Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Speciale Christopher Nolan: Perchè No.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

  • #16
    Originariamente Scritto da Trevor89 Visualizza Messaggio
    Secondo molti Nolan è troppo sopravvalutato.Probabilmente hanno anche ragione.Secondo me però,è anche vero che in molti(pure qua)lo sottovalutano troppo.Poi oh,son opinioni
    Per me non è sopravvalutato, con Memento ha dimostrato che ci sa fare. E c'ha saputo fare anche con Batman. Quindi ci sa fare sia con film autoriali che non.
    Il problema è che dopo Batman, l'enorme successo che ha avuto, l'ha condizionato. Ora non si capisce più bene cosa vuole fare.
    http://whilecitysleep.tumblr.com/

    Il mio blog sul cinema :)

    Comment


    • #17
      Di certo giudicare un film banale o un blockbuster solo perché ci sono molti effetti speciali mi sembra abbastanza riduttivo.Di base la cosa più importante è che ci sia una buona storia, poi ovviamente bisogna anche saperla raccontare, ma personalmente ritengo che ad esempio né inception né the prestige manchino di queste due caratteristiche.

      Comment


      • #18
        Prestige di sicuro no, Inception invece come sceneggiatura non è un granché.
        M'illumino d'immenso.
        Shepard

        Comment


        • #19
          Originariamente Scritto da Ryan Visualizza Messaggio
          Di certo giudicare un film banale o un blockbuster solo perché ci sono molti effetti speciali mi sembra abbastanza riduttivo.Di base la cosa più importante è che ci sia una buona storia, poi ovviamente bisogna anche saperla raccontare, ma personalmente ritengo che ad esempio né inception né the prestige manchino di queste due caratteristiche.
          Io giudico un film in base alle sue immagini e a cosa mi dicono le sue immagini, perché un film è prima di tutto un susseguirsi controllato di immagini. La storia può benissimo essere banale, quasi non esserci come, al contrario, può essere complessa. Stesso discorso per l'audio.
          Io ho solo detto che Nolan ultimamente fa delle pellicole dove, ne intuisci le intenzioni autoriali, ma poi quello che ti ritrovi in mano è un polpettone pieno di roba che più che altro stupisce e stop. E infatti la gente è per lo più stupita da Nolan, e io dico giustamente, vista la mediocrità generale dei film che di solito ci propinano nelle multisale. Non critico poi l'effetto speciale, critico l'utilizzo dell'effetto speciale il quale, in questa sede, è usato soprattutto per farti digerire il polpettone.
          http://whilecitysleep.tumblr.com/

          Il mio blog sul cinema :)

          Comment


          • #20
            Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
            La vita è bella/La grande bellezza con facili contenuti arrivano a vincere l'oscar di miglior film straniero.
            Un momento, La vita è Bella è stato nominato anche come miglior film, la statuetta se l'è aggiudicata Shakespeare in Love che è una pellicola di una poesia sublime e tanto di cappello, guardarlo in lingua originale equivale a raggiungere l'estasi.

            Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
            Interstellar per me è un gran dispiegamento di forze e professionisti che però ha portato ad un film banale, caduto come una peracotta nella trappola del genere di fantascienza.
            Eh già, Nolan è partito dalla supersimmetria per arrivare alla teoria M e alla teoria delle stringhe.
            In un unico film.
            Che banalità.
            Non c'era neanche un mostro o un cattivo tatuato.
            Neanche una scena di massacro con un fucile al plasma.
            Banalissimo.
            Puah
            Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
            Memento: film tanto semplice
            Questa non la commento nemmeno
            Last edited by Phantasmagoria; 11 February 2015, 17:52.
            ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
            Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

            Comment


            • #21
              Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
              Io giudico un film in base alle sue immagini e a cosa mi dicono le sue immagini, perché un film è prima di tutto un susseguirsi controllato di immagini. La storia può benissimo essere banale, quasi non esserci come, al contrario, può essere complessa. Stesso discorso per l'audio.
              Per carità, se la dovessi leggere in questo modo invece che andare al cinema andrei a una mostra fotografica o di dipinti.
              Sembra di sentire quei discorsi sulla gente che smette di ascoltare il cantante indipendente quando passa ad un'etichetta major perché improvvisamente diventa troppo commerciale.Nel caso specifico un regista che parte con un bel film a basso costo e quando gli aumentano il budget di spesa diventa subito uno che esagera per accaparrarsi il pubblico.
              Poi ognuno la vedrà a modo suo ma io non me la bevo

              Comment


              • #22
                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                Un momento, La vita è Bella è stato nominato anche come miglior film, la statuetta se l'è aggiudicata Shakespeare in Love che è una pellicola di una poesia sublime e tanto di cappello, guardarlo in lingua originale equivale a raggiungere l'estasi.
                E anche se è stato nominato come miglior film, cosa cambia al mio discorso? Sempre di Oscar americani si parla. La vita è bella ha vinto l'oscar come miglior film straniero, come La grande bellezza. Io ho fatto il collegamento tra i due.

                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                Eh già, Nolan è partito dalla supersimmetria per arrivare alla teoria M e alla teoria delle stringhe.
                In un unico film.
                Che banalità.
                Non è questo il punto infatti. Il punto è: ha tirato in ballo tutte queste cose per ottenere cosa? Cosa voleva dirci? Voleva farci notare che esiste la teoria delle stringhe o farci sperare nella scientificità dell'amore? Della vita dopo la morte? Se esiste la morte.
                A me tutto questo sa di polpettone new age, perché tiri in ballo robe scientifiche molto serie ma le mescoli ad una retorica hollywoodiana di romanticismo e amore per farle digerire al pubblico normale il quale, ovviamente, strabuzzerà gli occhi. "Non c'è paragone con 50 sfumature di grigio". Grazie alla fava che non c'è paragone.

                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                Non c'era neanche un mostro o un cattivo tatuato.
                Neanche una scena di massacro con un fucile al plasma.
                Banalissimo.
                Puah
                Hai proprio travisato tutto.
                Comunque guardati Solaris o Stalker, di Tarkovskij, o Odissea nello spazio di Kubrick. Guardati L'ignoto spazio profondo di Herzog. E se li hai già visti, riguardali. Oppure guardati La jetée, anche se è un cortometraggio. Poi giudica te se, per me, il massimo di un film di fantascienza è un fucile al plasma, cattivi tatuati, mostri o l'effetto speciale.


                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                Questa non la commento nemmeno
                Sei talmente irato da non aver neanche capito che io avevo fatto un complimento a Nolan. "Memento tanto semplice quanto efficace" è un complimento a casa mia. In italiano trattasi di "comparativo di uguaglianza". Un film semplice ma allo stesso tempo potente e complesso nella sua semplicità, quello per me è un gran film. Un film che non necessita di orpelli visivi extra per arrivare allo spettatore né di dialoghi prolissi e pomposi, bastano le immagini.
                Interstellar al contrario, non è un gran film a mio giudizio perché è pretenzioso. Viene tirata in ballo un sacco di roba senza approfondirne una producendo, ovviamente, buchi immani, scientifici e non. Buchi che vengono coperti con che cosa? Con romanticismo, new age ed effetti speciali spaccamascella. Succede la stessa cosa quando si spazzano i cocci rotti sotto un bellissimo tappeto. Tu vedi il bellissimo tappeto e ne sei affascinato. Diverso invece se sei abituato anche a guardare cosa c'è sotto il tappeto.
                Nolan è pretenzioso perché ti mette sul tavolo domande sì nobili alle quali però non dovrebbe rispondere, quello spetterebbe allo spettatore. Invece lui da delle risposte confuse perché si devono comunque incastonare in una narrativa da film hollywoodiano, non in un documentario scientifico, si devono incastonare in una storia che deve essere circolare per non tradire lo spettatore di Batman. Io non sto dicendo che Nolan lo abbia fatto apposta. Sto dicendo che però lo ha fatto.

                Originariamente Scritto da Ryan Visualizza Messaggio
                Per carità, se la dovessi leggere in questo modo invece che andare al cinema andrei a una mostra fotografica o di dipinti.
                Il cinema è infatti arte caro mio. Quando io vado al cinema, non vado solo per essere intrattenuto, vado per uscire dalla sala cambiato. Sai cosa diceva Hitchcock che sicuramente ne sapeva più di me che di te? "Nel film di finzione, il regista è un dio e deve creare la vita. Per fare un film bisogna unire tra loro tutta una serie di impressioni, di forme espressive, di punti di vista". Non a caso esiste il montaggio, esiste la fotografia, esiste la regia di un film, esistono la sceneggiatura e tante altre cose. Ovviamente, da spettatore normale, è giusto che tu non ti accorga di queste cose, né che veda la fatica dietro ad un film, però ci sono. Altrimenti, se la metti solo sul piano del mero intrattenimento, e vuoi passare tre ore piacevolmente, siamo d'accordo: Nolan è uno splendido intrattenitore. Ma a sto punto va bene tutto, anche i Mercenari, dove mi sono molto divertito da fan di Sylvester. "Ma Forrest Gump è meglio perché ci parla di persone handiccapate e di quanto è brutta la guerra".


                Originariamente Scritto da Ryan Visualizza Messaggio
                Sembra di sentire quei discorsi sulla gente che smette di ascoltare il cantante indipendente quando passa ad un'etichetta major perché improvvisamente diventa troppo commerciale.Nel caso specifico un regista che parte con un bel film a basso costo e quando gli aumentano il budget di spesa diventa subito uno che esagera per accaparrarsi il pubblico.
                Poi ognuno la vedrà a modo suo ma io non me la bevo
                Io ho semplicemente fatto questa osservazione. Che Nolan, dopo il successo con Batman, ha fatto solo film pretenziosi. Che lo faccia intenzionalmente o meno, questo non lo so, ma in Inception e Interstellar io ci vedo film pretenziosi. Non me ne frega niente del budget. Hitchcock faceva bellissimi film con un sacco di soldi mentre Mario Bava faceva bellissimi film con pochi soldi. Quindi, come la mettiamo?
                Last edited by H Sakuragi; 12 February 2015, 14:51.
                http://whilecitysleep.tumblr.com/

                Il mio blog sul cinema :)

                Comment


                • #23
                  Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
                  E anche se è stato nominato come miglior film, cosa cambia al mio discorso? Sempre di Oscar americani si parla.
                  Ah. parliamo di Shakespeare in Love? Quello del regista inglese John Madden? Scritto da Tom Stoppard (inglese)? Con il 95% di attori inglesi? quel Shakespeare in Love girato in Inghilterra? Che racconta la storia d'amore di un drammaturgo e poeta Inglese?

                  Americanissimo

                  Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
                  Non è questo il punto infatti. Il punto è: ha tirato in ballo tutte queste cose per ottenere cosa? Cosa voleva dirci? Voleva farci notare che esiste la teoria delle stringhe o farci sperare nella scientificità dell'amore? Della vita dopo la morte? Se esiste la morte.
                  punto 1: solo il fatto che tu ti stia ponendo questi quesiti e sia incerto sulla risposta contraddice la supposta "banalità" del film. Non mi interessa se il film ti sia piaciuto o meno, come dici tu il cinema è arte ed in quanto tale soggettiva.
                  Però banale proprio non ci sto, ma perchè palesemente non lo è. Cioè solo per il fatto che ci siano dei sentimenti di mezzo rende il film banale? Retorica Hollywoodiana? In Interstellar? Ma ti sei drogato?
                  Il fatto è che pur di dar contro al film ti sei contraddetto una miriade di volte: parti ponendo dei quesiti, poi dici che Nolan non dovrebbe rispondere ad alcuna domanda ma dovrebbe farlo lo spettatore, quindi di conseguenza Nolan risponde in maniera confusa... tutto ciò non ha alcun senso!
                  Elencami un solo film in cui il regista non da nessuna risposta ma le trova solo lo spettatore, no perchè manco Kubrik arrivava a tanto.
                  Ci vedi dei buchi immani nella regia e nella scrittura, ma ti prego elencameli questi buchi, sul serio fai un elenco altrimenti sono critiche scritte a casaccio.
                  ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                  Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

                  Comment


                  • #24
                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    Ah. parliamo di Shakespeare in Love? Quello del regista inglese John Madden? Scritto da Tom Stoppard (inglese)? Con il 95% di attori inglesi? quel Shakespeare in Love girato in Inghilterra? Che racconta la storia d'amore di un drammaturgo e poeta Inglese?
                    E ridaje. Il mio era un esempio, quello de La vita è bella, per far vedere che gli oscar non vanno presi come il Vangelo. Premiano spesso un modo di fare cinema americano, non che premiamo i film americani perché sono americani -_-
                    Premiano un Rocky come miglior film (sogno americano), invece che Taxi Driver (fallimento degli USA). Premiano La grande bellezza perché è un film che da esattamente quello che si aspettano loro dall'Italia: Dolce Vita romana e corruzione. Per dire. Poco importa se gli italiani, e i romani nello specifico, non sono "esattamente" così nella realtà.
                    Shakespeare in love non l'ho mai visto quindi non posso giudicare. Posso solo intuire malignamente che hanno premiato Shakespeare perché LORO, culturalmente, vengono da Shakespeare: sempre anglofoni sono eh. Tanto che ne hanno prodotto una versione califoniana di Romeo e Giulietta con Leonardo Di Caprio. Dopo il film invece sarà stato bellissimo e ripeto, non posso giudicare. Me lo guarderò prima o poi.


                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    punto 1: solo il fatto che tu ti stia ponendo questi quesiti e sia incerto sulla risposta contraddice la supposta "banalità" del film.
                    Non è che sono incerto io, ti ho scritto papiri di roba a cui non controargomenti parlandomi del film ma giudicando la forma con cui scrivo le mie opinioni, sintomo che molto probabilmente non sai bene cosa rispondermi se non buttarla in caciara. Ti ho detto fino alla nausea che lui butta nello stesso calderone scienza, romanticismo, filosofia spicciola per arrivare a cosa? Ad un polpettone per contenuti tali da essere affascinante, e io dico LEGITTIMAMENTE, per lo spettatore normale assuefatto dalla mediocrità media da multisala e non curante di 100 anni di cinema.

                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    Non mi interessa se il film ti sia piaciuto o meno, come dici tu il cinema è arte ed in quanto tale soggettiva.
                    L'arte, di base, è soggettiva ma nasce per la collettività del tempo in cui viene prodotta, e solitamente pochi contemporanei la riescono a cogliere (Woody Allen aveva schifato Odissea nello spazio la prima volta, figurati). Solo che bisogna fare delle distinzioni. La soggettività sta poi nei gusti, la soggettività è quella che mi fa preferire Solaris di Tarkovskij a Blade Runner di Ridley Scott, mentre l'oggettività sta nel riconoscere che hanno fatto entrambi due grandi film. Ma Interstellar oggettivamente non è un film a questi livelli, per quanto sia un prodotto ottimamente confezionato, perché ha più di un difetto. Warhol diceva riferendosi alla pittrice Keane: Beh, se piace tanto alla gente vuol dire che un valore artistico ci dev'essere...se piace non può essere brutto». Ecco, per me possiamo dire la stessa cosa di Interstellar, ma tuttavia anche di Rambo o di Batman. E penso sia chiaro cosa intendesse in realtà Warhol.

                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    Però banale proprio non ci sto, ma perchè palesemente non lo è. Cioè solo per il fatto che ci siano dei sentimenti di mezzo rende il film banale? Retorica Hollywoodiana? In Interstellar? Ma ti sei drogato?
                    Non occorre offendere solo perché si mette in discussione il tuo film, a quanto pare, preferito del momento. È banale il risultato della pellicola, perché è tanta fatica sprecata, perché è un polpettone di troppe cose buttate lì, e ovviamente siccome sono troppe, si son fatti dei salti mortali per tenerle insieme e chiuderle forzatamente. Non ho detto che è banale perché ci sono dei sentimenti. È banale perché cerca disperatamente di essere profondo, mescolando le acque con un sacco di roba, senza però riuscirci.
                    E poi sì, la retorica hollywoodiana la vedo nel raccontare una storia circolare dove siamo accompagnati dall'inizio alla fine mano per mano, dove c'è l'happy ending, dove c'è il sentimentalismo facile, dove l'amore vince sempre, dove non bisogna mai abbandonare la speranza, dove il cattivo viene sconfitto e la principessa viene salvata, dove un padre di famiglia americano accetta dal giorno alla notte di andare nello spazio, grazie ovviamente alla Nasa, perché deve salvare la razza umana, dove una persona si ambienta nel futuro come se niente fosse, poco importa se il suo universo precedente è morto o la figlia è diventata vecchia quanto sua nonna. Però ste cose, evidentemente, sono una mia personale allucinazione dovuta alla droga.

                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    Il fatto è che pur di dar contro al film ti sei contraddetto una miriade di volte: parti ponendo dei quesiti, poi dici che Nolan non dovrebbe rispondere ad alcuna domanda ma dovrebbe farlo lo spettatore, quindi di conseguenza Nolan risponde in maniera confusa... tutto ciò non ha alcun senso!
                    I quesiti erano ripresi in maniera provocatoria in base a quello che vedi nel film. Ovviamente.
                    Sì, Nolan non dovrebbe rispondere invece ci racconta e risponde a tutto. C'è una storia precisa che ha un inizio e una fine circolare, ci sono rapporti precisi tra personaggi stereotipati, c'è un dramma preciso, un sentimentalismo preciso, c'è una scienza spesso farlocca che sputtana la trama più volte. In sostanza Nolan ci fa vedere tutto quello che possiamo vedere in un futuro ipotetico ma senza il mistero, senza lo stupore, senza il rischio, senza lo smarrimento, senza la tragedia. Il suo, nonostante una regia maniacale ed un dispiegamento di forze artistiche e professionisti di livello, è un lavoro che non si spinge oltre al convenzionale, non si spinge oltre all'uomo stereotipato che non si arrende mai. Perché pensare che Interstellar sia al contrario un film visionario, significa ignorare la storia del cinema e ignorare come sia la vita vera.
                    C'è una differenza fondamentale tra Odissea 2001 e Interstellar. Kubrick ci ha dato un'esperienza visiva in cui siamo lasciati a noi stessi nell'eterno mistero e nell'angoscia dell'essere. Nolan invece ci ha dato un racconto in cui al massimo ci si può immedesimare nel padre che ama la figlia prediletta.

                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    Elencami un solo film in cui il regista non da nessuna risposta ma le trova solo lo spettatore
                    Io intendevo un'altra cosa chiaramente ma qua devo spiegare qualsiasi cosa alla lettera. Intendevo portare lo spettatore ad indagare su delle risposte. Non suggerirle. Ma una cosa è farlo con la forza delle immagini, visto che stiamo parlando di cinema, una cosa è farlo raccontando-raccontando-raccontando.
                    Comunque accetto la tua sfida: prova a guardarti Tetsuo: The Iron Man, di Tsukamoto. Vediamo che risposte trovi da parte del regista

                    Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                    Ci vedi dei buchi immani nella regia e nella scrittura, ma ti prego elencameli questi buchi, sul serio fai un elenco altrimenti sono critiche scritte a casaccio.
                    A me non me ne frega niente della coerenza scientifica di un film, un film è finzione, mi importa del risultato. Dato tuttavia che la scienza è condizione sine qua non la trama di Interstellar non potrebbe esistere, purtroppo queste cose pesano come macigni:

                    http://www.ilpost.it/2014/11/09/problemi-interstellar/
                    Last edited by H Sakuragi; 13 February 2015, 10:41.
                    http://whilecitysleep.tumblr.com/

                    Il mio blog sul cinema :)

                    Comment


                    • #25
                      Ti rispondo al volo senza quotes per non dilungarmi.

                      1- Non è che non controargomento alle tue argomentazioni, a me non interessa affatto che tu mi dica "si è bello" perchè non potrebbe interessarmi di meno, se mi attacco alla forma è perchè il problema più palese riguarda esattamente quello: non puoi dire che Interstellar è banale perchè palesemente non lo è; con questo non sto dicendo che sia bello o che tu debba pensarlo, per me puoi dire "Interstellar non mi è piaciuto perchè A, perchè B, C e D", ma usare l'aggettivo banale con Interstellar non sta né in né in terra, è un ossimoro. I tuoi punti A-B-C-D si riducono a parlare di polpettoni e calderoni in cui è stato buttato dentro di tutto. Da questo è partita la mia discussione e lì finisce per quanto mi riguarda.

                      2- dico che parli un sacco per partito preso per le motivazioni che additi, tipo "Il suo, nonostante una regia maniacale ed un dispiegamento di forze artistiche e professionisti di livello, è un lavoro che non si spinge oltre al convenzionale, non si spinge oltre all'uomo stereotipato che non si arrende mai." è un commento che si potrebbe affiancare a qualsiasi dei film fantascientifici che hai citato (che ho visto e che adoro) a partire da 2001. Solo che li va bene perchè a te va bene, in Interstellar no e non si capisce il perchè.
                      Ma di nuovo, chissenefrega è soggettivo, se non ti è piaciuto amen mica bisogna convincerti del contrario, ma rifiuta l'aggettivo "banale" per dio

                      3- quando parla di buchi in una pellicola si sottintendono buchi narrativi, non buchi causati da una fallacia scientifica, specialmente in un film fantascientifico. Dato che di buchi narrativi non ne hai trovati, mi posti i buchi scientifici come se fosse stato il grosso problema del film.
                      Si perché è come se tu, al cinema, ti fossi scandalizzato nel mezzo della visione per questi "buchi", quando durante la visione gli unici che se ne sono accorti o lavorano alla Nasa o al Cern o hanno studiato al MIT.
                      Perchè gli errori scientifici di 2001 (allineamento di Saturno con i suoi satelliti per citarne uno macroscopico) non contano e quelli di Interstellar "pesano come macigni"? Non si sa, penso non lo sappia nemmeno tu, ma tant'è.

                      4- Discorso La Vita è Bella: ma guarda che lo sappiamo tutti che gli Academy siano incentrati sugli States e nessuno lo mette in dubbio, ma ti ho fatto notare che se il film di Benigni non ha vinto come miglior film è perché quell'anno ha vinto un altro film straniero e si è trovato di fronte la più brillante delle English-romantic-comedy. Chiamala sfiga se vuoi, ma hai preso l'esempio sbagliato e te l'ho fatto notare, ora puoi tentare di aver ragione su questo punto per ore cercando di dire che un film inglese che non hai nemmeno visto sia in realtà hollywoodiano, o meglio ancora possiamo chiudere qui il punto.
                      Last edited by Phantasmagoria; 13 February 2015, 12:01.
                      ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                      Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

                      Comment


                      • #26
                        Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                        per me puoi dire "Interstellar non mi è piaciuto perchè A, perchè B, C e D", ma usare l'aggettivo banale con Interstellar non sta né in né in terra, è un ossimoro. I tuoi punti A-B-C-D si riducono a parlare di polpettoni e calderoni in cui è stato buttato dentro di tutto. Da questo è partita la mia discussione e lì finisce per quanto mi riguarda.
                        banale agg.
                        1. Privo di originalità o di particolare interesse, quindi comune, ovvio, scontato, e sim.: discorso, frase, complimento b.; giudizî b.; un romanzo, una commedia, un film b.; con un b. pretesto; fare, condurre una vita b., un’esistenza b., piatta, uniforme (o, nell’esistenzialismo, inautentica). NOTA BENE QUA Si usa anche con sign. oggettivo e non spreg., riferito a modi, espressioni, tecniche, ecc., privi di originalità o di eccezionalità in quanto ormai noti ed estesi nell’uso comune.

                        E ribadisco, se ignori il cinema ormai noto ed esteso nell'uso comune (cit.), tutto questo per Interstellar ovviamente non vale.
                        Quando al contrario dico banale, ma se ti senti meno offeso posso usare l'aggettivo INAUTENTICO, lo dico in termini di risultato finale. La pellicola in sé è un lavoro artigianalmente maniacale, curato, li ho visti tutti i film di Nolan eh e questo non fa eccezione. È un regista certosino, che cura materialmente tutto, cura i particolari. Però, proprio in nome di questa grande mole di lavoro, in nome degli scopi alti che ti sei prefissato, se non si arriva tuttavia al punto, se si ostenta potenza ma non si arriva ad un dunque effiace, ad un'esperienza visiva che non ti cambia la vita, a parte intrattenerti al momento, è stata fatica sprecata. Meglio far di meno ma incidere di più. Interstellar è un bellissimo intrattenimento infatti, la gente si è appassionata ma se ne è appassionata come io sono appassionato di Ritorno al futuro. Non sta a disquisire, dopo aver visto Intestellar, sulle domande eterne dell'arte: cosa siamo, perché siamo, che cosa sta succedendo, cosa è la sofferenza, perché soffriamo, dove sta andando la tecnologia, la tecnologia ha superato la spiritualità? La gente non sta a disquisire su scene del film che ci hanno lasciato completamente interdetti. Interstellar non c'ha cambiato, dopo averlo visto. C'ha appassionato (parlo in generale, non di me ovviamente) perché è un film di intrattenimento cento volte più ben fatto della media. E questo è un MOTIVO A, la retorica hollywoodiana a cui non mi hai più controrisposto è un MOTIVO B.

                        Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                        2- dico che parli un sacco per partito preso per le motivazioni che additi, tipo "Il suo, nonostante una regia maniacale ed un dispiegamento di forze artistiche e professionisti di livello, è un lavoro che non si spinge oltre al convenzionale, non si spinge oltre all'uomo stereotipato che non si arrende mai." è un commento che si potrebbe affiancare a qualsiasi dei film fantascientifici che hai citato (che ho visto e che adoro) a partire da 2001.
                        Ma io parlo in base ai capolavori del cinema a cui sono abituato e alla storia dell'arte in generale. Se questo è il mio partito preso, allora sì, parlo per partito preso.
                        Per il resto, a parte che affiancare quel mio giudizio a tutti i film di fantascienza che ho citato significa, personalmente, non averli visti o far finta di averli visti. Poi, in secondo luogo, estremizzando il mio concetto alla lettera puoi sì benissimo affiancare quello che ho detto ai film citati ma io, non a caso, ho scritto "con la differenza che Intestellar non si spinge oltre".
                        "Non si spinge oltre al convenzionale, il convenzionale da cui partono tutti i film di fantascienza".

                        Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                        Solo che li va bene perchè a te va bene, in Interstellar no e non si capisce il perchè.
                        Ripeto. Pagine di post di argomentazioni per concludere che "non si capisce il perché non ti va bene". Non è che non mi va bene, per me era un film che nelle premesse poteva essere un capolavoro, la mia aspettativa era quella, invece è un film gigantesco, per densità di contenuti ed effetti speciali, ma non riuscito. E i motivi li ho elencati in tanti post. Mi scoccia pensando a Nolan, perché le sue intenzioni alla base di Interstellar erano sincere e si percepiscono. Quello che mi da fastidio invece ma che non c'entra, da appassionato di cinema, è tutto lo stupore attorno a questo film. Uno stupore che nasce dalla non curanza della storia del cinema, mi irrita che la gente si stupisca per qualcosa per cui non dovrebbe stupirsi se fosse un po' più attrezzata culturalmente. Ma ripeto, questo non è colpa della gente e non è un argomentazione a discapito di Interstellar.

                        Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                        3- quando parla di buchi in una pellicola si sottintendono buchi narrativi, non buchi causati da una fallacia scientifica, specialmente in un film fantascientifico. Dato che di buchi narrativi non ne hai trovati, mi posti i buchi scientifici come se fosse stato il grosso problema del film.
                        Si perché è come se tu, al cinema, ti fossi scandalizzato nel mezzo della visione per questi "buchi", quando durante la visione gli unici che se ne sono accorti o lavorano alla Nasa o al Cern o hanno studiato al MIT.
                        Perchè gli errori scientifici di 2001 (allineamento di Saturno con i suoi satelliti per citarne uno macroscopico) non contano e quelli di Interstellar "pesano come macigni"? Non si sa, penso non lo sappia nemmeno tu, ma tant'è.
                        Con buchi invece io intendo anche lacune/mancanze/leggerezze/crepe/assenze/incrinature di tutti i tipi.
                        Per il resto io ho infatti detto: non me ne frega niente della veridicità scientifica di un film, un film è finzione. Se vuoi veridicità, ti cucchi un documentario. La fantascienza deve essere un pretesto per dire altro, non il fulcro di tutto, perché se è il fulcro di tutto allora devi essere ancora più severo. Il punto è che invece Interstellar pecca nel modo di raccontare le cose, invece che farlo per immagini, lo fa soprattutto con le parole. Interstellar è un racconto verbale continuo, Nolan ti racconta, ti racconta e ti racconta, e allora anche il racconto scientifico diventa fondamentale perché nel film la trama evolve perché SI PRENDONO DECISIONI sulla base di ipotesi scientifiche che i personaggi discutono continuamente. Grazie alla fava che nessuno si è accorto del realismo della scienza del film al momento della visione, non siamo astrofisici. Il fatto però è che se ne sono accorti tutti dopo perché analizzando il film, non è che parli di cosa ti hanno lasciato le scene, ma ti arrovelli sulla tanta carne al fuoco e la cosa non può non venire fuori dato che attraverso la scienza, Nolan tiene insieme la trama. Verte tutto su quello (la missione nello spazio, la relatività del tempo, viaggiare nel tempo, entrare in un buco nero, l'orizzonte degli eventi). Vogliamo poi parlare dei buchi dei personaggi? Devi provare compassione perché così si è deciso. Tutto è già prestabilito per lo spettatore. E i suoi personaggi sono stereotipati, accettano per esempio, come se niente fosse, eventi catastrofici ed esistenziali che farebbero impazzire chiunque nella realtà quando io e te saremmo già morti dopo poche scene, agiscono come si agirebbe in un mondo ideale dove l'eroe coraggioso salva il mondo. Se non sono buchi questi, non so. Dicono quello che ci aspettiamo che dicano, sono relazioni superficiali le loro. Succede la stessa cosa in Gravity eh. Solo che in Gravity la cosa fa vomitare da quanto è ancora più stucchevole, senza contare che la protagonista sarebbe dovuta morire subito invece la scampa sempre, per magia. E QUESTO È UN MOTIVO C.

                        Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                        4- Discorso La Vita è Bella: ma guarda che lo sappiamo tutti che gli Academy siano incentrati sugli States e nessuno lo mette in dubbio, ma ti ho fatto notare che se il film di Benigni non ha vinto come miglior film è perché quell'anno ha vinto un altro film straniero e si è trovato di fronte la più brillante delle English-romantic-comedy. Chiamala sfiga se vuoi, ma hai preso l'esempio sbagliato e te l'ho fatto notare, ora puoi tentare di aver ragione su questo punto per ore cercando di dire che un film inglese che non hai nemmeno visto sia in realtà hollywoodiano, o meglio ancora possiamo chiudere qui il punto.
                        Ma qua parlo col muro, bho. Sto dicendo che La Vita è bella ha vinto un Oscar perché era un film in sintonia col sentimento americano e spesso succede così. Quindi è un premio non del tutto attendibile, in generale, quello degli Oscar.
                        Non ho detto che 10 VOLTE SU 10, se è un film vince l'Oscar, come miglior film o miglior film straniero che sia, allora esprime necessariamente un modo americano di fare cinema. Lo vogliamo capire o no? Se sì, bene, altrimenti mi arrendo. Ti ho fatto altri esempi comunque ma se Shakespeare in Love vale per tutta la storia degli Oscar, allora alzo le mani. Nel frattempo però vatti a vedere i film che hanno vinto l'Oscar nelle ultime edizioni: 12 anni schiavo, Argo, The artist, Il discorso del re, The Hurt Locker, The Millionarie, The Departed. Tutti questi, chi più e chi meno, sono accumunati da un modo di fare cinema americano. E a me 12 anni schiavo piace ma onestamente è il film meno risucito dei tre che ha fatto Steve McQueen, per citare un regista che amo. E non ho paura ad accostare l'aggettivo banale, anche a 12 anni schiavo, o devo andare sul patibolo pure per 12 anni schiavo?
                        Last edited by H Sakuragi; 13 February 2015, 15:10.
                        http://whilecitysleep.tumblr.com/

                        Il mio blog sul cinema :)

                        Comment


                        • #27
                          Alla 15esima contraddizione ho deciso che hai totalmente ragione tu e non controbatterò.
                          Non capisco come tu riesca a dire tutto e il contrario di tutto ad un post di distanza, si vede che sarò una di quelle persone che tu definisci "normali".
                          ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                          Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

                          Comment


                          • #28
                            Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                            Alla 15esima contraddizione ho deciso che hai totalmente ragione tu e non controbatterò.
                            Non capisco come tu riesca a dire tutto e il contrario di tutto ad un post di distanza, si vede che sarò una di quelle persone che tu definisci "normali".
                            Ma in realtà, al di là di farmi capire "non sono d'accordo con quello che dici", non hai mai controbattuto realmente su Interstellar ma tant'è. Non ho visto alcuna tua analisi della trama, su come la trama è raccontata, su cosa ti è rimasto dopo la visione del film, che rapporto c'è con un Odissea 2001. Per dire. Si è parlato solo di cosa ne penso io.
                            L'ho visto subito che sei partito in quarta acceccato dalla rabbia. Per te è solo una questione di a me piace, a te non piace, di bianco o di nero.
                            "Non ti piace perché per te è banale? Allora sei scemo" (banale non significa schifoso).
                            "Memento semplice? Non meriti commenti" (io avevo detto semplice quanto efficace, non scarno quanto poco effiace).
                            "Retorica hollywoodiana? Ma ti droghi?" (poi ho elencato paro paro la retorica hollywoodiana, dopo di che il silenzio).
                            "Parti ponendo dei quesiti (i quesiti erano provocatori), poi dici che Nolan non dovrebbe rispondere ad alcuna domanda ma dovrebbe farlo lo spettatore, quindi di conseguenza Nolan risponde in maniera confusa... tutto ciò non ha alcun senso!" (Per forza non ha senso, il "di conseguenza" lo hai aggiunto tu).
                            "Buchi? Se mi dici buchi, si sottointendono sempre i buchi della trama. Intendi anche altro? Allora ti contraddici" (lo hai stabilito tu che i buchi sottointendono solo la trama).
                            "Dici che della veridicità scientifica di un film non ti frega niente? Però di Interstellar sì, allora ti contraddici" (non c'è una scena nel film che non sia giustificata da eventi scientifici, non è che ci troviamo davanti al monolite nero con le scimmie o ad una stanza settecentesca, non ci troviamo in pieno spazio davanti ad un quadro di Bruegel).

                            È sempre stato uno scomporre, decontestualizzare e rivoltarmi contro le mie stesse parole semplicemente perché evidentemente non avevi molto altro da dire dal punto di vista strettamente cinematografico. Tanto è vero che quando ad esempio faccio pure i complimenti a Nolan, per Memento, pure lì mi si è rivoltata contro la cosa a dimostrazione che, di quello che scrivo, o ci capisci poco o prendi quello che ti fa comodo, scartando il resto.

                            Al prossimo film di Nolan, lo giuro col mio sangue, andiamo al cinema insieme a vederlo e poi ne parliamo a voce
                            Last edited by H Sakuragi; 13 February 2015, 17:56.
                            http://whilecitysleep.tumblr.com/

                            Il mio blog sul cinema :)

                            Comment


                            • #29
                              Non ho mai controbattutto perchè, come ho scritto circa 6 volte, non mi interessa affatto farti cambiare opinione sul film, mi interessa sciogliere le cretinate che vengono scritte, tipo il "banale".
                              Definisci Memento "semplice quanto efficace" quando Memento è noto nell'intero pianeta per la sua complessità, tanto dal punto di vista crono-sequenziale quanto dal punto di vista dello spettatore che deve seguire i passaggi con la massima attenzione tenendo la sua mente sotto sforzo anche dopo il finale della pellicola. Orbene, tu sei riuscito a definire "semplice quanto efficace" un film tra i più complessi. Semplice è l'opposto di complesso, semanticamente. In poesia lo definirebbero un ossimoro.

                              Si, tanto in prosa quanto nella cinematografia il "buco" è narrativo, mi dispiace. in tal senso consiglio "Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi" di Rondolino (è una palla, ma non può farti che bene)

                              Originariamente Scritto da H Sakuragi Visualizza Messaggio
                              È sempre stato uno scomporre, decontestualizzare e rivoltarmi contro le mie stesse parole semplicemente perché evidentemente non avevi molto altro da dire dal punto di vista strettamente cinematografico.
                              Hai perfettamente ragione, ma non ho mai tentato di farti cambiare idea sul film, ho sottolineato (anche con rabbia come dici) le inesattezze oggettive che hai detto. Su un paio (tipo la Vita è Bella) potevi semplicemente dire "si ho fatto l'esempio sbagliato, mea culpa, succede" ed era morta li, ma invece non contento sei arrivato ad analizzare un film che non hai nemmeno visto... mah.
                              Onde chiuderla, ti faccio un esempio che può essere di più facile comprensione: è come se mi dicessi che la Ferrari Enzo non ti piace perchè è troppo costosa, la linea non ti aggrada, è pacchiana ed è lenta. Io ti ho fatto notare che "lenta" è una grandissima cazzata, ma proprio grossa, non mi interessa farti piacere la Enzo.
                              E in tutti i miei interventi ti ho fatto notare i motivi per cui non è lenta, non i motivi per cui non è costosa o abbia un'ipotetica bella livrea. Non mi interessa farlo.
                              Chiaro?

                              Ti rimando al mio primissimo commento di risposta. magari rileggendolo capirai.
                              Last edited by Phantasmagoria; 14 February 2015, 05:38.
                              ""Deep into that darkness peering, long I stood there wondering, fearing,
                              Doubting, dreaming dreams no mortal ever dared to dream before..."

                              Comment


                              • #30
                                Discutere solo sul primo significato della parole, senza il contesto, è come discutere del nulla. Banale ha più sfumature, ti ho citato la pagina del vocabolario. Ma siccome tu lo associ a cazzata nel caso di sto film, per te io avrò sempre detto una cretinata. A qualsiasi artista succede di toppare, di fare delle cose banali, ma questo non significa che sia banale ciò che lo ha portato ad un risultato banale. Io mi riferivo al risultato finale, IL FILM, non ai singoli contenuti del film che ho sottolineato più volte essere denso di argomenti seri.
                                Non sto quindi qua a perdere energie con un cavallo col paraocchi.

                                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                                Non ho mai controbattutto perchè, come ho scritto circa 6 volte, non mi interessa affatto farti cambiare opinione sul film, mi interessa sciogliere le cretinate che vengono scritte, tipo il "banale".
                                Tutta la discussione è girata sull'uso dell'italiano. Per te le parole hanno solo un significato che non può variare a seconda del contesto. Quindi vedi sopra.

                                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                                Definisci Memento "semplice quanto efficace" quando Memento è noto nell'intero pianeta per la sua complessità, tanto dal punto di vista crono-sequenziale quanto dal punto di vista dello spettatore che deve seguire i passaggi con la massima attenzione tenendo la sua mente sotto sforzo anche dopo il finale della pellicola. Orbene, tu sei riuscito a definire "semplice quanto efficace" un film tra i più complessi. Semplice è l'opposto di complesso, semanticamente. In poesia lo definirebbero un ossimoro.
                                Se ci basassimo sulla tua interpretazione univoca delle parole, le poesie non potrebbereno neanche esistere. Altro che ossimori. Perché le parole avrebbero un solo significato e non potresti farci un tubo. L'italiano è una lingua ricchissima proprio perché le stesse parole possono esprimere molte più cose del significato di base a seconda dei contesti.
                                Se non fossi un cavallo col paraocchi, capiresti che "semplice quanto efficace" è un complimento e fine della predica. Proprio perché il film contiene delle complessità, queste sono state raccontate in maniera semplice ed efficace. Il regista, con Memento, è arrivato al punto senza bisogno di fronzoli visivi e non. La grande opera d'arte è quella che traduce la fatica e la complessità in semplicità, a mio giudizio. Ecco perché lo ritengo il miglior film di Nolan. Ma ripeto, siccome sei un cavallo col paraocchi, semplicità = contrario di complessità quindi Memento = non complesso. Non è che possa farci molto. Sono le associazioni di un bambino dell'asilo o, per chi non è stupido, di chi vuol far finta di non capire. Tu a quanto pare capisci le cose solo per sillogismo.

                                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                                Si, tanto in prosa quanto nella cinematografia il "buco" è narrativo, mi dispiace. in tal senso consiglio "Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi" di Rondolino (è una palla, ma non può farti che bene)
                                Io consiglio invece il vocabolario della lingua italiana e tanta flessibilità mentale in più. Ah poi, per non essere da meno, ti consiglio il libro Scolpire il tempo, di Tarkovskij. Un libro molto più divertente del tuo, tanto SEMPLICE QUANTO EFFICACE, e soprattutto scritto da uno dei più grandi registi di sempre che i film li ha fatti davvero, non li ha teorizzati e basta.
                                E poi ti consiglio anche questo: https://www.youtube.com/watch?v=37wj...C299648CAB158F
                                dove Scorsese, un altro regista famosissimo e soprattutto americano, ti parla proprio del cinema americano nei suoi pregi e diretti. Così capisci anche cosa intendo per "retorica hollywoodiana".


                                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                                Hai perfettamente ragione, ma non ho mai tentato di farti cambiare idea sul film, ho sottolineato (anche con rabbia come dici) le inesattezze oggettive che hai detto. Su un paio (tipo la Vita è Bella) potevi semplicemente dire "si ho fatto l'esempio sbagliato, mea culpa, succede" ed era morta li, ma invece non contento sei arrivato ad analizzare un film che non hai nemmeno visto... mah.
                                Io non so, qua il "paraocchismo" raggiunge i livelli estremi.
                                1) Ho capito che nella stessa edizione degli Oscar de La Vita e Bella, il miglior film lo ha vinto un film anglosassone, al 100% anglossassone. Ma io infatti mi riferivo SOLO all'Oscar de La Vita è bella, ho citato una pellicola che tutti gli italiani conoscono per rendere meglio la mia idea. Un film che dava agli americani quello che volevano sentirsi dire per rifarmi alla discutibile attendibilità generale di questo premio che SPESSO, NON SEMPRE, premia determinati tipi di pellicole. E ho fatto altri esempi come del resto, al contrario, esisteranno altri esempi COME SHAKESPEARE IN LOVE che smentiscono la logica che ho portato avanti. NON MI SEMBRA DIFFICILE IL CONCETTO. CHIARO CHE SE ESISTESSERO SOLO GLI OSCAR DEL 1999, ALLORA HO FATTO L'ESEMPIO SBAGLIATO.
                                2) NON HO MAI ANALIZZATO SHAKESPEARE IN LOVE, HO MALIGNATO IRONICAMENTE. Se dico MALIGNAMENTE, ci sarà un motivo. Ho detto che non l'ho mai visto!!!

                                maligno
                                [ma-lì-gno] agg., s.

                                • agg.

                                1 Riferito a persona, che è di natura cattiva; che PENSA SEMPRE MALE DEGLI ALTRI; che agisce spinto da cattiveria SIN malvagio: persona m.; estens. riferito a cosa, che mostra cattiveria o che è conseguenza di cattiveria: critica m.

                                PENSARE MALE DEGLI ALTRI significa pensare male degli altri a priori. Io ho ironizzato su questo concetto, rilassati e fatti una risata!


                                Originariamente Scritto da Phantasmagoria Visualizza Messaggio
                                Onde chiuderla, ti faccio un esempio che può essere di più facile comprensione: è come se mi dicessi che la Ferrari Enzo non ti piace perchè è troppo costosa, la linea non ti aggrada, è pacchiana ed è lenta. Io ti ho fatto notare che "lenta" è una grandissima cazzata, ma proprio grossa, non mi interessa farti piacere la Enzo.
                                Ti rimando al mio primissimo commento di risposta. magari rileggendolo capirai.
                                Tolto che il tuo è un esempio un po' discutibile perchè un oggetto di consumo si valuta solo per la sua effettiva funzione pratica (e nel caso della Ferrari è il portarti in giro, non la velocità) mentre un film ha una finalità sociale ed è sottoposto a giudizi variabili (tranne il "banale", che non è ammesso dalla costituzione), il problema di fondo è che tu ritieni che la Ferrari Enzo sia veloce a priori grazie alla meccanica che ci sta dietro e grazie alla bravura imposta ai meccanici. Però a volte, anche la Ferrari si inceppa, NONOSTANTE TUTTO. Sta tutto lì il misunderstanding tra me e te. Ovvero che per te, una Ferrari Enzo, in quanto meccanica, sarà sempre veloce e io ovviamente non posso obiettare che sia lenta. Il fatto è che non ammetti la possibilità, remota o meno, che possano esserci dei guasti nella lavorazione e che la Enzo debba ritornare indietro perché ti ha lasciato a piedi uscita dalla fabbrica. Io infatti non questiono sul fatto che è sicuramente veloce per meccanica, giudico un'auto che, alla prova dei fatti, è capitato non essere veloce perché evidentemente qualcosa è andato storto Ragioni sempre per sillogismi: "660 cavalli = velocità", "Ferrari Enzo ha 660 cavalli", "Ferrari Enzo è veloce".

                                L'esempio più corretto per il mio giudicare Interstellar è questo: la Ferrari Enzo ha 660 cavalli, è indiscutibilmente veloce, ma mi ha lasciato a piedi. Il "banale" non sono i 660 cavalli ma il fatto che mi abbia lasciato a piedi. Oppure: questo coltello intagliato a mano è complessissimo, con un'incisione mi ha fatto scoprire la battaglia di Lepanto, peccato che alla fine non tagli bene.
                                Il polpettone di contenuti è il risultato finale, la somma di tutto, non i singoli contenuti in sé. Certo che se mi metto il paraocchi pure io allora farò l'ennesimo sillogismo: "Un film non banale ha contenuti seri", "Interstellar ha contenuti seri", allora "Interstellar non è un film banale". Tutto bello, peccato che per me un film vada giudicato per il risultato d'insieme, non per i singoli contenuti. Altrimenti anche Big Eyes non è un film banale perché mi fa conoscere la pittrice Keane, ha una bella fotografia, c'è un rinomato grande attore come Christopher Waltz e c'è un rinomato compositore come Danny Elfman, ecc. Il risultato finale però è una fetecchia di film.
                                Last edited by H Sakuragi; 14 February 2015, 17:30.
                                http://whilecitysleep.tumblr.com/

                                Il mio blog sul cinema :)

                                Comment

                                Working...
                                X