Salve,vorrei diventare un futuro scrittore,e vorrei postare una storia che sto scrivendo intitolata:"La guerra dei cento ragni"
se dovesse piacere scriverò anche un sequel e un presiquel...
detto qesto e BUONA LETTURA!!!!! P.S.mi scuso in anticipo x gli errori...
Capitolo 1°
Diario di Motris,10°battaglia
“Quando arrivammo all’accampamento Drina,i nostri occhi furono sommersi di lacrime amare nel vedere la scena di morte davanti a noi. Migliaia di donne e bambini giacevano a terra privi di vita,insanguinati e pallidi. Di uomini non c’è ne erano. Erano o scappati o fatti prigionieri visto che erano gli unici a potersi difendere… Ma chi mai poteva compiere questo insensato spargimento di sangue senza portare nessun rancore,senza portare nessun odio per se stesso?La risposta purtroppo la sapevamo…” Galan chiuse il diario e guardò piangendo il tetto dal suo confortevole letto. Purtroppo sapeva anche lui chi era stato. Lo stesso che aveva ucciso i suoi genitori,lo stesso che gli aveva tolto tutte le sue ricchezze,lo stesso che lo fece buttare in quell’orfanotrofio… Crandoxs.
La guerra dei cento Ragni
Galon guardava dalla finestra la maestra Flij mentre pestava i bambini cattivi. Per una volta non toccava a lui. Appena finì,la bidella fece suonare la campana. Era ora di andare a caccia. La caccia era un passatempo delizioso per le maestre. Si divertivano a guardare i bambini che rincorrevano le anatre piangendo. Galan avrebbe voluto prendere di mira le maestre invece che poveri animali che non avevano fatto niente di male. Stava quasi diventando vegetariano. Ma cosa poteva una fionda contro una balestra?Così Galan girò la fionda verso un cinghiale che correva. Prese la mira,chiuse gli occhi lacrimanti e scagliò la roccia dritta in testa all’animale. Si udì un urlo soffocato. -Morto sul colpo- pensò Galan. Sapeva ormai che quando un animale faceva quell’urlo moriva. Qualche bambino si mise a urlare. Alla fine della caccia le maestre mangiavano “il bottino” come lo chiamavano loro e li spedivano a letto. Galan non aveva nemmeno voglia di leggere il diario di Motrios,l’unico ricordo dei suoi genitori. Chiuse gli occhi che ancora piangeva. – Mi raccomando Galan noi staremo via per un po’,e ricorda di ascoltare sempre tuo zio mentre saremo via- -Si,si papà non ti preoccupare- -Ok ciao¬- gli rispose il padre. Galan salutò i suoi genitori che partivano e si avvio ad entrare in casa.
-Ah!Finalmente ci siamo liberati dei due rompiscatole! Ora vi posso dare il vostro regalo!- disse lo zio di Galan. –Si evvia!!- esclamarono Galan e Jessie. – tieni,questo è per te Galan, da parte mia e dai i tuoi genitori-. Lo zio di Galan gli porse in mano uno strano libro tutto stracciato ed impolverato .
-Che cos’è zio Rocc?- -Ah ha!Sapevo che melo avresti chiesto! È il diario autentico di un mio compagno di battaglia:Motris. Li ci sono tutte le battaglie che ho combattuto,così non dovrò più raccontartele!- -Uao! grazie zio- - E per te mia cara principessa,ho una cosa molto bella da mostrarti…- Il suoi ricordi si interruppero da un fracasso tremendo. Galan si svegliò di soprassalto e istintivamente si nascose sotto il letto. Nel frattempo intorno a se vedeva solo il colore rosso. L’orfanotrofio stava andando a fuoco.
se dovesse piacere scriverò anche un sequel e un presiquel...
detto qesto e BUONA LETTURA!!!!! P.S.mi scuso in anticipo x gli errori...
Capitolo 1°
Diario di Motris,10°battaglia
“Quando arrivammo all’accampamento Drina,i nostri occhi furono sommersi di lacrime amare nel vedere la scena di morte davanti a noi. Migliaia di donne e bambini giacevano a terra privi di vita,insanguinati e pallidi. Di uomini non c’è ne erano. Erano o scappati o fatti prigionieri visto che erano gli unici a potersi difendere… Ma chi mai poteva compiere questo insensato spargimento di sangue senza portare nessun rancore,senza portare nessun odio per se stesso?La risposta purtroppo la sapevamo…” Galan chiuse il diario e guardò piangendo il tetto dal suo confortevole letto. Purtroppo sapeva anche lui chi era stato. Lo stesso che aveva ucciso i suoi genitori,lo stesso che gli aveva tolto tutte le sue ricchezze,lo stesso che lo fece buttare in quell’orfanotrofio… Crandoxs.
La guerra dei cento Ragni
Galon guardava dalla finestra la maestra Flij mentre pestava i bambini cattivi. Per una volta non toccava a lui. Appena finì,la bidella fece suonare la campana. Era ora di andare a caccia. La caccia era un passatempo delizioso per le maestre. Si divertivano a guardare i bambini che rincorrevano le anatre piangendo. Galan avrebbe voluto prendere di mira le maestre invece che poveri animali che non avevano fatto niente di male. Stava quasi diventando vegetariano. Ma cosa poteva una fionda contro una balestra?Così Galan girò la fionda verso un cinghiale che correva. Prese la mira,chiuse gli occhi lacrimanti e scagliò la roccia dritta in testa all’animale. Si udì un urlo soffocato. -Morto sul colpo- pensò Galan. Sapeva ormai che quando un animale faceva quell’urlo moriva. Qualche bambino si mise a urlare. Alla fine della caccia le maestre mangiavano “il bottino” come lo chiamavano loro e li spedivano a letto. Galan non aveva nemmeno voglia di leggere il diario di Motrios,l’unico ricordo dei suoi genitori. Chiuse gli occhi che ancora piangeva. – Mi raccomando Galan noi staremo via per un po’,e ricorda di ascoltare sempre tuo zio mentre saremo via- -Si,si papà non ti preoccupare- -Ok ciao¬- gli rispose il padre. Galan salutò i suoi genitori che partivano e si avvio ad entrare in casa.
-Ah!Finalmente ci siamo liberati dei due rompiscatole! Ora vi posso dare il vostro regalo!- disse lo zio di Galan. –Si evvia!!- esclamarono Galan e Jessie. – tieni,questo è per te Galan, da parte mia e dai i tuoi genitori-. Lo zio di Galan gli porse in mano uno strano libro tutto stracciato ed impolverato .
-Che cos’è zio Rocc?- -Ah ha!Sapevo che melo avresti chiesto! È il diario autentico di un mio compagno di battaglia:Motris. Li ci sono tutte le battaglie che ho combattuto,così non dovrò più raccontartele!- -Uao! grazie zio- - E per te mia cara principessa,ho una cosa molto bella da mostrarti…- Il suoi ricordi si interruppero da un fracasso tremendo. Galan si svegliò di soprassalto e istintivamente si nascose sotto il letto. Nel frattempo intorno a se vedeva solo il colore rosso. L’orfanotrofio stava andando a fuoco.
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