Preferisco Re Vegeta perché è Re Vegeta
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Eccezionale, solo per oggi, doppio post! Aspetto commenti per questo nuovo, affascinante (o almeno spero XD) capitolo, Il potere dell'illusione!
EDIT: Siete fortunati, 10000 caratteri tondi tondi! Anche uno di più e sarei stato giorni a decidere quale parola tagliare! XD XD XDSe esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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IL POTERE DELL’ILLUSIONE
Il vento spazzava con forza il villaggio di namecciani attaccato da Seafer, illuminato scarsamente dai lampi che illuminavano per qualche istante il cielo buio del pianeta. Il drago Polunga, immenso, era l’unica cosa chiaramente visibile, le sue gigantesche spire che sembravano avvolgere tutto il firmamento. Guardava con attenzione i due guerrieri che stavano per scontrarsi, chiedendosi quando avrebbe dovuto esprimere un altro desiderio. In fondo lui era superiore a queste lotte, essendo una divinità. Non si rendeva conto però che forse quello scontro avrebbe deciso il destino dell’intero universo…
“E così tu sei un altro dei seguaci di Seafer…” mormorò Junior, rompendo il silenzio, mentre Reithgard lo osservava, quasi con curiosità, tenendo leggermente inclinata la testa di dimensioni eccessive rispetto al resto del corpo “Beh, se sei stato lasciato qui per proteggere le sfere del drago, sappi che non esiterò a passare sul tuo corpo pur di esprimere il mio desiderio”
“Stupido” ribattè il mostro con la sua vocetta leggermente stridula “Non hai capito di non avere alcuna speranza contro di me? Sono un illusionista e sei già rimasto vittima di tre delle mie trappole…”
“Tre?” ripetè il namecciano, incredulo, scoccando uno sguardo inquieto al corpo di Gohan, a pochi centimetri dalla sua mano.
“Già. La prima ti ha fatto girare in tondo per quasi un’ora, la seconda ti ha fatto credere di star combattendo con il tuo più grande rivale e la terza…” rispose Reithgard svanendo improvvisamente “E’ questa” Junior si voltò di scatto, sentendo la voce provenire dietro di sé. Quindi spalancò la bocca, stupito. Il suo avversario era a pochi centimetri da lui, il palmo della mano puntata contro il suo petto, pronta a lanciare un Ki Blast.
“Prendi questo!” urlò il mostro, mentre in un’esplosione il namecciano veniva scagliato all’indietro dalla forza del suo attacco.
Vegeta era immobile, in acqua, gli occhi chiusi.
“Dove sei, padre?” si disse, cercando invano di captare la presenza del suo avversario. Tutto era silenzioso. Poi, improvvisamente, udì un rumore alla sua destra. Si voltò di scatto, aprendo gli occhi, appena in tempo per vedere una grande sfera di energia avvicinarsi a lui a gran velocità. Portò le mani in avanti, riuscendo a bloccarla, per poi, con un gemito, riuscire a rispedirla al mittente distendendo le braccia. Poi, improvvisamente, sentì una presenza dietro di lui, che gli afferrò il busto e gli avambracci incredibilmente muscolosi, stringendoglieli in una morsa. Sentì i suoi polmoni contrarsi mentre i guanti del padre apparivano a pochi centimetri dai suoi occhi, sempre più stretti sulla sua cassa toracica.
“Devo fare qualcosa…” pensò il principe dei sayan, cercando invano di divincolarsi dalla presa di Re Vegeta. Quindi sentì il respiro mozzarglisi, mentre la morsa si chiudeva sempre di più, costringendolo ad aprire la bocca alla ricerca di aria. L’acqua gelida gli entrò nei polmoni, provocandogli un acuto bruciore al petto.
“Devo… riemergere…” pensò, mentre sentiva le forze venirgli meno “Devo farcela…”
Goku e Seafer erano uno davanti all’altro, pronti a riprendere lo scontro da poco iniziato.
“E’ meglio che mi mostri fin da subito ciò di cui sei capace…” mormorò il demone “Non ti darò una seconda possibilità”
“Va bene” ribattè il sayan, preparandosi alla trasformazione in supersayan di terzo livello. Poi, improvvisamente, un movimento alla sua sinistra lo costrinse a voltarsi. Ciò che vide era incredibile. Un’immensa colonna d’acqua, altà più di cinquanta metri, si era sollevata dal mare. Al suo culmine Vegeta, sfolgorante nella sua aura dorata, stava dando fondo a tutte le sue energie per liberarsi del padre, che stringeva il suo corpo con tutte le sue forze. Quindi, in un lampo di luce, il principe dei sayan allargò di scatto le braccia, facendo volare via il suo avversario, mentre l’incredibile quantità d’acqua che aveva sollevato ricadeva in mare, producendo un’onda di dimensioni spaventose.
“Meglio spostarsi da qui” pensò Goku, lanciandosi verso Goten e Trunks e sollevandosi in aria dopo averli agguantati per la tuta mentre l’isola dove si trovava fino a qualche istante prima veniva completamente sommersa, facendo svanire sotto quintali d’acqua i resti del corpo di Cyder ed il luogo dove più di uno straordinario combattimento aveva avuto inizio.
Junior era a terra, il volto completamente immerso nell’erba bluastra.
“E così ha usato un’altra illusione…” mormorò sentendo la rabbia montargli dentro. Allungò le mani, artigliando il terriccio, e si tirò lentamente in ginocchio. Era ora di combattere.
“In piedi!” si disse, alzandosi.
“Illuso. Non hai speranze, dovresti averlo capito” mormorò Reithgard avvicinandosi di qualche passo.
“Non basta qualche trucchetto di magia a sconfiggermi” ribattè il namecciano, slacciandosi il mantello, che cadde a terra con un tonfo sordo, per poi liberarsi anche del pesantissimo copricapo, che scagliò nell’erba, cercando di riprendere la calma. Non sarebbe stata una battaglia come tutte le altre. Doveva usare il cervello, per evitare di cadere nelle trappole illusorie del suo avversario.
“Sono pronto…” mormorò più a sé che al mostro, ponendosi lentamente in posizione di combattimento.
Goku era in piedi, sul saldo terreno di un’altra isola, lontana svariati chilometri da quella dove era iniziato lo scontro tra lui e Seafer. Aveva appoggiato i corpi di Goten e Trunks ad una roccia, sperando si riprendessero presto: la situazione su Namecc iniziava a farsi pericolosa. Vegeta e suo padre erano rimasti nei pressi dell’isola sommersa, troppo impegnati nel combattimento per accorgersi della sua scomparsa. Meglio così: ora il sayan non aveva più alcuna distrazione.
“E’ giunto il momento di combattere sul serio…” mormorò, espandendo la sua aura, mentre tutti i ciottoli o i fili d’erba strappati si sollevavano attorno a lui “Stavolta non avrai scampo…”
“Lo vedremo” ribattè Seafer, preparandosi a combattere “Io sono pronto” Goku, invece di rispondere, lanciò un urlo micidiale, mentre un’immensa voragine si apriva ai suoi piedi a causa dell’energia che emanava il suo corpo. I suoi capelli, pervasi da una luce dorata, presero ad allungarsi, mentre i suoi lineamenti mutavano. La sua aura divenne sempre più luminosa, mentre ogni muscolo del suo corpo si tendeva fino allo spasmo. Poi, come se niente fosse successo, la trasformazione terminò. Un incredibile, potentissimo guerriero squadrava Seafer: Goku era pronto.
Vegeta e suo padre erano uno davanti all’altro, immersi in un bagliore di luce dorata. Le loro aure risplendevano lucenti, mentre migliaia di gocce d’acqua erano sospese intorno ai loro corpi, come se la forza di gravità fosse svanita. I loro sguardi esprimevano tutte le loro emozioni mentre i loro muscoli, tesi e pronti a scattare, mostravano quanto fosse grande la loro voglia di combattere, di confrontarsi in quell’incredibile sfida. Poi, improvvisamente, si lanciarono in avanti, scontrandosi a mezz’aria, pugno dopo pugno, calcio dopo calcio. Ogni colpo veniva respinto dall’avversario. Era uno scontro senza tregua. Poi, con un incredibile sforzo, Vegeta trovò un varco nella difesa del suo avversario ed, in un baluginio di scariche elettriche, lo colpì con un pugno al volto, seguito da un calcio al petto, facilmente schivato dal re dei sayan, che ribattè a sua volta con una gomitata nello stomaco, che mozzò il fiato al padre di Trunks. Per un attimo i due avversari restarono immobili, fissandosi, osservando come i loro corpi fossero esausti, pieni di tagli e lividi, e le loro tute fossero devastate, attraversate da strappi e macchie di sangue, a causa del loro incredibile combattimento. Quindi, con un urlo scimmiesco, entrambi i sayan tornarono all’attacco, rabbiosi, decisi a mettere la parola fine a quella battaglia. In pochi secondi il cielo era nuovamente pieno di bagliori, esplosioni e fragori di tuono. Il termine dello scontro era ancora lontano. Era come una danza, una danza che nessuno dei due avversari aveva intenzione di perdere…
Junior camminava in un corridoio buio, osservando l’oscurità intorno a lui. Nel suo profondo sapeva che era un’illusione, ne era consapevole, ma non riusciva a ribellarsi al potere di Reithgard, un potere a lui sconosciuto, come non ne aveva mai affrontato. Il namecciano era un combattente esperto, rafforzato da centinaia di battaglie, ma raramente si era trovato di fronte a nemici dotati di poteri magici. Eppure ora gli sarebbe stato tanto utile… Improvvisamente una figura apparve nell’oscurità davanti a lui, la sagoma di qualcuno che non si sarebbe mai aspettato di vedere. A pochi metri da lui, i capelli biondi che brillavano nel buio, c’era Gohan, il Gohan che aveva combattuto contro Cell, trasformato in supersayan di secondo livello, un ragazzo rabbioso, vendicativo e sconsiderato. Forse tanto sconsiderato da uccidere il suo maestro?
“No…” mormorò Junior, sentendo il sudore colargli lungo la fronte “Non voglio crederci…” Ma Gohan era lì, davanti a lui, pronto ad attaccarlo…
“Questo è solo l’inizio” replicò una voce fredda e malvagia, provienente dall’oscurità più nera “Distruggerò la tua integrità psicologica, pezzo per pezzo, fino a farti desiderare la morte pur di evitare questa tortura… Ma io allora non sarò così benevolo, non ti concederò la morte… Continuerò a farti soffrire…”
Junior si guardò intorno, terrorizzato. Si sentiva svuotato, senza alcuna possibilità di salvezza. Le sfere del drago, il desiderio di far tornare le forze a Gohan, sembravano così irraggiungibili… Tutto ciò che riusciva a vedere era un altro Gohan, davanti a lui, un Gohan malvagio e privo di scrupoli, un Gohan che appariva più che disposto ad eliminarlo… Forse era davvero giunta la fine… Il namecciano lanciò un urlo, disperato, mentre un altro grido, lancinante, penetrava nella sua mente, straziandola… Reithgard aveva raggiunto il suo scopo: in quel momento Junior arrivava a desiderare la morte.Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Ed ecco spuntare la componente psicologica...se devo esser sincero, tra tutte queste sfide quella che mi ha emozionato di meno è stata quella Goku-Seafer. Per il resto ottimo. Ottima la similitudine alla danza tra Vegeta ed il padre, e, per quanto riguarda Piccolo, E ATTACCALO A GOHAN, CHE TI FOTTE!!!
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Guarda che lo scontro tra Goku e Seafer è appena iniziato! Comunque ora vedrai che lo scontro tra Junior e l'ultimo servo di Seafer diventerà sempre più interessante... Mentre annuncio che quello fra Vegeta e suo padre è quasi giunto alla fine... Spero di postare presto!Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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sento che junior avrá qualche problema a battere il suo avverario. infatti quest´ultimo sembra prediligere il combattimento psicologico a quello fisico.
Per lo scontro tra goku e seafer mi aspetto di tutto. Sono proprio sulle spine!
Mi domando anche in che modo farai terminaree lo scontro tra vegeta e il re.
P.S.= il servo migliore é re vegeta, essendo il ree della razza piú forte dell´universo, poi viene cyder, che per essere un tubo di latta se la cava bene.
Gli altri servi poi sono a parimerito.
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Grazie a tutti per i commenti! Comunque, Dante, meglio a questi orari che il giorno dopo, no?Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Tranquillo, forse riesco a postare anche oggi!!!Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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Confermo, posterò anche oggi! Preparatevi, perchè sarà un gran bel capitolo, comprendente i 3 scontri epocali che stanno venendo combattuti in questo momento (sarà incentrato soprattutto sul Goku vs Seafer, di cui finora ho parlato molto poco...) Buona lettura!Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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LA SUPERIORITA’ DI SEAFER
Goku e Seafer erano uno davanti all’altro e si squadravano, pronti a dare inizio allo scontro. Ormai il tempo dell’attesa era finito: era giunto il momento di agire. Qualche istante di silenzio, poi, improvvisamente, un lampo squarciò il cielo, mentre il sayan, con un urlo disumano, si lanciava all’attacco, cercando di colpire il demone con un pugno, facilmente evitato dal suo avversario, che si abbassò di scatto e ribattè con una gomitata che mozzò il respiro del padre di Gohan, i cuoi occhi sbiancarono mentre il suo volto si trasformava in una maschera di dolore. Quindi Seafer, con un’agilità incredibile per la sua stazza, si sollevò in aria, per poi attaccare il suo avversario con un calcio, che però cozzò duramente contro il braccio di Goku, che all’ultimo momento si alzò per proteggere il viso del sayan.
“A quanto pare lo scontro sarà leggermente più lungo del previsto…” si disse Seafer, gli occhi spalancati per lo stupore, sogghignando.
Poco lontano, sempre sul pianeta Namecc, lo scontro tra Vegeta e suo padre proseguiva. I due sayan continuavano a scontrarsi a mezz’aria, le aure baluginanti a causa delle migliaia di scariche elettriche che le attraversavano.
“Sarò io a vincere questa battaglia!” urlò il principe dei sayan, fuori di sé, scagliando due Ki Blast contro il padre, che evitò il primo abbassandosi di scatto, per poi rispedire il secondo al mittente. Quindi Vegeta si lanciò in avanti, schivando rapidamente la sfera energetica, per tornare ad attaccare il padre con un pugno al volto, bloccato dalla mano aperta del re dei sayan.
“Complimenti, figliolo” mormorò il re dei sayan, sogghignando “Ma contro di me non basterà un po’ di fortuna!” Quindi, dandosi una rapida spinta, indietreggiò di qualche metro, per poi scagliare un Ki Blast contro Vegeta, che venne colpito in pieno e scomparve in un’esplosione abbagliante.
Seafer continuava ad attaccare Goku, senza lasciargli un attimo di tregua. Il sayan, già stanco dopo pochi minuti di scontro, indietreggiava, non trovando altro modo per evitare i potenti attacchi del suo avversario.
“Ma guardati…” mormorò il demone, fermandosi di scatto “Già non ti reggi in piedi… Questo è tutto ciò che sai fare?”
“Stai zitto!” urlò il padre di Gohan, furioso, lanciandosi finalmente all’attacco e colpendo il suo avversario con un pugno al volto, che lo fece volare all’indietro. Poi, con una capriola, Seafer atterrò in piedi, come se niente fosse.
“Non avresti dovuto farlo…” sussurrò, carezzandosi la guancia colpita “Non avresti dovuto!” Quindi si rilanciò in avanti, pronto a colpire il suo avversario.
Reithgard camminava lentamente, osservando il volto di Junior farsi sempre più pallido. Non c’era niente di peggio di vedersi minacciato dal proprio migliore amico… Il mostro lo sapeva bene.
“Sai, mi sono già stufato di giocare con te…” mormorò il servo di Seafer, nonostante sapesse bene che il namecciano non poteva ascoltarlo “Penso sia giunta l’ora di eliminarti” Quindi si avvicinò alla schiena del namecciano, pronto a colpirlo.
“Addio, amico” disse, caricando un Ki Blast. Poi, improvvisamente, Junior lanciò un urlo, mentre veniva come pervaso da una scossa d’energia, l’aura che aumentava a dismisura.
“Cosa diavolo sta succedendo?” esclamò Reithgard, la vocetta stridula resa ancora più acuta dalla paura, mentre indietreggiava di qualche passo. Quindi, in un’esplosione di energia, volò indietro di qualche metro, scaraventato via dalla forza spirituale di Junior.
“Illuso” lo ammonì il namecciano voltandosi lentamente e muovendo qualche passo verso di lui “Credevi davvero che questi trucchetti potessero funzionare con me? Come vedi, sono in grado di liberarmi facilmente delle tue illusioni… Ed ora facciamola finita”
I biondi capelli di Goku continuavano a fluttuare a mezz’aria, risplendendo di una luce dorata, mentre il sayan continuava a muoversi con un’agilità incredibile, impegnandosi al massimo per riuscire a proteggere il suo corpo dagli attacchi di Seafer ed allo stesso tempo trovare un varco nella difesa del demone. Il padre di Gohan stava dando tutto sé stesso, ma nonostante questo, anche se riusciva a combattere quasi alla pari contro il suo avversario, non riusciva ad infliggergli colpi in grado di considerarsi rilevanti. Come se non bastasse la stanchezza si facea sempre più sentire, rallentando i suoi movimenti. La situazione stava degenerando.
“Devo fare qualcosa…” pensò, balzando in aria per evitare uno sgambetto di Seafer, per poi cercare di colpirlo con un calcio al volto, facilmente bloccato dal suo avversario “O non riuscirò mai a resistere fino all’arrivo di Gohan…” Quindi, non vedendo altre alternative, decise di tentare il tutto per tutto, facendo un lungo balzo all’indietro, per poi portare le mani al fianco del proprio corpo.
“Kamehame…”
“Illuso” mormorò Seafer sogghignando “Non servirà a niente contro di me”
“HA!” urlò Goku, distendendo le braccia lasciando che la potentissima onda energetica partisse dalle sue mani, diretta verso il demone, che rimase immobile, lasciandosi travolgere dal colpo e svanendo in un lampo di luce mentre l’attacco del sayan formava un profondo solco sulla superficie dell’isola, sollevando una gran quantità di polvere.
“Non può essere ancora vivo…” mormorò il marito di Chi Chi, respirando affannosamente “La Kamehameha l’ha preso in pieno…”
“Eppure ti avevo avvertito…” lo raggelò una voce, mentre Seafer usciva lentamente dalla nuvola di polvere “Te l’avevo detto che sarebbe stato tutto inutile… Beh, peggio per te… A quanto pare presto non avrai più energie…” Goku chiuse gli occhi, lasciando che una goccia di sudore gli scivolasse lungo la fronte. Purtroppo il demone aveva ragione: le cose si stavano mettendo male.
Vegeta e suo padre erano in aria, a qualche metro da una nuova isola, più grande di quella dove era iniziato il loro scontro. Erano esausti, respiravano a fatica. Ma non avevano intenzione di fermarsi. Scesero a terra, ritrovando finalmente un appoggio per i piedi. Quindi si guardarono, studiandosi. Ormai lo scontro stava per giungere alla fine. Sarebbe stata questione di pochi minuti. Entrambi i guerrieri, in contemporanea, emisero un grido, iniziando a caricare la propria aura. I lampi squarciavano il cielo, ma nessuno di essi brillava come i corpi dei due fieri sayan, illuminati da una luce dorata. Poi, improvvisamente, si lanciarono all’attacco. Si scontrarono a mezz’aria, le braccia protese in avanti, il pugno di Vegeta che colpiva la guancia del padre, il pugno del re che colpiva la guancia del figlio. Quindi si staccarono.
“Muori!” urlò Re Vegeta, attaccando con un pugno il figlio, che però lo bloccò senza difficoltà, per poi buttarsi a terra e, dandosi una spinta con le braccia, cercare di colpire il suo avversario con un calcio al volto. Vegeta lo evitò all’ultimo istante, ma cadde a terra un attimo dopo, mentre l’altra gamba del padre gli storceva il piede d’appoggio, facendogli perdere l’equilibrio. Quindi entrambi i guerrieri si rialzarono di scatto ed il padre di Trunks tornò nuovamente ad attaccare il re dei sayan con un pugno al volto, facendolo volare a qualche metro di distanza, dove il fiero guerriero atterrò in piedi, le braccia tese, facendo subito partire una serie di Ki Blast contro il figlio, che li evitò rapidamente, uno dopo l’altro.
“Non ci casco più, padre!” gridò Vegeta, ricordando come durante il loro combattimento nella Città dell’Ovest le sfere di energia lanciategli contro del padre lo avessero circondato, per poi convertire su di lui “Non sono uno stupido!” Quindi iniziò a correre, lanciandosi in avanti, continuando ad evitare tutti i Ki Blast.
“Non puoi scappare in eterno!” esclamò Re Vegeta, per poi capire cosa stava facendo il figlio: voleva avvicinarsi a lui per fare in modo che, quando le sfere di energia lo avessero attaccato, avrebbero colpito il padre al suo posto.
“Stupido!” urlò allora, lanciandosi a sua volta in avanti, scontrandosi con il figlio a mezz’aria. I due si guardarono un attimo negli occhi, sfidandosi, per poi staccarsi e, contemporaneamente, sollevarsi più in alto, a qualche decina di metri dalla superficie dell’isola.
“E’ ora di mettere fine a questo scontro, non è vero?” chiese Vegeta, capendo le intenzioni del padre. Il re dei sayan non rispose, ma gli sorrise, felice. Quindi allargò lentamente le braccia, accumulando energia.
“E va bene…” mormorò ancora il padre di Trunks, compiendo lo stesso identico movimento. Tutto era silenzioso. L’unico rumore era causato dalle loro aure, che scintillavano nel buio del cielo di Namecc.
“Sei pronto, Vegeta?” domandò il re dei sayan, senza smettere di sorridere. Era stato un bellissimo scontro.
“Sono pronto” rispose lui, ricambiando il sorriso. Quindi, con un unico, rapido movimento, entrambi portarono le braccia davanti a sé. Per un istante le loro dita si sfiorarono, in un gesto ricolmo di ammirazione e, forse, d’affetto. Delle piccole sfere d’energia apparvero, pronte a colpire.
“Final…” iniziò Vegeta, mentre ogni muscolo del suo corpo si tendeva e la sua aura si faceva ancora più luminosa.
“King’s…” mormorò suo padre, gli occhi che brillavano. Un lampo squarciò il cielo.
“FLASH!” Fu un attimo. Poi un’immensa sfera di energia apparve fra le mani dei due combattenti, allargandosi rapidamente, diventando semore più grande, fino ad avvolgerli completamente. Poi, mentre un ultimo sorriso appariva sui loro volti, entrambi scomparvero in un’immensa esplosione di luce.Se esiste un limite voglio raggiungerlo per poi superarlo...
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