C'è anche Rule of Rose, PS2, che affronta dei temi veramente terribili come la violenza minorile (il tutto è visto da una bambina, con i dettagli del caso). Poi per confermare che la saga di SH non è morta, Shattered Memories si avvicina paurosamente al 2, ma solo chi lo ha finito potrà capire, nonostante comunque sia un'esperienza psicologica che gioca letteralmente col giocatore
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Mass Effect diventa una trilogia anche su PS3
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Originariamente Scritto da Dargil Visualizza MessaggioSpero tu non intenda Metacritic, perché in quel caso il discorso nemmeno si pone
Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza MessaggioSH2 l'ho citato in quanto magnum opus, ma che la saga si fermi al 2 è un luogo comune duro a morire che sento spesso, posso invece assicurare che nella serie possiamo trovare altre ottime storie.
Ci sono altri titoli di assoluto livello come Lone Survivor, Eternal Darkness e Forbidden Siren. Quindi, se l'unico ostacolo del discorso era la quantità, si può dire che sia superato. [tenendo sempre che gli horror nel mercato sono sempre meno, e questo trascende la discussione]
Se poi vogliamo uscire dall'horror in senso stretto, abbiamo Deadly Premonition che sembra scritto e diretto da David Lynch, mentre Alan Wake sembra partorito da Stephen King.
Certo che se definisci ogni gioco che lontanamente potrebbe avere una bella storia una trama di livello l'elenco si fa infinito. Ma alan wake... Ma per favore...
Direi che lo scoglio della quantità è ancora li...
Eppure i romanzi di Star Wars (non tutti) sono stati ben accolti dalla critica. Non è la prassi, ovvio.
Scusami Andrew, ho capito la tua riflessione, e anche qui c'è una risposta (molti nel gioco non vogliono la trama, la considerano accessoria e quindi non ci investono troppo), ma non voglio deragliare la discussione.
Sto domandando dove tu veda il gap narrativo tra videogiochi e film, in ambito horror. Parlo di storia, ossia di come vengono caratterizzati i personaggi, se il filo conduttore è interessante oppure no, se ci sono messaggi di fondo.
Non ho capito. Con il filo conduttore e i messaggi di fondo ti riferisci a quello che dico io il filo conduttore è semplicemente quello di inizio discorso. Ossia che nella trama e nei personaggi il videogioco (soprattutto con occhio alla media generale) è ancora lontano dalla sua massima espressione...
E non vedo perché Silent Hill 2 non dovrebbe averla.
Non buttiamoci nella retorica, siamo diretti: elencami i punti secondo i quali tu ritieni il gioco in questione superficiale. Altrimenti parliamo di aria fritta.
Spoiler:La trama è sicuramente il suo fiore all'occhiello. Parliamo dei personaggi. Il protagonista James Sunderland (del quale nemmeno ricordavo il nome) è scontato e sostituibile. Di lui la personalità viene approfondita a cesello e poco si sa, a parte che è disperato e precipita nel suo inferno personale (questultimo viceversa molto ben dettagliato e perno centrale del gioco). Sua moglie è una donna malata e stop. Possibile che a parte quello che accade al momento non sappiamo niente del suo carattere? della sua vita? del suo pensiero? niente di niente. E il gioco non dura 2 ore come un film eh. Ne dura 10. Ora prendiamo invece jack.. è talmente complesso che non basterebbe un walltext da solo per documentarlo. Questo è quello che intendo. Ovviamente l'esempio verrebbe meglio con un gioco diverso da silent 2 che è buono, lo scarto sarebbe più evidente.. ma tant'è..
Il problema di fondo della pellicola è che aggiunge dettagli inutili che non vengono nemmeno approfonditi. Il compito di chi scrive e/o dirige la storia è quello di tagliare il superfluo e potenziando il materiale valido.
Ovviamente con il poco tempo a disposizione è impossibile inserire tutto, ma ciò non toglie che sia un lavoro mediocre. E se mi accorgo io di queste cose che sono uno scrittore alle prime armi, figuriamoci un professionista. Semplicemente nemmeno loro credevano nel progetto.
Te la faccio molto semplice. Lo scheletro esiste sempre, ma le ossa vanno posizionate in modo differente. Paragonare una sceneggiatura di un film a quella di un videogioco, è un po' come pretendere di scrivere una poesia utilizzando la prosa. Poi certo, c'è chi si avvicina a quello stile, vedi appunto un Metal Gear Solid ma strutturalmente rimangono diverse.
E poi farti lo stesso discorso per i fumetti eh. Ogni campo ha il suo modo di impostare la scaletta, poi è il regista/disegnatore/programmatore supervisore che decide come gestirla.
Beh oddio, nemmeno i film di Romero brillavano per trama, nonostante ne apprezzassi le sottili critiche sociali.
E infatti non ti ho contraddetto, ad eccezione del genere horror.
E siccome non l'hai fatto nemmeno tu, presumo di avere ragione.
Il secondo purtroppo ebbe problemi di staff, hanno dovuto cambiare la storia nel corso e ormai il danno era fatto.
No beh, mi hai citato The Ring ed andava bene. Però se ti fermi qui, evidentemente un filo di verità in quello che dico c'è.
The village (Si può guardare una sola volta ma è geniale ), the others, ti riporto da sopra anche intervista col vampiro e dracula. A parer mio sono al di sopra degli altri silent hill. Tranne forse di the room che ha un non so che di originalità. Ma mi vengono così. Poi se vogliamo i libri, ancora credo che accorpando tutti i giochi horror non si arriva nemmeno a sovrastare l'opera di un solo autore come Poe o Lovecraft. Poi se usciamo dal genere horror credo non esista nemmeno il tema di confondersi. E dire che sto vedendo certi sfoghi artistici che non mi aspettavo. Ad esempio non so perchè ho visto da poco giocato the journey. Non so perchè ma la sua lentezza e il silenzio mi hanno ricordato moltissimo il vecchio e il mare.
Come ho scritto nel primo post, ci saranno almeno 3-4 Silent Hill che demoliscono The Ring come storia. E questo senza togliere niente al film.Last edited by Andrew Clemence; 28 September 2012, 22:07.
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Originariamente Scritto da Dargil Visualizza MessaggioC'è anche Rule of Rose, PS2, che affronta dei temi veramente terribili come la violenza minorile (il tutto è visto da una bambina, con i dettagli del caso). Poi per confermare che la saga di SH non è morta, Shattered Memories si avvicina paurosamente al 2, ma solo chi lo ha finito potrà capire, nonostante comunque sia un'esperienza psicologica che gioca letteralmente col giocatore
Rule of rose mai visto.
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Originariamente Scritto da ~Snake Eater Visualizza Messaggio
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Originariamente Scritto da Andrew Clemence Visualizza MessaggioIo l'ho finito. Grande esempio di gioco infatti. devo dire che il gioco in se mi è piaciuto pure di più del due, molto coinvolgente. Ma tramicamente parlando per me non si avvicina nemmeno.
Rule of rose mai visto.
Deadly Premonition cita Lynch più di quanto possano aver fatto altri videogiochi (tra cui lo stesso Alan Wake), non so se conosci Twin Peaks, serie strafamosa diretta da Lynch. Be', il concetto è quello pari pari e be', la trama non è che sia così inesistente come dici, visto che in 20 ore di storia principale (senza contare le subquest che aggiungono tasselli su tasselli) si rivela molto intrigante e con tanti colpi di scena. Alan Wake è una miriade di citazioni, King e Lynch su tutti. Ripesca il concetto di Twin Peaks con l'ambientazione e la cittadina oscura, ripesca King in alcuni suoi romanzi (e temi affrontati) come Shining o Misery non deve morire, tutti riflessi su Alan ed anche sullo svolgimento della storia (l'oscurità che sfrutta gli artisti, la sindrome della scrittura), più tante piccole chicche come Hitchcock. Eternal Darkness per informazione presenta una storia complessissima, non per forza a livello di contenuti, ma proprio di articolazione che lo rendono veramente accurato ed intrigante, con una storia che si evolve poco a poco tra passato, presente e futuro.
Sulla questione James/Jack (paragone che comunque trovo evitabile, tinte dark a parte Fight Club non punta su horror o altro), sottovaluti il primo. James è si distrutto, ma è riduttivo: ha letteralmente perso la cognizione della realtà, e sappiamo tutti perché. Questo lo si riflette nei suoi atteggiamenti (lascia la macchina aperta nel nulla, segue scie di sangue come uno stupido, infila la mano in un buco perché lo legge) e soprattutto ha un carattere che ovviamente non viene approfondito tramite flashback o altro, ma lo si vede man mano che si viaggia nella città, dalla sua frustrazione sessuale, al chiaro problema di immaturità paterna ed ancora ad esempio alla sua vita ordinaria e banale (il cadavere vestito come lui di fronte al televisore). Per quanto voglia evitare l'esempio, Jack è effettivamente un personaggio con una costruzione del carattere simile, ma lì è quasi solo alienazione, che oltretutto viene spiegata mano a mano che la storia avanza, senza una vera crescita o decrescita del carattere. Mi piacerebbe fare confronti migliori sempre in tema videoludico, per l'appunto il già citato Shadow of Memories (ma anche Origins) anche se effettivamente si ritorna sempre su quella saga, quindi un Deadly Premonition andrebbe benissimo.
Romero ha fatto dei bellissimi horror, ma davvero gli zombie ne garantivano la qualità dello script? Cioè, oltre alle già citate critiche, erano funzionali nei vari contesti in cui venivano ambientate le storie, nascendo e diventando come figure horror per eccellenza, ma senza influire oltre sui temi già presentati.
Intervista col Vampiro è un bellissimo thriller gotico, ma horror è un po' esagerato come genere, oltretutto non approfondisce più di tanto i temi di contorno (anche se ti consiglio il libro). The Village e The Others sono già più interessanti, anche se entrambi non completamente horror (neanche per quanto riguarderebbe la maggior parte dei contenuti) anche se ribadisco che sono davvero azzeccati nel contesto, per il primo ed il suo tema centrale Rule of Rose lo trovo adatto, per il secondo ci vedo molto bene un paragone con Silent Hill Origins.Last edited by Dargil; 28 September 2012, 22:23.
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Originariamente Scritto da Dargil Visualizza MessaggioMi piacerebbe iniziare a discuterne, però prima è importate per me sapere una cosa: hai finito Silent Hill 3? Così posso capire se rischio di farti uno spoiler o meno. Rule of Rose non ti piacerebbe assolutamente per il gameplay, ma come storia e temi trattati ha il suo fascino. Intromettendomi sulla vostra discussione, devo far notare alcune cose.
Deadly Premonition cita Lynch più di quanto possano aver fatto altri videogiochi (tra cui lo stesso Alan Wake), non so se conosci Twin Peaks, serie strafamosa diretta da Lynch. Be', il concetto è quello pari pari e be', la trama non è che sia così inesistente come dici, visto che in 20 ore di storia principale (senza contare le subquest che aggiungono tasselli su tasselli) si rivela molto intrigante e con tanti colpi di scena.
Alan Wake è una miriade di citazioni, King e Lynch su tutti. Ripesca il concetto di Twin Peaks con l'ambientazione e la cittadina oscura, ripesca King in alcuni suoi romanzi (e temi affrontati) come Shining o Misery non deve morire, tutti riflessi su Alan ed anche sullo svolgimento della storia (l'oscurità che sfrutta gli artisti), più tante piccole chicche come Hitchcock.
Eternal Darkness per informazione presenta una storia complessissima, non per forza a livello di contenuti, ma proprio di articolazione che lo rendono veramente accurato ed intrigante, con una storia che si evolve poco a poco tra passato, presente e futuro.
Sulla questione James/Jack (paragone che comunque trovo evitabile, tinte dark a parte Fight Club non punta su horror o altro), sottovaluti il primo. James è si distrutto, ma è riduttivo: ha letteralmente perso la cognizione della realtà, e sappiamo tutti perché. Questo lo si riflette nei suoi atteggiamenti (lascia la macchina aperta nel nulla, segue scie di sangue come uno stupido, infila la mano in un buco perché lo legge) e soprattutto ha un carattere che ovviamente non viene approfondito tramite flashback o altro, ma lo si vede man mano che si viaggia nella città, dalla sua frustrazione sessuale, al chiaro problema di immaturità paterna ed ancora ad esempio alla sua vita ordinaria e banale (il cadavere vestito come lui di fronte al televisore). Per quanto voglia evitare l'esempio, Jack è effettivamente un personaggio con una costruzione del carattere simile, ma lì è quasi solo alienazione, che oltretutto viene spiegata mano a mano che la storia avanza, senza una vera crescita o decrescita del carattere.
Mi piacerebbe fare confronti migliori sempre in tema videoludico, per l'appunto il già citato Shadow of Memories (ma anche Origins) anche se effettivamente si ritorna sempre su quella saga, quindi un Deadly Premonition andrebbe benissimo.
Romero ha fatto dei bellissimi horror, ma davvero gli zombie ne garantivano la qualità dello scritp? Cioè, oltre alle già citate critiche, erano funzionali nei vari contesti in cui venivano ambientate le storie, nascendo e diventando come figure horror per eccellenza, ma senza influire oltre sui temi già presentati
Cosa intendi con temi già presentati?
Intervista col Vampiro è un bellissimo thriller gotico, ma horror è un po' esagerato come genere, oltretutto non approfondisce più di tanto i temi di contorno (anche se ti consiglio il libro).
Si, l ho letto. Ma onestamente ho trovato il film piuttosto degno, rispetto al solito deleterio passaggio libro===>film e tom cruise (e non sembro nemmeno io a dirlo, visto che solitamente lo odio.) a dir poco fantastico in quel film. E brad pitt in una delle sue migliori interpretazioni.
The Village e The Others sono già più interessanti, anche se entrambi non completamente horror (neanche a per quanto riguarderebbe la maggior parte dei contenuti) anche se ribadisco che sono davvero azzeccati nel contesto, per il primo ed il suo tema centrale Rule of Rose lo trovo adatto, per il secondo ci vedo molto bene un paragone con Silent Hill Origins.Last edited by Andrew Clemence; 29 September 2012, 00:54.
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Evito i quote per non appesantire troppo.
Su Romero intendevo semplicemente che le sue trame sono tutt'altro che articolate. E ne approfitto per allargare il discorso a Dracula, visto che tu prenda il Nosferatu o lo Stoker, rimane abbastanza lineare come pellicola, eppure parliamo di classici intramontabili.
Si parlava di trame articolate, poi la qualità effettiva di un titolo è un'altra cosa, basta che funzioni. E io adoro Romero eh.
Su Deadly intendevo quello che ha detto Dargil.
Prende tantissimo spunto da Twin Peaks (York è praticamente l'Agent Cooper), e lo reinterpreta con vari contaminazioni sia videoludiche sia non. Onestamente non capisco che intendi per "trama comune". Mi hai citato film come The Village e The Others che sono anche esperimenti carini presi a sé, però mi sfugge cos'abbiano in più rispetto a Deadly.
Poi oh, lungi da me paragonare il gioco come qualità allo stesso Twin Peaks o ad altri lavori di Lynch, che peraltro è uno dei miei registi preferiti.
Alan Wake idem, anche se lo considero decisamente inferiore a Deadly.
Su Forbidden Siren dissento nel modo più totale: non so a quali hai giocato, ma complessivamente il tessuto dell'opera ha moli impressionanti, tutta la storia è collegata da molteplici punti di vista che offrono diverse chiavi di lettura. È abbastanza pesante e difficile da assimilare, io stesso non mi ci metterei mai a raccontare la storia, però il lavoro che c'è dietro è encomiabile.
Spoiler su SH2
Spoiler:Riguardo a Silent Hill 2, non credo che tu abbia compreso il gioco nella sua totalità.
La caratterizzazione di James c'è, ti avrei scritto di come cominci a presentare comportamenti distratti, quasi da deficit mentale, ma l'ha fatto Dargil.
Quindi ti faccio notare una cosa: ogni nemico che James incontra, ogni situazione, è frutto del suo subconscio.
I mostri che emanano il gas non sono altro che la rappresentazione del dolore di James, esseri orripilanti che errano senza scopo in una città fantasma emettendo stridii e strisciando, oppure le infermiere deformate, che ricordano a James il tempo trascorso in ospedale accanto a Mary sino al suo assassinio. Altri addirittura indicano lo stress e l'ansia di James, si nascondono sotto le grate e attaccano dal basso, costringendolo a correre senza sosta.
Oppure i manichini femminili senza testa, ossia i desideri sessuali repressi di James , cosa che viene confermata dallo stupro di Pyramid Head, la sua reincarnazione.
E sempre parlando dei suoi istinti sessuali, che dire della scena in cui Maria si trova dietro le sbarre e dice a James "Mi vuoi? Vieni a prendermi"? Ti spiega con una frase cosa provasse l'uomo accanto alla moglie, non solo dispiaciuto per il suo dolore ma anche egoisticamente frustrato per la mancanza di rapporti sessuali con essa.
Nelle cliniche dell'ospedale trovi referti medici che parlano del carattere di tre pazienti. In realtà sono James, Eddie e Angela.
Sopra l'ospedale trovi il diario di Mary, che parla delle sue angosce e paure in modo umano e realistico.
In tutta la parte finale del gioco puoi comprendere il calvario di James, di come abbia tentato i tutti i modi di trovare una soluzione, consultando una montagna di libri di medicina, Mary stessa confessa nella lettera finale la sensazione che si prova ad essere malati terminali, al dolore che tutto ciò arreca a lei stessa e a suo marito, alla paura di non essere più accettata da lui.
Lo stesso omicidio di James si può analizzare in modi diversi, potrebbe essere un atto di eutanasia e d'amore nei confronti di lei, oppure un modo per sbarazzarsi di quel peso atroce e di ricominciare una nuova vita, o per meglio dire, fare finta che niente sia accaduto, cosa che succede nel finale Maria dove James dice apertamente "ora ho te".
Ho capito che intendi, ma per me devi fare un passo indietro in questo caso. Il paragone con Fight Club non lo inizio perché trovo pochi punti in comune, preferirei più un parallelismo con un Jacob's Ladder. Però penso che ogni personaggio vada analizzato nel suo contesto.
James Sunderland piomba in un contesto horror, dove per regola regna la paura ed il tormento. E credo sia impossibile imputargli della superficialità per questo. Tutto quello che dici tu, il suo pensiero, la sua vita... tutto, scompare appena mette piede su Silent Hill.
James è un morto che cammina, e mi ricollego al post di Dargil dove parla del protagonista disattento, analizzarne il background al di fuori del suo dolore sarebbe stato controproducente per il significato dell'opera.
È un gioco che non offre la caratterizzazione vincente ed immediata, ma che costruisce il modus mentis tramite tanti piccoli elementi che necessitano attenzione, più giocate e magari anche un commentario. Ed ho tralasciato un mucchio di roba, anche Eddie ed Angela meriterebbero una nota di merito, pure Laura che rappresenta la chiave di lettura dell'intera Silent Hill, l'analisi approfondita di Pyramid Head.
Ma penso sia un buon imput.Last edited by Dragon Slayer; 29 September 2012, 01:55.M'illumino d'immenso.
Shepard
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Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza MessaggioEvito i quote per non appesantire troppo.
Su Romero intendevo semplicemente che le sue trame sono tutt'altro che articolate. E ne approfitto per allargare il discorso a Dracula, visto che tu prenda il Nosferatu o lo Stoker, rimane abbastanza lineare come pellicola, eppure parliamo di classici intramontabili.
Si parlava di trame articolate, poi la qualità effettiva di un titolo è un'altra cosa, basta che funzioni. E io adoro Romero eh.
Su Deadly intendevo quello che ha detto Dargil.
Prende tantissimo spunto da Twin Peaks (York è praticamente l'Agent Cooper), e lo reinterpreta con vari contaminazioni sia videoludiche sia non. Onestamente non capisco che intendi per "trama comune". Mi hai citato film come The Village e The Others che sono anche esperimenti carini presi a sé, però mi sfugge cos'abbiano in più rispetto a Deadly.
Poi oh, lungi da me paragonare il gioco come qualità allo stesso Twin Peaks o ad altri lavori di Lynch, che peraltro è uno dei miei registi preferiti.
Alan Wake idem, anche se lo considero decisamente inferiore a Deadly.
Su Forbidden Siren dissento nel modo più totale: non so a quali hai giocato, ma complessivamente il tessuto dell'opera ha moli impressionanti, tutta la storia è collegata da molteplici punti di vista che offrono diverse chiavi di lettura. È abbastanza pesante e difficile da assimilare, io stesso non mi ci metterei mai a raccontare la storia, però il lavoro che c'è dietro è encomiabile.
Spoiler su SH2
Spoiler:Riguardo a Silent Hill 2, non credo che tu abbia compreso il gioco nella sua totalità.
La caratterizzazione di James c'è, ti avrei scritto di come cominci a presentare comportamenti distratti, quasi da deficit mentale, ma l'ha fatto Dargil.
Quindi ti faccio notare una cosa: ogni nemico che James incontra, ogni situazione, è frutto del suo subconscio.
I mostri che emanano il gas non sono altro che la rappresentazione del dolore di James, esseri orripilanti che errano senza scopo in una città fantasma emettendo stridii e strisciando,
oppure le infermiere deformate, che ricordano a James il tempo trascorso in ospedale accanto a Mary sino al suo assassinio.
Altri addirittura indicano lo stress e l'ansia di James, si nascondono sotto le grate e attaccano dal basso, costringendolo a correre senza sosta.
Oppure i manichini femminili senza testa, ossia i desideri sessuali repressi di James , cosa che viene confermata dallo stupro di Pyramid Head, la sua reincarnazione.
E sempre parlando dei suoi istinti sessuali, che dire della scena in cui Maria si trova dietro le sbarre e dice a James "Mi vuoi? Vieni a prendermi"? Ti spiega con una frase cosa provasse l'uomo accanto alla moglie, non solo dispiaciuto per il suo dolore ma anche egoisticamente frustrato per la mancanza di rapporti sessuali con essa.
Nelle cliniche dell'ospedale trovi referti medici che parlano del carattere di tre pazienti. In realtà sono James, Eddie e Angela.
Sopra l'ospedale trovi il diario di Mary, che parla delle sue angosce e paure in modo umano e realistico.
In tutta la parte finale del gioco puoi comprendere il calvario di James, di come abbia tentato i tutti i modi di trovare una soluzione, consultando una montagna di libri di medicina, Mary stessa confessa nella lettera finale la sensazione che si prova ad essere malati terminali, al dolore che tutto ciò arreca a lei stessa e a suo marito, alla paura di non essere più accettata da lui.
Lo stesso omicidio di James si può analizzare in modi diversi, potrebbe essere un atto di eutanasia e d'amore nei confronti di lei, oppure un modo per sbarazzarsi di quel peso atroce e di ricominciare una nuova vita, o per meglio dire, fare finta che niente sia accaduto, cosa che succede nel finale Maria dove James dice apertamente "ora ho te".
Ho capito che intendi, ma per me devi fare un passo indietro in questo caso. Il paragone con Fight Club non lo inizio perché trovo pochi punti in comune, preferirei più un parallelismo con un Jacob's Ladder. Però penso che ogni personaggio vada analizzato nel suo contesto.
James Sunderland piomba in un contesto horror, dove per regola regna la paura ed il tormento. E credo sia impossibile imputargli della superficialità per questo. Tutto quello che dici tu, il suo pensiero, la sua vita... tutto, scompare appena mette piede su Silent Hill.
James è un morto che cammina, e mi ricollego al post di Dargil dove parla del protagonista disattento, analizzarne il background al di fuori del suo dolore sarebbe stato controproducente per il significato dell'opera.
E poniamo che io abbia completamente frainteso l'opera, cosa da non escludersi, non sempre posso prestare l'attenzione che un gioco merita, rimane comunque un esempio atipico, che se confrontato con gli altri giochi da te citati, rimane di gran lunga fuori dal comune. Se posso passarti silent hill 2, anzi lo passo volentieri, non posso assolutamente far finta che alan wake sia un libro di king, ne men che meno far finta di ignorare che prima mi hai detto che DP pareva un lavoro si lynch, deviando poi sul "non posso paragonarlo a twin peaks". Insomma parliamoci chiaro. Possiamo pure promuovere silent hill 2, ma gli altri rimangono sotto eh.. è l'eccezione che conferma la regola. Una buona sceneggiatura in mezzo a tante meno buone.
È un gioco che non offre la caratterizzazione vincente ed immediata, ma che costruisce il modus mentis tramite tanti piccoli elementi che necessitano attenzione, più giocate e magari anche un commentario. Ed ho tralasciato un mucchio di roba, anche Eddie ed Angela meriterebbero una nota di merito, pure Laura che rappresenta la chiave di lettura dell'intera Silent Hill, l'analisi approfondita di Pyramid Head.
Ma penso sia un buon imput.Last edited by Andrew Clemence; 29 September 2012, 02:53.
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Ti rispondo subito ad un punto: non sono mie interpretazioni, tutto confermato nel making of.
Se ti può interessare.
Spoiler:
Con il primo post mi sembra che non ci capiamo.
Io sono il primo a dire che che spesso la semplicità sia la scelta migliore. Per fare un esempio, se Mass Effect 3 invece di giocare al pretenzioso avesse avuto un finale stile Star Wars Episode IV, non avrei certo urlato al capolavoro, ma almeno sarei rimasto soddisfatto.
Si parlava solo di quanto lavoro ci sia dietro ai videogiochi e ai film, in questo caso horror.
Romero e Carpenter hanno sfoderato capolavori da concept semplici, lode a loro.
Hitchcock riusciva a tirarti fuori un capolavoro girando un film su una stanza.
Sono geni, che giustamente sono entrati nell'olimpo del cinema, ma il loro successo non penso derivi dalle idee di base, ma dalla loro bravura come registi. Di film sugli zombie ne hanno fatti a migliaia, eppure sono pochi quelli che potrebbero anche solo essere lontanamente paragonati alla Notte.
Spero di essere stato abbastanza chiaro su questo punto.
Riguardo a The Village e The Others, io parlavo strettamente di storia, un confronto di regia tra videogiochi e cinema per ora, salvo alcuni casi, è ancora improbabile. E ci mancherebbe, il cinema ha avuto decenni per affinare la tecnica. Sui personaggi non concordo, nessuno dei due mi ha colpito particolarmente sotto quest'aspetto.
Io non ritiro niente in ogni caso. Deadly Premonition scritto da Lynch e Alan Wake scritto da King metafore per indicarne le influenze.
E Deadly ha una sceneggiatura valida, checché se ne dica. Rientra perfettamente nella tua definizione di buona trama (insomma, parliamo di un gioco che si è conquistato una grossa fan base con un gameplay mediocre e una grafica oscena), inoltre non trovo poi grosse influenze orientali nel titolo, a parte forse la parte finale.
E Twin Peaks per me è leggenda, con tutti i suoi difetti, anche se Lynch il meglio l'ha dato con altri lavori.
Comunque, ho capito il succo. Il livello medio degli script dei giochi è basso. Ok.
Nel cinema ci sono tanti generi, con alti e bassi. Nell'horror ci sono soprattutto i bassi.
Entrambi i filoni puntano ad elementi che esulano dalla trama. Ecco perché trovo che il paragone regga, niente di più.
Approcci diversi, nel cinema l'utente è estraneo quindi devi opprimerlo mentre guarda. Nel videogioco l'utente è protagonista, quindi devi dargli un buon motivo per arretrare.
Tra le due vie mi piace di più la seconda, offre molte più possibilità. Ecco spiegato il "potenzialmente migliori".Last edited by Dragon Slayer; 29 September 2012, 03:38.M'illumino d'immenso.
Shepard
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Originariamente Scritto da Dragon Slayer Visualizza MessaggioTi rispondo subito ad un punto: non sono mie interpretazioni, tutto confermato nel making of.
Se ti può interessare.
Spoiler:
Con il primo post mi sembra che non ci capiamo.
Io sono il primo a dire che che spesso la semplicità sia la scelta migliore. Per fare un esempio, se Mass Effect 3 invece di giocare al pretenzioso avesse avuto un finale stile Star Wars Episode IV, non avrei certo urlato al capolavoro, ma almeno sarei rimasto soddisfatto.
Si parlava solo di quanto lavoro ci sia dietro ai videogiochi e ai film, in questo caso horror.
Romero e Carpenter hanno sfoderato capolavori da concept semplici, lode a loro.
Hitchcock riusciva a tirarti fuori un capolavoro girando un film su una stanza.
Sono geni, che giustamente sono entrati nell'olimpo del cinema, ma il loro successo non penso derivi dalle idee di base, ma dalla loro bravura come registi. Di film sugli zombie ne hanno fatti a migliaia, eppure sono pochi quelli che potrebbero anche solo essere lontanamente paragonati alla Notte.
Spero di essere stato abbastanza chiaro su questo punto.
Riguardo a The Village e The Others, io parlavo strettamente di storia, un confronto di regia tra videogiochi e cinema per ora, salvo alcuni casi, è ancora improbabile. E ci mancherebbe, il cinema ha avuto decenni per affinare la tecnica. Sui personaggi non concordo, nessuno dei due mi ha colpito particolarmente sotto quest'aspetto.
No, infatti, quei due film Te li mettevo sul tavolo per altri motivi. per i personaggi ce ne son ben altri.
Io non ritiro niente in ogni caso. Deadly Premonition scritto da Lynch e Alan Wake scritto da King metafore per indicarne le influenze.
E Deadly ha una sceneggiatura valida, checché se ne dica. Rientra perfettamente nella tua definizione di buona trama (insomma, parliamo di un gioco che si è conquistato una grossa fan base con un gameplay mediocre e una grafica oscena), inoltre non trovo poi grosse influenze orientali nel titolo, a parte forse la parte finale.
E Twin Peaks per me è leggenda, con tutti i suoi difetti, anche se Lynch il meglio l'ha dato con altri lavori.
Comunque, ho capito il succo. Il livello medio degli script dei giochi è basso. Ok.
Nel cinema ci sono tanti generi, con alti e bassi. Nell'horror ci sono soprattutto i bassi.
Entrambi i filoni puntano ad elementi che esulano dalla trama. Ecco perché trovo che il paragone regga, niente di più.
Comunque ho già puntualizzato che a parer mio il re nell'horror è la carta stampata. Non per altro.. Esistono tantissime opere stupende gia scritte. E bada bene che non sono così antiquato da mettere la carta stampata al di sopra di tutto. Se ad esempio stessimo parlando di azione, o di immedesimazione la risposta non sarebbe affatto la stessa.
Approcci diversi, nel cinema l'utente è estraneo quindi devi opprimerlo mentre guarda. Nel videogioco l'utente è protagonista, quindi devi dargli un buon motivo per arretrare.
Tra le due vie mi piace di più la seconda, offre molte più possibilità. Ecco spiegato il "potenzialmente migliori".Last edited by Andrew Clemence; 29 September 2012, 11:43.
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Certo che gli sviluppatori adesso possono essere tanto bravi quanto furbi fino al limite,scusate il termine,della bastardità.Io,completamente conquistato da Mass Effect 2,desideroso ad ogni costo di giocarmi il primo capitolo,temendo che potesse uscire di produzione perché troppo vecchio e leggendo da ogni parte che non arriverà mai su ps3,cosa faccio?Mi compro xbox360 per farmi su quella console la saga al completo e dopo una quantità imprevedibile di tempo,cosa leggo?Che uscirà la collection di tutta la saga su ps3.Ora non so se essere felice o semplicemente incavolato nero,perché se da una parte potrò giocarmi anche tutte le esclusive xbox360 e potrò sfruttare la versione console meglio riuscita tecnicamente di qualunque gioco,dall'altra se gli sviluppatori avessero detto fin dall'inizio che avrebbero fatto questa cosa,io e probabilmente qualcun'altro avremmo potuto risparmiare i soldi.E a questo punto si inizia una discussione su se è un pollo l'utente o se è,scusate ancora il termine,bastarda una software house.
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Originariamente Scritto da snakekratos Visualizza MessaggioCerto che gli sviluppatori adesso possono essere tanto bravi quanto furbi fino al limite,scusate il termine,della bastardità.Io,completamente conquistato da Mass Effect 2,desideroso ad ogni costo di giocarmi il primo capitolo,temendo che potesse uscire di produzione perché troppo vecchio e leggendo da ogni parte che non arriverà mai su ps3,cosa faccio?Mi compro xbox360 per farmi su quella console la saga al completo e dopo una quantità imprevedibile di tempo,cosa leggo?Che uscirà la collection di tutta la saga su ps3.Ora non so se essere felice o semplicemente incavolato nero,perché se da una parte potrò giocarmi anche tutte le esclusive xbox360 e potrò sfruttare la versione console meglio riuscita tecnicamente di qualunque gioco,dall'altra se gli sviluppatori avessero detto fin dall'inizio che avrebbero fatto questa cosa,io e probabilmente qualcun'altro avremmo potuto risparmiare i soldi.E a questo punto si inizia una discussione su se è un pollo l'utente o se è,scusate ancora il termine,bastarda una software house.
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