, come difetti siamo al solito punto, è un chiodo fisso ormai sempre per quanto riguarda gli errori di struttura, contenutisticamente rimani sempre strettissimo, e soprattutto tiri in ballo delle accuse che ti prendo poco la briga di spiegare, se non ribadire ripetutamente, è la quarta volta, ma ti riconsiglio di leggere a voce alta, certe frasi sembrano proprio illeggibili dall'uso della punteggiatura, così non va

            5


            Foppa


            Una mia grande mancanza questa saga, quindi nessun voto, ma riconfermo che si tratta di una recensione professionale, aggiungici pure un mezzo voto rispetto all'ultimo lavoro che hai fatto

            Comment


            • #66
              Uloz

              Non male, la struttura è molto bilanciata e non noto errori degni di nota anche se potevi dilungarti un pochino di più sulla componente online.. comunque sei migliorato molto, complimenti.

              8.4



              John Fitzgerald Gianni

              Ottima, sei riuscito a descrivere le caratteristiche del prodotto in maniera davvero soddisfacente.. magari sei stato un po’ troppo frettoloso nello spiegare certe parti ed hai dimenticato qualche dettaglio come la macchina fotografica, ma tutto sommato è comunque un lavoro decisamente più che sufficiente.

              8.6


              Davide

              Non male, hai trovato un equilibrio rispetto alla prima disastrosa recensione.. sei migliorato molto, complimenti. Non ho particolari errori da segnalare, forse qualche piccola ripetizione o imprecisione, ma niente di che.

              8


              R-107

              Sempre i soliti errori, basta vedere quello che ho scritto nei miei precedenti giudizi per vedere quello che non quadra.

              5.2


              Foppa

              Fantastica, non ho altro da dire se non complimenti.

              9.3
              sigpic
              Too proud to show your true face, eh? But a sporting hunt, it was.
              Spoiler:
              Snake-Strife

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              • #67
                Foppa21 - Sly Raccoon

                Ormai non mi spreco neanche più a ripetere le stesse cose. Ottimissima come italiano e come forma, non aggiungerei niente e non toglierei niente. Poi è sempre un piacere leggere una bella recensione su una delle mie saghe preferite

                VOTO: 9

                Uloz - GTA4

                Una recensione giusta, che però non mi ha fatto molto impazzire come forma. L'italiano l'ho visto strutturato spesso in modo elementare e molte frasi risultano ripetitive. Si sente un po' la pesantezza "listone", non hai ben collegato tra loro i vari pensieri. Contenutisticamente, dicevo, ci siamo, e mi piace come hai smerdato quello che andava da smerdare, infatti concordo con la tua visione. Rivedrei anche l'ordine di alcuni concetti: cominciare la recensione dicendo che mancano molte cose rispetto ai predecessori non mi pare furbissimo. Almeno io, all'inizio farei un'introduzione o parlerei della trama. Queste son cose di cui parlerei molto più avanti, con il giusto peso.

                VOTO: 7


                JFG - BEYOND GOOD AND EVIL

                Niente male. Da quanto ricordo, è sicuramente migliore delle tue precedenti. Soprattutto all'inizio, il ritmo e l'italiano mi è piaciuto molto, così come la tua scelta riguardante l'introduzione. Contenutisticamente, in linea generale, ci siamo sempre, ma ho notato che l'italiano cala parecchio dopo l'introduzione, dove le frasi sono palesemente costruite più velocemente, con la punteggiatura sbagliata in più di un'occasione, causando frasi lunghissime e brutte da leggere.

                VOTO: 7.5


                DAVIDE - GTA4

                Molto buona. Nonostante Uloz abbia citato qualche aspetto più importante che tu hai saltato (o riassunto parecchio), in te trovo un ulteriore miglioramento della forma e del ritmo. Sei piacevole da leggere, ma la prossima volta devi provare a scrivere qualcosina in più. La prossima volta, evita l'introduzione storica. Era a te che l'avevo già detto in passato, o sbaglio?

                VOTO: 7.75


                R107 - DEVIL MAY CRY

                Effetto listone potentissimo, italiano leggermente migliorato ma minato da milioni di virgole superflue (almeno 20 volte l'hai messa tra il soggetto e il predicato, ed è errore grave), e del gioco mi hai detto poco o niente, se non per ben tre volte che è "poco vario" o "ripetitivo". Che poi è un difetto che io neanche considererei tale, visto che è un parere soggettivo legato al fatto che probabilmente non ti piace un certo genere di giochi, o la visione giapponese dell'action.

                VOTO: 5
                Facebook: Gennaro Davide Ottagono

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                • #68
                  Scusate ragazzi, ho eliminato la recesione sbagliata.

                  Spoiler:

                  Max Payne (PS2)

                  Max Payne è un titolo sviluppato da Remedy e pubblicato da Rockstar e uscito prima per PC nell’agosto del 2001 e poi mesi dopo convertito per PS2 e Xbox.

                  DAL SOGNO AMERICANO ALL’INCUBO.

                  La trama di questo titolo è perfettamente Noir, ambientata nella gelida New York, dove una bufera di neve ha gelato La Grande Mela per due giorni. Max Payne, è un poliziotto che aveva una vita perfetta, viveva il sogno americano, avere una figlia incantevole, una moglie bellissima e un lavoro ben pagato. Un giorno, al rientro dal lavoro, Max Payne ritrova la moglie Michelle e la figlia, uccise da dei delinquenti sotto l’effetto di un nuovo stupefacente: la Valchiria. In seguito a quest’avvenimento, la vita di Max è destinata a cambiare notevolmente, dal sogno americano all’incubo. Il protagonista, è trasferito alla DEA, accettando una missione segreta con Alex Balder e B. B che saranno i suoi colleghi, si ritroverà ad affrontare le gang più pericolose di Roscoe Street, per vendicarsi della morte della sua famiglia, e capire chi c’è sotto questa nuova e potentissima droga. Max, diventerà una sorta di “giustiziere oscuro”, e si farà giustizia solo con le proprie armi. Contro di lui, ci saranno tutti i membri del clan malavitoso dei Puccinello, i delinquenti che hanno creato il Valchiria. In seguito all’uccisione di Alex, eseguita da un killer non identificato, Max è incolpato ingiustamente dell’omicidio e quindi, anche la polizia di New York, è sulle sue tracce guidata dal suo vice-procuratore
                  Jim Bravura; Max Payne si ritroverà solo contro tutti.

                  SPARA, SPARA, SPARA. E POI?

                  Max Payne, si presenta come sparatutto in tersa persona, con telecamera alle spalle di Max. Il problema maggiore di questo titolo è la sua monotonia, dovrete fare sempre la stessa cosa: sparare, eccetto che nei due incubi. La longevità di questo titolo e di poco inferiore alla media, poiché è diviso in tre parti, con un totale di venticinque capitoli, troppo frammentati perché essi sono brevi e l’auto-salvataggio è scomodo, come gli eccessivi caricamenti e soprattutto rende il gameplay discontinuo. L’esplorazione è portata ai minimi termini se non quasi assente, il gioco è abbastanza corto (lo finirete sì o no in dieci ore) e la scarsa IA, rende il gioco ancora più semplice, come anche la totale assenza degli enigmi. A volte, riuscirete a uccidere un nemico pur avendolo mancato di un metro, e questo, spiega anche l’imprecisione dei colpi messi a segno per via dei comandi davvero scomodi, dai movimenti alla difficoltà di azzeccare la mira. La varietà di armi è notevole, inizialmente affronterete i primi livelli con una Beretta (singola e doppia) al potente fucile a canne mozze, dal preciso fucile da cecchino per non parlare delle classiche,e immancabili, granate a frammentazione. Gli antidolorifici, vi faranno da medikit, ricostituendo la salute di Max con la pressione del tasto cerchio e ne potete portare molte con voi.

                  LA MOVIOLA IN CAMPO (DI GUERRA).

                  Max Payne, introduce anche una novità nel suo genere: Il Bullet Time, cha fa molto da Matrix, ma che vi può essere sempre molto utile nelle situazioni più difficili. Grazie ad esso, potete entrare in una stanza, schivare un proiettile con un’acrobazia aerea e sparare in area con precisione (il mirino non sarà rallentato). Questo, è sicuramente, il particolare che rende Max Payne un po’ diverso dagli altri giochi dello stesso genere, apprezzabile quanto spettacolare, quasi come se gli sviluppatori avessero preso spunto dal film Enter The Matrix. Ovviamente, quest’abilità di Max è limitata e si ricarica uccidendo i nemici.

                  GRAFICA, MEGLIO PS2 O PC?

                  La realizzazione tecnica di questo titolo è discreta, e non rispetta i livelli della versione PC, soffrendo di una fluidità disastrosa, che più volte vi darà fastidio. Le locazioni sono molto spoglie e il dettaglio è appena sufficiente. I nemici e lo stesso Max, hanno un’espressione che sarà sempre la stessa, cosa brutta a vedersi, anche se non incide molto sul gameplay (a differenza della scarsa fluidità). Un'altra grande pecca del gioco, è la mancanza di filmati, che è sostituita con dei disegni stile fumetti, che da una parte, possono piacere per la loro realizzazione tecnica, dall’altra, vorrete comunque vedere i filmati, perché la versione per PC li aveva e non erano male (almeno con il dettaglio della versione). In poche parole, la realizzazione tecnica del gioco, è inferiore rispetto alla versione per PC.

                  IL SONORO

                  Gli effetti sonori sono sulla media, ma la vera pecca è il doppiaggio. La recitazione sembra essere niente male, ma spesso, nei fumetti è improvvisamente interrotta nella pronuncia dell’ultima parola. Spesso, nei filmati in-game, il volume del doppiaggio è troppo basso e viene “travolto” dalla colonna sonora. La colonna sonora, è un po’ superiore alla media, che sa ricreare i momenti noir, agli incubi, e i momenti tranquilli, a quelli più frenetici.

                  TIRANDO LE SOMME…

                  Max Payne, se giocato su PS2, può lasciare l’amaro in bocca. La trama, è ottima e coinvolgente ed è narrata abbastanza bene, ma la realizzazione tecnica del titolo, lascia desiderare, soprattutto se la paragoniamo con la versione per PC. Altri criteri, minano il giudizio di questo titolo, i controlli sono pessimi, la qualità del doppiaggio è migliorabile (mentre la recitazione andava bene cosi), il gioco è monotono e breve, ma soprattutto, il frame rate del motore grafico oscilla, dando problemi di fluidità alla minima presenza di nemici: un disastro. Questo, dimostra che la versione per PS2, si rivela molto inferiore a quella per PC in fattori che possono dare fastidio ed errori che si notano facilmente. In alternativa, vi consiglio che se volete giocare a Max Payne per via della storia affascinante, NON giocate alla versione per PS2, ma a quella per PC. In conclusione, Max Payne non è un pessimo gioco, ma a solo bisogno di essere giocato nella versione migliore, perché giudicare un titolo esclusivamente sulla realizzazione tecnica, escludendo completamente la trama, è un grande errore. Un’occasione sprecata.





                  sigpic

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                  • #69
                    Niente grassetti e taglio corto.

                    Foppa 21 / 4o turno

                    Purrrrrrrfect. Non penso ci sia bisogno di dire altro, è scritta benissimo.

                    9

                    Foppa21 / 5o turno

                    Mai giocato a Silent Hill 2, quindi passo.

                    Uloz / 4o turno

                    Mi piace MOLTO. Anche se non sono d'accordo praticamente su niente, hai scritto tutto molto bene, e sei riuscito a rendere le tue recensioni meno "anonime" e più personali, come ha fatto giustamente notare l'orsacchiotto Dargil.

                    8,5

                    Uloz / 5o turno

                    Beh, praticamente il giudizio è lo stesso di quella sopra, bbbbravo.

                    8,5

                    R-107/4o turno

                    Passo, mai giocato a DMC 2

                    R-107 / 5o turno

                    Allora, la recensione è migliorata, ma sinceramente non riesco a trovare i difetti della monotonia che descrivi. Si tratta di guardare in modo anacronistico a un gioco di "un'epoca" ben diversa da quella attuale. Devi giudicare sospendendo il tuo giudizio corrente.

                    6,5

                    Niente rece per Marc, non ho giocato a Beyond ecc ecc
                    Forse quando rimarrà solo sale e terra e le stelle cadranno, ti sentirai a casa.

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                    • #70
                      Foppa

                      E' finita, da diciassettenne non ti posso dire altro visto che con questa recensione hai dimostrato tutte le tue capacità e l'esperienza degli anni, non voglio far passare i miei giudizi su di te come quelli classici e pompati che si danno a chi brilla più di tutti anche solo una volta, intendo che garantisco i miei giudizi assolutamente positivi sui tuoi lavori, del resto quando c'era da criticare penso di averlo fatto senza problemi nella prima recensione con difetti inclusi


                      Uloz

                      Sei migliorato dall'inizio alla fine(come praticamente tutti). Sei macchinoso purtroppo, ma mantieni comunque un livello di neutralità(merce rara) veramente notevole, questo è uno dei tuoi migliori lavori(anche se penso fosse meglio l'ultimo) e come recensore ti ho trovato molto adatto al ruolo. Un unico grande difetto che noto con te come con R-107 è la singolarità della propria piattaforma. La cosa in realtà dovrebbe essere corretta, nel senso, voi stessi parlando uno della versione pc e l'altro di quella ps2 avete reso l'idea di quale rendesse meglio, quindi si può dire che si sia trattata di una comoda coincidenza(tanto che i siti quando ci sono differenze così sostanziali recensiscono per versione), solo comunque cerca di non ripeterlo in futuro in qualche altro lavoro simile, per il resto complimenti


                      R-107

                      Sei quello che ha avuto più difficoltà di tutti e hai comunque continuato fino alla fine, molto ammirabile, tanto che nel bene o nel male questa recensione è la migliore delle tue.Continui comunque ad usare male la punteggiatura e questo incide sulla lettura, soprattutto citi dei difetti piuttosto opinabili, come per il precedente lavoro, ma di consigli ne abbiam dati dall'inizio, ora mi limito solo a farti notare gli errori che alla fine son gli stessi, piccolo appunto anche sulla citazione di Enter To Matrix, il gioco è uscito un anno dopo Max Payne, comunque complimenti anche a te e ricordati del discorso che ho fatto sopra a Uloz sulla piattaforma, anche se hai reso benissimo l'idea di quanto la versione ps2 sia acerba


                      in modo abbastanza deprimente finisce il torneo. Speravo che la nostra lista fosse meno di nicchia e più aperta per quelli che hanno dovuto rinunciare a partecipare, essendo stata un'idea nata di pomeriggio in chat si dovevano mettere i giusti limiti, anche la scelta forzata di imporre noi 4 utenti come giudici con invece solo un vero recensore di sostegno(a riguardo ditemi cosa ne pensate del nostro operato alla fine), non trovo scuse invece per chi si è ritirato senza dire niente. Eravam partiti bene ma siamo scemati come torneo(non posso far sempre da balia ad ogni giudice[per ora]), è stato un giochino divertente per passare l'estate, le vostre recensioni sono state tenute d'occhio anche dai piani alti ovviamente come promesso, anche se a questo punto avevo intenzione di aprire una sessione seria con veri giudici, la scelta di Loaldnt come giudice neutro capace di valutare anche giochi non conosciuti è stata un po' l'ancora di salvataggio per alcuni giochi, nella vera edizione(fra un mesetto, forse meno) farò in modo ci siano i principali recensori(e forse admin) del sito a valutarvi, con una scelta aperta per quanto riguarda le recensioni, che avranno solo l'obbligo dei generi, così vi potete orientare con la vostra lista, ma ci penseremo più avanti, per adesso ciao a tutti

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