Ma no... Bisogna elevarli a interlocutori! dobbiamo parlamentarci!
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L'ISIS fa propaganda in stile GTA
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioMa no... Bisogna elevarli a interlocutori! dobbiamo parlamentarci!
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jenny piantala di provocare. mi sono davvero rotto le palle.
stessa cosa per gli altri: non rispondetele
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Leggendo certi commenti passa anche la voglia di esprimere la propria idea. Ok che ognuno la pensa a modo suo ma certi pensieri fanno venir voglia di auto bannarsi da gamesurf.
Scusa El Fundo non voglio provocare nessuno con questo pensiero.In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
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Originariamente Scritto da blackblaze78 Visualizza Messaggiocerto ma così poi fai come loro e poi non dimenticare che anche noi con le crociate, in nome della religione, abbiamo fatto di peggio...
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La particolarità dell'ISIS sta proprio nel suo potenziale bellico. Innanzitutto va smantellato quello. E sfortunatamente ancora l'unico modo per smantellare un esercito è batterlo. Poi una volta depotenziato andrà distrutta l'idea su cui si basa. Ma temo che ci si limiterà a inibire ogni minaccia per l'occidente e poi lasciare il medio oriente a ribollire nel suo brodo perché civilizzarlo costa tanti soldi.
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Non penso che le colpe dell'occidente nei confronti dei "cattivissimi" musulmani si fermino alle crociate e a secoli fa.
Non condivido neanche la parola "civilizzarlo". Come se lì sono una massa di caproni alle dipendenze di un movimento terroristico e religioso.In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
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Il problema dell'ISIS non è l'ISIS in sè, ma il fatto che anche dopo aver iniziato una guerra e averla debellata, ce ne sarà un'altra identica con un nome diverso.
Per fare un paragone sconfiggere l'ISIS sarebbe come curare un infiammazione usando antiinfiammatori al posto che andare a capire e risolvere la vera causa della malattia. La logica conseguenza è che dopo poco tempo l'infiammazione risorgerà di nuovo.
QUindi secondo me oltre un impegno militare ci vuole anche un profondo e radicale impegno nella politica estera.
Altrimenti saremmo sempre al punto di partenza.
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Non sarà il caso degli utenti iscritti qui, ma grazie all'informazione nostrana (e occidentale), si sta passando il messaggio che musulmano = terrorista (anche se in realtà non è un messaggio recente). Come se 85 mila persone (secondo i servizi segreti statunitensi ammonta a tanto il numero di uomini legati al movimento) rappresentino milioni di musulmani.In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
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Ora non voglio fare ne il cospiratore ne quello che a priori critica la politica statunitense. Non so neanche se siano immagini vere (come per la tv, prendo anche le info trovate sulla rete con le pinze) ma si vedono un paio di combattenti dell'ISIS marchiati con tatuaggi delle varie forze militari statunitensi.
Oggi per combattere questi decapitatori seriali stiamo armando gente, che un domani potrebbe diventare il nuovo nemico del "giusto" occidente. La storia recente ne è testimone. Basta vedere quanto successo soltanto qualche anno fa con l'Afghanistan invaso dai russi. Per amore di fermare l'armata rossa, gli usa e l'occidente hanno armato i talebani, che soltanto 30 anni dopo sarebbero diventati i nuovi nemici dell'occidente per via dell'attacco terroristico alle torri gemelle. E se non avete voglia di leggere libri di storia o altro, avete quel "capolavoro" di Rambo 3 che racconta quanto detto.
Senza dimenticare la guerra in Iraq. Nata di base perché si diceva che Saddam avesse delle armi di distruzione di massa (armi che ancora oggi non sono state mai trovate).
Per colpa degli USA, si sta creando un divario sempre più incolmabile tra occidente e medio oriente. Un divario che inevitabilmente porterà a situazioni sempre più drammatiche (soprattutto per chi vive in quei paesi). Ogni suo "nemico" automaticamente diventa nemico dell'europa.
Altra cosa che mi sconcerta e la questione sanzioni. Sanzioniamo la Russia sulla questione Ucraina, ma non facciamo nulla nei confronti di Israele, che ha scatenato l'ultima mattanza nei confronti di un intero popolo, per la morte di 3 giovani ragazzi. Morte causata esclusivamente dalla follia di 2 ragazzi, e non di un intero popolo. E tutto appoggiato dai governi occidentali, che togliendo la questione ospedale bombardato per "errore", non ha mai criticato neanche apparentemente l'operato dell'esercito israeliano.
Oggi pur di fermare (giustamente) L'Isis, gli USA si sono alleati con Assad. Uno che pur non avendo un taglio di capelli e un paio di baffetti buffi, sta facendo una strage di siriani degna dell'olocausto causato dai nazisti.
A detta di ciò, non so quanto questo male del nuovo califfato non sia del tutto colpa nostra. E non so fino a che punto una volta sconfitto, si possa pensare di aver risolto il divario che esiste tra noi e loro.
Sta di fatto che l'egocentrismo statunitense sta portano questo mondo sempre più alla rovina.In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
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Originariamente Scritto da Pjpixer Visualizza MessaggioNon sarà il caso degli utenti iscritti qui, ma grazie all'informazione nostrana (e occidentale), si sta passando il messaggio che musulmano = terrorista (anche se in realtà non è un messaggio recente). Come se 85 mila persone (secondo i servizi segreti statunitensi ammonta a tanto il numero di uomini legati al movimento) rappresentino milioni di musulmani.
Ma il discorso è ben più complicato ed articolato di quanto non sia il tuo ragionamento.
Purtroppo non si tratta di soli 85mila facinorosi come fai intendere tu. Non basta includere solo i combattenti sul campo. La cosa grave e risaputa, anche se noi buonisti occidentali fingiamo di non saperlo (ma lo sanno anche i muri), è che questo movimento, come lo stesso Al Quaeda, è sostenuto e finanziato da paesi musulmani che "fingono" di prendere le distanze dal terrorismo.
Senza dimenticare la simpatia e il sostegno morale di cui questi terroristi godono presso il mondo islamico. Ci siamo già dimenticati fin troppo in fretta delle scene di giubilo in decine e decine di paesi del medio oriente all'indomani dell'11 Settembre, con migliaia e migliaia di persone (non terroristi) riversati nelle strade a festeggiare, a urlare di gioia, ad agitare festoni e bruciare bandiere americane.
L'odio verso l'occidente è ben più esteso di quello cui accenni tu parlando di 85 mila facinorosi. E purtroppo non posso fare a meno di condividere in pieno il pensiero di una grande scrittrice che purtroppo non c'è più, quando scrisse che non esiste un Islam buono, ed uno cattivo. Esiste un Islam che è come una montagna immutabile nel corso dei secoli, che si autoalimenta con l'odio verso i cani infedeli che non sono musulmani.
Ma purtroppo viviamo in un mondo descritto perfettamente da questo estratto qui sotto, che riporto fedelmente e che (sempre purtroppo) trovo di una verità disarmante.
"Anzitutto perché crediamo di vivere in vere democrazie, democrazie sincere e vivaci nonché governate dalla libertà di pensiero e di opinione. Invece viviamo in democrazie deboli e pigre, quindi dominate dal dispotismo e dalla paura. Paura di pensare e, pensando, di raggiungere conclusioni che non corrispondono a quelle dei lacchè del potere. Paura di parlare e, parlando, di dare un giudizio diverso dal giudizio subdolamente imposto da loro. Paura di non essere sufficientemente allineati, obbedienti, servili, e venire scomunicati attraverso l’esilio morale con cui le democrazie deboli e pigre ricattano il cittadino. Paura di essere liberi, insomma. Di prendere rischi, di avere coraggio."
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Originariamente Scritto da Pjpixer Visualizza MessaggioOra non voglio fare ne il cospiratore ne quello che a priori critica la politica statunitense. Non so neanche se siano immagini vere (come per la tv, prendo anche le info trovate sulla rete con le pinze) ma si vedono un paio di combattenti dell'ISIS marchiati con tatuaggi delle varie forze militari statunitensi.
Oggi per combattere questi decapitatori seriali stiamo armando gente, che un domani potrebbe diventare il nuovo nemico del "giusto" occidente. La storia recente ne è testimone. Basta vedere quanto successo soltanto qualche anno fa con l'Afghanistan invaso dai russi. Per amore di fermare l'armata rossa, gli usa e l'occidente hanno armato i talebani, che soltanto 30 anni dopo sarebbero diventati i nuovi nemici dell'occidente per via dell'attacco terroristico alle torri gemelle. E se non avete voglia di leggere libri di storia o altro, avete quel "capolavoro" di Rambo 3 che racconta quanto detto.
Senza dimenticare la guerra in Iraq. Nata di base perché si diceva che Saddam avesse delle armi di distruzione di massa (armi che ancora oggi non sono state mai trovate).
Per colpa degli USA, si sta creando un divario sempre più incolmabile tra occidente e medio oriente. Un divario che inevitabilmente porterà a situazioni sempre più drammatiche (soprattutto per chi vive in quei paesi). Ogni suo "nemico" automaticamente diventa nemico dell'europa.
Altra cosa che mi sconcerta e la questione sanzioni. Sanzioniamo la Russia sulla questione Ucraina, ma non facciamo nulla nei confronti di Israele, che ha scatenato l'ultima mattanza nei confronti di un intero popolo, per la morte di 3 giovani ragazzi. Morte causata esclusivamente dalla follia di 2 ragazzi, e non di un intero popolo. E tutto appoggiato dai governi occidentali, che togliendo la questione ospedale bombardato per "errore", non ha mai criticato neanche apparentemente l'operato dell'esercito israeliano.
Oggi pur di fermare (giustamente) L'Isis, gli USA si sono alleati con Assad. Uno che pur non avendo un taglio di capelli e un paio di baffetti buffi, sta facendo una strage di siriani degna dell'olocausto causato dai nazisti.
A detta di ciò, non so quanto questo male del nuovo califfato non sia del tutto colpa nostra. E non so fino a che punto una volta sconfitto, si possa pensare di aver risolto il divario che esiste tra noi e loro.
Sta di fatto che l'egocentrismo statunitense sta portano questo mondo sempre più alla rovina.Last edited by Andrew Clemence; 25 September 2014, 15:31.
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Originariamente Scritto da foppa21 Visualizza MessaggioE' ovvio che non si possa dire che su milioni e milioni di musulmani, il 100% siano terroristi nel senso stretto del termine, ossia persone che sgozzano occidentali o si fanno saltare in aria. E non c'è nessuno al mondo che lo dica o lo affermi, nemmeno nella nostra informazione più becera. Perfino Obama sta cercando di coinvolgere paesi musulmani nella lotta all'ISIS, specificando che questa guerra non è rivolta verso l'Islam, bensì verso quelle forme di islam estremista che sfocia nell'odio verso l'occidente.
Ma il discorso è ben più complicato ed articolato di quanto non sia il tuo ragionamento.
Purtroppo non si tratta di soli 85mila facinorosi come fai intendere tu. Non basta includere solo i combattenti sul campo. La cosa grave e risaputa, anche se noi buonisti occidentali fingiamo di non saperlo (ma lo sanno anche i muri), è che questo movimento, come lo stesso Al Quaeda, è sostenuto e finanziato da paesi musulmani che "fingono" di prendere le distanze dal terrorismo.
Senza dimenticare la simpatia e il sostegno morale di cui questi terroristi godono presso il mondo islamico. Ci siamo già dimenticati fin troppo in fretta delle scene di giubilo in decine e decine di paesi del medio oriente all'indomani dell'11 Settembre, con migliaia e migliaia di persone (non terroristi) riversati nelle strade a festeggiare, a urlare di gioia, ad agitare festoni e bruciare bandiere americane.
L'odio verso l'occidente è ben più esteso di quello cui accenni tu parlando di 85 mila facinorosi. E purtroppo non posso fare a meno di condividere in pieno il pensiero di una grande scrittrice che purtroppo non c'è più, quando scrisse che non esiste un Islam buono, ed uno cattivo. Esiste un Islam che è come una montagna immutabile nel corso dei secoli, che si autoalimenta con l'odio verso i cani infedeli che non sono musulmani.
Ma purtroppo viviamo in un mondo descritto perfettamente da questo estratto qui sotto, che riporto fedelmente e che (sempre purtroppo) trovo di una verità disarmante.
"Anzitutto perché crediamo di vivere in vere democrazie, democrazie sincere e vivaci nonché governate dalla libertà di pensiero e di opinione. Invece viviamo in democrazie deboli e pigre, quindi dominate dal dispotismo e dalla paura. Paura di pensare e, pensando, di raggiungere conclusioni che non corrispondono a quelle dei lacchè del potere. Paura di parlare e, parlando, di dare un giudizio diverso dal giudizio subdolamente imposto da loro. Paura di non essere sufficientemente allineati, obbedienti, servili, e venire scomunicati attraverso l’esilio morale con cui le democrazie deboli e pigre ricattano il cittadino. Paura di essere liberi, insomma. Di prendere rischi, di avere coraggio."
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