Jean Hyke osservava Jack Krauser con occhi pieni di dubbio e incertezza. Cosa doveva fare? Credere alle parole di quell'assassino e provare a salvare il suo maestro mettendo a repentaglio la sua stessa vita o scappare via, abbandonando il suo maestro a una fine certa. Ovviamente la risposta era scontata: non avrebbe mai lasciato che il suo maestro morisse senza fare nulla.
“Bene, credo di averti dato abbastanza tempo per prendere una decisione. Ora riprenderò a massacrare mortalmente il tuo maestro e tu come da accordo potrai scappare oppure restare e tentare di salvarlo. In entrambi i casi di assicuro che non morirai”
Detto questo l'assassino sollevò il coltello e si preparò a infilzare il braccio del maestro Black...
“ENATSU!” urlò Jean con tutto il fiato che aveva in gola e dalle sue mani aperte partì un raggio energetico rosso che centrò in pieno Krauser.
L'attacco sollevò un enorme polverone che coprì Krauser e Phoenix Black alla vista.
-L'ho colpito con il mio attacco migliore alla massima potenza...ma non sono sicuro di essere riuscito a sconfiggerlo...-
All'improvviso un urlo di dolore del maestro Black riecheggiò per tutta la stanza.
“MAESTRO!”
Lentamente il polverone che si era creato si diradò e Jean poté vedere Krauser infilzare il lungo coltello nella spalla del maestro Black. Quella era la terza ferita che Krauser infliggeva al maestro in pochi secondi. L'attacco di Jean non gli aveva fatto niente...
“Oh, no! Maestro!” urlò il secondo anziano e aprì le mani per scagliare un altro Enatsu ma la voce di Phoenix Black lo fermò.
“Non farlo, Jean...sarebbe inutile...”
“Non posso lasciarvi morire maestro!”
“Non puoi fare nulla per salvarmi...tra le tue tecniche ce né solo una che potrebbe danneggiare Krauser e non voglio che tu la usi...”
E in quel momento Jean capì che l'unico modo per salvare l'anima del suo maestro era sacrificare la sua...
Krauser sollevò la lama per l'ennesima volta e si preparò a tagliare la gamba del maestro Black...
“Scappa, Jean!..ormai non c'è più nulla che tu possa fare per me...”
“Si sbaglia, maestro” mormorò l'Anziano.
Jean si inginocchiò, appoggiò le mani a terra ed esclamò: “RYUKREW!”
L'intera stanza s'illuminò di rosso e una serie di enormi occhi dall'iride rossa comparve sulle pareti della stanza.
Con un urlo Jean Hyke sprigionò tutta la sua aura che iniziò a dividersi in raggi che ad uno ad uno entravano negli occhi presenti sulle pareti. Quando tutti i raggi d'aura furono entrati negli occhi da ognuno di essi partì un devastante raggio energetico che in massa si abbatterono su Krauser.
La tunica dell'assassino venne ridotta a brandelli e sul suo corpo comparvero moltissime ferite dalle quali iniziò a sgorgare copioso del sangue rosso rubino.
“Non male, ragazzo...ma non basterà questo a uccidermi!” urlò Krauser.
Jean non rispose. La sua mano era premuta sul suo cuore in cui sentiva un dolore atroce, un dolore che provava per la seconda volta nella sua...il dolore di perdere una parte dell'anima.
“Che c'è? Non dirmi che più male a te che a me” disse Krauser con un ghigno.
Senza rispondere Jean appoggiò di nuovo le mani a terra e con un urlo attivò gli occhi che fecero scaturire dai loro iridi un raggio energetico a testa.
Krauser non tentò nemmeno di parare il colpo, sapeva che sarebbe stato inutile. I raggi lo colpirono in pieno e nuove ferite apparvero sul suo corpo aggiungendosi a quelle già aperte da cui continuava a sgorgare copiosamente il suo sangue.
“Padrone!” esclamò la ragazza in nero
“Non intervenire, Larxia! Io non morirò certo per così poco!”
Detto questo Krauser infilzò nuovamente il maestro Black col pugnale. Il vecchio guerriero ormai era allo stremo delle forze...la vita stava per abbandonarlo.
“MAESTRO! NON MUOIA, LA SUPPLICO!” urlò Jean Hyke e lottando con il dolore che li squarciava il cuore appoggiò le mani a terra per la terza volta. La tecnica proibita venne nuovamente attivata e una moltitudine di raggi energetici si preparò a colpire Krauser.
-No..questa volta non mi colpirete...-
L'assassino afferrò il maestro Black e se lo mise davanti come uno scudo. Ogni singolo corpo energetico trapassò da parte a parte il corpo di Phoenix Black e lasciando Jack Krauser illeso.
Quando la scarica di colpi fu terminata Krauser lasciò andare il corpo del maestro Black che cade a terra esanime.
“Maestro...” mormorò l'Anziano prima di cadere a terra in preda al dolore mentre si teneva una mano sul cuore. Qualcosa stava succedendo dentro di lui, qualcosa stava cambiando...possibile che la sua anima fosse stata completamente distrutta?
Con un urlo agonizzante l'Anziano si mise a carponi e in preda ad un istinto selvaggio si strappò la divisa che indossava rivelando un corpo muscoloso e scolpito. Poi, all'improvviso, il corpo iniziò a mutare, a ingrandirsi e a ricoprirsi di squame. Due lunghe ali spuntarono sulla schiena dell'uomo e i suoi denti iniziarono a cadere sostituiti in breve tempo da zanne lunghe e aguzze. Il suo volto si allungò notevolmente e si ricoprì di squame nere diventando molto simile a quello di un drago e la stessa cosa accadde a tutti i quattro gli arti. Le unghie caddero e al loro posto comparvero degli artigli lunghi e affilati come rasoi. A completare la trasformazione ci pensò una lunga e acuminata coda da rettile.
Il corpo di Jean Hyke era diventato molto simile a quello di un drago...in lui non restava più nulla di umano...
“Fantastico!” esclamò Krauser osservando il drago che con furia distruggeva tutto quello che gli capitava a tiro.
“Allora é questo che succede all'umano che usa per troppe volte la tecnica proibita...”
“Padrone, per caso ha fatto tutto questo solo per ottenere la risposta alla domanda che l'umano aveva posto al suo maestro?” chiese Larxia.
“Esatto. Quella storia della tecnica proibita mi aveva incuriosito e così ho deciso di approfondirla. Come puoi vedere i risultati sono stati eccellenti” disse Krauser con un ghigno.
Il drago si dimenava sempre di più distruggendo tutto con una furia selvaggia.
“Che cos'ha intenzione di fare del drago, padrone?”
“Lo porteremo con noi alla base”
“Non credo che il capo sarà d'accordo, padrone”
“Con tutto quello che ho fatto per lui oggi non può dirmi di no”
“Ma come faremo ha portare con noi il drago?”
“Sarà sufficiente legarlo con una catena. Ce l'hai una catena, vero?”
“Certo, padrone” disse Larxia, poi aprì le mani a triangolo e fece partire da esse un fascio di luce.
“Catena!” esclamò la ragazza e nel punto illuminato dalla luce comparve una lunga catena di metallo.
Sul ring Trunks osservava il suo avversario con un sorrisetto ironico stampato sul volto.
-Ora affronterai una potenza che non potrai contrastare!-
Il sayan caricò l'aura per l'ennesima volta e con un urlo potentissimo cercò di oltrepassare per la seconda volta il limite del super sayan di secondo livello. Urlò e caricò l'aura per tre minuti abbondanti, ma nulla accadde.
-Che succede? Perché non ci riesco?-
Ub vide lo stupore dipinto sul volto del suo avversario e sorrise.
“è inutile, Trunks. Non riuscirai a trasformarti nel super sayan di livello tre e mezzo. Ci sei riuscito solo una volta ed é troppo poco per poterlo fare di tua spontanea volontà”
“Ti sbagli!” esclamò Trunks e fece per ritentare la trasformazione, ma in quel momento un rumore assordante riempì l'aria. Ub si voltò subito a vedere che cos'era successo e così facendo abbassò la guardia. Trunks se ne accorse e puntando il braccio con la mano aperta pensò: -Mi dispiace, Ub, ma devo farlo-
“BIG BANG ATTACK!”
Il devastante colpo energetico colpì in pieno Ub che, privo di difese com'era, volò fuori dal ring.
-Bene, ho vinto!- pensò Trunks mentre si voltava per vedere l'origine del rumore.
Quello che vide lo lasciò senza fiato. Il tetto di uno degli edifici che componevano l'arena era stato completamente distrutto e a pochi metri di distanza un gigantesco e mostruoso drago volava libero nel cielo con in groppa due misteriose figure nere...
“Bene, credo di averti dato abbastanza tempo per prendere una decisione. Ora riprenderò a massacrare mortalmente il tuo maestro e tu come da accordo potrai scappare oppure restare e tentare di salvarlo. In entrambi i casi di assicuro che non morirai”
Detto questo l'assassino sollevò il coltello e si preparò a infilzare il braccio del maestro Black...
“ENATSU!” urlò Jean con tutto il fiato che aveva in gola e dalle sue mani aperte partì un raggio energetico rosso che centrò in pieno Krauser.
L'attacco sollevò un enorme polverone che coprì Krauser e Phoenix Black alla vista.
-L'ho colpito con il mio attacco migliore alla massima potenza...ma non sono sicuro di essere riuscito a sconfiggerlo...-
All'improvviso un urlo di dolore del maestro Black riecheggiò per tutta la stanza.
“MAESTRO!”
Lentamente il polverone che si era creato si diradò e Jean poté vedere Krauser infilzare il lungo coltello nella spalla del maestro Black. Quella era la terza ferita che Krauser infliggeva al maestro in pochi secondi. L'attacco di Jean non gli aveva fatto niente...
“Oh, no! Maestro!” urlò il secondo anziano e aprì le mani per scagliare un altro Enatsu ma la voce di Phoenix Black lo fermò.
“Non farlo, Jean...sarebbe inutile...”
“Non posso lasciarvi morire maestro!”
“Non puoi fare nulla per salvarmi...tra le tue tecniche ce né solo una che potrebbe danneggiare Krauser e non voglio che tu la usi...”
E in quel momento Jean capì che l'unico modo per salvare l'anima del suo maestro era sacrificare la sua...
Krauser sollevò la lama per l'ennesima volta e si preparò a tagliare la gamba del maestro Black...
“Scappa, Jean!..ormai non c'è più nulla che tu possa fare per me...”
“Si sbaglia, maestro” mormorò l'Anziano.
Jean si inginocchiò, appoggiò le mani a terra ed esclamò: “RYUKREW!”
L'intera stanza s'illuminò di rosso e una serie di enormi occhi dall'iride rossa comparve sulle pareti della stanza.
Con un urlo Jean Hyke sprigionò tutta la sua aura che iniziò a dividersi in raggi che ad uno ad uno entravano negli occhi presenti sulle pareti. Quando tutti i raggi d'aura furono entrati negli occhi da ognuno di essi partì un devastante raggio energetico che in massa si abbatterono su Krauser.
La tunica dell'assassino venne ridotta a brandelli e sul suo corpo comparvero moltissime ferite dalle quali iniziò a sgorgare copioso del sangue rosso rubino.
“Non male, ragazzo...ma non basterà questo a uccidermi!” urlò Krauser.
Jean non rispose. La sua mano era premuta sul suo cuore in cui sentiva un dolore atroce, un dolore che provava per la seconda volta nella sua...il dolore di perdere una parte dell'anima.
“Che c'è? Non dirmi che più male a te che a me” disse Krauser con un ghigno.
Senza rispondere Jean appoggiò di nuovo le mani a terra e con un urlo attivò gli occhi che fecero scaturire dai loro iridi un raggio energetico a testa.
Krauser non tentò nemmeno di parare il colpo, sapeva che sarebbe stato inutile. I raggi lo colpirono in pieno e nuove ferite apparvero sul suo corpo aggiungendosi a quelle già aperte da cui continuava a sgorgare copiosamente il suo sangue.
“Padrone!” esclamò la ragazza in nero
“Non intervenire, Larxia! Io non morirò certo per così poco!”
Detto questo Krauser infilzò nuovamente il maestro Black col pugnale. Il vecchio guerriero ormai era allo stremo delle forze...la vita stava per abbandonarlo.
“MAESTRO! NON MUOIA, LA SUPPLICO!” urlò Jean Hyke e lottando con il dolore che li squarciava il cuore appoggiò le mani a terra per la terza volta. La tecnica proibita venne nuovamente attivata e una moltitudine di raggi energetici si preparò a colpire Krauser.
-No..questa volta non mi colpirete...-
L'assassino afferrò il maestro Black e se lo mise davanti come uno scudo. Ogni singolo corpo energetico trapassò da parte a parte il corpo di Phoenix Black e lasciando Jack Krauser illeso.
Quando la scarica di colpi fu terminata Krauser lasciò andare il corpo del maestro Black che cade a terra esanime.
“Maestro...” mormorò l'Anziano prima di cadere a terra in preda al dolore mentre si teneva una mano sul cuore. Qualcosa stava succedendo dentro di lui, qualcosa stava cambiando...possibile che la sua anima fosse stata completamente distrutta?
Con un urlo agonizzante l'Anziano si mise a carponi e in preda ad un istinto selvaggio si strappò la divisa che indossava rivelando un corpo muscoloso e scolpito. Poi, all'improvviso, il corpo iniziò a mutare, a ingrandirsi e a ricoprirsi di squame. Due lunghe ali spuntarono sulla schiena dell'uomo e i suoi denti iniziarono a cadere sostituiti in breve tempo da zanne lunghe e aguzze. Il suo volto si allungò notevolmente e si ricoprì di squame nere diventando molto simile a quello di un drago e la stessa cosa accadde a tutti i quattro gli arti. Le unghie caddero e al loro posto comparvero degli artigli lunghi e affilati come rasoi. A completare la trasformazione ci pensò una lunga e acuminata coda da rettile.
Il corpo di Jean Hyke era diventato molto simile a quello di un drago...in lui non restava più nulla di umano...
“Fantastico!” esclamò Krauser osservando il drago che con furia distruggeva tutto quello che gli capitava a tiro.
“Allora é questo che succede all'umano che usa per troppe volte la tecnica proibita...”
“Padrone, per caso ha fatto tutto questo solo per ottenere la risposta alla domanda che l'umano aveva posto al suo maestro?” chiese Larxia.
“Esatto. Quella storia della tecnica proibita mi aveva incuriosito e così ho deciso di approfondirla. Come puoi vedere i risultati sono stati eccellenti” disse Krauser con un ghigno.
Il drago si dimenava sempre di più distruggendo tutto con una furia selvaggia.
“Che cos'ha intenzione di fare del drago, padrone?”
“Lo porteremo con noi alla base”
“Non credo che il capo sarà d'accordo, padrone”
“Con tutto quello che ho fatto per lui oggi non può dirmi di no”
“Ma come faremo ha portare con noi il drago?”
“Sarà sufficiente legarlo con una catena. Ce l'hai una catena, vero?”
“Certo, padrone” disse Larxia, poi aprì le mani a triangolo e fece partire da esse un fascio di luce.
“Catena!” esclamò la ragazza e nel punto illuminato dalla luce comparve una lunga catena di metallo.
Sul ring Trunks osservava il suo avversario con un sorrisetto ironico stampato sul volto.
-Ora affronterai una potenza che non potrai contrastare!-
Il sayan caricò l'aura per l'ennesima volta e con un urlo potentissimo cercò di oltrepassare per la seconda volta il limite del super sayan di secondo livello. Urlò e caricò l'aura per tre minuti abbondanti, ma nulla accadde.
-Che succede? Perché non ci riesco?-
Ub vide lo stupore dipinto sul volto del suo avversario e sorrise.
“è inutile, Trunks. Non riuscirai a trasformarti nel super sayan di livello tre e mezzo. Ci sei riuscito solo una volta ed é troppo poco per poterlo fare di tua spontanea volontà”
“Ti sbagli!” esclamò Trunks e fece per ritentare la trasformazione, ma in quel momento un rumore assordante riempì l'aria. Ub si voltò subito a vedere che cos'era successo e così facendo abbassò la guardia. Trunks se ne accorse e puntando il braccio con la mano aperta pensò: -Mi dispiace, Ub, ma devo farlo-
“BIG BANG ATTACK!”
Il devastante colpo energetico colpì in pieno Ub che, privo di difese com'era, volò fuori dal ring.
-Bene, ho vinto!- pensò Trunks mentre si voltava per vedere l'origine del rumore.
Quello che vide lo lasciò senza fiato. Il tetto di uno degli edifici che componevano l'arena era stato completamente distrutto e a pochi metri di distanza un gigantesco e mostruoso drago volava libero nel cielo con in groppa due misteriose figure nere...
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