kiedo scusa se nn ho potuto aggiornare, ma ero impegnata a cambuiare nomi ai pg e cercare di cambiare l'imopaginazione x riuscire successivamentre a stampare la storia e farla leggere cm originale ad una persona quando l'avrò finita ^^
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Scuola Superiore (mia nuova ff)
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Originariamente Scritto da C18-Crilin 4ever Visualizza Messaggiokiedo scusa se nn ho potuto aggiornare, ma ero impegnata a cambuiare nomi ai pg e cercare di cambiare l'imopaginazione x riuscire successivamentre a stampare la storia e farla leggere cm originale ad una persona quando l'avrò finita ^^
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Il ritorno di Broly
Ecco il nuovo capitolo ^^
Capitolo Venticinque: Il ritorno di Broly
Se torniamo indietro nel tempo ci ritroviamo a quella mattina.
Chichi era già pronta mezz’ora prima dell’entrata ed un quarto d’ora prima era davanti al cancello della scuola, impaziente di entrare e conoscere nuova gente, farsi nuovi amici.
Una ragazza le si avvicinò con un sorriso
“Ciao, non ti ho mai visto prima, sei nuova?”
“Sì!”
“In che classe sei?”
“In 1C”
“Sono nuova anche io e sono nella tua stessa classe, che ne dici di metterti al banco con me?”
“Volentieri!”
“Bene! Ti chiami?”
“Chichi, e tu?”
“Simona”
“Piacere!”
“Piacere mio! Sei fidanzata?”
“Sì, con un ragazzo di nome Goku Son”
“Goku Son? Il giocatore di baseball?”
“Lo conosci?”
“Sono andata ad una sua partita…”
Simona si girò e affondò nei suo pensieri, senza sentire neppure il suono della campanella, fu Chichi ad afferrarla per un braccio e scuoterla, per farla entrare a scuola.
Goku si svegliò e fece un paio di flessioni, per essere pronto ad affrontare la nuova scuola.
Arrivò sul filo della campanella e per prima cosa fecero entrare tutti i ragazzi e tutte le ragazze in una palestra, poi il professore di educazione fisica prese diversi palloni da una cesta e li passò ai ragazzi.
“Bene, adesso ognuno di voi si metterà in coppia con una ragazza, non dovrete fare altro che passarvi i palloni dalla distanza dell’intera palestra il più velocemente possibile. Vi cronometrerò e vedrò in un ora quanti passaggi fate. Se il pallone vi casca o il compagno non riesce a prenderlo dovrete ricominciare il conteggio da capo”
Una ragazza si avvicinò timidamente a lui
“Ciao, io mi chiamo Darka”
“Piacere, io sono Goku!”
“Fai coppia con me?”
“D’accordo!”
Per tutta l’ora Darka e Goku parlarono del più e del meno, mentre si lanciavano il pallone con foga sempre maggiore.
La campanella suonò, ed i due si avviarono in classe.
Si sedettero vicini perché entrambi non conoscevano nessuno e la lezione di Educazione Motoria ebbe inizio senza grossi problemi.
Il moro si sentiva stranamente bene con quella ragazza, era sportiva, era interessata al baseball, era esperta sia del baseball che dello sport in generale, però era anche una tipa molto dolce.
Un messaggio gli fece vibrare il cellulare in tasca, per fortuna si trovava in ultima fila, quindi potè leggere tranquillamente ciò che c’era scritto.
“Ciao, amore! Sono a scuola e ti penso, sono triste senza di te. Per fortuna ho conosciuto una ragazza molto simpatica di nome Simona, ti manco, almeno un pochino?”
Goku sorrise e rispose prontamente.
Il cellulare di Chichi vibrò in una tasca della camicetta e lei rispose in fretta, mentre Simona con l’astuccio le faceva da scudo, perché il prof non se ne accorgesse.
“Certo che mi manchi! Io sono al banco con una ragazza di nome Darka, una vera sportiva e per giunta simpaticissima, non vedo l’ora di fartela conoscere! Mi manchi, davvero tanto, non vedo l’ora di risentirti oggi pomeriggio!”
Chichi era contenta di mancargli, ma provò una stretta al cuore quando lesse che era vicino ad una ragazza, che per giunta lui definiva simpaticissima e sportiva!
La mora scosse la testa, non doveva preoccuparsi…lui era il SUO Goku!
Goku prese il diario di Darka ed iniziò a sfogliarlo, non sapendo cosa fare.
Lesse le numerose dediche, fatte probabilmente dalle sue amiche e ne scrisse qualcuna lui.
Arrivò al giorno del suo compleanno e si accorse che mancava poco meno di una settimana.
Darka se ne accorse
“Vuoi venire?”
“Uh? Dove?”
“Faccio una festa” ribattè lei, indicando il diario
“Bè…lo sai che io sono fidanzato”
“Oh, ma puoi portare anche lei! Sarò felice di conoscerla!”
“Bene, allora vengo volentieri!”
“Perfetto, non vedo l’ora di farti conoscere i miei amici, sono tutti patiti per lo sport”
“Bene!”
Il ragazzo afferrò il cellulare e mandò prontamente un messaggio a Chichi.
“Tesoro, siamo invitati alla festa di compleanno di Darka, la settimana prossima!”
Chichi ricevette il messaggio, non era entusiasta di questa scelta, ma non voleva scontentarlo.
Poco lontano, intanto, Bulma si stava gustando la lezione di Biologia, materia che adorava.
Vicino a lei un ragazzo con dei jeans al ginocchio ed una maglietta rossa a maniche corte con i bordi gialli, le sorrideva e la sbirciava.
Era anche lui uno nuovo e, siccome non conosceva nessuno, aveva finito per mettersi vicino a lei, e ne era felice…quella ragazza gli piaceva!
L’unico problema era che, parlando, lei gli aveva rivelato di essere fidanzata, e per giunta con Vegeta!
Lui lo conosceva bene…
Si tastò meccanicamente il fianco, gli sembrava di sentire ancora il dolore della ferita…
Era Broly…era stato fortunato a rimanere vivo, e al risveglio l’amara sorpresa: la sua sorellina con C17!
Scosse la testa e cercò di concentrarsi sulla lezione, ma la sua mente era ancora rivolta a qualche anno prima.
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“Calmati, Vegeta!”
“Calmarmi? Calmarmi?! Ti rendi conto di ciò che hai fatto?”
“Tu al mio posto cosa avresti fatto?”
“Niente che potesse far soffrire Nazos!”
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Una scossa, un movimento brusco, forse involontario, e Vegeta scatta in avanti, un coltello nella mano, coltello che provoca un profondo taglio nel fianco di Broly
Vegeta e C17…lui li ricordava bene, i “fichi” della compagnia, quelli che facevano tutto, quelli che si potevano permettere di comportarsi da superiori.
Quelli che un tempo erano i suoi due migliori amici…
Quelli che l’avevano abbandonato quando loro avrebbe avuto più bisogno di sentirli vicini…
Quelli che quando stava male lo portavano fuori a divertirsi senza mai riflettere su ciò che poteva renderlo triste…
Strinse i pugni, non voleva pensarci, gli faceva male pensare che l’avevano lasciato solo, in preda all’alcool e alla droga, senza fermarsi ad aiutarlo, ma ignorandolo perché non meritava più di essere loro amico.
Lui per quei due aveva fatto di tutto, aveva fatto a pugni per difenderli, si era addossato la colpa di cose fatte da loro perché non venisse loro fatto del male, mentre loro…l’avevano trattato come un pezzente, illudendolo, con tutti quei sorrisi, di contare qualcosa per loro, mentre l’unica cosa che volevano era un capro espiatorio per le loro bravate e la protezione d suo padre per poterne commettere altre, lui era solo una cosa utile.
Resistette a fatica all’impulso di prendere a testate il banco, sua sorella con 17…quell’immagine turbina nella sua testa, preme contro le pareti del suo cranio, producendo un dolore acuto da cui non riesce a fuggire.
Quel verme l’aveva usato, ed ora intendeva fare la stessa cosa con la sua sorellina.
Calde lacrime si formarono agli angoli dei suoi occhi, ora che loro padre non c’era più era lui che doveva occuparsi di Nazos, proteggerla, ma come poteva farle capire che il ragazzo di cui era innamorata era un bugiardo?
Nazos, intanto, si trovava a casa di 17, che quel giorno non era andato a scuola.
“C17…cosa provi per me?”
C17 era pensieroso, la ragazza gli aveva fatto questa domanda un quarto d’ora prima, e lui si era salvato scappando in cucina per preparare uno spuntino, ma non poteva certo nascondersi in eterno…
Ma lui cosa provava per lei?
Ne era innamorato, ma poteva dire di provare amore?
Non ne era sicuro, e non voleva mentirle…
Portò il pugno chiuso alla bocca e se lo morse debolmente…forse doveva parlarne con la sorella.
Lei diceva di amare Crilin, come poteva esserne sicura? Forse avrebbe potuto spiegargli da cosa se lo sentiva e lui avrebbe messo a paragone ciò con quello che provava per Nazos.
Tornò in salotto, dove lei l’aspettava guardando la televisione.
“Eccomi, Nazos!”
“Non mi hai risposto”
Il tono di lei era sbrigativo ed anche variamente irritato. Lui le si sedette accanto e fece slittare il braccio sulle sue spalle.
“Sono innamorato di te…” le sussurrò dolcemente, mentre la stringeva.
Lei sembrava soddisfatta, sorrise e si accoccolò contro il suo ragazzo, pensando al fratello, che quel giorno andava a scuola per la prima volta.sigpic~E' meglio esser odiati per ciò che siamo, che essere amati per la maschera che portiamo~
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Magnifico questo nuovo capitolo, altre nuove storie stanno per iniziare??!! o reggeranno l'urto quelle vecchie??!! povero Broly
COMPLIMENTI C-18!!!sigpic
Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
Mia LongShot con Gogeta_89
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