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Il Belgio non si ferma: la palla passa all'Unione Europea
E fanno benissimo ad insistere sulla cosa. Il fatto che EA abbia, soltanto per il momento, interrotto la cosa, non deve far cadere nell'ombra la questione.
In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
Allora speriamo che questo iceberg venga frantumato quanto prima. Altrimenti, per quanto mi riguarda, il mondo dei videogames può fare tranquillamente la fine del Titanic.
In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
diciamo però che la cosa è saltata agli occhi della gente nel momento in cui la pratica è stata adottata da giochi che vengono comunque acquistati alla fonte, come appunto OW e SWB2: fintanto che la pratica era adottata da titoli f2p (tipo LOL o Paragon) nessuno ha mai detto niente.
E a questop unto allora io chiedo: perché limitare il discorso ai soli videogiochi? I giochi di carte collezionabili non fanno la stessa cosa quando compri un pacchetto e speri di trovare carte utili riempiendoti le tasche di doppioni? Vogliamo vietare le figurine Panini?
Infatti, tra l altro nei giochi di carte collezionabili voi comprate un mazzo per iniziare a giocare (magic 20 euro) ma poi quel mazzo necessita di un sacco di bustine per essere poi competitivo. Non è la stessa cosa di comprare un gioco e poi avere le casse premio?
Si ma siete certi per esempio che per le carte le case editrici non paghino magari qualche tassa proprio in tal senso? Lo chiedo da ignorante sul tema.
Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.
Ma con le carte hai la consapevolezza di comprare qualcosa a scatola chiusa. Qui si parla di pagare un gioco, e poi ritrovarti dentro un mezzo (non obbligatorio) dove se paghi hai degli aiuti in gioco. Penso che la differenza sia parecchio grossa. Stessa cosa tra videogames f2p e videogames che paghi per giocare. Per questo penso che sta cosa non può neanche essere paragonata ai giochini per cellulare.
In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare
Concordo con Pjpixer, la differenza è parecchia ed è giusto che la questione venga portata avanti. Ho saputo che anche il governatore delle Hawaii ha dichiarato la cosa paragonabile al gioco d' azzardo e quindi la questione potrebbe poi rimbalzare anche al governo degli Stati Uniti.
C'è solo una cosa che mi preoccupa: siamo sicuri che la questione non verrà poi sfruttata dai politici come sistema per arraffare voti? Nella conferenza stampa il governatore ha affermato che la denuncia va fatta per "proteggere i bambini", sempre riferendosi a SWB2. Adesso, io non ci ho nemmeno badato al rating del gioco da quanto ero poco interessato fin dal suo annuncio, ma credo sia almeno un PEGI 16. Mi preoccupa che le contestazioni e tutte quelle polemiche già presenti sui videogiochi si ingigantiscano con i politici che prendono la palla al balzo, e potrebbe essere un brutto effetto domino per TUTTO il mondo dei videogiochi, anche quelli "onesti", se consideriamo tutti i moralismi da due soldi su cui la stampa ci cavalca già l' onda.
Il caos è perché tu compri un baule ma non sai cosa c'è dentro... Quindi per avere qualcosa di buono ne compri un altro e un altro è un po' come i gratta e perdi.. Se ho capito bene
Battlefront è un PEGI sedici ma da questo punto di vista lascia il tempo che trova. Il PEGI non è un sistema di rating assimilabile a quello utilizzato per i film al cinema, ma rappresenta banalmente un'indicazione offerta al possibile acquirente di un determinato gioco.
Non condivido ciò che dici, ma sarei disposto a dare la vita affinché tu possa dirlo.
Battlefront è un PEGI sedici ma da questo punto di vista lascia il tempo che trova. Il PEGI non è un sistema di rating assimilabile a quello utilizzato per i film al cinema, ma rappresenta banalmente un'indicazione offerta al possibile acquirente di un determinato gioco.
Si, ma quello che volevo dire è che il tizio in questione considera comunque il videogioco "cosa per bambini", come tanti altri. Io a mio figlio (quando ne avrò uno) non comprerei di certo un gioco di guerra al suo settimo compleanno. Ma una volta presa la palla, all' argomento si potrebbe attaccare qualunque altra cosa, come la tanto contestata "violenza" secondo cui un giorno entrerò in una scuola e mi metterò a sparare a chi mi capita.
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