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La prima fanfiction di Maji Broly

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  • La prima fanfiction di Maji Broly

    Vi propongo la mia prima fanfiction a puntate, è una continuazione di dragon ball partendo da dove il tori voleva concludere, ovvero con Namek. Qui non si tiene conto delle saghe successive a freezer e Goku è l'unico ssj. Precisato questo, buona lettura

    Prologo

    Pianeta Namek, 2 minuti alla distruzione.
    Se mai un uomo ha immaginato l’inferno, questo mondo morente che fa da teatro alla più violenta delle battaglie è sicuramente ciò che più si avvicina a tale pensiero. Nulla di vivo esiste ormai sulla sua superficie, sconvolta da immani esplosioni che deformano l’aspetto stesso del pianeta. Solo due luci si scorgono in questo scenario dantesco, volteggiando indifferenti tra le colonne di magma che il nucleo vomita verso l’esterno. Difficile credere che proprio questi due piccoli lumi, così miseri rispetto alle catastrofi che li circondano, siano la causa di simili cataclismi. Eppure le forze stesse che stanno agendo all’interno del pianeta, forze di un’entità tale da non essere compresa dall’uomo, sono nulla rispetto alla potenza delle due figure che danzano in un’eterna lotta sopra quest’inferno. La più possente delle due è ora ferma e scruta l’altra, riportando alla memoria tutto ciò che ha commesso quell’essere da quando l’ha visto per la prima volta e quanto male ha fatto ancor prima che lui, che ora gli sta dando battaglia, aprisse per la prima volta i suoi occhi sul mondo. Non è un’inutile distrazione, poiché lui, Son Goku, sa bene che ricordando farà aumentare la propria rabbia, fonte primaria di quel potere che ora gli permette di affrontare il tiranno. Freezer osserva i verdi occhi del saiyan di fronte a lui. Si sta lentamente rendendo conto che non riuscirà a sopraffarlo. E’ un pensiero che non sopporta, che detesta, ma che, come un tarlo, si sta ormai facendo largo tra le sue certezze. Sa che l’unica verità è questa: nessuno dei due se ne andrà da questo luogo di morte. Ormai poco importa al sovrano galattico se il suo corpo, a differenza di quello del suo avversario, non perisce a contatto con il vuoto dello spazio; si è consumato troppo, e, quale che sia l’esito della battaglia, sparirà col pianeta. Dunque lui e il saiyan hanno un comune destino, ma con una singola differenza: entrambi lasceranno a breve questo mondo, però uno lo farà da vincitore, l’altro da sconfitto. Dunque non è più battaglia tra vita e morte, tra malvagità e giustizia, ma solo tra debole e forte, e nessuno dei due sembra intenzionato a morire vedendo come ultima cosa la vittoria negli occhi dell’altro.


    Capitolo 1: “Io morirò qui”

    Re kaioh aveva compreso le parole del dio della terra, solo non riusciva ad accettarle.
    “Cosa vuol dire che le sfere non si possono usare, vuoi forse che muoiano tutti lì!?”
    Dio avvertì in quella frase tutta l’apprensione che l’antico sovrano provava per la sorte del suo allievo, ma non potè fare altro che ripetere alla divinità quanto precedentemente dichiarato:
    “Mi perdoni, Kaioh-sama, ma le sfere sono state usate solo pochi mesi fa per resuscitare Son Goku, e dunque ciò che mi chiede è impossibile. Inoltre il suo piano prevede l’utilizzo delle sfere del mio mondo d’origine, ma devo di nuovo ricordarle che il Guru di Namek è deceduto a causa della sua avanzata età, quindi nemmeno il Dio drago può riportarlo in questo mondo. Possiamo solo sperare che il piccolo Son Gohan riesca a portare in salvo Piccolo e la ragazza che è con loro, dato che Goku gli ha intimato di partire senza di lui, a quanto mi dice. La prego, Kaioh-sama, so che è dura e che io non ho l’autorità per dirle ciò che deve fare, ma accetti la volontà del suo allievo. Se questa battaglia è tutto per lui, lei capirà meglio di me quanto sia inutile tentare di convincerlo a fuggire.”
    Le parole del dio della Terra sortirono in qualche modo l’effetto sperato. Re Kaioh si calmò, e subito si preparò ad informare i suoi nuovi quattro allievi riguardo gli sviluppi della vicenda. Quando aveva annunciato il suo piano di far risorgere il Guru di Namek e trasportare, con l’ultimo desiderio di Prolunga, tutti coloro che erano presenti sul pianeta, Freezer escluso, sulla Terra, avevano fatto letteralmente i salti di gioia. Ora doveva dir loro non solo che Goku sarebbe morto in ogni caso, ma anche che il piccolo Jaozi era destinato a non vedere mai più il mondo terreno. Intanto tutti e tre guardavano il loro maestro con espressioni confuse, non consci di come l’idea del sovrano fosse stata stroncata dalle parole del dio della Terra. Prima di chiarire loro la situazione però, Re Kaioh decise di appellarsi un’ultima volta a Goku, nella speranza di riuscire a convincerlo a raggiungere il figlio che si apprestava alla fuga.
    “Goku, ragazzo mio, ti prego, ascoltami!”
    “Kaioh-sama, cosa vuole ancora, non ho tempo per lei!”
    “Ti prego, sei ancora in tempo per scappare, vai da Gohan e tenta la fuga, so che se vuoi sei capace di lasciare quel mostro intontito abbastanza da far perdere le tue tracce. Avrai un’altra occasione, non c’è bisogno che tu muoia insieme a lui!”
    “Lei non capisce Kaioh-sama, questo per me ora è tutto, non posso e non voglio sottrarmi a questo scontro, che lei sia d’accordo o meno. Lui deve pagare, e lo farà ora, oppure sarò sconfitto dalla sua forza. Io l’ho accettato, Kaioh-sama, e ora deve farlo anche lei: qualunque sia l’esito di questa battaglia, io morirò qui.”

    E' un po' breve come inizio, ma volevo vedere i commenti prima di postare qualcosa di troppo lungo che poi alla fine non piace. Gazie in anticipo per gli eventuali commenti
    Last edited by Majin Broly; 01 July 2007, 23:31.

  • #2
    molto ben fatta bravo...
    scritto bene, senza errori di punteggiatura....
    bravo, mi piace, attendo una tua continuazione

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    • #3
      azz bellissima sta ff ....conti uala ...sarò un tuo fan
      sigpicFIRENZE NEL CUORE!]PROTETTORE UFFICIALE DI FELESET DI VEGETRUNKS SSJ4 DI LELA E DI CP...c18?^=4ever !CAPO DELL'ANTI SCAMARCIO FUN-CLUB !!! KI ODIA QUESTA PERSONA OLTRE AD ESSERE UN MITO MI CONTATTI IN PRIVATO!

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      • #4
        intanto grazie, se poi ci fosse qualche altro commento sarebbe meglio, ma sapere che già due attendono un continuo mi invoglia a continuarla

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        • #5
          bella...complimenti..!!!
          spero che tu la continui..!!!

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          • #6
            stasera, per chi leggerà, in onda il secondo capitolo

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            • #7
              wowww bella gabri! complimenti, ben strutturata, soprattutto gramaticalmente
              spero che continuerai, mi piace...!
              I Miei Super Livelli

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              • #8
                Nuovo capitolo

                Capitolo 2: “La parte più importante di me”

                Piccolo era al sicuro, ora bisognava trovare Bulma. Non solo era stremato, ma le potenti aure che si scontravano disturbavano le sue percezioni, e questo, aggiunto al fatto che ormai il pianeta era sul punto di esplodere, non era certo d’aiuto per la sua ricerca. Tuttavia Gohan non poteva in alcun modo darsi per vinto. Crilin era morto sotto i sui occhi, e lui non era riuscito a muovere un dito per salvarlo, non si sarebbe mai perdonato se per caso anche Bulma fosse morta. Suo padre gli aveva lasciato un solo compito, portare in salvo coloro che erano sopravvissuti alla follia distruttrice di Freezer. Mai quindi avrebbe lasciato Bulma su quel mondo morente, a costo di esplodere assieme al pianeta nella ricerca. Mentre pensava a tutto questo, avvertì una flebile aura non molto distante da dove si trovava lui in quel momento. Giunto sul luogo, non potè che meravigliarsi di fronte alla straordinaria volontà della ragazza, che, nonostante le violenti eruzioni che sconvolgevano l’ambiente circostante, restava caparbiamente attaccata ad una roccia sospesa sopra a quel sangue che sgorgava dalle ferite di Namek. Sentendosi sollevare in aria, per un attimo Bulma ebbe la certezza di stare per svenire e che quella sensazione fosse il preludio dell’oblio e della caduta verso morte certa. Alzando gli occhi, Gohan gli sembrò in quel momento la cosa più bella che avesse mai visto. Quante volte era stata salvata da colui che aveva generato quelle piccole ma forti mani che ora la stavano portando in salvo? Non lo sapeva, ma certo doveva a quell’uomo (per lei, qualunque fosse il mondo di origine del suo migliore amico, Goku sarebbe sempre stato un uomo) più di quanto avrebbe mai potuto restituirgli. Tuttavia lo sguardo di Gohan frenò la sua voglia di esultare e ringraziarlo. Lei non era a conoscenza di tutto ciò che era avvenuto in quelle ultime ore, ma quegli occhi le fecero capire che, qualunque cosa fosse successa, quel bambino era stato di nuovo costretto a diventare adulto prima di quanto il tempo non avesse richiesto. Era uno sguardo che mai aveva visto sul volto di Goku, che, al contrario del figlio, aveva sempre affrontato ogni cosa con la spensieratezza di un bimbo. Al contrario del padre, Gohan era stato cosciente sin dall’inizio degli orrori che aveva di fronte, e questo aveva cancellato presto in lui quello spirito gioviale che avrebbe dovuto ereditare da Goku. Bulma provò una pena immensa per quel bambino che mai era stato tale, proiettato sin dalla più tenera età in un mondo di morte e violenza, e, senza neanche accorgersene, strinse più forte la mano del piccolo saiyan. Senza dire una parola, Gohan posò Bulma di fronte alla navicella di suo padre e le indicò l’ingresso, poi si girò. Aveva fatto ciò che gli era stato chiesto, e ora si sentiva libero di seguire la sua decisione: sarebbe andato a combattere insieme a suo padre. Sapeva che sarebbe stato inutile, che probabilmente non avrebbe fatto altro che essere d’intralcio, ma non poteva partire abbandonando al proprio destino l’uomo che gli aveva dato la vita e che, per quanto gli era stato possibile, l’aveva cresciuto. Aveva rispettato la sua volontà, Bulma e Piccolo si sarebbero salvati, e ora toccava al padre rispettare la volontà del figlio. Bulma vide solo qualcosa di verde uscire rapido dalla nave e colpire Gohan che era di spalle. Stava per gridare, quando si accorse che la possente figura altri non era che Piccolo. Non che il namecciano le piacesse, ma aveva ormai imparato da Gohan a non temerlo, quindi, senza che la paura prendesse possesso del suo corpo, chiese all’altro il motivo del suo gesto.
                “Sei forse impazzito!? Perché hai colpito Gohan!? Mi aveva detto che eri come un fratello, un PADRE per lui, come ti viene in mente di tradirci proprio ora!?”
                Il guerriero non si scompose e guardò la donna dall’alto della sua imponente statura, e Bulma, per un attimo, si pentì di essere stata così avventata.
                “Prendilo in braccio e portalo a bordo, dobbiamo andarcene di qui prima che si svegli, altrimenti non riuscirò nuovamente a impedirgli di andare da suo padre”
                Quelle parole fecero prendere coscienza a Bulma del fatto che non aveva idea di cosa fosse successo finora, quindi scaricò su Piccolo tutte le domande che lo shock causato dalla situazione aveva sopito nella sua mente
                “Che vuol dire? Goku non è sulla nave con Crilin? Che diavolo sta succedendo qui?”
                Detto questo non riuscì più a trattenere le lacrime e si accasciò al suolo. Lei era forte, ma tutto ciò che stava succedendo era troppo per chiunque. Piccolo si sistemò allora Gohan sulla spalla sana e si diresse verso la nave, porgendo la mano alla ragazza quando le passò a fianco.
                “Sarebbe lungo ora da spiegare e non abbiamo tempo. Non sono bravo con le parole, quindi per il momento fidati e seguimi. Ti basti sapere che due tuoi amici hanno dato la vita per far sì che tu lasciassi questo pianeta.”
                Ciò che scosse Bulma non furono tanto le parole, ma il modo dolce in cui Piccolo si era forzato di esprimersi, con un tono che finora solo Gohan aveva udito, il giorno in cui il namecciano si era sacrificato per lui. Si alzò e lo seguì all’interno della navicella, poi iniziò a manovrare i comandi. Mentre il portellone si chiudeva, nascondendo alla sua vista quel mondo massacrato, il pensiero volò alle due persone che non erano con lei sulla nave, e una lacrima lavò la sua guancia annerita
                “Addio Crilin, addio Goku. Lascio qui con voi su Namek la parte più importante di me”
                Il tempo di un pensiero e la nave partì alla volta delle stelle.

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                • #9
                  bella! bravissimo...continua cosi! mi affascina sempre di più la storia..ihihihi...!
                  I Miei Super Livelli

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                  • #10
                    stupefacente ...davvero!!!!!
                    sigpicFIRENZE NEL CUORE!]PROTETTORE UFFICIALE DI FELESET DI VEGETRUNKS SSJ4 DI LELA E DI CP...c18?^=4ever !CAPO DELL'ANTI SCAMARCIO FUN-CLUB !!! KI ODIA QUESTA PERSONA OLTRE AD ESSERE UN MITO MI CONTATTI IN PRIVATO!

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                    • #11
                      Ecco il mio commento!
                      Molto bella la storia, mi piace soprattutto il momento che hai scelto! ^_^
                      E' scritta molto bene, con un linguaggio molto professionale, la punteggiatura è da favola, non posso fare altro che complimentarmi!
                      Non vedo l'ora di leggere il seguito! ^__*
                      sigpic

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                      • #12
                        grazie mille per i commenti, specie a SBK, che è stata di parola e ha dato un'occhiata alla fanfiction. La continuerò senz'altro

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                        • #13
                          mi sembra giusto ke la continui...sembri uno scrittore!!!!!!
                          sigpicFIRENZE NEL CUORE!]PROTETTORE UFFICIALE DI FELESET DI VEGETRUNKS SSJ4 DI LELA E DI CP...c18?^=4ever !CAPO DELL'ANTI SCAMARCIO FUN-CLUB !!! KI ODIA QUESTA PERSONA OLTRE AD ESSERE UN MITO MI CONTATTI IN PRIVATO!

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                          • #14
                            bravissimo, un'altro capitolo da favola, sei un professionista, curi la punteggiatura, l'ortografia, il lessico.
                            complimenti.
                            hai l'aria di uno che fa liceo classico, o cmq qualcosa che ha a che fare con l'italiano.

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                            • #15
                              vedo che hai intuito, hai smascherato subito la mia scuola di provenienza.
                              Si nota così tanto?

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