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Overclock delle schede video

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  • Overclock delle schede video

    La scheda video, si compone di molti elementi che interagiscono insieme; e' quasi come una piccola motherboard, dove sono presenti il chip grafico, le memorie video, i regolatori di tensione, le resistenze; overcloccare una scheda video allora e' sicuramente piu' complesso che overcloccare una CPU.

    La parte che scalda di piu' e' in assoluto il chip grafico, riconoscibile perche' quasi sempre e' sormontato da un dissipatore con una ventolina.
    Non fatevi ingannare dalla sua frequenza di funzionamento che rispetto ad una CPU e' molto minore; esso in realta' scalda molto perche' fatto con una architettura interna che oggi e'come minimo da 128 bit in su', mentre le CPU X86 sono ancora a 32 bit;
    per cui una CPU ha bisogno di frequenze altissime per compiere lo stesso numero di operazioni al secondo di un chip video, il quale le svolge facendo molte piu' operazioni contemporaneamente per ogni ciclo di clock...
    Il Core di alcuni chip grafici di oggi, superano in complessita' e numero di transistors le stesse CPU, e sono sottoposti ad un carico di lavoro per certi versi piu'gravoso;
    tutto questo si traduce in una grossa produzione di calore.
    Di solito il Core del chip e' racchiuso da un rivestimento di rame, per la conducibilita' termica, e da uno strato di materiale plastico conducibile, che e' poi la superficie visibile del chip.
    Alcuni chip, come il GeForce256, presentano una superficie centrale di metallo che collega direttamente il rame com il dissipatore; questo per favorire lo smaltimento di calore; il GeForce2 invece non lo ha, poiche' scalda molto di meno.

    I chip delle memorie video sono semiconduttori: scaldano poco, ma comunque scaldano.....
    E questo calore, aumenta con l'OC, sopratutto quello indotto interno, perche' non trasferiscono velocemente ed uniformemente il calore all'esterno.
    Le memorie sono piu' delicate del chip video; per questo, quelle attuali sono progettate per lavorare a frequenze che le facciano scaldare poco o niente; questo le rende piu' overcloccabili del chip video, ma anche piu' suscettibili di rovinarsi......
    Generalmente esse, una volta raggiunta la frequenza limite di OC, si bloccano; prima, a seconda anche del tipo di RAM (SDRAM; SGRAM), possono manifestare disturbi caratteristici, come puntinature sullo schermo, o perdita di informazioni grafiche (sfarfallii, textures mancanti, ecc...). Questi disturbi denunciano uno stato di stress delle memorie che alla lunga le brucia irreparabilmente; per cui attenzione.
    Generalmente le SGRAM sono piu' overcloccabili, ma meno stabili; viceversa le SDRAM.
    Oggi sono disponibili per le memorie video le DDR SGRAM (Dual Data Rate), che sfruttano entrambi i fronti di trasferimento dati tra chip e memorie, di fatto raddoppiando la quantita' di dati scambiati a parita' di frequenza rispetto alle semplici SGRAM.
    Le DDR si riconoscono, oltre che per la sigla stampigliata sopra, anche per i piedini, che sono presenti su tutti e quattro i lati del chip. Scaldano di piu'.

    Anche la scheda stessa riscalda, cosi' come le componenti che ci sono su di essa; poiche' pero' non e' possibile applicare dissipatori ovunque, per essa in caso di OC sara' sufficente ma necessario provvedere ad una buona ventilazione che procuri un costante ricambio di aria fresca.

    Possono trovarsi altri chip sulla scheda, come per es. il RamDAC esterno, opp. un chip di acquisizione video; essi saranno sottoposti in caso di OC a maggior stress comunque, per cui, se dovessero surriscaldarsi troppo, bisognera' provvedere all'applicazione di un dissipatore.

    Bene, adesso viene la parte piu' importante.

    La scheda video deve rispettare di defalt le specifiche Hardware di dimensionamento, collegamento, posizionamento sulla MOBO, di calore prodotto, di alimentazione, ecc.., questo per avere la massima compatibilita' con il resto della produzione.
    Una Scheda video basata su slot AGP, ha il grosso problema del posizionamento sulla motherboard, da una parte essendo estremamente vicina alla CPU (specialmente con le MoBo Slot 1 e slotA), e dall'altra ai slot PCI. Le schede PCI hanno lo stesso problema con i slot PCI adiacenti.
    Questo fa si' che la scheda di default sia strutturata in previsione della situazione piu' sfavorevole, e cioe' con il primo slot PCI occupato, la qual cosa comporta anche che il dissipatore e la ventolina del chip video siano in realta' dimensionate per permettere comunque un certo spazio tra ventola e il primo SLOT PCI, pena una insufficente aspirazione d'aria. Di piu': i produttori devono tener conto anche della temperatura media dell'aria all'interno del Case chiuso, la quale e' sicuramente piu' alta di quella ambiente.
    Questa difficolta' di raffreddamento intrinseca delle schede video, viene fronteggiata dalle case produttrici essenzialmente seguendo una sola via:
    tenere basso il calore prodotto dalla scheda video piuttosto che dissiparlo efficacemente, come succede invece per le CPU.
    Per ottenere cio', essi agiscono principalmente aumentando il bus della scheda video, cioe' progettando il chip in modo che compia piu' operazioni contemporaneamente per ogni ciclo di clock, e utilizzando il processo produttivo piu' piccolo possibile, onde diminuire la quantita' di corrente necessaria al suo funzionamento, e cosi' anche la resistenza elettrica del materiale conducibile.
    Le schede video vengono poi provate per ore e ore in situazione di stress massimo facendo girare applicazioni molto gravose; lo scopo e' la massima affidabilita'e stabilita' nel tempo e la massima compatibilita' con tutte le applicazioni.
    Quindi, di solito, la variabile ultima su cui essi agiscono per limitare il calore e' proprio la frequenza di funzionamento, che per la stabilita' e la compatibilita' di solito viene posizionata a valori ben al disotto delle reali capacita' della scheda.

    Ci si trova dunque di fronte alla seguente situazione:
    da una parte, abbiamo dei chip grafici e delle memorie che, se raffreddati adeguatamente, possono fornire delle prestazioni anche nettamente superiori a quelle di default;
    dall'altra invece delle precise limitazioni di spazio, sia sulla scheda video, sia sulla MoBo, su cui agire per aumentarne il raffreddamento.

    Per questo, e' IMPORTANTE che prima di fare qualunque cosa, si PROGETTI quello che si vuole fare, e SAPERE in anticipo cosa si vuole ottenere; manomettere una scheda video, lo ripeto, INVALIDA LA SUA GARANZIA!

    Personalmente, io preferisco gli Overclock che abbiano le seguenti caratteristiche:

    - REVERSIBILITA' - Le modifiche non devono essere permanenti, ma si deve essere in grado di tornare facilmente indietro in qualunque momento;

    - MODULARITA' - Mettersi nella situazione che, per modificare l'Overclock, non sia necessario dover ricominciare tutto daccapo, poiche' quello che e' stato gia' fatto non va piu' bene... Il buon Overclock, secondo me, e' quello che, AGGIUNGENDO mano a mano delle modifiche, permetta incrementi di prestazioni di conseguenza.

    Per questo, affrontero' i sistemi di Overclock nel modo che troverete nel prossimo capitolo.


    by nvitalia
    http://www.productionig.com/contents.../motoko_05.jpg

  • #2
    Come si overclocca

    Innanzitutto, e' bene precisare che tutto questo discorso ha un senso perche' oggi e' possibile variare la frequenza di funzionamento delle schede video grazie a dei programmi Software, che agiscono andando a riscrivere alcuni paramentri di funzionamento nel Video BIOS caricato nella memoria di sistema, con la conseguenza anche che ogni volta che si riavvia, tutto torna ai valori di default: una mano santa in caso di Overclock con problemi.
    Oggi addirittura sono gli stessi drivers di alcune schede video, come i Detonators per i chip nVidia, che hanno compreso al loro interno una utility per modificarne la frequenza.
    Niente di piu' facile allora oggi fare un'Overclock; pochi anni fa, per ottenere gli stessi risultati, era necessario dover sostituire il quarzo che regolava la frequenza sulla scheda; roba da esperti di elettronica.
    Esiste un programma che riesce a fare cio' con la quasi totalita' delle schede video, che si chiama Powerstrip: esso, e' un pacchetto di utility per gestire tutta la scheda video, e comprende anche la finestra per variare la frequenza. E' affidabile, ma generico: per cui e' ottimo per chi comincia, ma diventa "stretto" per gli smanettoni. Ne esiste una versione "leggera" per il solo overclock, che si chiama Powerstrip GX.
    Ci sono poi dei programmi specifici per le varie marche di schede video, spesso scritti dal produttore OEM che assembla la scheda: e' il caso di Creative, che ha l'ottimo RIVA-OC per le sue schede basate sui chip nVidia.
    L'importante e' che il programma che userete sia affidabile e preciso: valuterete caso per caso quale sia la soluzione migliore.

    Generalmente, questi programmi danno la possibilita' di modificare sia la frequenza del chip grafico (Core), che delle memorie Video (mem). Questo accade qualora il costruttore di default imposta queste due frequenze in modo differente, come e' il caso per esempio di nVidia; altri costruttori privilegiano la soluzione della frequenza uguale per core/mem, o comunque con rapporto vincolato tra le due; nel primo caso, vi ritroverete due cursori separati nella finestra dell'Overclock; nel secondo caso, uno solo.
    Di solito, la memoria presenta un valore maggiore rispetto al core; questo perche' generalmente a frequenze piu' alte della memoria corrispondono maggiori incrementi delle prestazioni della scheda, e perche', come detto prima, il core scalda molto di piu'; inoltre, la differenza tra le due frequenze non e' casuale; esistono precisi rapporti fra le due, per cui, aumentando l'una, conviene aumentare l'altra in proporzione, almeno in partenza; poi eventualmente si potranno fare delle variazioni.

    Seconda cosa: e' ESSENZIALE che la scheda che overcloccate, SIA DI OTTIMA QUALITA', in TUTTE le sue componenti:
    da scartare quindi a priori le versioni BULK (quelle che costano poco perche' fatte con componenti non di prima scelta), e quelle di marche semisconosciute di cui non avete precisi riscontri di affidabilita': e' frustrante pensare di avere una scheda video con il chip piu' potente del momento, e scoprire amaramente poi che, o le memorie non sono tutte uguali, o i componenti elettronici come i regolatori di tensione non permettono overclock stabili.


    Detto questo, passiamo all'Overclock fisico della scheda.

    In linea di massima, possiamo distinguere in diversi gradi di Overclock:

    - A) Overclock leggero. - Non vengono apportate modifiche alla scheda; qui di solito e' necessario aguzzare l'ingegno per capire come sia possibile aumentare il raffreddamento della scheda senza toccarla. Il caso piu' semplice e' l'apertura del Case, che permette una maggiore ventilazione della scheda.

    - B) Overclock normale. - Oltre a comprendere il punto A, comporta la sostituzione come minimo del dissipatore e della ventolina del chip video, con uno piu' performante; esso e' il caso della stragrande maggioranza degli OC;

    - C) Overclock pesante. - Comprende i punti A e B, e consiste essenzialmente in miglioramenti dell'Overclock normale tramite l'applicazione massiccia di ulteriori sistemi di raffreddamento sulle altre parti piu' sollecitate della scheda video; esso consente i migliori risultati, pero' a scapito di una decisa manomissione della scheda.

    - D) Overclock estremo. - Questo e' quello che comporta l'uso di mezzi di dissipazione estremi, e non alla portata di tutti. E' riservato di solito agli smanettoni piu' incalliti, i quali lo attuano piu' per verificare una loro idea di OC, che non per avere delle prestazioni estreme, le quali spesso non sono poi tanto piu' elevate di quelle di un buon Overclock pesante.
    http://www.productionig.com/contents.../motoko_05.jpg

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    • #3
      A) L'Overclock Leggero.

      Come detto prima, il sistema piu' semplice consiste nell' aprire il Case; questo dara' una maggiore ventilazione al suo interno, e quindi alla scheda video.
      Il sistema principe in questo tipo di Overclock, e' l'aggiunta di una ventola, di solito una 8x8, in prossimita' della scheda, che gli mandi aria direttamente. Di solito viene posizionata mediante una staffetta collegata al case, altre volte direttamente alla scheda video.
      Questa ventola, per funzionare a dovere, dovrebbe essere posizionata di taglio rispetto alla scheda; il suo scopo, infatti, e' quello di attuare un veloce ricambio di aria fresca nell'intorno della scheda su entrambi i suoi lati, non di sparare aria direttamente su di essa.
      E' importante quindi che essa sia posizionata in modo che abbia sufficente spazio davanti per prendere l'aria, possibilmente la piu' fresca possibile, e che il flusso che genera non vada a sbattere contro qualcosa che fermi l'aria; l'ideale sarebbe montarla sul lato corto, dirigendo il flusso dell'aria verso le aperture dietro al Case, di modo che, specialmente con questo chiuso, prelevando l'aria all'interno, la butti fuori direttamente all'esterno, con vantaggio anche per tutto il PC.
      Altro modo, e' quello di posizionarla di fronte alla MoBo, in modo che l'aria insieme con la scheda video, vada a ventilare pure componenti della MoBo come il chipset o le RAM; qui la cosa e' piu' delicata, perche' e' necessario che davanti non abbia niente; di solito la si mette cosi' con il Case aperto, oppure con un Case che la preveda in quella posizione dall'origine, grazie ad un foro sulla sua parete, oppure praticandolo voi, quel foro.....(cui prodest? a quel punto e' meglio il case aperto....).
      Inoltre, bisognerebbe metterla leggermente angolata, in modo che l'aria non sbatta ortogonalmente sulla MoBo, ma in qualche modo venga deviata in un'altra direzione: se l'aria non trova vie di fuga, essa non solo ristagnera', ma si surriscaldera' pure, vanificando di fatto l'uso della ventola.

      La cosa importante da tenere sempre a mente e' che cio' che conta e' IL FLUSSO d'aria, non la QUANTITA'd'aria; spesso e' sufficente una ventola piccola ma con un buon flusso, piuttosto di un megaventolone mal posizionato che in certi casi aggrava pure la situazione.
      Da scartare poi tutte quelle soluzioni multiventola, in cui i rispettivi flussi interferiscono l'uno con l'altro; da evitare accuratamente soluzioni di ventole contrapposte, che sono quanto di piu' inefficace ci sia.

      Questo tipo di raffreddamento, permette Overclock leggeri, di solito quelli consentiti dalle case, le quali pongono dei limiti abbastanza vicini ai valori di default;
      questi valori, in teoria si potrebbero mantenere pure senza raffreddamento aggiuntivo, anzi, essi di solito corrispondono ai valori che originariamente erano stati previsti per la scheda; ma sono stati abbassati ulteriormente, per privilegiare l'affidabilita' e la stabilita' assolute con TUTTE le situazioni, anche le piu' gravose; questo raffreddamento aggiuntivo, e' quello che di solito loro non possono mettere per i noti problemi di posizionamento della scheda, e anche per una questione di costi; per cui, messo in atto, dovrebbe darvi quella stabilita' e quella affidabilita' ai nuovi valori, al 99% uguale di quella di default.
      http://www.productionig.com/contents.../motoko_05.jpg

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      • #4
        B) L'Overclock normale.

        Qui entriamo nel campo delle modifiche alla scheda video.

        ATTENZIONE! quello che seguira' e' frutto di esperienze dirette, messe in atto a proprio rischio e pericolo;
        non mi assumo percio' la responsabilita' delle vostre azioni:
        se modificate la scheda, lo fate A VOSTRO rischio e pericolo.

        Innanzitutto, un cenno sui dissipatori.
        Poiche' lo scambio di calore tra il chip ed il dissipatore avviene, oltre che per contatto, anche e sopratutto per DIFFERENZA di temperatura tra le due superfici, per essere efficace, il dissipatore deve possedere questi requisiti:

        - Una discreta massa - che favorisce l'inerzia termica tra chip e il dissipatore;
        questo garantisce maggiore stabilita' in presenza delle brusche variazioni di temperatura del chip durante il suo funzionamento, e consente al dissipatore di assorbire piu' calore, perche' mantiene maggiormente la sua temperatura (minore).

        - Una buona superficie di scambio con l'aria - che gli consenta di evacuare il calore all'esterno; ottimi sono quei dissipatori che presentano delle zigrinature sulle alette; consentono di aumentare ulteriormente la superficie di scambio a parita' di condizioni.

        - Essere di buona fattura e fatti con materiali molto conducibili - e' essenziale che le sue superfici siano lavorate bene, specialmente quella di contatto col chip, che deve essere il piu' possibile liscia e piana; di solito sono di Alluminio, ma ci sono anche di Rame, anche se piu' rari e costosi.

        - La ventola deve essere proporzionata alle dimensioni del dissipatore - generalmente si crede che una megaventola da sola raffreddi qualunque cosa; in realta' il compito della ventola e' principalmente quello di DISPERDERE velocemente il calore accumulato dal dissipatore, e non di raffreddarlo direttamente; lo fa anche: ma in misura molto minore di quanto si possa credere.
        Per cui lasciate perdere accoppiamenti strani e fantasiosi, tipo con ventole grandi e dissipatori piccoli per esempio, a meno che non sappiate esattamente cosa state facendo;
        di solito sono molto meno efficaci di soluzioni bilanciate.

        La soluzione migliore per un cambio di dissipatore e' quella di utilizzare un gruppo dissipatore-ventola gia' collaudato. Per i chip grafici odierni, sono OTTIMI quelli una volta in commercio per i Pentium prima serie, cosi' come un paio d'anni fa lo erano quelli del 486, per i chip grafici di allora.

        Altrimenti potrete usare dei dissipatori maggiorati con ventola incorporata specifici per le schede video, che si cominciano a trovare sempre piu' frequentemente pubblicizzati in rete; essi sono sicuramente piu' performanti di quello originale, ed alcuni modelli sono indubbiamente molto interessanti, ma le prestazioni credo minori rispetto ad un dissipatore nato originariamente per le CPU.

        Sulle schede video, di solito i dissipatori originali sono fissati in due modi:

        - Con dei supporti sulla scheda, di plastica o di metallo, sganciabili oppure fissi, e, o una pellicola di gomma termoconduttiva tra chip e dissipatore, o con uno strato di colla epossidica, oppure con uno strato di grasso siliconico, che e' la soluzione piu' raffinata;

        - Direttamente con uno strato di colla siliconica tra chip e dissipatore, la soluzione usata dalla maggioranza de costruttori OEM; meno costosa, ma anche meno efficace.

        Il grasso siliconico e' decisamente meglio sia della colla epossidica che della pellicola termoconducibile; presenta un piu' alto grado di conducibilita', e sopratutto permette la messa in opera di uno strato sottilissimo, talmente sottile che in pratica non serve piu' da trasmettitore, ma solo per eliminare le microbolle d'aria che si formano tra due superfici diverse e spesso non perfettammente livellate tra di loro.

        La colla epossidica, invece ha il limite di dover avere per forza un certo spessore affinche' incolli saldamente; inoltre, al livello microscopico, ha bisogno proprio di processi di ossidazione derivati dall'aria per incollare; la sua conducubilita' e' minore, e il calore che la attraversa col tempo ne modifica le proprieta' di fissaggio.

        Io preferisco di gran lunga il grasso siliconico, sia per l'efficienza, ma sopratutto per la reversibilita': usare la colla significa poi doverla anche togliere, sia in caso di errato accoppiamento chip-dissipatore, sia nel caso di modifica del dissipatore, sia nel caso di ripristino all'originalita' della scheda; tre casi piu' frequenti di quanto crediate...
        Per toglierla completamente bisogna poi fare molta attenzione a non graffiare la superficie del chip; piccole asperita' compromettono poi la perfetta complanearita' tra dissipatore e chip, con risultati di raffreddamento spesso peggiori addirittura della configurazione originale.


        Se il nuovo dissipatore non e' stato progettato per essere messo specificamente su una scheda video, dovrete verificare che:

        - Sia compatibile con le dimensioni e gli ingombri del chip video e il suo immediato intorno - esso non deve sbattere o peggio forzare contro niente, pena la possibilita' concreta di arrecare danni permanenti alla scheda; non e' solo un problema di eventuali messe a massa di parti elettriche; esiste anche il problema delle cariche elettrostatiche che si distribuiscono sulla superficie di tutta la scheda per effetto del contatto con l'aria....ed il creare "ponti" strani non previsti dal progetto originale, e' una incognita troppo pericolosa da affrontare a cuor leggero....Per cui, usate un dissi assolutamente il meno invasivo possibile sulla scheda. Quelli che presentano la base piu' piccola del resto, in generale vanno benissimo.
        Per fissare il dissipatore al chip, io preferisco di gran lunga l'uso di fascette di plastica facilmente reperibili in commercio, ed il motivo e' semplice: esse non si allentano per effetto del calore, non sono conducibili, si adattano facilmente a qualunque situazione, e di solito si possono sfruttate gli stessi fori dei supporti del dissi originale; sono facimente sostituibili, permettendo interventi semplici e sicuri; non modificano in alcun modo la scheda.

        - Non sia troppo invasivo rispetto al resto degli altri slot PCI -
        Andando a sostituire il dissipatore originale, il quale con la sua ventola raramente supera 1cm - 1,2cm di spessore complessivo, con uno che di solito e' doppio o triplo in altezza, voi sicuramente state rinunciando all'uso PERLOMENO del primo slot PCI adiacente lo slot AGP; tenete presente anche lo spazio da lasciare davanti alla ventola, affinche' essa "respiri"....
        Esistono in commercio anche delle ventole incapsulate in carter che si appliccano sul primo slot PCI, e prendono l'aria da feritoie poste in corrispondenza del sopporto metallico sul retro del Case; esse pero' vanno bene se voi avete un dissipatore che sia largo e piatto.
        Bisogna valutare bene di quanti slot PCI avete bisogno e quanti ne potete lasciare liberi; queste soluzioni in genere vi limitano molto sia nell' upgrade del PC, sia nella possibilita' di poter spostare le periferiche sugli slot in presenza di problemi col PC.
        Comunque, in genere un dissipatore corretto, toglie l'uso del solo primo slot PCI.

        La ventola di un dissipatore di Pentium generalmente e' tachimetrica, cioe' ha un attacco che va sulla MoBo e possiede tre fili; se e' cosi', inseritela sull'attacco previsto per per il ventilatore del Case; se no, essa sara' quella generica con attacco a bypass per il cavo di alimentazione delle periferiche; in quel caso, specialmente se avete piu' di una ventola, cercate di distribuirle sui vari cavi, piuttosto che concentrarle tutte insieme le varie ventole che aggiungerete.

        Una volta messa in opera il nuovo gruppo ventola-dissipatore, avrete terminato la parte fisica piu' importante dell'Overclock. Se avrete fatto un discorso progressivo, allora avete messo in opera anche la ventola esterna di flusso; in questo caso l'unica cosa da verificare e' che le due ventole non interferiscano tra loro, ma anzi, quella di flusso in qualche modo favorisca l'arrivo di aria fresca a quella posta sul dissipatore.


        Questo tipo di Overclock, e' generalmente quello piu' diffuso, ed e' quello che da' i migliori risultati in termini di prestazioni-stabilita'; infatti vi consentira' di alzare di parecchio il limite dell'overclock, anche se a scapito della stabilita'; in sostanza tocchera' a voi poi trovare il giusto compromesso tra queste due cose facendo prove su prove.
        Una volta che avrete trovato il giusto bilanciamento, e sarete sicuri che le frequenze trovate siano stabili, allora potrete dire di avere messo in pratica un buon Overclock.
        Non importa se le nuove frequenze siano non troppo dissimili da quelle di default; infatti quello che avrete messo in opera in realta' e' un nuovo MINIMO GARANTITO: ovvero la base di partenza per un successivo step di overclock, che pero' rientra nella gategoria degli OC "pesanti". Nel caso vi fermiate qui, tenete presente che da quei valori di base, potrete comunque aumentare i valori di frequenza a seconda del "grado di tolleranza" delle applicazioni che userete; potrete alzare i valori con giochi che lo tollerano di piu', e riabbassarli con giochi piu' pesanti che lo tollerano di meno.
        La Creative, per esempio ha un utile programmino che consente di settare i valori di frequenza della scheda video anche per ogni singolo gioco che avete.
        La Asus ha un software di Overclock "dinamico" che abbassa automaticamente l'Overclock quando la temperatura della scheda sale troppo, grazie a dei sensori posti su di essa.
        http://www.productionig.com/contents.../motoko_05.jpg

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        • #5
          C) L'Overclock pesante.

          Ed eccoci giunti nel campo della ricerca della prestazione estrema. Tornando al discorso del paragrafo precedente, avremo la scheda a cui e' stato sostituito solo il gruppo ventola-dissipatore; cio' conportera' un innalzamento deciso del limite di Overclock, ma con un limite di stabilita' che si posizionera' ad un livello sicuramente inferiore; qui parleremo dei metodi che serviranno ad innalzare quel limite di stabilita' il piu' possibile vicino al limite di Overclock.


          La prima cosa da fare, e' quella di prevedere dei dissipatori per le memorie della scheda video. esse infatti, non scaldano mai eccessivamente, ma scaldano in modo non omogeneo, tale che il loro limite diventa proprio il calore indotto al loro interno. Questo spiega anche il perche' delle differenti tolleranze al calore che possono avere, a parita' di modello di chip, anche nell'ambito della stessa scheda. Una volta provveduto ad un loro raffreddamento dato dal ricambio d'aria forzato dalla ventola esterna di flusso, l'unica altra cosa da fare e' quella di applicare un dissipatore su di esse.
          Esso deve avere una caratteristica; DEVE ESSERE APPLICATO IN MODO CHE COPRA TUTTA LA SUPERFICIE DEL CHIP DI MEMORIA, IN MODO IL PIU' OMOGENEO POSSIBILE; infatti, a prescindere dall'efficenza del dissipatore, cio' che conta di piu' sara' la possibilita' di fargli dissipare il calore in modo omogeneo, che e' l'unica cosa che contrasta veramente il calore indotto interno. Per questo motivo, l'uso di colla epossidica per fermare il dissi sopra la memoria, non e' secondo me troppo efficente; perche' per esserlo toccherebbe spalmare uno strato uniforme che copra l'intero chip di memoria, cosa che non si fa mai per via del fatto che poi diventa estremamente difficile rimuoverlo in caso di bisogno, fermo restando le cosiderazioni fatte sulla colla epossidica sopra il chip grafico. Allora, rimane, o l'uso di grasso siliconico, ed il dissi bloccato con delle fascette (anche se in modi a volte "rocamboleschi"), o l'uso di nastro biadesivo termoconduttore, che e' quello che io preferisco. Esso, sicuramente non avra' l'efficenza di un grasso o di una colla; ma avra' il grande vantaggio dell'uniformita' di appoggio tra dissi e chip di memoria, e sopratutto la facilita' dell'applicazione e dell'eventuale disistallazione.
          Per i dissi, di solito si vedono delle soluzioni "strane", di solito ricavate dal taglio e dalla sagomatura di dissipatori piu' grandi; la cosa si puo' pure fare, ma tenete presente che il principio da seguire e' quello della ricopertura totale e omogenea di ognuno dei chip di memoria, TUTTI allo stesso modo. nel momento in cui voi dovreste approntare 8 o addirittura 16 pezzi di dissipatore, la cosa si complica parecchio...
          Vi conviene allora fare quanto segue: potrete trovare nei negozi di elettronica dei dissipatori di alluminio standard, progettati per il raffreddamento di componentistica elettrica ed elettronica generica; di solito hanno la sezione a forma di "U", e dimensioni varie; prendete quelli che hanno la larghezza del chip di memoria, circa 2 cm, e lunghezza di 5 o 6 cm; ognuno di essi potra' essere applicato in modo da coprire due chip di memoria ciascuno, messi a ponte; in questo modo, avrete due vantaggi: maggiore superficie disperdente con minimo ingombro e un'applicazione stabile basata su due appoggi; maggiore regolarita' nell'applicazione dei dissipatori.
          Io con la GF DDR, ne ho montati 4 in questo modo, che ci sono andati precisi al millimetro;
          con la TnT2Ultra, che ha 16 chip di SDRAM, ho tagliato ognuno di questi in 2, e ci vanno a loro volta precisi 8 dissipatori a ponti di due. E' importante che essi non tocchino altre componenti della scheda; sagomate eventualmente i dissipatori di conseguenza.
          Vanno comunque bene anche quelli con piu' alette; l'importante, ripeto, e' che essi appoggino bene sul chip di memoria, e che lo coprano tutto.
          Allo stesso modo, si potra' prevedere il raffreddamento di altri chip della scheda,come un RamDac esterno o un chip di acquisizione video per esempio, che manifestino surriscaldamento in presenza di Overclock; essi poi saranno raffreddati dalla ventola esterna di flusso, esattamente come i dissipatori montati sulle RAM.

          Altra parte che si puo' raffreddare, e' la parte posteriore del Chip grafico, sulla faccia opposta della scheda; molti si saranno accorti di come scaldi, anche non in presenza di Overclock; e' la parte da raffreddare piu' difficile in assoluto, e vediamo perche'.
          Il chip grafico, non e' inglobato sulla scheda, ma appoggiato, se non addirittura leggermente rialzato rispetto alla superficie di contatto; esso e' stato "cablato" sulla scheda, tramite i contatti che esso ha con il circuito stampato presente sulla scheda stessa; per cui, in realta', trasmette il calore alla superficie opposta della scheda, non per contatto, ma addirittura solo per vicinanza. Questo vuol dire, in sostanza, che raffreddare la parte posteriore con un dissipatore, comunque non avra' mai l'efficienza di un buon dissipatore applicato DIRETTAMENTE sul chip. Poiche' inoltre spesso in corrispondenza del chip, sono presenti delle piccole componenti che impediscono l'applicazione di un dissipatore direttamente su quella superficie, molti applicano, pur di mettere un dissipatore in quel posto, una "colata" di colla epossidica, dallo spessore enorme, su cui poi appoggiare il dissipatore.
          A parte il fatto che questa soluzione e' invasiva e devastante per la reversibilita' in caso di problemi con la scheda, essa secondo me e' pure poco efficace: infatti, sebbene il dissipatore si scaldi, in realta' esso non riesce ad estrarre molto calore, ma solo a dissiparne un po', e di solito una quantita' che alla fine e' la stessa di quello che fa la scheda SENZA questo accrocco sopra. Allora, in questi casi, e' preferibile decisamente l'applicazione di una ventola posizionata al di sopra della superficie interessata, il cui scopo e' UNA VENTILAZIONE DIRETTA E FORZATA di questa precisa area.....
          Se avete messo in atto i dissipatori sulle RAM, scoprirete che essi, messi a ponte, offrono un magnifico appoggio per il fissaggio della ventola, che sara' all'incirca delle stesse dimensioni di quella sul dissipatore del core. questa soluzione offre il vantaggio di non toccare alcuna parte della scheda, di avere una ventola a circa 1cm-1,5cm dalla zona interessata, che spara aria sul retro del chip, e guarda caso ANCHE sui dissipatori delle RAM, che gli fanno da cornice, almeno su due lati; questo garantisce anche che il suo flusso non interferisca con quello della ventola di flusso esterna.
          Altra soluzione e' quella di usare i fori (di solito 4) previsti intorno al chip, in' aggiunta dei due sfalsati che gia' avete usato per fissare il dissipatore sul core; in questo caso dovreste fornirvi di 4 bulloncini a stelo lungo di adeguate dimensioni, e di dadini per fermare questi supporti alla scheda e poi per posizionare il dissi ad una certa distanza...
          soluzione complicata: primo, perche' usando bulloni di ferro, i punti di contatto con la scheda vanno isolati con speciali guarnizioni di materiale isolante, non facilmente reperibili, e sensibili col tempo a rovinarsi; e secondo perche' cio' comporta anche il dover trovare una ventola i cui attacchi corrispondano perfettamente al passo imposto dai fori sulla scheda. Questa e' una soluzione difficile da attuare, e preferibilmente da evitare.


          Queste "aggiunte" di raffreddamento, come detto prima, hanno lo scopo di "stabilizzare" l'Overclock normale; nel senso che nel suo ambito, esse vi permetteranno, oltre che aumentare leggermente anche il limite di Overclock (ma di poco), sopratutto di innalzare il LIMITE' DI STABILITA' che avevate prima, portandolo ad essere prossimo a quello ultimo di Overclock. Questo vi consentira' anche un piu' ampio margine di tolleranza agli stress imposti al chip grafico dalle applicazioni piu' gravose.
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          • #6
            D) L'Overclock estremo.

            Qui, entriamo nel campo dello sperimentale, dell'eccesso; nel campo in cui quello che conta forse di piu' e' la sperimentazione e la verifica di un'idea.... Quasi sempre, i metodi che si usano non sono alla portata di tutti, nel senso che non basta dire "ho messo un Peltier sulla GF" e poi affermare di avere fatto un Overclock estremo, se poi non si sa cosa si vuole ottenere e cosa si sta rischiando veramente a mettere un Peltier su di un chip grafico;
            per cui, badate: qua tutto e' lecito, ma niente e' garantito....

            Innanzitutto esistono due tecniche da applicare al chip grafico, che provengono dal mondo dell'overclock delle CPU: esse sono il BURN IN e il LAPPING.

            IL BURN IN, consiste essenzialmente in un "rodaggio" del chip grafico a frequenze elevate per un determinato periodo di tempo; originariamente il suo impiego nasce per le CPU, e consiste nell'alzare il voltaggio per un certo periodo, affinche' le parti interne con maggiore resistenza (in particolare alcune giunzioni, su milioni!), sottoposte ad un flusso di corrente piu' elevata, si "assottiglino", in modo tale che, riabbassando il voltaggio, esse abbiano poi meno resistenza e quindi piu' stabilita' all'Overclock a parita' di frequenza;
            nei chip grafici invece, alzare il voltaggio della porta AGP, e' quasi sempre impossibile, e nei casi in cui invece lo sia (per es. sulla mia Asus P3B-F), e' oltremodo rischioso, perche' va ad alzare il voltaggio anche di parti che non lo richiederebbero, come il chipset della MoBo. Per cui, e' preferibile in questo caso, agire sulla frequenza del chip, con risultati quasi analoghi.
            In sostanza, si tratta di alzare la frequenza solo del chip per un certo periodo di tempo, di solito a scheda in configurazione di default, in modo che surriscaldi quel tanto che basta per avere un inizio di elettromigrazione nei punti di massima resistenza.
            I tempi, le frequenze, le modalita' giuste, non stanno scritte da nessuna parte, perche' non esistono regole precise; la frequenza di rodaggio dovrebbe essere aumentata progressivamente per alcune volte, mantenendo queste frequenze per un certo periodo di tempo, fino ad arrivare in prossimita' di quella limite; credo che basti avere come riferimento che qualunque disturbo visivo accusi la scheda, specialmente dopo un uso continuato a tali condizioni, sia il segno che si sia esagerato con la frequenza, e che quindi bisogna assolutamente diminuirla; per il resto, sulla tempistica, c'e' chi dice che addirittura non basterebbero 6 mesi per cominciare a vedere degli effetti significativi.... Chi avra' voglia di provare questa tecnica, si ricordi che essa si basa su una idea non verificabile direttamente, ma solo dai risultati. Personalmente io ho attuato questa tecnica con la mia GF DDR, con aumenti di 10Mhz in periodi di 2-3 settimane ciascuno, e oggi imputo una buona parte della tolleranza e stabilita' all'Overclock del mio GeForce proprio a questa tecnica.
            Sconsigliata ai frettolosi.

            Il LAPPING, invece, e' quanto di piu' invasivo, distruttivo, pericoloso, e incerto nei risultati voi possiate provare. Esso consiste essenzialmente nel "lappare", ovvero scartavetrare la superficie del chip grafico, in modo da scoprire la lamina di rame che ricopre il circuito stampato del Core. A prescindere che, e' una operazione altamente rischiosa, nel senso che se fatta non perfettamente, in pratica vi costringe a buttare la scheda, richiede una lappatura avente una perfetta coplanareita' con la superficie del dissipatore: qualunque avvallamento o bozzo, anche microscopico, di fatto vanifica il lavoro svolto, rendendo la dissipazione del calore addirittura peggiore di quella originale, per via del non perfetto appoggio dell dissipatore.
            Nei casi invece di Lapping perfetto, a parte la perdita assoluta della garanzia, si hanno mediamente vantaggi di abbassamento di temperatura nell'ordine di 2-3 gradi, secondo me troppo pochi, dato il rischio necessario per ottenerli.
            In ultimo, chip grafici come il GeForge, hanno gia' una superficie metallica di raccordo tra il dissipatore ed il rame che riveste il core; per cui su chip come questo, io vedo il lapping assolutamente inutile.
            Sconsigliato a chiunque.

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            • #7
              Esistono poi delle tecniche di raffreddamento alternative a quelle descritte finora; qui entriamo proprio nel campo dell'Overclock piu' spinto, con sistemi costosi e rischiosi nel loro uso; i principali di questi, sono:


              - La Cella di Peltier -
              Essa, consiste in un modulo da frapporre tra chip grafico e dissipatore, il quale, tramite un discreto consumo di corrente elettrica, crea una differenza fissa di temperatura tra le sue due superfici, di fatto creando un processo poderoso di estrazione di calore dal chip grafico, a scapito di un riscaldamento altrettanto poderoso del dissipatore, che dovra' essere molto piu' grande del normale e provvisto come minimo di due ventole, per sicurezza.
              ne esiste una versione "povera", la quale una volta attivata mantiene constantemente la differenza di temperatura tra le due superfici; essa e' anche la piu' pericolosa, in quanto non dotata di nessun controllo; in caso per esempio di arresto delle ventole, essa probabilmente fondera' insieme al chip!.
              La versione "ricca" invece, e' provvista di sensori di temperatura che regolano la corrente di modo che venga mantenuta una certa differenza di temperatura decisa a priori: e' anche la versione che provoca meno danni al chip.....
              si, infatti: la cella di Peltier, ha due grossi limiti:
              1) essa sottopone a stress termico, anche se di segno opposto, la circuiteria del chip grafico, ovvero a micro-dilatazioni e contrazioni continue le piste e sopratutto le giunzioni del Core; infatti, il chip grafico varia continuamente la sua temperatura in funzione del lavoro che sta svolgendo, per periodi spesso brevi; il peltier invece nasce originariamente per dare un raffreddamento spinto a componenti elettronici che svolgono il loro lavoro in modo fisso e continuativo nel tempo;
              per cui, se anche solo una di queste giunzioni salta, addio chip......
              Quello coi sensori in parte risolve, perche' il controllo della temperatura e' dinamico, per cui il Peltier comincia a funzionare solo quando aumenta la temperatura del chip e smette di funzionare se la temperatura si riabbassa; il limite consiste nel fatto che questa operazione la fa in modo automatico, e certe volte si rivela controproducente;
              quello semplice invece, sottopone a degli sbalzi enormi e continui di temperatura l'interno del chip, per cui se lo volete provare, prendetene uno con differenza di temperatura non superiore ai 40° gradi.
              2) entrambi i sistemi hanno lo stesso problema della formazione di condensa su di essi e conseguentemente il pericolo di cariche elettrostatiche nocive che possono bruciare il chip grafico. l'unico modo per evitare cio' sarebbe quello di provvedere ad una perfetta ventilazione e ricambio dell'aria nell'intorno del sistema, e cio' si puo' ottenere solo con l'uso di un dissipatore sagomato in modo che scarichi l'aria in modo omogeneo nell'imtorno del chip. Se non ne esiste in commercio uno adeguato, tocca che ve lo fabbrichiate da soli, con risultati che potranno essere verificati solo a vostro rischio e pericolo.
              In conclusione, il principio e' ottimo, ma i rischi ed i costi elevati; la cella di Peltier e' di difficile reperimento e costosa, e pericolosa nel suo uso. Qualora usciranno versioni specifiche e collaudate di essa per i chip grafici (non escludo anche chip grafici col Peltier incorporato), allora il loro uso diventera' comune; per adesso, esse sono confinate nel campo dello sperimentale.


              - Il dissipatore raffreddato ad acqua -
              E' il sogno di qualunque overcloccatore: l'acqua ha la capacita' di assorbire calore, circa cento volte superiore di un analogo volume di aria;
              avere un dissipatore al cui interno circoli un liquido refrigerante, e' una cosa che gia' esiste per macchine come i grandi Mainframe, e certa componentistica elettronica ad alta produzione di calore; e si cominciano a vedere sulla rete i primi esemplari in vendita, pensati per i PC; hanno il grande vantaggio, oltre all'estrema efficienza, della adattabilita' e degli ingobri ridotti del dissipatore, oltreche' la possibilita' di creare un sistema di raffreddamento integrato che vada ad interessare tutti i chip della MoBo, facenti capo ad un unico sistema di ricircolo e raffreddamento; il grande problema e' il costo del sistema, la sua complessita' e gli ingobri dello scambiatore di calore (di solito un vero e proprio radiatore), che ne sconsigliano l'uso per i chip attuali; oltreche' il rischio, insito nel portare acqua in prossimita' di circuiteria elettronica, di perdite che possono rivelarsi distruttive per il PC.
              Un suo uso solo sulle schede grafiche attuali, sarebbe allora un puro esercizio di stile, dal momento che i costi e la complessita' non sarebbero ripagati da analoghe prestazioni superiori, oltreche' dal fatto che non sarebbe possibile sfruttarlo per tutta la scheda video, la quale si troverebbe ad essere molto sbilanciata nel raffreddamento di tutte le sue compomenti. Esso pertanto, rimane per il momento relegato alla categoria delle spermentazioni piu' spinte.

              - Il raffreddamento ottenuto con circuito sigillato al Freon e pompa di calore -
              Stesso discorso di prima: qui siamo in presenza di un sistema la cui efficienza e' stimata dalle 4 alle 5 volte superiore al raffreddamento ad acqua; ma anche la sua complessita' ed il suo costo sono proporzionati di conseguenza.
              Si basa essenzialmente sul funzionamento delle pompe di calore, che sono "il cuore" dei condizionatori d'aria e dei frigoriferi: utilizza un gas, di solito il freon, il quale, in un circuito siggilato, "estrae" letteralmente il calore dal chip, portandolo a temperature prossime anche ai 40° sottozero; questo puo' essere ottenuto o mediante l' incapsulamento dell'intera scheda video, o mediante l'applicazione di uno scambiatore di calore come dissipatore sul chip (molto meno efficiente). Per il momento, e' stato usato ad un certo livello solo per il raffreddamento delle CPU, e si e' visto qualche esempio di uso per il raffreddamento dei chip grafici, specialmente con l'uso di piastre dissipatrici a contatto; in questo caso valgono le stesse limitazioni del Peltier, sopratutto per quanto riguarda la formazione di condensa.

              Entrambi questi sistemi, potrebbero essere il futuro, specie se continuera' questa rincorsa alle frequenze sempre piu' alte, non seguita da un proporzionale abbassamento del voltaggio; ma essi dovranno essere previsti sin dall'origine nel progetto dei chip, affinche' si possa assistere ad una diffusione di questi sistemi a costi accettabili. Per il momento, rimangono una punta di diamante nelle sperimentazioni piu' spinte dell'Overclock.

              E con questo credo di aver accennato ai principali sistemi di raffreddamento che oggi esistono.
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              • #8
                Passiamo ora alla metodologia con cui testare la bonta' dell'Overclock della scheda.
                Di solito, vengono scelte delle applicazioni "campione", che hanno la caratteristica di stressare pesantemente la scheda, onde portarla alle peggiori condizioni di lavoro e verificare la bonta' delle modifiche effettuate.
                In questo senso si scelgono delle applicazioni che testano la scheda sia in OpenGL, sia in D3D, e sia dei benchmarks, ovvero programmi fatti apposta per questo, che danno modo di verificare TUTTE le componenti della grafica della scheda, sia in ambito lavorativo (programmi), e sia in ambito ludico (giochi).
                Di solito, si ritiene che sia sufficente, far girare piu' di una di queste applicazioni per circa una mezz'ora ciascuna, e, se tutto procede per il meglio, il test potra' essere considerato superato.
                Il programma dovra' girare preferibilmente a risoluzioni e profondita' colore elevate, e non dovra' manifestare il benche' minimo difetto visivo; condizioni queste irrinunciabili per la riuscita della prova.
                Comumque, calcolate che test analoghi vengono compiuti dai produttori Hardware per valutare le stesse cose, in ambito di preserie della scheda, come detto qualche capitolo prima: solo, che queste prove invece durano giorni se non addirittura settimane; per cui prendete i vostri risultati sempre con le pinze, perche' essi in realta' daranno solo delle indicazioni, non certezze assolute; e la sorpresa potra' essere sempre dietro l'angolo.

                In generale, sono preferibili come tester le applicazioni (giochi e programmi), piuttosto che i benchmarks; questo perche' essi spesso hanno delle peculiarita' che non riflettono pienamente il reale uso della scheda. Dei giochi e dei programmi poi, si scelgono di solito gli ultimi "Killer Applications" , cioe' quegli applicativi che stabiliscono i nuovi parametri di riferimento Software per il nuovo Hardware.
                Non ha senso, infatti, prendere il gioco del cuore, magari vecchio di due anni, e testare l'overclock con esso: sicuramente i risultati non saranno indicativi, dato che esso sicuramente risultera' poco stressante per le caratteristiche delle schede di oggi.
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                • #9
                  L'Overclock intelligente

                  Abbiamo affrontato l'Overclock in modo che esso possa essere considerato una trasformazione graduale della scheda, cercando di stabilire piu' che altro ad ogni passo dei nuovi minimi, piuttosto che cercare nuovi massimi....
                  Il motivo e' semplice: ci sono altri fattori che incidono pesantemente sulla valutazione della riuscita di un Overclock, ed in particolare sulla sua stabilita'; fattori che costituiscono spesso motivo di confusione o di errate valutazioni.

                  - Il primo di questi fattori, e' la stabilita' dei drivers.
                  Quando si overclocca una scheda, buona parte della riuscita, soprattutto della stabilita' dell'Overclock, dipende dalla stabilita' dei drivers; spesso capita che certe frequenze vengano sostenute meglio grazie a drivers piu' stabili dei precedenti oppure grazie ad un nuovo Video BIOS, che permettendo un diverso uso della memoria della scheda, di fatto innalza la sua tolleranza all'Overclock.
                  Altre volte capita che dei nuovi drivers, essendo piu' ricchi di Features, facciano lavorare maggiormente la scheda, di fatto abbassando il suo limite di tolleranza all'Overclock; tutto questo diventa una variabile, che sovrapponendosi alle problematiche esposte prima, rischia di creare confusione nel momento in cui voi, testando la scheda, dobbiate valutarne la effettiva stabilita'.

                  - Altro di questi fattori, e' la potenza del sistema.
                  Poiche' la scheda video e' una periferica che lavora integrata in un sistema, essa ne subisce per forza di cose l'influsso ; in linea di massima si ha una tolleranza all'Overclock maggiore con sistemi meno potenti, e questa tolleranza diminuisce mano a mano che il sistema diventa piu' potente...
                  Il motivo e' semplice: il vero limite della scheda e' quello col sistema piu' potente, mentre coi sistemi minori, la scheda di fatto e' sottosfruttata, dandogli una tolleranza maggiore. E questo discorso e' valido per qualunque scheda video, comprese quelle dotate di Features che le rendano anche le piu' indipendenti possibile dal sistema.

                  - Altro di questi fattori, sono le Features della scheda video.
                  Oggi, con la continua introduzione di Features nuove, che vanno sia dal supporto di nuovi effetti grafici, sia al progressivo trasferimento in Hardware di tutte le fasi di lavorazione della grafica 3D, diventa sempre piu' problematico valutare il reale impatto dell'Overclock su di una scheda; in realta', spesso ci si trova nell'imbarazzo di dover giudicare se una nuova Feature viene veramente "sostenuta" dall'Overclock, in mancanza di un numero sufficiente di applicativi che la sfruttino seriamente, e magari in presenza di alcuni Benchmarks o Demos che ne danno solo un esempio di utilizzo.

                  Per questo motivo, e' buona norma procedere gradualmente con l'Overclock, perche' cio' dara' modo di avere sempre un punto fisso di riferimento minimo da cui partire per stabilire la bonta' delle modifiche attuate, sia rispetto ai drivers, sia rispetto al sistema, sia rispetto alle nuove Features.
                  In questa ottica, sara' necessario che chi effettua l'Overclock, sia in grado di giudicare in modo corretto gli effetti di cio' che fa, essendo in grado di risalire alle sue cause; il metodo proposto puo' quindi fornire una buona piattaforma logica di lavoro.
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                  • #10
                    Detto questo, affrontiamo l'ultimo argomento di questo articolo: quando conviene fare l'Overclock.

                    Le schede grafiche odierne, sono basate su chip grafici aventi architetture sofisticate, in grado di consentirgli una mole impressionante di calcoli al secondo; del resto, le memorie Video si stanno adeguando alle caratteristiche di queste nuove generazioni di chip, diventando anch'esse sempre piu performanti, ed ultimamente (anche ricordando le caratteristiche dei semiconduttori citate all'inizio dell'articolo), privilegando soluzioni costose e sofisticate come il Double Data Rate (DDR), od il Quadruple Data Rate (QDR, di prossima introduzione), che consentiranno di adeguare le prestazioni delle memorie alle prestazioni del chip grafico, piuttosto che aumentargli troppo la loro frequenza di lavoro con conseguente aumento di produzione di calore.

                    In linea di massima, ci troviamo gia' di fronte ad una generazione di schede video in cui il limite alle prestazioni non e' piu costituito dalla potenza di calcolo del chip grafico, ma essenzialmente dai colli di bottiglia (Bottlenecks) che si vengono a formare sia tra core e memoria della scheda video, sia tra scheda video e sistema (bus AGP).
                    Il Bottleneck, e ' quella situazione limite in cui il flusso di dati che transita su di un dato canale, satura la cosidetta banda passante della stessa, ossia la sua capacita' massima di trasferire dati al secondo.

                    Questo si puo' tradurre nella seguente situazione:

                    Alle basse risoluzioni e basse profondita' colore, la schede video moderne sono essenzialmente CPU-Limited, ossia il "tappo" alle prestazioni viene o dalla scarsa potenza della CPU, o da un bottleneck sul bus AGP; in questo caso, a qualunque Overclock sottoponiate la scheda video, i benefici saranno irrisori, dal momento che il vero freno alle prestazioni non dipende da essa.
                    Cio' diventa molto meno evidente qualora si abbia invece una GPU: il chip grafico si fa carico della maggior parte della costruzione della scena 3D; allora in questo caso, il freno verra' dal limite delle potenzialita' della GPU e dalla parte residua di dipendenza dalla CPU.
                    in questo caso invece, l'Overclock avra' dei benefici, anche alle basse risoluzioni, sopratutto con sistemi poco potenti; ed il tappo si dividera' equamente fra il canale tra Core e memorie video della scheda, e resto del sistema (CPU poco potente, bottleneck sull'AGP, ecc..).

                    Alle alte risoluzioni e profondita' colore invece, le schede saranno Fill-rate Limited, ovvero il tappo sara' costituito o dal limite della capacita' di rendering del chip grafico, oppure dal bottleneck tra core e mem, e per quanto riguarda il trasfer rate, soprattutto dal trasferimento delle textures. In particolare, la situazione diventa critica con i chip a 256bit, i in quanto essi sono accoppiati attualmente con memorie che hanno un bus fisico al massimo di 128bit (256bit equivalente con le DDR RAM).
                    Con le GPU, e' predominante soprattutto quest'ultimo aspetto, in quanto si e' arrivati ad un limite industriale nell' architettura delle memorie; l'introduzione recente di memorie DDR, compensa in parte questo limite, raddoppiando di fatto la banda passante a parita' di frequenza; ma dagli ultimi esempi di GPU, gia' si e' visto come anche esse stiano diventando insufficienti rispetto alle potenze di calcolo del chip grafico;
                    e tenendo presente i grossi passi avanti gia' preannuciati dai produttori da qui a poco tempo sulle prestazioni dei chip grafici, sicuramente vedremo a breve nuove soluzioni, se non addirittura nuove architetture, sia per i chip (probabile aumento del bus), e sia per le stesse memorie (QDR; introduzione delle Embedded RAM?).


                    Per concludere, possiamo allora dire che, in generale, oggi conviene overcloccare le schede video tradizionali soprattutto se avete prestazioni insufficienti alle alte risoluzioni e profondita' colore (1024X768X32bit e' la risoluzione di riferimento odierna),
                    mentre i vantaggi maggiori li avrete ovviamente overcloccando una GPU, in quanto maggiormente coinvolta nel processo di formazione dell'immagine 3D, e piu' indipendente dal sistema.
                    E' chiaro pero' che se avete per esempio un monitor piccolo che vi imponga risoluzioni basse, l'Overclock sara' pressocche' inutile.
                    Per lo stesso motivo, vista anche la situazione di mercato che vede l'introduzione continua di nuovi modelli di schede video, e di nuovi standard grafici, il discorso Overclock ha un senso per la longevita' dell'acquisto: cioe', fermo restando la scelta a priori di una scheda che supporti il maggior numero possibile di nuove features, l'Overclock diviene quasi indispensabile ad un certo punto per allungare la vita lavorativa della scheda, diminuendo l'impatto con l'aumento continuo di richiesta di prestazioni da parte delle applicazioni piu' recenti.
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                    • #11
                      Un grazie a Nvitalia per la guida + che esauriente
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