Episodio 38: Il secondo round si gioca su Namecc
La capsula giaceva immobile al centro di un cratere immenso, fumante dopo l’attraversamento dell’atmosfera. Il portello si aprì lentamente, e Kupile uscì allo scoperto.
“Finalmente...”
Fece i suoi primi passi in questo mondo nuovo. Controllò i dati di bordo: un anno di viaggio, destinazione raggiunta, Namecc. Rise.
“Avrò sicuramente qualche giorno di vantaggio rispetto a Boran... devo darmi da fare se voglio avere le sfere per me, e diventare immortale”
Uscì dal cratere in volo panoramico; dall’alto contemplò la sterminata e brulla pianura. Percepiva aure indistinte attorno a sè, e aguzzò il suo fiuto da cacciatore.
“Nessun saiyan sul pianeta... molte aure deboli, ma tre sono parecchio forti, anche se sicuramente non al mio livello... da dove posso cominciare?”
Si guardò attorno. Avvertiva la presenza di un gruppo di deboli aure, poco lontane.
“Comincerò da loro, nessuno dovrà ostacolarmi! Avrò la mia vendetta su quel saiyan!!”
Scattò in direzione del più vicino villaggio di namecciani, lasciando dietro di sè una nuvola di polvere.
Piccolo chiuse gli occhi, e si concentrò.
<<Tiene l’aura al minimo>>, disse, <<Ma sento che si sta muovendo>>.
<<Lo sento anch’io>>, disse Ub in massima concentrazione.
In quel momento comparve Kaioshin il Superiore. Dopo che il Sommo era tornato sul loro pianeta, solo Kaioshin era rimasto ad aiutarli nella ricerca delle sfere e negli allenamenti.
<<Kaioshin!>>, esclamò Piccolo, <<Ha sentito che aura? Mi dica che le sfere sono al sicuro!>>.
<<Non lo sono>>, disse laconico, <<Ne manca sempre una>>
<<Cosa dobbiamo fare, Kaioshin?>>, domandò Ub.
<<Mettere in salvo i namecciani in posti sicuri, all’interno delle grotte nelle montagne. Voi dovrete affrontare il nostro nemico...>>.
Piccolo e Ub annuirono.
<<Chissà perchè è solo?>>, si domandò Kaioshin, <<Pensavo che ci avrebbero attaccato in massa>>.
<<E’ inutile domandarcelo, Kaioshin>>, disse Piccolo, <<Io e Ub andiamo ad affrontarlo, e speriamo che Kami trovi presto la sfera mancante>>.
<<Forse è meglio che sia io a cercarla>>, disse il Superiore, <<Kami vi sarà più utile di me in combattimento. Fatevi forza ragazzi!>>.
Kaioshin scomparì nel nulla, mentre Ub e Piccolo scattarono in volo verso il loro prossimo avversario.
Kupile raggiunse il primo villaggio, e atterrò nel suo centro. Gli sgardi di tutti erano terrorizzati.
<<Cosa vuoi da noi? Chi sei??>>, disse uno degli anziani affrontandolo. Kupile sorrise maligno spostandosi una ciocca di capelli dalla fronte.
“Ora vi farò vedere chi sono io”
Scattò in avanti a braccio teso, e il veccho non lo vide arrivare. Il colpo gli scardinò la testa dal collo, decapitandolo orribilmente. I giovani strillarono dal terrore e si dettero alla fuga, mentre i vecchi, disgustati, indietreggiarono.
<<Sei.. un... mostro!>>.
Alcuni guerrieri namecciani gli si fecero avanti.
“Non avete capito, allora...”
Si pulì il sangue viola del braccio, mentre la testa rotolò ai piedi di uno dei guerrieri che gli stavano di fronte. Nel vederla, il namecciano balzò all’attacco, seguito dagli altri quattro.
<<Bastardo!!>>.
Kupile li evitò facilmente, e colpì il primo alla schiena con un calcio. Si udì uno schiocco orribile, e un suono di ossa rotte: il namecciano gridò, mentre il corpo gli si piegò in due, con la colonna vertebrale spezzata. Gli altri quattro scagliarono delle ki blast dietro di loro, ma colpirono solo l’aria: Kupile comparve alle spalle di uno di loro, che, voltandosi e vedendolo comparire all’improvviso, lanciò un urlo di terrore. Kupile gli afferrò la gola e cominciò a stringerla. Le vene cominciarono a pulsare nel cranio del namecciano, che perdeva via via i sensi: uno degli altri tentò di colpire nuovamente Kupile, che si servì della sua vittima come scudo. La ki blast lo trafisse, e Kupile lo lasciò cadere al suolo. I tre namecciani rimasti tremavano dal terrore.
<<Non avete ancora intenzione di attaccarmi?>>, disse loro Kupile.
Mosse un passo verso di loro, che arretrarono.
<<Non ditemi che state tremando!>>. Kupile ridacchiò.
<<Dicci... dicci solo cosa vuoi...>>.
<<Le sfere del drago, muso verde!>>
I tre si guardarono: sapevano che sarebbe venuto qualcuno per conquistare le sfere, ma non credevano che sarebbe stato così forte. Tentarono di prendere tempo.
<<Non sappiamo dove siano, ma puoi aspettare che...>>.
Kupile non stette al gioco e trafisse il malcapitato con un potente raggio, che lo sbriciolò riducendolo a polvere finissima.
<<Siete rimasti in due, avete intenzione di parlare, o no??>>
Non risposero, mentre un alito di vento sollevò una coltre di nebbia.
<<E va bene! Allora sparite!!>>.
Kupile formò due sfere di energia nelle mani e le scagliò loro conto, ma vennero deviate da qualcosa giunto dalla sua sinistra.
<<Ma cosa?>>, non fece nemmeno in tempo a pensare che un violento colpo lo sbalzò lontano, cogliendolo del tutto di sorpresa.
<<Kami!>>, gridò di gioia uno dei due namecciani che avevano affrontato Kupile.
Kami era un guerriero alto e massiccio, della stazza di Junior, ma dal colorito più scuro.
<<Mettete al sicuro il villaggio... mi occupo io di lui...>>
<<No, restiamo con te!>>.
<<Morireste! Andate!>>.
Non se lo fecero ripetere, e portarono al villaggio al sicuro nelle montagne. Kupile riemerse dalla polvere, osservando quel misterioso guerriero namecciano.
<<Tu... non avresti dovuto!>>. Gli scagliò una raffica di ki blast, che Kami evitò agilmente. Infine balzò in alto, e Kupile lo seguì. Si trovarono faccia faccia.
<<Non avresti dovuto uccidere dei fratelli namecciani>>.
<<Credi che farai una fine diversa?>>
<<Io credo di sì!>>.
Kami scattò a braccio teso, e poi con un calcio rovesciato che colpì Kupile dritto in faccia. Questi però non si fece sorprendere, e ripose altrettanto violentemente. Calcio, pugno, calcio, finta e schivata: lo schema di attacco di Kupile tentava di mettere in difficoltà i rifressi di Kami, che infatti si trovò svantaggiato dall’imprevedibilità di Kupile.
“E’ come combattere contro due avversari...”
Kupile lo afferrò alle spalle e lo colpì alla schiena, e Kami volò a terra. Ma si riprese, lanciandosi nuovamente indietro, scagliando una raffica di ki blast, che Kupile respinse utilizzando solo un braccio.
<<E con questo?>>.
Kami fece un gesto, e le ki blast tornarono indietro convergendo su Kupile, che non riuscì a evitarle. Tuttavia dall’esplosione emerse tutto intatto, pronto a proseguire, già diretto verso il suo avversario...
La capsula giaceva immobile al centro di un cratere immenso, fumante dopo l’attraversamento dell’atmosfera. Il portello si aprì lentamente, e Kupile uscì allo scoperto.
“Finalmente...”
Fece i suoi primi passi in questo mondo nuovo. Controllò i dati di bordo: un anno di viaggio, destinazione raggiunta, Namecc. Rise.
“Avrò sicuramente qualche giorno di vantaggio rispetto a Boran... devo darmi da fare se voglio avere le sfere per me, e diventare immortale”
Uscì dal cratere in volo panoramico; dall’alto contemplò la sterminata e brulla pianura. Percepiva aure indistinte attorno a sè, e aguzzò il suo fiuto da cacciatore.
“Nessun saiyan sul pianeta... molte aure deboli, ma tre sono parecchio forti, anche se sicuramente non al mio livello... da dove posso cominciare?”
Si guardò attorno. Avvertiva la presenza di un gruppo di deboli aure, poco lontane.
“Comincerò da loro, nessuno dovrà ostacolarmi! Avrò la mia vendetta su quel saiyan!!”
Scattò in direzione del più vicino villaggio di namecciani, lasciando dietro di sè una nuvola di polvere.
Piccolo chiuse gli occhi, e si concentrò.
<<Tiene l’aura al minimo>>, disse, <<Ma sento che si sta muovendo>>.
<<Lo sento anch’io>>, disse Ub in massima concentrazione.
In quel momento comparve Kaioshin il Superiore. Dopo che il Sommo era tornato sul loro pianeta, solo Kaioshin era rimasto ad aiutarli nella ricerca delle sfere e negli allenamenti.
<<Kaioshin!>>, esclamò Piccolo, <<Ha sentito che aura? Mi dica che le sfere sono al sicuro!>>.
<<Non lo sono>>, disse laconico, <<Ne manca sempre una>>
<<Cosa dobbiamo fare, Kaioshin?>>, domandò Ub.
<<Mettere in salvo i namecciani in posti sicuri, all’interno delle grotte nelle montagne. Voi dovrete affrontare il nostro nemico...>>.
Piccolo e Ub annuirono.
<<Chissà perchè è solo?>>, si domandò Kaioshin, <<Pensavo che ci avrebbero attaccato in massa>>.
<<E’ inutile domandarcelo, Kaioshin>>, disse Piccolo, <<Io e Ub andiamo ad affrontarlo, e speriamo che Kami trovi presto la sfera mancante>>.
<<Forse è meglio che sia io a cercarla>>, disse il Superiore, <<Kami vi sarà più utile di me in combattimento. Fatevi forza ragazzi!>>.
Kaioshin scomparì nel nulla, mentre Ub e Piccolo scattarono in volo verso il loro prossimo avversario.
Kupile raggiunse il primo villaggio, e atterrò nel suo centro. Gli sgardi di tutti erano terrorizzati.
<<Cosa vuoi da noi? Chi sei??>>, disse uno degli anziani affrontandolo. Kupile sorrise maligno spostandosi una ciocca di capelli dalla fronte.
“Ora vi farò vedere chi sono io”
Scattò in avanti a braccio teso, e il veccho non lo vide arrivare. Il colpo gli scardinò la testa dal collo, decapitandolo orribilmente. I giovani strillarono dal terrore e si dettero alla fuga, mentre i vecchi, disgustati, indietreggiarono.
<<Sei.. un... mostro!>>.
Alcuni guerrieri namecciani gli si fecero avanti.
“Non avete capito, allora...”
Si pulì il sangue viola del braccio, mentre la testa rotolò ai piedi di uno dei guerrieri che gli stavano di fronte. Nel vederla, il namecciano balzò all’attacco, seguito dagli altri quattro.
<<Bastardo!!>>.
Kupile li evitò facilmente, e colpì il primo alla schiena con un calcio. Si udì uno schiocco orribile, e un suono di ossa rotte: il namecciano gridò, mentre il corpo gli si piegò in due, con la colonna vertebrale spezzata. Gli altri quattro scagliarono delle ki blast dietro di loro, ma colpirono solo l’aria: Kupile comparve alle spalle di uno di loro, che, voltandosi e vedendolo comparire all’improvviso, lanciò un urlo di terrore. Kupile gli afferrò la gola e cominciò a stringerla. Le vene cominciarono a pulsare nel cranio del namecciano, che perdeva via via i sensi: uno degli altri tentò di colpire nuovamente Kupile, che si servì della sua vittima come scudo. La ki blast lo trafisse, e Kupile lo lasciò cadere al suolo. I tre namecciani rimasti tremavano dal terrore.
<<Non avete ancora intenzione di attaccarmi?>>, disse loro Kupile.
Mosse un passo verso di loro, che arretrarono.
<<Non ditemi che state tremando!>>. Kupile ridacchiò.
<<Dicci... dicci solo cosa vuoi...>>.
<<Le sfere del drago, muso verde!>>
I tre si guardarono: sapevano che sarebbe venuto qualcuno per conquistare le sfere, ma non credevano che sarebbe stato così forte. Tentarono di prendere tempo.
<<Non sappiamo dove siano, ma puoi aspettare che...>>.
Kupile non stette al gioco e trafisse il malcapitato con un potente raggio, che lo sbriciolò riducendolo a polvere finissima.
<<Siete rimasti in due, avete intenzione di parlare, o no??>>
Non risposero, mentre un alito di vento sollevò una coltre di nebbia.
<<E va bene! Allora sparite!!>>.
Kupile formò due sfere di energia nelle mani e le scagliò loro conto, ma vennero deviate da qualcosa giunto dalla sua sinistra.
<<Ma cosa?>>, non fece nemmeno in tempo a pensare che un violento colpo lo sbalzò lontano, cogliendolo del tutto di sorpresa.
<<Kami!>>, gridò di gioia uno dei due namecciani che avevano affrontato Kupile.
Kami era un guerriero alto e massiccio, della stazza di Junior, ma dal colorito più scuro.
<<Mettete al sicuro il villaggio... mi occupo io di lui...>>
<<No, restiamo con te!>>.
<<Morireste! Andate!>>.
Non se lo fecero ripetere, e portarono al villaggio al sicuro nelle montagne. Kupile riemerse dalla polvere, osservando quel misterioso guerriero namecciano.
<<Tu... non avresti dovuto!>>. Gli scagliò una raffica di ki blast, che Kami evitò agilmente. Infine balzò in alto, e Kupile lo seguì. Si trovarono faccia faccia.
<<Non avresti dovuto uccidere dei fratelli namecciani>>.
<<Credi che farai una fine diversa?>>
<<Io credo di sì!>>.
Kami scattò a braccio teso, e poi con un calcio rovesciato che colpì Kupile dritto in faccia. Questi però non si fece sorprendere, e ripose altrettanto violentemente. Calcio, pugno, calcio, finta e schivata: lo schema di attacco di Kupile tentava di mettere in difficoltà i rifressi di Kami, che infatti si trovò svantaggiato dall’imprevedibilità di Kupile.
“E’ come combattere contro due avversari...”
Kupile lo afferrò alle spalle e lo colpì alla schiena, e Kami volò a terra. Ma si riprese, lanciandosi nuovamente indietro, scagliando una raffica di ki blast, che Kupile respinse utilizzando solo un braccio.
<<E con questo?>>.
Kami fece un gesto, e le ki blast tornarono indietro convergendo su Kupile, che non riuscì a evitarle. Tuttavia dall’esplosione emerse tutto intatto, pronto a proseguire, già diretto verso il suo avversario...
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