Incredibilmente, con lo stupore del pubblico, vi informo che ho finalmente TROVATO UNA TRAMA AVVINCENTE E L'HO SCRITTA INTERAMENTE IOOOO!!!
Ma vediamo di passare direttamente alla storia, spero tantissimo che vi piaccia!
solo il fruscio del vento e le onde schiantarsi sugli scogli. Gli altri ancora
dormivano, in piedi c'era solo Lunch a guardare il sole sorgere e il cielo azzurro mescolarsi con le rosee nubi della mattina. Aveva immerso i piedi
nell'acqua salata scaldata dal sole rovente del giorno prima.Era completamente immersa nei suoi pensieri. Non poteva stare lì per
sempre, non poteva nascondersi dietro un vecchio e a due bambini di
appena dodici anni.
Il suo viso sereno fece una smorfia di tristezza. "Sono stanca di
nascondermi...".
Si alzò lentamente è si avviò in cucina. Tra poco si sarebbero svegliati tutti
e lei avrebbe dovuto servire la colazione.
Accese la radio per avere un po' di compagnia, prese il pane ed iniziò ad
affettarlo. Dopo pochi minuti la tavola era imbandita, ma nessuno si era
ancora alzato nonostante fosse mattina inoltrata.
"I soliti dormiglioni! Tocca sempre a me andare a svegliarli!". Detto questo
salì al piano di sopra nella stanza dei ragazzini. Entrambi dormivano con la
bocca spalancata, ma diversamente da Goku Krillin abbracciava il cuscino
come fosse un orsacchiotto. Il moretto invece cercava di mangiucchiare le
coperte preso da un attacco di fame durante il sonno. Lunch osservava
attentamente Goku, cercava di ricordare dove l'aveva già visto. Quel viso
innocente, quei capelli neri sempre scombinati... no, non poteva essere lui.
Lunch aveva il ricordo di aver già visto una persona simile molti anni prima,
ma non poteva essere quell'innocente bimbo, era troppo piccolo, troppo
buono. Dopo essersi resa conto di quello che pensava si stropicciò gli occhi
e cercò di rasserenarsi. Non dovevano scoprirla.
Li svegliò con un tono di voce dolcissimo, come una mamma che sveglia i
figli la mattina di Natale.
-Goku, Krillin, alzatevi dormiglioni. La colazione è pronta, non vorrete mica
che si raffreddi!-.
Alla parola COLAZIONE Goku sbarrò gli occhi e si avviò verso la cucina con
una velocità tale da non vederlo a occhio nudo, lasciando Lunch con gli
occhi sbarrati.
-Colazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!-
Krillin invece era ancora a letto, accovacciato nel groviglio delle lenzuola.
-Per favore Krillin, andresti a svegliare tu il maestro? Io terrò d'occhio
Goku, altrimenti temo che mangerà anche la nostra razione..-
Krillin accennò pigramente un sì con la testa mentre si alzava lentamente
per svegliare il vecchio Muten.
Ovviamente il genio non dormiva affatto, ma restò comunque sotto le
coperte. Sapeva benissimo che Lunch li avrebbe svegliati sicuramente, vista
l'ora.
La porta del maestro si aprì e Muten sentì dei passi avvicinarsi a lui.
"Eccola, eccola, eccola..." Il Genio fremeva all'idea che quella bellissima
ragazza l'avrebbe svegliato, forse con un bacio sulla guancia, o più
semplicemente chiamandolo da vicino, moooolto vicino... Improvvisamente sentì un peso dietro di lui. A quanto pare voleva fare le
cose in grande! Con la goccia di sangue che pendeva dal naso, il vecchio si
emozionava sempre di più. Non resistette e si girò lui, magari voltandosi
velocemente poteva avere la scusa di affondare la faccia nel suo petto.
Sarebbe poi stato un uomo morto, ma felice.
Con orrenda sorpresa Muten si accorse che la faccia che aveva a venti
centimetri dal naso era quella del suo allievo, non della ragazza.
-Ah, vedo che si è svegliato da solo maestro. Si vesti in fretta, Lunch ha
preparato la colazione.-
-Arrivo Krillin, arrivo... bah...-
Con la faccia che strisciava per terra un po' per l'umiliazione, un po' per la
delusione, iniziò a vestirsi.
Verso le undici della mattina il Genio delle Tartarughe era seduto sulla
sabbia, a osservare gli allenamenti dei due ragazzini. Krillin era molto forte
ed allenato, non c'è che dire, ma Muten era incuriosito dalla potenza di
Goku.
-Quel ragazzo ha qualcosa di speciale, non è umano!-
Solo molti anni dopo capì quanto potesse aver ragione.
Durante gli allenamenti Lunch non c'era mai. "Faccio un giro qui intorno"
diceva sempre. Nessuno si è mai chiesto dove andasse, a nessuno era mai
venuto in mente cosa facesse in quelle ore lontana da loro.
Nello stesso momento Lunch fissava un masso, sarà stato minimo grande
come lei e pesante almeno un quintuplo.
Improvvisamente scagliò forti pugni sulla roccia, e appena finì si poteva
notare delle grosse crepe sulla roccia. Lunch soffiò sui suoi pugni per
raffreddarli, era proprio soddisfatta del suo lavoro!
Ma non era sola, nascosta dietro un ciuffo d'erba molto alto si nascondeva
la tartaruga, amica fidata del Genio. Non ci poteva credere!! Come poteva
una ragazza così dolce e fragile essere così forte? Come poteva una
comune terrestre (donna per di più riuscire a formare delle ampie crepe su
una roccia così spessa e pesante?
La tartaruga sospirò profondamente per lo stupore, facendosi così scoprire
da Lunch.
-Tartaruga... ma cosa...-
Presa dall'agitazione l'afferrò alzandola da terra guardandola dritta nelle
pupille.
-Tu... tu hai visto tutto, vero? Tu...!!-
Tutto d'un tratto si bloccò. Il muso terrorizzato della tartaruga le facevano
capire che stava esagerando. Per adesso nessuno non doveva sapere
niente. Nemmeno lei.
-Ehm... tartaruga... mi... mi dispiace... io mi alleno di nascosto da voi... ma
tu... non dire niente... niente a nessuno! Ti prego...-
Gli occhi di Lunch si addolcirono tanto da poter vedere brillare le stelle.
La tartaruga, un po' stupita, un po' addolcita da gli occhioni della ragazza, si
tappò la bocca per farle capire che sarebbe stata zitta.
I due si avviarono verso casa, dove Muten, Goku e Krillin si stavano ancora
allenando faticosamente. Tra qualche giorno ci sarebbe stato il torneo di
Tenkaichi, il primo per i due ragazzini.
Vi piace?
Ma vediamo di passare direttamente alla storia, spero tantissimo che vi piaccia!
CAPITOLO 1
Era l'alba, il silenzio regnava sull'isola delle Tartarughe. Si poteva sentire solo il fruscio del vento e le onde schiantarsi sugli scogli. Gli altri ancora
dormivano, in piedi c'era solo Lunch a guardare il sole sorgere e il cielo azzurro mescolarsi con le rosee nubi della mattina. Aveva immerso i piedi
nell'acqua salata scaldata dal sole rovente del giorno prima.Era completamente immersa nei suoi pensieri. Non poteva stare lì per
sempre, non poteva nascondersi dietro un vecchio e a due bambini di
appena dodici anni.
Il suo viso sereno fece una smorfia di tristezza. "Sono stanca di
nascondermi...".
Si alzò lentamente è si avviò in cucina. Tra poco si sarebbero svegliati tutti
e lei avrebbe dovuto servire la colazione.
Accese la radio per avere un po' di compagnia, prese il pane ed iniziò ad
affettarlo. Dopo pochi minuti la tavola era imbandita, ma nessuno si era
ancora alzato nonostante fosse mattina inoltrata.
"I soliti dormiglioni! Tocca sempre a me andare a svegliarli!". Detto questo
salì al piano di sopra nella stanza dei ragazzini. Entrambi dormivano con la
bocca spalancata, ma diversamente da Goku Krillin abbracciava il cuscino
come fosse un orsacchiotto. Il moretto invece cercava di mangiucchiare le
coperte preso da un attacco di fame durante il sonno. Lunch osservava
attentamente Goku, cercava di ricordare dove l'aveva già visto. Quel viso
innocente, quei capelli neri sempre scombinati... no, non poteva essere lui.
Lunch aveva il ricordo di aver già visto una persona simile molti anni prima,
ma non poteva essere quell'innocente bimbo, era troppo piccolo, troppo
buono. Dopo essersi resa conto di quello che pensava si stropicciò gli occhi
e cercò di rasserenarsi. Non dovevano scoprirla.
Li svegliò con un tono di voce dolcissimo, come una mamma che sveglia i
figli la mattina di Natale.
-Goku, Krillin, alzatevi dormiglioni. La colazione è pronta, non vorrete mica
che si raffreddi!-.
Alla parola COLAZIONE Goku sbarrò gli occhi e si avviò verso la cucina con
una velocità tale da non vederlo a occhio nudo, lasciando Lunch con gli
occhi sbarrati.
-Colazioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!-
Krillin invece era ancora a letto, accovacciato nel groviglio delle lenzuola.
-Per favore Krillin, andresti a svegliare tu il maestro? Io terrò d'occhio
Goku, altrimenti temo che mangerà anche la nostra razione..-
Krillin accennò pigramente un sì con la testa mentre si alzava lentamente
per svegliare il vecchio Muten.
Ovviamente il genio non dormiva affatto, ma restò comunque sotto le
coperte. Sapeva benissimo che Lunch li avrebbe svegliati sicuramente, vista
l'ora.
La porta del maestro si aprì e Muten sentì dei passi avvicinarsi a lui.
"Eccola, eccola, eccola..." Il Genio fremeva all'idea che quella bellissima
ragazza l'avrebbe svegliato, forse con un bacio sulla guancia, o più
semplicemente chiamandolo da vicino, moooolto vicino... Improvvisamente sentì un peso dietro di lui. A quanto pare voleva fare le
cose in grande! Con la goccia di sangue che pendeva dal naso, il vecchio si
emozionava sempre di più. Non resistette e si girò lui, magari voltandosi
velocemente poteva avere la scusa di affondare la faccia nel suo petto.
Sarebbe poi stato un uomo morto, ma felice.
Con orrenda sorpresa Muten si accorse che la faccia che aveva a venti
centimetri dal naso era quella del suo allievo, non della ragazza.
-Ah, vedo che si è svegliato da solo maestro. Si vesti in fretta, Lunch ha
preparato la colazione.-
-Arrivo Krillin, arrivo... bah...-
Con la faccia che strisciava per terra un po' per l'umiliazione, un po' per la
delusione, iniziò a vestirsi.
Verso le undici della mattina il Genio delle Tartarughe era seduto sulla
sabbia, a osservare gli allenamenti dei due ragazzini. Krillin era molto forte
ed allenato, non c'è che dire, ma Muten era incuriosito dalla potenza di
Goku.
-Quel ragazzo ha qualcosa di speciale, non è umano!-
Solo molti anni dopo capì quanto potesse aver ragione.
Durante gli allenamenti Lunch non c'era mai. "Faccio un giro qui intorno"
diceva sempre. Nessuno si è mai chiesto dove andasse, a nessuno era mai
venuto in mente cosa facesse in quelle ore lontana da loro.
Nello stesso momento Lunch fissava un masso, sarà stato minimo grande
come lei e pesante almeno un quintuplo.
Improvvisamente scagliò forti pugni sulla roccia, e appena finì si poteva
notare delle grosse crepe sulla roccia. Lunch soffiò sui suoi pugni per
raffreddarli, era proprio soddisfatta del suo lavoro!
Ma non era sola, nascosta dietro un ciuffo d'erba molto alto si nascondeva
la tartaruga, amica fidata del Genio. Non ci poteva credere!! Come poteva
una ragazza così dolce e fragile essere così forte? Come poteva una
comune terrestre (donna per di più riuscire a formare delle ampie crepe su
una roccia così spessa e pesante?
La tartaruga sospirò profondamente per lo stupore, facendosi così scoprire
da Lunch.
-Tartaruga... ma cosa...-
Presa dall'agitazione l'afferrò alzandola da terra guardandola dritta nelle
pupille.
-Tu... tu hai visto tutto, vero? Tu...!!-
Tutto d'un tratto si bloccò. Il muso terrorizzato della tartaruga le facevano
capire che stava esagerando. Per adesso nessuno non doveva sapere
niente. Nemmeno lei.
-Ehm... tartaruga... mi... mi dispiace... io mi alleno di nascosto da voi... ma
tu... non dire niente... niente a nessuno! Ti prego...-
Gli occhi di Lunch si addolcirono tanto da poter vedere brillare le stelle.
La tartaruga, un po' stupita, un po' addolcita da gli occhioni della ragazza, si
tappò la bocca per farle capire che sarebbe stata zitta.
I due si avviarono verso casa, dove Muten, Goku e Krillin si stavano ancora
allenando faticosamente. Tra qualche giorno ci sarebbe stato il torneo di
Tenkaichi, il primo per i due ragazzini.
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