One shot scritta pensando a cosa sarebbe potuto succedere se i Saiyan fossero stati un pò più audaci...
-Ma guardate quell’uomo. Arrogante e borioso. Come osa comandarci?- Re Vegeta incrociò le braccia sul petto. – Noi siamo Saiyan. Non posso sopportare di essere comandato da quel dannato mostriciattolo.
A pochi metri di distanza, Freezer atterrava con la sua navicella nel porto del pianeta Vegeta. Il suo portamento era regale, ma sprizzava superbia da ogni parte.
-No, decisamente. Non mi farò più comandare da lui. Sono pronti i guerrieri?
Turnip, il saiyan vicino a lui, annuì con il capo.
-Oggi terminerà finalmente il dominio di quel tiranno. Al mio segnale, dà ordine di attaccarlo.
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Astronave di Cooler, due giorni dopo.
-Lord Cooler, Freezer è stato attaccato dai Saiyan. Una trappola, sul loro pianeta.
Cooler non si girò verso Sauzer, mentre parlava.
-Inoltre – proseguì – anche Zarbon e Dodoria sono stati coinvolti nell’attacco.
-Mpf. Perché deve essere così superficiale, quel dannato insolente? Non importa. Quanto ci ha messo a distruggere il pianeta?
-Lord Cooler, il pianeta Vegeta esiste ancora.
Finalmente si voltò.
-Facciamo rotta sul pianeta.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Pianeta Vegeta. Sei ore più tardi.
-Maestà, nessuna traccia di suo figlio.
-Maledizione… deve essersi perso nel fragore della battaglia. Noi… la razza più forte di tutto l’universo… e lui è il mio degno erede. Trovatelo ad ogni costo.
-Sì, maestà.
I sudditi della figura regale al centro della sala continuarono a guardare dovunque, senza tuttavia trovare il principe.
All’improvviso, uno scoppio al centro del pianeta. La terra tremò, e gli scouter rilevarono una potenza gigantesca.
-Maestà! L’abbiamo trovato! Dev’essere lui!
-Perfetto! Presto, andate a prend….- non riuscì a terminare la frase. Un raggio viola lo trapassò da parte a parte, e lui cadde a terra con lo sguardo sgranato.
-Bel colpo, Lord Cooler. Re Vegeta è ormai solo un ricordo.- disse Sauzer con un ghigno sul volto.
Ma quello colpito dal raggio non era Re Vegeta. Era un sovrano ben più potente del Saiyan.
-Padre!
I servitori di Re Cold attaccarono subito gli scagnozzi di Cooler, ma essendo loro soldati d’elitè, riuscirono a sbarazzarsene senza troppi problemi.
-Maledizione! Se solo non si fosse messo così in ombra, l’avrei riconosciuto subito. Ma non importa. Non valeva così tanto.- sbuffò Cooler. –Anche se questo significa che mio fratello è vivo, a giudicare dalle voci.
Altra gigantesca esplosione.
-Lord Cooler! Cos’era quell’esplosione?
-E io che ne so? Andate a vedere, idioti!
Il centro del pianeta aveva ormai profondi solchi e crateri giganteschi. Ogni istante che passava, la lotta si faceva più intensa. Quando Cooler arrivò sulla zona, tutti i componenti del suo esercito armato erano morti. Poteva sentire distintamente la voce del fratello che urlava da qualche parte: “Morite, dannate scimmie!” purtroppo, l’oscurità della zona era troppo fitta per capire da dove la voce provenisse.
-Eccone un altro! E’ il fratello! Uccidetelo!
Il changeling non fece in tempo a girarsi, che subito due Saiyan gli si avventarono addosso. Pochi istanti, e la battaglia era finita, anche se Cooler aveva un braccio fuori uso.
-Maledette scimmie… con questa ferita, non riuscirò nemmeno a trasformarmi! Questa battaglia dura già da due giorni… e mio fratello non ha ancora vinto! Ma ora… ora capisco il perché!
Altra esplosione. Urlo di morte. E, come prevedibile, un urlo di vittoria. E in quell’ultimo urlo, Cooler credette di ascoltare la voce del fratello.
-Ma allora… ce l’ha fatta…- disse, mentre si dirigeva verso il luogo della battaglia.
Vide una figura da lontano, in piedi su un cadavere.
-Freezer! Ce l’hai fatta!
La figura si girò. Era uno strano saiyan, in armatura verde e con una fascia rossa sulla testa.
-Io non sono Freezer.
Un istante, e sessantaquattro Saiyan si avventarono tutti insieme sull’ultimo esponente della famiglia più potente dell’universo.
ORGOGLIO SAIYAN
A pochi metri di distanza, Freezer atterrava con la sua navicella nel porto del pianeta Vegeta. Il suo portamento era regale, ma sprizzava superbia da ogni parte.
-No, decisamente. Non mi farò più comandare da lui. Sono pronti i guerrieri?
Turnip, il saiyan vicino a lui, annuì con il capo.
-Oggi terminerà finalmente il dominio di quel tiranno. Al mio segnale, dà ordine di attaccarlo.
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Astronave di Cooler, due giorni dopo.
-Lord Cooler, Freezer è stato attaccato dai Saiyan. Una trappola, sul loro pianeta.
Cooler non si girò verso Sauzer, mentre parlava.
-Inoltre – proseguì – anche Zarbon e Dodoria sono stati coinvolti nell’attacco.
-Mpf. Perché deve essere così superficiale, quel dannato insolente? Non importa. Quanto ci ha messo a distruggere il pianeta?
-Lord Cooler, il pianeta Vegeta esiste ancora.
Finalmente si voltò.
-Facciamo rotta sul pianeta.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Pianeta Vegeta. Sei ore più tardi.
-Maestà, nessuna traccia di suo figlio.
-Maledizione… deve essersi perso nel fragore della battaglia. Noi… la razza più forte di tutto l’universo… e lui è il mio degno erede. Trovatelo ad ogni costo.
-Sì, maestà.
I sudditi della figura regale al centro della sala continuarono a guardare dovunque, senza tuttavia trovare il principe.
All’improvviso, uno scoppio al centro del pianeta. La terra tremò, e gli scouter rilevarono una potenza gigantesca.
-Maestà! L’abbiamo trovato! Dev’essere lui!
-Perfetto! Presto, andate a prend….- non riuscì a terminare la frase. Un raggio viola lo trapassò da parte a parte, e lui cadde a terra con lo sguardo sgranato.
-Bel colpo, Lord Cooler. Re Vegeta è ormai solo un ricordo.- disse Sauzer con un ghigno sul volto.
Ma quello colpito dal raggio non era Re Vegeta. Era un sovrano ben più potente del Saiyan.
-Padre!
I servitori di Re Cold attaccarono subito gli scagnozzi di Cooler, ma essendo loro soldati d’elitè, riuscirono a sbarazzarsene senza troppi problemi.
-Maledizione! Se solo non si fosse messo così in ombra, l’avrei riconosciuto subito. Ma non importa. Non valeva così tanto.- sbuffò Cooler. –Anche se questo significa che mio fratello è vivo, a giudicare dalle voci.
Altra gigantesca esplosione.
-Lord Cooler! Cos’era quell’esplosione?
-E io che ne so? Andate a vedere, idioti!
Il centro del pianeta aveva ormai profondi solchi e crateri giganteschi. Ogni istante che passava, la lotta si faceva più intensa. Quando Cooler arrivò sulla zona, tutti i componenti del suo esercito armato erano morti. Poteva sentire distintamente la voce del fratello che urlava da qualche parte: “Morite, dannate scimmie!” purtroppo, l’oscurità della zona era troppo fitta per capire da dove la voce provenisse.
-Eccone un altro! E’ il fratello! Uccidetelo!
Il changeling non fece in tempo a girarsi, che subito due Saiyan gli si avventarono addosso. Pochi istanti, e la battaglia era finita, anche se Cooler aveva un braccio fuori uso.
-Maledette scimmie… con questa ferita, non riuscirò nemmeno a trasformarmi! Questa battaglia dura già da due giorni… e mio fratello non ha ancora vinto! Ma ora… ora capisco il perché!
Altra esplosione. Urlo di morte. E, come prevedibile, un urlo di vittoria. E in quell’ultimo urlo, Cooler credette di ascoltare la voce del fratello.
-Ma allora… ce l’ha fatta…- disse, mentre si dirigeva verso il luogo della battaglia.
Vide una figura da lontano, in piedi su un cadavere.
-Freezer! Ce l’hai fatta!
La figura si girò. Era uno strano saiyan, in armatura verde e con una fascia rossa sulla testa.
-Io non sono Freezer.
Un istante, e sessantaquattro Saiyan si avventarono tutti insieme sull’ultimo esponente della famiglia più potente dell’universo.
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