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Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Originariamente Scritto da Dark Genius Visualizza MessaggioPerchè no, scusa? Alla peggio lo leggerai più avanti...Last edited by Blaze; 14 September 2008, 17:10.
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Originariamente Scritto da El_blaze94 Visualizza MessaggioCredo sia ironia, caro Geniotto, comunque sono impaziente di leggere il tuo capitolo
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10 minuti al post! Vi aspetto numerosi!Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Originariamente Scritto da Dark Genius Visualizza Messaggio10 minuti al post! Vi aspetto numerosi!Spoiler:purtroppo
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Originariamente Scritto da El_blaze94 Visualizza MessaggioQuestaSpoiler:purtroppo
E questa
Spoiler:nnonSe esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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IL PIANO DI GOKU
C18 era a terra, gli occhi sbarrati, il volto insanguinato, un lungo taglio che le attraversava la fronte. Sbattè le palpebre, cercando di riprendersi. La vista iniziò a tornarle, ma il corpo non le rispondeva: non riusciva a muoversi. Lanciò uno sguardo intorno a sé.
Vegeta e Goku, allo stadio di supersayan di terzo livello, stavano combattendo una lotta impari contro ben tre Seafer, riuscendo comunque a metterli in difficoltà. I due sayan, in perfetta simbiosi, si seguivano l’un l’altro in un incredibile danza, schivando uno dopo l’altro i colpi dei tre mostri, per poi lanciarsi all’attacco non appena si apriva un varco nelle loro difese.
“Kamehame…”
“Final…” I tre demoni indietreggiarono, mentre i due sayan portavano le braccia in avanti in un unico, preciso movimento.
“HA!”
“FLASH!” Due raggi di energia, rispettivamente azzurro e dorato, si fusero, provocando un enorme esplosione a contatto con i corpi dei tre Seafer. C18 chiuse gli occhi, accecata. Quindi, con un profondo respiro, li riaprì. Lo scontro era riniziato ed i demoni, sopravvissuti all’attacco, si stavano impegnando in un feroce corpo a corpo con i due sayan…
Poco lontano Gotenks, circondato da una decina di fantasmi kamikaze, fronteggiava uno dei mostri.
“All’attacco!” urlò il ragazzo, portando un braccio in avanti, mentre il suo piccolo esercito si scagliava contro il mostro.
“Forza, venite pure…” sogghignò il demone, portando le due braccia in avanti e formando un’enorme sfera di energia verdastra, per poi piegare i gomiti e scagliarla in avanti con forza “Prendi questo!”
Gotenks portò le braccia al fianco del corpo, mentre i suoi fantasmi venivano sgominati dall’attacco del mostro, esplodendo al contatto con la sfera.
“Kamehame…” mormorò il sayan, mentre nei suoi occhi si rifletteva una luce verdastra “…HA!” Fu un attimo. Un’onda d’energia partì rapidissima dalle braccia del ragazzo, andando a cozzare contro l’attacco creato da Seafer, che però non si fermò, ma proseguì la sua lenta avanzata, portando con sé la Kamehameha di Gotenks.
“No!” esclamò la fusione tra Goten e Trunks, incrociando le braccia davanti al corpo e cercando invano di proteggersi.
“MASENKO!” urlò improvvisamente una voce, qualche metro più in basso, mentre un enorme raggio d’energia dorata si scontrava contro la sfera d’energia verdastra, trasportandola con sé sempre più in alto, lontano da Gotenks.
“Gohan!” esclamò il ragazzo, sollevato, lanciando uno sguardo al supersayan di terzo livello, la cui aura splendeva di una luce incredibile.
“Continua a combattere!” gridò il fidanzato di Videl, affannato, tornando a voltarsi verso il suo avversario, che sogghignava a pochi metri da lui.
“Cosa diavolo hai da ridere?” esclamò il ragazzo, lanciandosi in avanti e colpendolo con un pugno al volto, per poi scagliarlo verso l’alto, con una ginocchiata al mento.
“E’ tutto inutile” mormorò il mostro, fermandosi a mezz’aria con una capriola “Non puoi sconfiggermi e lo sai”
“E’ quello che credi tu!” replicò il figlio di Goku, portando le mani al fianco del proprio corpo.
“Puoi sudare quanto vuoi, ma mi rigenererò ogni volta…”
“Kame…” mormorò il ragazzo, cercando di ignorare le parole del demone.
“Stai dando fondo a tutta la tua energia per questo colpo, non è vero?”
“Hame…”
“Sarà tutto inutile!”
“HA!” urlò Gohan, portando le braccia in avanti e lasciando che la gigantesca onda energetica cancellasse il sorriso sul volto del suo avversario, disintegrandolo. Quindi si lasciò cadere a terra, mentre i suoi capelli tornavano neri, accorciandosi di scatto. Era faticosissimo mantenere lo stadio di supersayan di terzo livello… Era rimasto senza neanche un briciolo di energia.
“Soddisfatto, adesso?” sussurrò una voce alle sue spalle, raggelandolo.
C18 era ancora a terra, senza forze, impossibilitata a muoversi. Respirava a stento, le costole rotte che le provocavano dolori lancinanti. Poi, improvvisamente, sentì due mani calde posarsi dolcemente sulla sua schiena. Per un attimo si immaginò di riconoscere in esse le mani di Crilin o di suo fratello, C17, ma la voce di Kibithoshin la riportò bruscamente alla realtà.
“Forza, riprenditi…” mormorò la divinità, mentre le onde curative percorrevano il corpo della donna, chiudendole le ferite, riassemblandole le ossa, riportandola lentamente in salute.
“Grazie” biascicò C18, tirandosi a sedere.
“Beh, devo pur rendermi utile in qualche modo, no?” sorrise la fusione tra Kaiohshin e Kibith rialzandosi, subito imitato dalla donna.
“Ora posso tornare a combattere” sussurrò, nonostante quelle parole le sembrassero assurde, quasi folli.
“No” la interruppe la divinità “Ora basta. E’ troppo forte per te e lo sai” La donna sospirò. Si aspettava una replica simile. Ma lei voleva lottare, doveva vendicare Crilin, C17 e tutti coloro che erano morti per colpa di quel mostro… Eppure Seafer era imbattibile, almeno per lei. Doveva ammettere la sconfitta…
Anche Kibithoshin si sentiva impotente come non mai. Nessuno dei presenti, neanche Gotenks, nonostante fosse solo un ragazzino, poteva considerarsi più debole di lui, una divinità, certo, ma con capacità combattive molto limitate. Tutto ciò che poteva fare per rendersi utile era usare il suo tocco magico per chiudere qualche ferita… Ma non era un aiuto consistente, non poteva assolutamente nulla contro un mostro come Seafer. Strinse i pugni, tendendo i muscoli. Possibile che la sua presenza lì fosse così inutile?
Muri era in piedi, affiancato da Dunz, gli occhi umidi, prossimi alle lacrime. Davanti a loro si estendeva l’enorme figura di Polunga, la lunga coda che si srotolava dalle sette sfere fino al possente petto del drago, gli occhi rossi desiderosi di ricevere un altro desiderio. Alle spalle dell’Anziano Saggio e del suo compagno una fila di namecciani osservava impressionata l’enorme essere, pronti ad obbedire a qualsiasi ordine di Muri. Sapevano che il capo dei saggi avrebbe dovuto prendere una decisione difficile, ma era la loro unica possibilità. Dovevano trasferirsi su un altro pianeta, sulla Terra, magari. Solo così, dopo un certo periodo di tempo, con l’ausilio delle sfere del drago, avrebbero potuto creare un nuovo pianeta Namecc, pressohè identico all’originale, e riprendersi dal profondo trauma che stavano subendo. Ma erano passati solo pochi anni dall’ultima volta che erano stati costretti ad un simile gesto… Non volevano credere fosse già giunto il momento di dover lasciare il nuovo Namecc, ma, purtroppo, era necessario. Non c’erano altre soluzioni. Muri sospirò, preparandosi al gesto estremo. Era giunta l’ora di dire addio a quel bellissimo pianeta.
“Vegeta!” urlò Goku, evitando l’ennessimo pugno di uno dei Seafer ed atterrando con una capriola all’indietro “Non possiamo continuare così! Prendi con te Gotenks e Gohan e vattene da qui!”
“Cos’hai intenzione di fare, Kakaroth?” chiese il sayan, affiancandosi a lui, per poi lanciare una serie di Ki Blast contro i loro avversari “Non ho intenzione di lasciare a te tutta la scena”
“E’ giunto il momento di usare il mio… asso nella manica” rispose il marito di Chi Chi, mentre i demoni evitavano con facilità le sfere di energia lanciate dal suo compagno.
“La Genkidama non funzionerà qui...” replicò l’altro “Non hai nessuno che possa donarti la sua energia”
“Lascia fare a me” mormorò Goku, lanciandogli uno sguardo rassicurante “Ci penso io” Quindi si lanciò a sinistra, evitando in questo modo un attacco di uno dei Seafer.
“Non dirmi che vuoi eseguire la fusione con C18!” esclamò ancora il sayan, scandalizzato, sgranando gli occhi.
“Ascoltami, Vegeta!” urlò il padre di Gohan e Goten, senza rispondere alla domanda dell’amico “Vattene da qui!”
Gohan era a terra, senza più energie. La figura di Seafer incombeva su di lui, pronta a mettere fine alla sua vita.
“BIG BANG ATTACK!” urlò improvvisamente Vegeta, apparendo nel campo visivo del ragazzo, mentre una sfera di energia luminescente faceva volare il demone a terra. Quindi il sayan, davanti agli occhi stupiti del figlio di Goku, alzò lo sguardo verso l’alto, per poi prendere improvvisamente il volo diretto verso un’altra copia di Seafer, quella che in quel momento stava combattendo con Gotenks.
“Prendi Gohan e scappa!” urlò alla fusione tra Goten e Trunks, parandosi tra lui ed il demone.
“Ma cosa…”
“Vai, presto!” gridò ancora, mentre il mostro si lanciava verso di lui.
“Non sarà così facile, amico” mormorò il sayan, allargando le braccia e raccogliendo una minima dose di energia, per poi portarle davanti a sé “FINAL FLASH!” In un lampo di luce dorata un potentissimo raggio di energia partì dai palmi di Vegeta, per poi infrangersi contro le braccia di Seafer, protese in avanti nel vano tentativo di proteggersi dall’attacco. Un istante più tardi, del mostro non restava più niente. Il sayan riprese fiato, ansimando. Quindi chiuse gli occhi, sperando con tutto sé stesso che il piano di Goku, qualunque fosse, funzionasse a dovere. Quindi li riaprì, concentrandosi sulle sue priorità. Aveva poco tempo per portare Gohan e Gotenks lontano da lì. Doveva sbrigarsi.Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Originariamente Scritto da Shadow Trunks Visualizza MessaggioBellissimo capitolo!Ma non mi sembra ci siano stati progressi nella battaglia...kibithoshin si sente inutile come al solito,18 si è curata e i z warriors sono in difficoltà...Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Originariamente Scritto da Shadow Trunks Visualizza MessaggioHo capito,si farà esplodere...Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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