Originariamente Scritto da loaldnt
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Videogiochi violenti? Chiediamolo alla psicologa!
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Originariamente Scritto da loaldnt Visualizza MessaggioEh, appunto, era quello che dicevo io. Sostituisci il "imparare ad ammazzare" con "non provare niente ad ammazzare" ed è lo stesso discorso. [...]"This is my story"
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Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza MessaggioAh ma allora non la chiamiamo più, cosa la disturbiamo a fare? Ragazzi, abbiamo risolto il caso...Facebook: Gennaro Davide Ottagono
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Originariamente Scritto da loaldnt Visualizza MessaggioInfatti non mi pare d'aver detto che non voglio sentire altri punti di vista diversi dal mio
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La Dottoressa affermaLungi da me l'intenzione di criminalizzare i videogiochi che, in quanto evoluzione tecnologica di diverse attività ludiche sono potenzialmente portatori di numerosi effetti positivi.Troppo spesso, l'obiettivo dei videogiochi è di uccidere l'avversario nel modo più cruento possibile.Altri invece stimolano a crearsi un “avatar” ( un alter ego), rischiano di dare dipendenza, di catapultare il giocatore in un mondo parallelo dove l'immaginario può anche diventare preponderante.lo scoppio di tragedie altamente pubblicizzate come la strage di Oslo, hanno alimentato fondate preoccupazioni sull'aumento della violenza giovanile connessa ai videogiochi. Questi interferiscono con l'equilibrio della vita quotidiana, modificano le percezioni della violenza da parte dei ragazzi, sollevano la soglia del livello di eccitazione e diminuiscono l'interesse per le sfumature dell'interazione umana.Il mio obiettivo, per ora è di sottolineare che non esistono videogiochi buoni o cattivi, ma un loro cattivo uso/abuso che porta ad influire negativamente sulla vita dei ragazzi. Se nella confezione dei videogiochi in vendita vi è scritto che non possono essere usati dai minorenni, un motivo ci sarà."This is my story"
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Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza MessaggioE allora fin dal principio dovresti capire che non puoi portare il tuo caso come esempio imprenscindibile. Tu Hai fatto, tu hai torturato, tu hai ucciso e quindi siccome tu non ha problemi non devono avere anche altri. Finchè ci si ostinerà a controbattere con questa solita tiritera e a non approfondire la questione non si avranno mai dei termini di paragone affidabili perchè non si fa altro che portare la sola esperienza personale e non muoversi da lì. Per questo stiamo ospitando una persona che forse ha una visione più globale della nostra e che ci possa mettere al corrente di problematiche diverse dal "Siccome non rifaccio quello che vedo nei videogiochi, allora sono sano", esattamente come diceva Fabio.
"Gamesurf sono i videogiocatori". Non i pazienti che vanno da uno psicologo.
Comunque sono curioso di sentire la posizione e le risposte della Dottoressa.
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Originariamente Scritto da The Prince Visualizza MessaggioOk Lord, però qua dentro siamo noi che conosciamo i videogiocatori. Sono abbastanza sicuro che io, tu, Loal e tutti qua dentro conosciamo più videogiocatori della Dottoressa. "Gamesurf sono i videogiocatori". Non i pazienti che vanno da uno psicologo. Comunque sono curioso di sentire la posizione e le risposte della Dottoressa."This is my story"
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Originariamente Scritto da Fatality2999 Visualizza MessaggioHai ragione Prince, ma non del tutto. Anche nella nostra Community POTREBBERO e sottolineo il gia sottolineato POTREBBERO esistere persone che sotto sotto potrebbero essere afflitte da dipendenza da videogame, che collegata ad un instabilità mentale... ok è un caso fortemente limite, ma di questo stiamo parlando. Daltr'onde, e meno male, una "Oslo" non è roba da tutti i giorni... Quindi il discorso di Axl fila, come fila quello di Loal, sotto aspetti diversi della questione. Bisogna distinguere tra soggettività e obbiettività su un discorso così delicato... e, secondo me, non si può parlare di obbiettività, o meglio è un discorso prettamente soggettivo, che va analizzato di persona in persona.
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Originariamente Scritto da The Prince Visualizza MessaggioOk. A questo punto quindi siamo giunti a definire i videogames come un problema di pochi, di casi limite. Fino a quando si parla di cercare di risolvere a loro questo problema, va tutto bene. Ma se la soluzione deve arrivare a censura, o metodi che vanno a ledere una maggioranza che con i videogames si diverte, allora sono il primo a fregarsene altamente di questa minoranza. Perdona il tono arrogante."This is my story"
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Originariamente Scritto da The Prince Visualizza MessaggioOk. A questo punto quindi siamo giunti a definire i videogames come un problema di pochi, di casi limite. Fino a quando si parla di cercare di risolvere a loro questo problema, va tutto bene. Ma se la soluzione deve arrivare a censura, o metodi che vanno a ledere una maggioranza che con i videogames si diverte, allora sono il primo a fregarsene altamente di questa minoranza. Perdona il tono arrogante.
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Originariamente Scritto da The Prince Visualizza MessaggioOk Lord, però qua dentro siamo noi che conosciamo i videogiocatori. Sono abbastanza sicuro che io, tu, Loal e tutti qua dentro conosciamo più videogiocatori della Dottoressa.
"Gamesurf sono i videogiocatori". Non i pazienti che vanno da uno psicologo.
Comunque sono curioso di sentire la posizione e le risposte della Dottoressa.Senza musica la vita sarebbe un errore
Friedrich Nietzsche
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Personalmente sono più di vent'anni che gioco, avrò giocato migliaia di giochi tra tutte le piattaforme disponibili e tutti i generi e sottogeneri. Ho fatto periodi in cui tra lo scarso studio e la mancanza di occupazione mi dedicavo a parecchie ore di gioco (anche otto, suddivise nell'arco della giornata) o dei periodi in cui mi ritagliavo massimo tre ore di gioco a settimana. Ho sempre trovato i videogiochi come un hobby misto a collezionismo e intrattenimento niente di più e niente di meno. E' palesemente ovvio che un'esposizione eccessiva a qualunque cosa (dalla tv, alle carte di magic, ai bakugan o alla playstation) porta assuefazione e una privazione può innescare deicomportamenti aggressivi (come togliere il ciuccio o un giocattolo ad un bambino) ma sinceramente non credo che giocare due ore al giorno a gears of war, splatterhouse, uncharted o qualsiasi altro videogioco possa portare una persona a diventare aggressiva. In un momento come sta vivendo la nostra società (mancanza di lavoro in primis, economia a rotoli, banche e finanziarie assetate ecc...) trovo più persone adulte in una fase di depressione e comunque piene di rabbia, odio e aggressività che giovani studentelli (e non) che sono impegnati a salvare mondi, fanciulle o quant'altro...."Playing videogames since 1988"
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Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza MessaggioNo, perdonami, non è questo il punto e nemmeno è il fine ultimo dell'intervento della dottoressa. Di sicuro non si vuole deliberare su niente, non si vuole creare un precedente di qualsiasi tipo o predicare "pro" o "contro" un passatempo, passione o quello che è il videogioco per ognuno di noi. Ma dal momento che la reazione del videogiocatore tipo è "a me non fa niente, ergo non ci sono problemi", mi piacerebbe invece sentire il parere di chi ha più mezzi rispetto alla pura esperienza personale non per dirci se i vg fanno bene o male ma come possono essere inquadrati nel miglior modo possibile nella vita di tutti e quali "leve mentali" vanno a toccare soprattutto nei più giovani. Ricordiamoci però che è un'opinione e che tale rimane, pur arrivando da una persona di comprovata esperienza. Il tema però è interessante e deve essere affrontato a mente aperta, altrimenti non serve a niente
Originariamente Scritto da Axxell Visualizza Messaggiomi limito ad obiettare che "conoscere" è una cosa diversa dal frequentare su un forum, e anche molto spesso nella realtà. Ho idea che se veramente si occupa di questioni psicologiche inerenti il rapporto dell'individuo con il PC, probabilmente la dottoressa ne "conosce" molti di più di noi tutti messi insieme. Far parte di una "comunità" con la stessa passione non mi fa mai presumere di essere un esperto di come gli altri vivano questa stessa passione, o se per caso influisca in qualche modo nel proprio privato. Spesso le cose sono molto più celate e sottili di quanto non riusciamo a supporre, perfino nelle persone a noi più intime ..
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sì, ma siccome si parla di situazioni che possono sfociare in "disturbi", per non parlare del patologico vero, non è che abbia molto valore dire "ne conosciamo più noi che siamo videogiocatori che non la psicologa". Ne conosciamo più noi ma probabilmente degli effetti o meno non ne sappiamo meno di una mazza, almeno rispetto chi certi fenomeni li studia e magari non è neanche un videogiocatore, che a volte non essere coinvolti nell'argomento è un vantaggio per valutare le cose con la giusta distanza e obiettività.Senza musica la vita sarebbe un errore
Friedrich Nietzsche
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