Beh, eccoci qui… E’ molto che io e Blaze lavoriamo su questo progetto… Una One Shot fatta insieme, noi due, il comico ed il descrittivo, l’innovatore ed il classico, per festeggiare insieme i nostri 1000 post, a cui siamo giunti dopo una lunga permanenza su DBA. Ogni dialogo, ogni descrizione, è fatta nella più reciproca collaborazione e, per variare, io ho scritto qualche battuta comica, così come Blaze ha scritto qualche descrizione. Comunque, non c’è da cercare di distinguere le mani dei due autori, la One Shot nascendo come un’opera completamente congiunta.
Questa fanfiction parla di… Beh, lo vedrete! In ogni caso sappiate che ogni riferimento a fatti, persone e luoghi è puramente casuale e che, sebbene abbiamo scherzato su molti argomenti, non avevamo intenzione di deridere nessuno, in quanto noi vediamo DBA come nient’altro che una grande famiglia, di cui noi non siamo che una piccola parte.
In ogni caso non voglio dilungarmi troppo… Quindi è meglio salutarci e darvi appuntamento ai 2000 post, sperando di arrivarci il prima possibile… E vi aspettiamo nelle nostre fanfiction!
Un grandissimo ringraziamento a tutti,
Dark Genius
THOUSAND POSTS’ ONE SHOT
Prima Parte
Tutto era buio e silenzioso. Una quiete innaturale aleggiava nell’aria e dei rauchi respiri echeggiavano nell’enorme salone, creando un’atmosfera di tensione. Nessuno osava muoversi, come se anche un minimo spostamento potesse distruggere tutto. Era tutto immobile, in attesa…
Due ragazzi camminavano rapidamente sotto la pioggia, i cappucci tirati fin sopra la testa, le gambe che si muovevano veloci, le scarpe che scivolavano sull’asfalto bagnato.
“Allora, dov’è questo raduno?” chiese il più alto dei due, i cui lunghi capelli biondi, tutti pettinati all’indietro, erano ormai zuppi.
“Un attimo di pazienza, ci stiamo andando…” replicò il più basso, accarezzandosi la guancia sinistra, solcata da una profonda cicatrice, con calma e tranquillità.
“Blazotto, bisogna muoversi!” esclamò allora il primo dei due amici, nervoso “Quelli del Raduno Buzzurri non si fanno certo aspettare!”
“Taci, genio dei miei mocassini!” lo zittì Blaze, scostandosi una ciocca di capelli biondi dalla fronte “Tre chilometri e forse ci siamo…”
“Che cosa?” urlò Dark Genius, furioso.
“Quanto sei stressato…” mormorò l’altro, accelerando l’andatura “Ripassiamo, correndo, il vademecum del perfetto buzzurro... Allora, NON usare le posate, NON lavarsi MAI, NON saper scrivere... Accidenti, temo di saperlo fare, te?
“Che sfiga…” fu l’unica replica del genio “Vabbè, saremo costretti a fingere” Quindi allungò il passo a sua volta, facendo strusciare i mocassini sul marciapiede bagnato dalla pioggia, che cadeva sempre più fitta sulla città buia.
“Oh, m***a, Geniotto, ti costava tanto chiamare un taxi?” ruppe il silenzio Blaze, furioso “Ora piove a dirotto, tuona e noi siamo in mezzo a una strada, di sabato sera e per di più a piedi!”
“Io 17 € di taxi non li spendo mica…” ribatté Dark Genius “Possiamo camminare gratis!”
“Ma taci, genio della mia camicia” esclamò l’altro, calciando via una lattina abbandonata in mezzo alla strada.
“Però, aspetta” lo interruppe l’autore di Dragonball SP “Chiediamo informazioni a quelle gentili signorine… Sono anche molto carine…”
“Guarda che quelle sono,,,” cercò di fermarlo il suo compagno, afferrandolo per un braccio.
“Non mi interessa chi siano, mi servono informazioni e chiederle ad una ragazza giovane ed avvenente è la cosa migliore” disse l’altro, scostandosi e preparandosi ad attaccar bottone sistemandosi lo smoking “Scusi, signorina, sa dirci la strada per il Raduno Buzzurri?” Quindi la guardò, sorridendo, ammiccante.
“Divertimento?” domandò la ragazza con noncuranza.
“Eh, sì, siamo ospiti d'onore e...” rispose Dark Genius, tirando il petto in fuori.
“Divertimento un'ora, 30€. Due ore, 60 €” lo bloccò la giovane, fredda.
“Grazie di averci detto i prezzi del raduno” mormorò il ragazzo con un profondo inchino “Ma, vede, a noi interessa sapere...” Blaze lo afferrò per il colletto, trascinandolo via, mentre il creatore di Seafer cercava invano di liberarsi.
“Aspetti solo un istante!” esclamò, cercando di farsi udire dalla ragazza, che si stava già allontanando, prima di rivolgersi al suo amico “Perché diavolo l’hai fatto?”
“C***o, mi sembrava evidente!” replicò Blaze, incredulo.
“Cosa?” domandò Dark Genius, storcendo leggermente la testa.
“Vabbè, va” mormorò il creatore di Dr.House Dragonball Division, sbuffando “Useremo quella macchina abbandonata con chiavi attaccate uscita fuori dal nulla per arrivare in tempo”
“M***a, che fortuna!” ribatté l’altro, salendo al posto del conducente “Al Raduno Buzzurri!”
“Guarda che devi guidare tu…” disse Blaze, scuotendo la testa. Quindi salì a bordo e pochi istanti dopo l’auto partì, sgommando, per poi scomparire nel buio.
L’auto sfrecciava a folle velocità fra le strade cittadine, sgommando ad ogni curva.
“Non sbandare, non sbandare!” urlò Blaze, terrorizzato come non mai.
“Oh, guida tu se pensi di essere più bravo!” replicò Dark Genius attivando i tergicristalli e rendendo ancora più difficile la visuale.
“Ma chi ti ha dato la patente?” chiese l’altro, senza rispondere alla provocazione.
“Ehm… Che patente?” Fu un attimo. Il volto del creatore di Goku House sbiancò mentre la macchina, grazie alla (scarsa) abilità di guida del genio meno geniale del mondo saliva una scalinata e si sollevava in aria, ad oltre due metri da terra. I due ragazzi gridarono, pieni di paura, mentre l’auto tornava a scendere, avvicinandosi pericolosamente ad un muro di cemento armato.
“Yuhuuu!” urlò Dark Genius, sollevando le braccia mentre, con un’esplosione, il muro andava in pezzi, così come la parte anteriore dell’auto.
“Beh, poteva andare peggio” commentò l’autore di Dragonball SP. I due si guardarono, in silenzio. Poi, con uno schianto, una trave di legno si staccò dal soffitto, cadendo sul parabrezza dell’auto, distruggendolo, mentre l’antifurto incominciava ad ululare.
“Ok, forse non poteva andare peggio” si smentì Dark Genius, in risposta ad un’occhiataccia di Blaze. Quindi aprì la portiera, subito imitato dal suo compagno. Poi, con una perfetta sincronia, i due ragazzi uscirono dall’auto, facendosi strada fra i blocchi di cemento.
“Ehi…” mormorò improvvisamente l’autore di Dr, House Dragonball Division “Qui c’è qualcosa di strano…”
“Saresse?” replicò Dark Genius, mostrando un ottimo utilizzo della lingua italiana.
“Guarda” disse il ragazzo, portando il braccio destro in avanti ed indicando un punto imprecisato nella stanza buia “C’è qualcuno laggiù…” Improvvisamente, come ad un segnale, le luci si accesero, accecando temporaneamente i due ragazzi, mentre una moltitudine di persone appariva nella sala ed un urlo echeggiava, furioso.
“SORPRESA!”
“Sorpresa di che?” esclamò Blaze, stupito “Non siamo al Raduno Buzzurri?”
“Ma no, idiota!” esclamò un individuo dai capelli bianchi, gli occhi verdi che rilucevano in forte contrasto con la sua giacca bordeaux ed i jeans scuri “Hai dimenticato?”
“Cosa?” chiese il ragazzo, sempre più sorpreso.
“La festa dei 1000 post!” rispose l’uomo, di nome Dante, uno fra i più grandi commentatori al mondo.
“Festa dei 1000 che?”
“Giusto!” lo interruppe Dark Genius “Entrambi eravamo vicini a compiere 1000 post, qualche giorno fa! Me n’ero dimenticato! E voi ci avete fatto una festa a sorpresa, vero?”
“No, dobbiamo riscuotere le tasse!” ironizzò, sarcastico, un ragazzo dai corti capelli neri, con il nome Goteo impresso sulla maglietta bianca “Certo che si!”
“Grazie, amici, siamo commossi…” mormorarono Dark Genius ed Blaze, le lacrime agli occhi.
“Let's Celebrate!” esclamò un altro individuo, dai capelli rossi spettinati e dal lungo naso spigoloso, di nome Hisoka, premendo un tasto. Subito una musica soft-rock si diffuse nell’aria, mentre i presenti si congratulavano con i due festeggiati od iniziavano a chiacchierare tra di loro.
“Bene, ci mancava una festa così, caro Tigre” esordì Blaze avvicinandosi ad un individuo “Almeno quest'estate vedrà qualcosa di divertente…”
“Alludi a Burst Limit?” esclamò il ragazzo, esaltandosi “Ammettilo, alludi a Burst Limit!”
“Si, alludo a Burst Limit” sospirò l’autore di Dr. House Dragonball Division. Possibile che fosse così fissato?
“Quel gioco è eccezionale…” replicò Uomo Tigre, scaldandosi “Distruggerà tutto il resto… Supererà ogni limite mai fissato…”
“Calma, Tigre, scherzavo…” cercò di interromperlo Blaze, inutilmente.
“Ma ha una grafica… Capisci? La grafica? Altro che i Tenkaichi!”
“Io preferisco i Tenkaichi” si intromise Dark Genius, sorseggiando un po’ di champagne “Almeno è in 3D, no?”
“COSA?” urlò l’autore di *** “Burst Limit prevarrà su tutto! In Tenkaichi basta premere sempre lo stesso tasto per vincere ogni incontro!”
“Sei matto?” replicò il creatore di Seafer “Passo i pomeriggi con Tenkaichi 3 e ti assicuro che non è poi così facile come dici… Burst Limit non varrà neanche un decimo di Tenkaichi!”
“COSA?” gridò ancora Uomo Tigre, mentre Blaze gli bloccava le braccia, impedendogli di saltare addosso a Dark Genius “Ripetilo, se hai il coraggio!”
“Dai, Dark, vieni via” gli sussurrò una voce all’orecchio, mentre una mano gli sfiorava la spalla.
“Shadow Trunks!” esclamò l’autore di Dragonball SP, riconoscendo l’amato commentatore “Anche tu qui?”
“Certo! Non potevo mancare” rispose il ragazzo, scostandosi una ciocca di capelli viola dalla fronte “Senti, ci sono di là AlphaOmega e Lynd che ti stanno aspettando, per saperne qualcosa di più sulla tua fanfiction…”
“Mi spiace, niente anticipazioni” lo fermò Dark Genius, allontanandosi di qualche metro “Non ho intenzione di rivelare nulla. E ora, se non ti spiace, dovrei andare un attimo al bagno” Quindi si dileguò tra la folla, evitando nuove, pressanti, domande da parte del ragazzo, che lo perse subito di vista.
Questa fanfiction parla di… Beh, lo vedrete! In ogni caso sappiate che ogni riferimento a fatti, persone e luoghi è puramente casuale e che, sebbene abbiamo scherzato su molti argomenti, non avevamo intenzione di deridere nessuno, in quanto noi vediamo DBA come nient’altro che una grande famiglia, di cui noi non siamo che una piccola parte.
In ogni caso non voglio dilungarmi troppo… Quindi è meglio salutarci e darvi appuntamento ai 2000 post, sperando di arrivarci il prima possibile… E vi aspettiamo nelle nostre fanfiction!
Un grandissimo ringraziamento a tutti,
Dark Genius
THOUSAND POSTS’ ONE SHOT
Prima Parte
Tutto era buio e silenzioso. Una quiete innaturale aleggiava nell’aria e dei rauchi respiri echeggiavano nell’enorme salone, creando un’atmosfera di tensione. Nessuno osava muoversi, come se anche un minimo spostamento potesse distruggere tutto. Era tutto immobile, in attesa…
Due ragazzi camminavano rapidamente sotto la pioggia, i cappucci tirati fin sopra la testa, le gambe che si muovevano veloci, le scarpe che scivolavano sull’asfalto bagnato.
“Allora, dov’è questo raduno?” chiese il più alto dei due, i cui lunghi capelli biondi, tutti pettinati all’indietro, erano ormai zuppi.
“Un attimo di pazienza, ci stiamo andando…” replicò il più basso, accarezzandosi la guancia sinistra, solcata da una profonda cicatrice, con calma e tranquillità.
“Blazotto, bisogna muoversi!” esclamò allora il primo dei due amici, nervoso “Quelli del Raduno Buzzurri non si fanno certo aspettare!”
“Taci, genio dei miei mocassini!” lo zittì Blaze, scostandosi una ciocca di capelli biondi dalla fronte “Tre chilometri e forse ci siamo…”
“Che cosa?” urlò Dark Genius, furioso.
“Quanto sei stressato…” mormorò l’altro, accelerando l’andatura “Ripassiamo, correndo, il vademecum del perfetto buzzurro... Allora, NON usare le posate, NON lavarsi MAI, NON saper scrivere... Accidenti, temo di saperlo fare, te?
“Che sfiga…” fu l’unica replica del genio “Vabbè, saremo costretti a fingere” Quindi allungò il passo a sua volta, facendo strusciare i mocassini sul marciapiede bagnato dalla pioggia, che cadeva sempre più fitta sulla città buia.
“Oh, m***a, Geniotto, ti costava tanto chiamare un taxi?” ruppe il silenzio Blaze, furioso “Ora piove a dirotto, tuona e noi siamo in mezzo a una strada, di sabato sera e per di più a piedi!”
“Io 17 € di taxi non li spendo mica…” ribatté Dark Genius “Possiamo camminare gratis!”
“Ma taci, genio della mia camicia” esclamò l’altro, calciando via una lattina abbandonata in mezzo alla strada.
“Però, aspetta” lo interruppe l’autore di Dragonball SP “Chiediamo informazioni a quelle gentili signorine… Sono anche molto carine…”
“Guarda che quelle sono,,,” cercò di fermarlo il suo compagno, afferrandolo per un braccio.
“Non mi interessa chi siano, mi servono informazioni e chiederle ad una ragazza giovane ed avvenente è la cosa migliore” disse l’altro, scostandosi e preparandosi ad attaccar bottone sistemandosi lo smoking “Scusi, signorina, sa dirci la strada per il Raduno Buzzurri?” Quindi la guardò, sorridendo, ammiccante.
“Divertimento?” domandò la ragazza con noncuranza.
“Eh, sì, siamo ospiti d'onore e...” rispose Dark Genius, tirando il petto in fuori.
“Divertimento un'ora, 30€. Due ore, 60 €” lo bloccò la giovane, fredda.
“Grazie di averci detto i prezzi del raduno” mormorò il ragazzo con un profondo inchino “Ma, vede, a noi interessa sapere...” Blaze lo afferrò per il colletto, trascinandolo via, mentre il creatore di Seafer cercava invano di liberarsi.
“Aspetti solo un istante!” esclamò, cercando di farsi udire dalla ragazza, che si stava già allontanando, prima di rivolgersi al suo amico “Perché diavolo l’hai fatto?”
“C***o, mi sembrava evidente!” replicò Blaze, incredulo.
“Cosa?” domandò Dark Genius, storcendo leggermente la testa.
“Vabbè, va” mormorò il creatore di Dr.House Dragonball Division, sbuffando “Useremo quella macchina abbandonata con chiavi attaccate uscita fuori dal nulla per arrivare in tempo”
“M***a, che fortuna!” ribatté l’altro, salendo al posto del conducente “Al Raduno Buzzurri!”
“Guarda che devi guidare tu…” disse Blaze, scuotendo la testa. Quindi salì a bordo e pochi istanti dopo l’auto partì, sgommando, per poi scomparire nel buio.
L’auto sfrecciava a folle velocità fra le strade cittadine, sgommando ad ogni curva.
“Non sbandare, non sbandare!” urlò Blaze, terrorizzato come non mai.
“Oh, guida tu se pensi di essere più bravo!” replicò Dark Genius attivando i tergicristalli e rendendo ancora più difficile la visuale.
“Ma chi ti ha dato la patente?” chiese l’altro, senza rispondere alla provocazione.
“Ehm… Che patente?” Fu un attimo. Il volto del creatore di Goku House sbiancò mentre la macchina, grazie alla (scarsa) abilità di guida del genio meno geniale del mondo saliva una scalinata e si sollevava in aria, ad oltre due metri da terra. I due ragazzi gridarono, pieni di paura, mentre l’auto tornava a scendere, avvicinandosi pericolosamente ad un muro di cemento armato.
“Yuhuuu!” urlò Dark Genius, sollevando le braccia mentre, con un’esplosione, il muro andava in pezzi, così come la parte anteriore dell’auto.
“Beh, poteva andare peggio” commentò l’autore di Dragonball SP. I due si guardarono, in silenzio. Poi, con uno schianto, una trave di legno si staccò dal soffitto, cadendo sul parabrezza dell’auto, distruggendolo, mentre l’antifurto incominciava ad ululare.
“Ok, forse non poteva andare peggio” si smentì Dark Genius, in risposta ad un’occhiataccia di Blaze. Quindi aprì la portiera, subito imitato dal suo compagno. Poi, con una perfetta sincronia, i due ragazzi uscirono dall’auto, facendosi strada fra i blocchi di cemento.
“Ehi…” mormorò improvvisamente l’autore di Dr, House Dragonball Division “Qui c’è qualcosa di strano…”
“Saresse?” replicò Dark Genius, mostrando un ottimo utilizzo della lingua italiana.
“Guarda” disse il ragazzo, portando il braccio destro in avanti ed indicando un punto imprecisato nella stanza buia “C’è qualcuno laggiù…” Improvvisamente, come ad un segnale, le luci si accesero, accecando temporaneamente i due ragazzi, mentre una moltitudine di persone appariva nella sala ed un urlo echeggiava, furioso.
“SORPRESA!”
“Sorpresa di che?” esclamò Blaze, stupito “Non siamo al Raduno Buzzurri?”
“Ma no, idiota!” esclamò un individuo dai capelli bianchi, gli occhi verdi che rilucevano in forte contrasto con la sua giacca bordeaux ed i jeans scuri “Hai dimenticato?”
“Cosa?” chiese il ragazzo, sempre più sorpreso.
“La festa dei 1000 post!” rispose l’uomo, di nome Dante, uno fra i più grandi commentatori al mondo.
“Festa dei 1000 che?”
“Giusto!” lo interruppe Dark Genius “Entrambi eravamo vicini a compiere 1000 post, qualche giorno fa! Me n’ero dimenticato! E voi ci avete fatto una festa a sorpresa, vero?”
“No, dobbiamo riscuotere le tasse!” ironizzò, sarcastico, un ragazzo dai corti capelli neri, con il nome Goteo impresso sulla maglietta bianca “Certo che si!”
“Grazie, amici, siamo commossi…” mormorarono Dark Genius ed Blaze, le lacrime agli occhi.
“Let's Celebrate!” esclamò un altro individuo, dai capelli rossi spettinati e dal lungo naso spigoloso, di nome Hisoka, premendo un tasto. Subito una musica soft-rock si diffuse nell’aria, mentre i presenti si congratulavano con i due festeggiati od iniziavano a chiacchierare tra di loro.
“Bene, ci mancava una festa così, caro Tigre” esordì Blaze avvicinandosi ad un individuo “Almeno quest'estate vedrà qualcosa di divertente…”
“Alludi a Burst Limit?” esclamò il ragazzo, esaltandosi “Ammettilo, alludi a Burst Limit!”
“Si, alludo a Burst Limit” sospirò l’autore di Dr. House Dragonball Division. Possibile che fosse così fissato?
“Quel gioco è eccezionale…” replicò Uomo Tigre, scaldandosi “Distruggerà tutto il resto… Supererà ogni limite mai fissato…”
“Calma, Tigre, scherzavo…” cercò di interromperlo Blaze, inutilmente.
“Ma ha una grafica… Capisci? La grafica? Altro che i Tenkaichi!”
“Io preferisco i Tenkaichi” si intromise Dark Genius, sorseggiando un po’ di champagne “Almeno è in 3D, no?”
“COSA?” urlò l’autore di *** “Burst Limit prevarrà su tutto! In Tenkaichi basta premere sempre lo stesso tasto per vincere ogni incontro!”
“Sei matto?” replicò il creatore di Seafer “Passo i pomeriggi con Tenkaichi 3 e ti assicuro che non è poi così facile come dici… Burst Limit non varrà neanche un decimo di Tenkaichi!”
“COSA?” gridò ancora Uomo Tigre, mentre Blaze gli bloccava le braccia, impedendogli di saltare addosso a Dark Genius “Ripetilo, se hai il coraggio!”
“Dai, Dark, vieni via” gli sussurrò una voce all’orecchio, mentre una mano gli sfiorava la spalla.
“Shadow Trunks!” esclamò l’autore di Dragonball SP, riconoscendo l’amato commentatore “Anche tu qui?”
“Certo! Non potevo mancare” rispose il ragazzo, scostandosi una ciocca di capelli viola dalla fronte “Senti, ci sono di là AlphaOmega e Lynd che ti stanno aspettando, per saperne qualcosa di più sulla tua fanfiction…”
“Mi spiace, niente anticipazioni” lo fermò Dark Genius, allontanandosi di qualche metro “Non ho intenzione di rivelare nulla. E ora, se non ti spiace, dovrei andare un attimo al bagno” Quindi si dileguò tra la folla, evitando nuove, pressanti, domande da parte del ragazzo, che lo perse subito di vista.
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