Originariamente Scritto da gogeta_92
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evviva!! è tornato anche il graaaaande Gogeta_89, uno dei miei scrittori preferiti del forum, sono curioso di vedere cosa ti inventerai stavolta...
P.S.anch'io sono appena tornato dalla calabria, tu dov'eri?
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W Gogeta_89!!!!! sei tornato....... nn vedo l'ora che continuisigpic
Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
Mia LongShot con Gogeta_89
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Signori e Signore, rieccomi finalmente con un nuovo paragrafo. SOno spiacente per l'attesa, ma come detto precedentemente, ho dovuto riscrivere tutto (e ancora lo sto facendo) per problemi relativi al computer. Quindi, spero di accontentarvi con questo paragrafo, che non è altro che una preparazione per quiellki futuri, sicuramente più intensi. Datemi il tempo di rioìrgaizzare, nel frattempo...ecco a voi! Commentate umerosi mi raccomando
Devi rialzarti, avanti rialzati...svegliati...
Ma dall'altra parte non sembrava giungere risposta. Quella voce risuonava nella sua testa, senza essere fin troppo invasiva. Era come se la conoscesse da sempre, non lo intimorì, anzi. Si sentì molto incoraggiato da quelle parole, e piano piano stava cercando di rialzarsi, così come gli era stato chiesto. Non era molto facile, aveva tutti i muscoli intorpiditi. Con uno sforzo davvero molto forte, riusci a inginocchiarsi, poggiando le mani per terra. Ansando, osservò il terreno, e toccandolo non riconobbe quella terra come sua. Nemmeno l'odore che produceva gli era familiare.
Come è successo...io...
Gli tornavano in mente i flash della sua fine. La ribellione, la propria morte. Eppure ora era lì...lì dove? Non aveva importanza, era VIVO. Per lo sforzo, avvertì il fiato interrompergli l'attività dello stomaco, che improvvisamente eruttò, provocando un conato di vomito dell'uomo. Si ripulì goffamente con l'avambraccio, sputacchiando i succhi gastrici che gli erano rimasti impigliati. Ansimando ancora, roteò leggermente la testa, giusto per rendersi conto di dove si trovasse. E ancora non riusciva a riconoscere il posto. Le uniche persone che riconosceva erano i suoi compagni di sempre. I suoi sudditi. Doveva mostrare di essere il loro Re, il più forte. Cercando con tutte le forze di ritrovare equilibrio, si sollevò in piedi, incrociando le braccia al petto, il gesto che lo aveva contraddistinto da sempre. Nascondendo il suo dolore considerevole, attese che gli altri suoi compagni riuscissero a rialzarsi, lamentandosi dei tremendi dolori che stavano avvertendo. Un alito di vento fece svolazzare il suo mantello, che tornava ad essere glorioso come un tempo. Gli vennero quasi le lacrime agli occhi. La sua fedele armata di saiyan era lì, schierata di fronte al proprio Re, il Re Vegeta!
Non troppo lontano, riuscì anche a scrutare il volto stupito di Bardack, mentre tentava di comprendere dove fosse finito.
Uomini! - urlò il vero unico Re di tutti i Saiyan, che ricambiarono il suo urlo con un'occhiata fredda – Non so come, ma la vita ci è stata restituita. Ci troviamo su un pianeta sconosciuto, che non aspetta altro di essere conquistato!
Nessuno sembrava entusiasta. Anzi, sembravano ben intenzionati ad ammutinarsi, con una nuova ribellione, com'era successo anni prima. Vegeta sorrise. Sapeva cosa stava capitando, ed era per questo che li stava provocando. Notò che il padre di Goku, l'infimo saiyan mandato sulla terra, si stava facendo spazio fra la folla, per arrivare in prima fila. Tutto taceva. Vegeta ghignò.
Solo una cosa. Prima di pensare di uccidere il vostro Re, guardate qua!
Sempre a braccia incrociate, si concentrò per aumentare la propria aura. Dapprima, si creò attorno all'uomo un aura giallastra, che prendeva sempre di più le sembianze dell'oro. Forti scariche elettriche attraversarono tutto il suo corpo, finché l'oro non colorò i suoi capelli, rendendo i suoi occhi di un verde brillante. Tutti rimasero stupiti, e serpeggiavano frasi strane, come “la leggenda allora era vera”. Bardack non sembrava così stupito. Aveva capito anche lui cosa stava succedendo, sapeva di chi era la causa di tutto questo. L'aura del suo re nel frattempo, aleggiava fortissima, incutendo timore a tutti i presenti, che ammiravano quell'oro vivo volare tutt'attorno. Non ci fu bisogno di parole, per capire che il leggendario super saiyan aveva fatto la sua comparsa, ed era tornato per conferire al popolo nuovo lustro e potere. Si inginocchiarono tutti, per acclamare quel bagliore biondo che faceva risplendere tutta la zona circostante.
Io sono il vostro Re! Il super saiyan che riporterà il nostro popolo al lustro che si merita...al potere che VOI MERITATE!
Tutti si rialzarono. Si guardavano fra di loro, come a cercare una conferma di quello che stavano ascoltando. Stavano sognando o cosa? A poco a poco, il loro entusiasmo crebbe. Qualcuno cominciava ad esultare, con timidi urletti, con qualche risata. Finché il fragore non coprì tutto il deserto dove erano stati scaraventati.
La voce nella testa di re Vegeta si fece di nuovo viva, e nella sua mente, il legittimo sovrano ascoltò tutte le istruzioni della divinità che gli diede la vita. Cosa voleva in cambio? Al momento, non interessava.
Popolo. Saiyan. Siamo su un pianeta, denominato “terra”.
Solo Bardack rimase di stucco. Davanti agli occhi le immagini del proprio figlio. Il pianeta dove Goku era cresciuto. Sorrise felice, avrebbe visto in carne ed ossa il proprio figlio, e forse avrebbe combattuto al suo fianco.
Questo pianeta, tanto simile al nostro, dovrà subire una trasformazione radicale, signori. Tutta la popolazione di questo pianeta deve essere sterminata! Senza danneggiare il pianeta stesso. Questa è la vostra missione. Eliminare tutto quello che non ha una coda da saiyan! E, finalmente, avremo di nuovo la nostra casa, signori. Andate, e riprendetevi quello che il destino vi tolse tanti anni fa.
Bardack riflettè. Il figlio aveva la coda, ancora? Nel trambusto dei saiyan urlanti, non riuscì a chiedersi altro.
Re Vegeta!
Era proprio il padre del grande Goku a urlare. Tutti si voltarono verso di lui, incluso il Re, che inclinò il capo con un sorrisetto.
Re Vegeta, dimmi una cosa. Chi ci ha riportato in vita? Con quale scopo? Quale sarà il prezzo da pagare?
Serpeggiò il dubbio per tutta l'assemblea “è vero, cosa dovremmo dare in cambio?” oppure “il Re Vegeta non è così potente, allora, per sottostare ad un altro”.
Ti rispondo subito, Bardack. La nostra divinità.
Tutti sbigottirono. No, dicevano tutti, non era che una leggenda.
No signori. Egli è qui. E' in quest'aria che voi stessi respirate. E ci chiede di tornare in vita, per restituire ai saiyan la propria Gloria! Signori, voglio un urlo che faccia tremare di paura questa terra. Selenio ci conferirà potere!
La terra, effettivamente, tremò colpita dalla foga di tutti i saiyan. Bardak non si unì a quelle urla. Un flash. E vide cosa sarebbe accaduto.
No...Vegeta...Clicca qui per download di immagini, programmi e quant'altro in piena sicurezza.
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Magnifico capitolo anche se è da un pò che nn sei andato avanti perciò ho dovuto rileggere il penultimo
come si collega??? si parlava di Gohan!!!
Bhe! che dire scrivi sempre perfettamente e voglio che continui a postaresigpic
Il mio primo video adesso rimodernato.... "braccio destro di Dante™"
Ed ecco il secondo OSCAR DBA 2007/2008 :"Miglior critico di ff"
Mia LongShot con Gogeta_89
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devo dire ke quoto cn Teo....prima si parlava d Gohan e ora del Re Vegeta....
cmq:
le descrizioni sn ben fatte
le parole sembrano riekeggiare
l'atmosfera è palpabile...sembra d essere in mezzo ai Saiyan!!
come al solito sei grande e continua così!!!Embrace your dreams, and...whatever happens, protect your honour...of SOLDIER!
[Zack Fair, Crisis Core: Final Fantasy VII]
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in effetti anch'io sono stato colto di sorpresa, perchè mi aspettavo Gohan e mi trovo il re, ma comunque avrai le tue buone ragioni, quindi aspetto delle risposte...
sei stato bravissimo nella descrizione di questo paragrafo, come ha detto gogeta_92 sembrava di essere tra i saiyan, e ora sono molto incuriosito dalle visioni di Bardak, cos'avrà visto? continua così
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capisco il vostro stupore, gente ^^ beh, vi ricordo che c'era anche Urbick, in giro. Non voglio svelarvi niente, ma non stò delirando. Tutto sarà collegato hihi come sapete, l'elemento mistero è uo dei miei preferiti. Al prossimo paragrafoClicca qui per download di immagini, programmi e quant'altro in piena sicurezza.
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così arrossisco però :P hihi quasi quasi se riesco a pubblicare u romanzo vero te lo passo :P te lo regalo io davvero ^*^ però mi sa che dovrai aspettare che un editore pazzo mi pubblichi qualcosaClicca qui per download di immagini, programmi e quant'altro in piena sicurezza.
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x la storia del romanzo te ne sarei davvero grato....
x la storia dell'editore è un pazzo se nn lo pubblica altroké....
sei grande....t devo lasciare una nota utente se nn l'ho già fatto...Embrace your dreams, and...whatever happens, protect your honour...of SOLDIER!
[Zack Fair, Crisis Core: Final Fantasy VII]
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un altro episodio
Urbick era integrato benissimo nel nostro gruppo di amici et eroi, ma non aveva accettato la residenza nella kame house, e nemmeno alla capsule corporation. Voleva stare da solo, in mezzo ai boschi, sempre in compagnia della sua potente tigre. L'unico che aveva sospetti sulla vera identità del giovane dai capelli color sangue, rimaneva pur sempre Gohan. Ora, il maggiore dei figli di Goku, andava a parlare con il proprio padre.
Papà, devo parlarti.
Goku era seduto, poggiando i gomiti sul tavolo della cucina, con uno sguardo alquanto preoccupato. Con un cenno della testa, mandò fuori Chichi, che già aveva gli attacchi di panico. Goten era seduto al fianco del proprio padre, e osservava con occhio preoccupato il fratello maggiore. A differenza del padre, non era capace di nascondere le proprie emozioni. Le vene spuntategli sulle mani, il sudore che scendeva dalla fronte, tradivano un forte nervosismo. Era identico al padre, sembravano essere due fotocopie. Uno, però, aveva un fisico leggermente meno dotato, unico segno di contraddistinguo. Le braccia conserte, tremava dal nervosismo. O Forse, dalla paura. Non era detto che quello nel disegno di Gohan non fosse in realtà Goten, anziché Kakaroth.
Ad accogliere le parole iniziali di Gohan, solo il silenzio, i passi della madre che si allontanava. Niente altro. Nemmeno un altra parola.
Papà. Perché ti fidi di Urbick? Non lo conosci!
L'intrusione di Goten fu dettata da un nervosismo che non riusciva più a trattenere. Scattò in piedi, facendo volare via la sedia, mentre la sua aura aumentava, quasi come a testimoniare una paura incosciente, con i capelli che si sollevavano. Sbattè le mani sul tavolo, spaccandolo a metà, quasi a far cadere Goku.
Fratellone, stà zitto! Ha salvato la vita a tutti, anche a te, quando eravamo all'inferno con Darbula!
Ora basta. Stà fermo.
Goahn fu quasi colto da un colpo secco al cuore. Mai aveva sentito il padre parlare con quel tono gelido, quasi fuori di se. Un tono che non ammetteva repliche, e infatti Goten non replicò, ammutolito da quel modo che il padre non aveva mai manifestato. Raccolse la sedia, e vi si pose sopra, osservando i resti del suo attacco d'ira.
Sono preoccupato, Goahn, seriamente preoccupato.
Allora – il maggiore dei fratelli son rispose con una voce sommessa, come a chiedere il permesso di parlare – anche tu non ti fidi di Urbick.
Io mi fido di Urbick. E anche della sua tigre, Gohan.
Non capiva. Cosa temeva allora lui, il grande saiyan che aveva raggiunto anche il livello definitivo?
Papà, non ha aura! Forse vuole nasconderla, perché forse è oscura! E poi perchè dovrebbe avere con se quella tigre potentissima? Per difendersi, sa che se qualcuno lo attaccasse, avrebbe una valida difesa!
Sta zitto, ho detto.
Stavolta scattò in piedi anche lui, urlando. A passi lenti e cadenzati si avvicinò al figlio, osservando dritto nei suoi occhi, la tensione alle stelle. I momenti successivi, Goten pot-è osservare una scena che mai poté osservare prima d'ora. Uno schiaffo raggiunse la guancia di suo fratello maggiore. Non con forza, ma con sdegno. Rimase a bocca aperta, mentre ascoltava quelle parole, “sei tu che vuoi uccidere me, Gohan. Tu, sangue del mio sangue, carne della mia carne.” Ecco cosa preoccupava Goku. Il proprio figlio, voleva ucciderlo, almeno lui così credeva, dagli atteggiamenti di Gohan aveva dedotto solo questo.
Papà...
la voce tremante, il corpo ancora scosso da quello schiaffo. Il turbinio di emozioni che seguì quell'attimo di paradosso. Tutto così irreale. Ora anche Goten aveva capito. Si alzò, senza essere osservato dai due. Passi rapidi, portarono il suo giovane corpo ad uscire dalla stanza, dalla casa. Una volta fuori osservò il cielo, riflettendo per qualche attimo. Non riusciva a credere a niente di quello che aveva visto, e sentito. Mentre rifletteva così, aveva una strana sensazione. Un'aura molto potente, pensò. Seguita da tante altre, potenti, ma non eccessivamente. Tutte raggruppate abbastanza lontano. Non riuscì a pensarci due volte, e volò rapidissimo verso la zona individuata dalla sua percezione mentale. Solo che non riusciva a capire chi potesse essere.
Papà...
Gohan. Dimmelo. Adesso!
Faccia a faccia, come solo due nemici potrebbero ritrovarsi, subito prima di un combattimento. Lo sguardo determinato del maggiore dei due, contro lo sguardo sommesso e dispiaciuto dell'altro.
Papà, non hai capito...come puoi crederlo?
Gohan!
Sei mio padre! Voglio solo metterti in guardia contro Urbick!
Non è Urbick il problema. Sei tu!
La voce disperata del figlio era sincera? Goku credeva di sì, ma voleva sperimentarla. Quel disegno lo aveva inquietato troppo, al punto di impedirgli di dormire. Tanti lo avevano minacciato a morte, ma mai un proprio figlio. Mai. Ogni sua parola era un taglio al cuore, ma doveva farlo.
Papà...io ti voglio bene.
Non mentirmi, figliolo.
Forse quel “figliolo” tradì le sue intenzioni. Gohan lo aveva intuito, e questo fece brillare una luce di speranza nei propri occhi.
Mi spiace che tu abbia pensato questo, papà. Sono contento che tu abbia cambiato idea.
Una lacrima scivolò sulla guancia sinistra del padre di Pan. Era felice che tutto si fosse chiarito. Ora poteva passare alla sua seconda intenzione, che poi era quella principale.
Il tempo di pronunciare quelle quindici parole. E un potentissimo raggio di energia travolse Goku in un azzurro e rosso, misti in un'unione letale. Quest'onda d'urto distrusse la maggior parte della casa del saiyan.
Uscendo a passi lenti dalla casa distrutta, osservò il fumo, le macerie, il corpo di Goku che faceva capolino fra i frammenti di muro.
Papà. Come diavolo avevi fatto a capirlo?Clicca qui per download di immagini, programmi e quant'altro in piena sicurezza.
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nn sò che dire.......riesci sempre di + a nn farmi capire niente
Devi continuare a postareeeeeee!!!!!sigpic
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Mia LongShot con Gogeta_89
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che bello questo capitolo, gohan che ammazza goku non me l'aspettavo, ma soprattutto ci ho messo un secolo a capire quali fossero le quindici parole, per fortuna poi ho compreso, bellissimo lavoro, e ora che ci sarà? francamente un'idea ce l'avrei...
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