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Videogames e violenza: il parere di Roberta Bruzzone
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Non hai colto il senso dell'intervento. Personalmente sono d'accordo con quello che dice. Ovviamente qui parliamo sempre di soggetti in un certo modo psicologicamente instabili e predisposti ad un certo tipo di comportamento. Ma se tu prendi uno di questi soggetti e lo metti di fronte a: Un libro violento, un film violento e un videogioco violento, stai pur certo che sarà sempre il videogioco a solleticare maggiormente il suo versante "malato", perchè gli permette di avere un ruolo attivo nella sua fantasia.
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Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza MessaggioNon hai colto il senso dell'intervento. Personalmente sono d'accordo con quello che dice. Ovviamente qui parliamo sempre di soggetti in un certo modo psicologicamente instabili e predisposti ad un certo tipo di comportamento. Ma se tu prendi uno di questi soggetti e lo metti di fronte a: Un libro violento, un film violento e un videogioco violento, stai pur certo che sarà sempre il videogioco a solleticare maggiormente il suo versante "malato", perchè gli permette di avere un ruolo attivo nella sua fantasia.
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sì, sono d'accordo con il Lord, non ha senso del resto mettersi sempre sulla difensiva quando semplicemente viene toccato l'argomento. E' abbastanza evidente che il videogioco di suo non sia un media paragonabile agli altri dal punto di vista della interattività, e quindi delle possibili implicazioni "psicologiche". Piuttosto, al posto del giornalista, avrei posto la domanda sul come sia possibile accertare che l'utilizzo del Videogioco sia in qualche modo concausa dell'atto violento successivamente compiuto, come la risposta della Bruzzone sembra ventilare, e non viceversa un elemento del tutto o in parte casuale, data l'ampia diffusione deil media stesso. Per assurdo, e rendere più chiaro il concetto, bisognerebbe anche accertare che, ad esempio, il/gli assassini non fosse anche un grande fruitore di romanzi pulp, o violenti, o noire. E quì si ritornerebbe a bomba sul ragionamento della differente "immersività", ma è anche vero che in mancanza di un riscontro Certo (possono raccontare quello che gli pare ma il collegamento videogioco-evento criminale è una deduzione data dalle personale convinzioni e, fino a prova contraria, non un dato scientifico ..) tutta la costruzione logica sulla conseguenzialità resta campata in aria e legata al proprio pregiudizio, che il parere sia quello del criminologo di grido o del cliente del bar all'angolo, che, nello specifico sia inteso, alla fine hanno un valore molto simile ..Senza musica la vita sarebbe un errore
Friedrich Nietzsche
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Originariamente Scritto da Lord Axl Visualizza MessaggioDi nuovo..."Poi se IO". non sei tu il problema. Almeno spero...
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concordo e non concordo. Ovviamente, lungi da me voler battibeccare con la Bruzzone, che è laureata nell'argomento, è una professionista di chiara fama eccetera, mentre io sono un pinco pallino qualsiasi ovviamente simpatizzante con il media dei videogiochi, però come giustamente fa notare Luca, il videogioco non è certamente la causa del problema quanto un possibile amplificatore. Attenzione: ho usato "UN POSSIBILE" non a caso. Se il problema c'è, c'è: c'è poco da fare. Se una persona ha una visione distorta delal realta e del velore della vita altrui, la colpa non è del videogioco: il videogioco può però certamente convincerlo che la sua visione del mondo è effettivamente quella.
E' un po' come se io credessi nell'esistenza dei draghi e sono contento di leggere Tolkien e Martin (visto che li avete citati), o Weis/Hickman, o Salvatore o chi altri, perché mi confermano dell'esistenza dei draghi. Sono io che sono allucinato, non è il libro a creare allucinazioni.
Per un individuo con questo problema, il videogioco diventa una palestra. Ciò che dovrebbe essere rilassante e "scaricante" diventa "caricante". Il problema naturalmente è che non è faciel individuare questi soggetti prima che mettano mano ai videogiochi, ma non è possibile individuarli prima che entrino in un circolo di caccia o in una palestra di MMA...
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Originariamente Scritto da Tatsumaki Visualizza Messaggioconcordo e non concordo. Ovviamente, lungi da me voler battibeccare con la Bruzzone, che è laureata nell'argomento, è una professionista di chiara fama eccetera, mentre io sono un pinco pallino qualsiasi ovviamente simpatizzante con il media dei videogiochi, però come giustamente fa notare Luca, il videogioco non è certamente la causa del problema quanto un possibile amplificatore. Attenzione: ho usato "UN POSSIBILE" non a caso. Se il problema c'è, c'è: c'è poco da fare. Se una persona ha una visione distorta delal realta e del velore della vita altrui, la colpa non è del videogioco: il videogioco può però certamente convincerlo che la sua visione del mondo è effettivamente quella.
E' un po' come se io credessi nell'esistenza dei draghi e sono contento di leggere Tolkien e Martin (visto che li avete citati), o Weis/Hickman, o Salvatore o chi altri, perché mi confermano dell'esistenza dei draghi. Sono io che sono allucinato, non è il libro a creare allucinazioni.
Per un individuo con questo problema, il videogioco diventa una palestra. Ciò che dovrebbe essere rilassante e "scaricante" diventa "caricante". Il problema naturalmente è che non è faciel individuare questi soggetti prima che mettano mano ai videogiochi, ma non è possibile individuarli prima che entrino in un circolo di caccia o in una palestra di MMA...
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Che dire, io crescendo con i videogames, ci ho imparato più inglese che a scuola
Sul fatto che stimolino alla violenza, sono d'accordo con chi afferma che questo sia un fenomeno che riguarda persone già inserite in situazioni particolarmente difficili. Prendiamo ad esempio un preadolescente che non è sufficientemente seguito dai genitori che gioca a GTA. Chi gli dice che le cose che si fanno in quel gioco sono sbagliate? Io sono sempre dell'idea che i videogiochi stimolino alla violenza per chi ne abusa o per chi è cresciuto in situazioni complicate, per il resto rappresentano un hobby.
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Ho letto tutto l'articolo e non mi sembra che sia il caso di stracciarsi le vesti, i VG sono ormai il pane quotidiano di Milioni di famiglie, ed altrettanti ragazzi, che in altre generazioni avrebbero letto libri, è intuitivo e logico che vengano considerati in "cima alla lista", la violenza in certi VG è indubbia e non di rado gratuita e fine a se stessa e non si può negare che non di rado esercitino spirito di emulazione, negarlo è francamete poco serio, parlare di menti deboli e/o predisposte è sicuramente riduttivo, i VG pieni di violenza esistono e ci piaccia o no diventano ogni giorno che passa un problema più grande
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questa forse dovrebbe iniziare a fumarsi il crack ,la violenza c e sempre stata dall inizio dei tempi ,se uno c ha problemi di sicuro non sono i videogame a far scattare la voglia omocida ,ma dove vivete? se il videogioco genera violenza allora siamo tutti potenziali killer , ma non mi sembra che in giro ci sia il caos generato dai giocatori , anzi solitamente qui la violenza mi sembra che venga fatta propio da chi un c ha un cazzo da fare ,e va a sfogassi con innocenti.
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