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Cartun e Kaibel erano in difficoltà.
Il colpo avanzava verso di loro senza accennare alcun tipo di rallentamento.
Cartun:<<Maledizione! Ci ucciderà!>>
Kaibel era rimasto pietrificato.
<<No! Non può essere vero!>>
I due alieni riprovarono nuovamente a fermare l'ammasso energetico.
Sapevano che era inutile, ma dovevano provarci.
Il tempo per loro sembrò non esistere più.
Mentre i due invasori pensavano al da farsi vennero attirati da un bagliore proveniente dalla figura del terrestre.
Il colpo sembrava aver perso potenza.
Con le ultime forze lo respinsero e alzarono lo sguardo.
Tencha non esisteva più.
Al suo posto erano tornati i due terrestri di prima.
Tenshinhan:<<Dannazione! Dovevo immaginarmelo che quel colpo avrebbe esaurito precocemente il tempo!>>
Yamcha iniziò a rabbrividire.
<<A-Adesso che facciamo? Non siamo pronti per rifonderci!>>
Tenshinhan ghignò e guardò i suoi avversari.
<<Non abbiamo scelta... Moriremo, ma non ci tireremo indietro, vero Yamcha?>>
Il terrestre avrebbe voluto tanto negare. Pensava che la vita fosse ingiusta con lui. Aveva una moglie e un bambino da poco e già doveva dirli addio.
Per un attimo ebbe la voglia di fuggire.
Ma non lo fece.
Proprio il ricordo della famiglia lo convinse a rimanere col compagno a combattere.
Sapeva che sarebbe perito, ma avrebbe fatto di tutto per proteggere i suoi cari.
I due alieni invece sorrisero.
Non avevano capito molto su cosa era successo, ma l'importante era non doversi più misurare con quel Tencha.
Kaibel:<<Vogliamo entrare nei loro corpi?>>
Cartun si leccò le labbra.
<<Certo! Io mi prendo quello con i capelli neri!>>
Un cenno di intesa e partirono.
Tenshinhan:<<ECCOLI!>>
I due terrestri vennero colpiti dai due combattenti.
Sembravano che assieme alla speranza avessero trovato nuovo vigore.
I due paladini della Terra non potevano fare altro che subire gli attacchi.
Ogni tanto reagivano, ma non fiaccavano assolutamente il morale degli aggressori.
Non era la superiorità a spingerli ad agire così, ma la paura.
Paura che i loro avversari riproponessero quella strana danza.
Paura di Tencha.
Improvvisamente Cartun allungò una mano in direzione di Yamcha.
Una presa mortale strinse il collo del terrestre.
Le unghie iniziarono a lacerare la pelle sulla gola del combattente.
Tenshinhan, che col suo terzo occhio aveva visto la scena provò ad intervenire.
Il suo slanciò si fermò a mezz'aria.
Kaibel strinse la caviglia del terrestre.
<<Dove vai? Il tuo avversario sono io!>>
Tenshinhan in tutta risposta fece esplodere un ki blast sul volto dell'alieno.
La testa si piegò all'indietro.
Kaibel si rimise in posizione eretta e sorrise malignamente.
Urlando scaraventò il terrestre verso il suolo.
Puntò un dito verso di lui e iniziò a lanciare molti raggi d'energia.
Nel mentre Cartun aveva lasciato la presa.
Mentre Yamcha tossiva venne colpito da un calcio da parte dell'alieno.
Anche il terrestre volò verso il suolo.
Fortunatamente per lui riuscì a frenare la caduta a mezz'aria.
L'alieno si era però liquefatto e viaggiava a forte velocità verso il terrestre.
Questi tentò di evitare la folle carica.
Troppo lento.
Come un serpente il pericoloso invasore si insinuò nel corpo della sua vittima.
Kaibel smise di infierire su Tenshinhan e guardò soddisfatto la scena.
Yamcha urlò.
Sapeva quello che gli sarebbe successo di lì a poco.
Sarebbe saltato in aria e avrebbe ulteriormente potenziato quel parassita.
Con le lacrime agli occhi chiamò il compagno di avventure e implorò:<<FINISCIMI TI PREGO!>>
Tenshinhan rimase scosso per un attimo.
<<UCCIDIMI!>> continuo il terrestre ormai in preda alla disperazione <<Lui è dentro di me! Se mi disintegri verrà nell'aldilà con me!!!>>
Tenshinhan annuì.
Era dura per lui uccidere un amico, ma doveva farlo.
Mise le mani a forma di triangolo davanti a se e iniziò a caricare il kikoho.
Kaibel sapeva che il processo non era terminato, mancavano ancora pochi secondi.
Secondi che non avevano.
<<FERMO MALEDETTO!!!>>
Il colpo del terrestre stava per essere scagliato quando l'alieno colpì il suo avversario con una violenta gnocchiata allo stomaco.
Tenshinhan sputò qualche goccia di sangue e barcollò indietro.
Yamcha capì che era tutto perduto.
Un urlo.
Un esplosione.
Il silenzio.
Kaibel nel mentre si era impossessato del corpo dell'ultimo paladino terrestre.
Tenshinhan:<<Jiaozi, sto arrivando!>>
Bella, veramente bella puntata!!
Però ti do un consiglio, tu vai troppo a capo, cioè delle frasi sono argomentate da sole due puntate e verso la fine invece è solo una parola, ti consiglio di aggiungere la virgola e ogni tanto invece di usare il punto metti il punto e verigola ( ; )
cmq ripeto, ottima puntata
Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo…
Che sia la libertà di volare o solo di sentirsi vivo…
tempo fa mi avevi chiesto di dare un'occhiata alla tua ff, ma continuavo a dimenticarmene, ne approfitto adesso.
allora, mi piace come lavoro, soprattutto il rapporto che c'è tra i soldati dell'impero Colstar, ma effettivamente ha ragione Davide03 a dirti di allungare i periodi, certe volte è un po' noioso leggere...
comunque penso che ti seguirò, aspetto il prossimo capitolo
Bella, veramente bella puntata!!
Però ti do un consiglio, tu vai troppo a capo, cioè delle frasi sono argomentate da sole due puntate e verso la fine invece è solo una parola, ti consiglio di aggiungere la virgola e ogni tanto invece di usare il punto metti il punto e verigola ( ; )
cmq ripeto, ottima puntata
Quoto! Cmq complimentoni!! Veramente una bella puntata!!
Lopuc e Vegeta passarono qualche secondo squadrandosi; l'aria stava diventando elettrica e la tensione sembrava potersi tagliare con un coltello.
Le menti dei due combattenti erano concentrate nel pensare all'ironia della sorte: quando sembrava che i varniani e i sayan fossero divisi per sempre ecco che due di loro si incontrano in un pianetino sperduto nell'immensità dello spazio.
Vegeta sapeva dell'esistenza di quella strana razza, ma non aveva mai approfondito, dopotutto le due popolazioni si erano incrociate solo sporadicamente in qualche battaglia di confine. Sapeva però che non erano elementi da sottovalutare e aveva riconosciuto in Lopuc un rappresentante di quella stirpe.
Lopuc invece aveva di che rallegrarsi: mai avrebbe immaginato che la conquista del pianeta chiamato Terra avrebbe potuto riabilitarlo così tanto agli occhi di Colstar. Avrebbe potuto finalmente compiere la missione affidatagli anni prima e che aveva miseramente fallito: avrebbe sconfitto il re dei sayan e avrebbe portato il suo cadavere davanti al suo sovrano.
Lopuc decise di rompere quell'atmosfera di tensione e silenzio sovrannaturali.
<<Vegeta, io sono Lopuc, tenente dell'esercito del grande Colstar. La mia missione è conquistare questo pianeta e ucciderti. Ma prima di procedere vorrei farti una domanda: tu, membro della famiglia reale dei sayan, cosa ci fai su questo pianeta? Non dirmi che non sei riuscito a conquistarlo! O forse la tua razza si è rammollita a tal punto da non avere più neanche la forza di uccidere?>>
L'esercito al comando del varniano rise.
Vegeta invece era furibondo.
Strinse i pugni e squadrò torvo il suo nemico.
La sua aura stava salendo, la rabbia stava prendendo il sopravvento. Si chiedeva come potesse un nuovo arrivato offenderlo così tanto nell'orgoglio. Aprì una mano e iniziò a concentrarci l'aura.
<<Cosa ci faccio su questo pianeta non è affare tuo! Per la seconda domanda... PRENDIII!!!>>
Il braccio si stese violentemente in avanti e ne fuoriuscì un potente e lungo ki blast.
Lopuc, prevista una reazione del genere, si limitò a creare una barriera intorno a sè. Una sfera violacea d'aura circondò rapidamente lui e i suoi uomini; il risultato fu l'infrangersi infruttifero del colpo sullo scudo.
<<Si è infuriato! Bene!>> pensò Lopuc <<Approfitterò di questo fatto!>>
Quindi, creato mentalmente il piano, disse al suo avversario se quella era tutta la potenza che il re dei sayan sapeva mostrare.
Quelle parole ferirono enormemente l'orgoglio di Vegeta. Frustrato dalle offese al suo popolo e dal non essere riuscito a colpire Lopuc perse completamente il controllo.
Con esso perse anche la lucidità e la freddezza che lo contraddistinguevano.
Lanciò numerosi ki blast all'indirizzo del suo strafottente avversario.
Sia l'alieno, sia la sua armata evitarono abilmente i colpi e si diressero verso i bersagli prestabiliti: Lopuc sul principe e i suoi uomini sui giovani mezzosangue.
I due ragazzi si misero spalla contro spalla, pronti a contenere l'orda di soldati che sembrava volerli travolgere.
Non appena i soldati furono a corta distanza i due combattenti, quasi si fossero messi d'accordo, si trasformarono contemporaneamente in supersayan.
All'improvviso aumento di potenza gli invasori volarono indietro, cadendo rovinosamente a terra.
I due figli dei migliori sayan emanavano una straordinaria potenza; segno evidente che gli allenamenti avevano dato i loro frutti.
Trunks:<<Pronto Goten? Facciamo vedere quello che sappiamo fare!>>
Goten si passò un dito sotto il naso:<<Io sono sempre pronto! Ehi Trunks, ti va di fare a gara a chi ne abbatte di più?>>
Il ragazzo annuì e ridacchiò.
L'armata, intanto riassettatasi, assisteva incredula alla stipulazione della scommessa.
Mentre ciò accadeva, a pochi passi Lopuc si stava avventando su Vegeta.
L'alieno, piombato dall'alto, colpì con un pugno la mascella del principe; quest'ultimo, accusata la botta, volò qualche metro indietro.
Il tenente capì che quello era il momento giusto per continuare la sua offensiva.
Sapeva che se avesse dato modo al sayan di riacquistare il sangue freddo la situazione sarebbe potuta cambiare.
Rapido infierì sul sayan con due poderose ginocchiate al ventre e, volato in aria, scagliò un potente ki blast che alzò un grande nuvolone di polvere.
L'esplosione distrasse anche i due giovani e i loro avversari.
Sebbene le urla di gioia dei suoi soldati Lopuc sapeva che Vegeta si sarebbe rialzato.
Così fu.
L'orgoglioso principe era in piedi, circondato da scosse elettriche e con i capelli biondi. Si era finalmente trasformato.
I soldati istintivamente si portarono nei pressi di Lopuc, quasi a voler combattere al suo fianco, ma il tenente con un cenno della mano li fermò.
<<Questa è una faccenda tra me e lui! Non intromettetevi! Vi ucciderebbe in un solo colpo!>>
I soldati annuirono e accettarono di buon grado l'ordine; pensavano di divertirsi con i due giovani.
La scena si era così divisa in due parti: la prima vedeva protagonisti due grandi potenze, la seconda avrebbe visto lo scontro tra uno squadrone di soldati e due giovani mezzosangue.
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