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  • Fooler II° parte

    Vegeta stava di fronte all’avversario. “Allora ti decidi”. Il principe dei saiyan guardò il suo nemico negli occhi. Era visibilmente in una situazione di svantaggio. Non poteva utilizzare i suoi poteri e aveva le mani legate tra loro e attaccate al soffitto. Era ridotto male, indebolito fisicamente e mentalmente e restava cosciente per pura forza di volontà. Non avrebbe però mai obbedito a quell’ordine. Con voce decisa quanto il suo sguardo rispose:”Mai!”. Il nemico con aria annoiata disse: “Ora non dire la solita frase “Meglio morire”. Potrei avverare il tuo desiderio”. Vegeta rispose sprezzante:”Non ti preoccupare, non lo avrei detto. Da morto come farei a ucciderti?”. Il nemico sorrise. “Bella risposta re degli scimmioni. Ma o mi fai dono del tuo potere speciale o lo prenderò con la forza”. “Ti ho già detto che non so quale potere cerca da me Lourth. Posso capire, perché l’ho visto, il potere speciale dei mezzi saiyan. Però io? Inoltre anche lo sapessi non te lo darei”. “Io te l’ho chiesto con le buone…”. Vegeta fu preso allo sprovvista da un calcio del nemico, che gli fracassò la gamba. Non riuscì a trattenere un urlo di dolore. Le fitte erano lancinanti e la gamba aveva preso una strana angolatura. Vegeta vide arrivare un altro calcio, diretto all’altra gamba. Stavolta fu pronto, e benché fosse legato, riuscì a spostarsi di lato. In quelle condizioni però era troppo lento. Fortunatamente lo colpì di striscio al braccio lasciandogli un livido enorme e gonfio quanto un pugno. “Ti sei convinto?”. “Indovina la risposta, lucertolone”rispose Vegeta. “Ti ricordi cosa ti succedeva ogni volta che divenivi un terribile fastidio”disse l’avversario con una finta voce mielosa. Vegeta guardò, più che preoccupato proprio terrorizzato, la coda dell’altro. Aveva sempre odiato le cosa che strisciavano proprio per la paura che gli incuteva quello strano arto bianco. Si costrinse a ingoiare l’orrore e a riprendere la sua espressione strafottente. “Ti converrebbe più uccidermi perché altrimenti rimpiangerai la mia vendetta”.


    Dopo un infruttuosa ricerca finalmente avevano percepito l’aura di Vegeta. Il principe dei saiyan era scomparso già da parecchie ore. Bulma cercava di mantenersi calma, ma la sensazione che stesse succedendo qualcosa di brutto era onnipresente. Poteva sentirlo soffrire dall’urlo straziante del suo cuore. Dai tempi in cui aveva sentito il cuore spezzarsi nel momento in cui si era sacrificato contro Majinbu, prestava attenzione a quello che il suo cuore diceva. Bulma era legata a Vegeta, da quando si era scambiata ogni ricordo e sentimento con il marito grazie al legame. Ricordava con commozione quando avevano unito le loro fronti, diventando un'unica realtà. Il nervoso era palpabile. Bulma non sapeva volare ed era aggrappata alle spalle del primogenito. Goten portava Pan, mentre Bra aiutava Vetrunks. Sia Pan che Vetrunks sapevano volare, ma quel giorno avevano già volato parecchio e avrebbero rallentato. Tra tutti quella che continuava a ripetere l’urgenza della situazione era proprio Bulma. La donna sapeva che in un qualunque combattimento non sarebbe servita a niente, ma l’uomo che amava aveva bisogno di lei.
    Chiunque fosse l’avversario, era molto furbo. Aveva infatti una base sottoterra. Trunks mise a terra la madre. Insieme all’amico Goten (che aveva prima adagiato la nipote Pan) sconfisse le guardie nell’assoluto silenzio. Era importantissimo l’effetto sorpresa. Prima salvavano Vegeta e poi si vedeva se attaccare il nemico. Ma tutti erano consapevoli di una cosa. Se Vegeta non era riuscito a sconfiggere l’avversario, non ci sarebbero riusciti nemmeno loro tutti insieme. Avevano però lasciato detto a Chichi dove andavano. Se riusciva a trovare Goku avrebbe dovuto dirgli di raggiungerli. Procedettero silenziosamente in quel gigantesco bunker sotterraneo. Seguendo sempre l’aura di Vegeta. Bra e Pan stavano in retroguardia, mente Goten e Trunks aprivano la strada. Più volte tutti e quattro dovettero sconfiggere qualche sporadica sentinella. Stavano attenti a non aumentare troppo l’aura e a fare tutto nel massimo silenzio. Sembrava tutto eccessivamente tranquillo, quasi una trappola. Finalmente trovarono Vegeta. Il saiyan appena li vide cominciò a tempestarli di domande, ma non nel modo più gentile. “Vi siete rincretiniti? E’ pericoloso. Andate via.”. “Almeno quando ti salviamo smettila di brontolare”disse Bulma contenta di trovarlo vivo. Quella volta aveva veramente temuto che lo avrebbe perso per sempre. “Che vi è saltato in mente? Trunks dovevi fare in modo che tua madre, tua sorella, tua moglie e tuo figlio rimanessero a casa”disse Vegeta cercando di essere duro. Ma in fondo sapeva che il figlio non poteva farci niente. Bulma si avvicinò al marito e quasi si sentì male. Da lontano e con quel modo di fare sembrava che non gli fosse successo nulla, ma guardandolo da vicino si accorse delle reali condizioni del saiyan. Il suo solito cipiglio, ma la faccia stravolta e innaturalmente pallida e sudata. Cercava di nascondere il fatto che stesse soffrendo, ma orma lo conosceva troppo bene. La cosa più terribile, che fece un certo effetto su tutta la comitiva, erano le profonde ferite sanguinanti che aveva sulla schiena. Erano recenti e ancora sanguinanti e la maglietta era in più punti strappata. Il saiyan si sentì in imbarazzo a mostrare un momento di debolezza. “Mi fate scendere da qui o aspettiamo il prossimo natale?”. Quella frase sarcastica risvegliò un po’ tutti. “Ti libero io, nonnino”disse Vetrunks risoluto tagliando le corde. Se Trunks non lo avesse sorretto al volo, sarebbe caduto per terra. “Che hai Vegeta?”Chiese Goten preoccupato. “Ho una gamba rotta e un braccio inutilizzabile. Un paio di lesioni, ecchimosi e possibilmente una costola rotta. A parte questo sto benissimo”disse Vegeta ridacchiando. Bra si accorse anche che il padre tremava e le mani erano più fredde del solito, e conoscendo Vegeta, voleva dire che aveva la febbre. Si tolse la sua giacca preferita e la presto al padre. “Grazie tesoro. Però è pericoloso, dovevi restare a casa”disse Vegeta. La stanchezza cominciava a farsi sentire del tutto e Goten andò ad aiutare Trunks a trasportare il principe dei saiyan. Bulma aveva fatto in tempo ad osservare quelle ferite e si era accorta che erano identiche alle cicatrici che Vegeta aveva sempre avuto sulla schiena da quando lo conosceva. “Dove quello schifoso di Freezer?”disse lei disgustata solo al pronunciare quel nome. “Ti spiego tutto dopo Donna, ora è meglio se andiamo”. Tutto il gruppo si diresse velocemente verso l’uscita. Purtroppo lì li attendeva un amara sorpresa. Un essere simili a Freezer, ma allo stesso tempo diverso (come Majinblu con bu) li attendeva con tutti i suoi uomini. “Allora ho ragione. E’ davvero Freezer”disse Bulma. “Non proprio. Questo a dire il vero… è Fooler”disse Vegeta. Nella sua mente rivide quello che era successo quella mattina. Le due auree che aveva sentito erano rispettivamente quelle di Freezer e di suo fratello Cooler. Si era preparato a combatterli, quando avevano fatto una cosa inaspettata. Si erano messi in posizioni e avevano svolto uno strano balletto. Vegeta aveva cercato di fermarli sapendo della terribile mossa di cui si trattava, ma non c’è l’aveva fatta in tempo. I due avevano così fatto la FUSION diventando un unico pericoloso nemico. Avevano colpito Vegeta con un onda potentissima. (La verità e che mi hanno sconfitto per lo schifo. Immaginate due lucertola a fare quel balletto idiota. Blè NdVegeta). Il saiyan aveva cercato di rispondere con un Final Flash, ma era stato travolto dalla potenza del colpo. Il principe dei saiyan era pronto a combattere. Il resto del gruppo lo fermò. Che cavolo gli saltava in mente di combattere in quelle condizioni con una gamba rotta? Pan e Bra attaccarono Fooler distraendolo, mentre Goten e Trunks facevano la Fusione. La manovra riuscì benissimo. Ora Fooler avrebbe dovuto vedersela con Gotenks ssj3.

    FINE II° parte
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    • Bello....diventa sempre più interessante!

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      • ^^ Davvero ti piace Sheila? Vediamo che ne pensi di questo colpo di scena speciale ^_^.
        E' qualcosa di davvero importante, lo ritroveremo spesso da ora in poi.
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        • Fooler III° parte

          Il ragazzo venuto fuori dalla fusione stavolta era troppo deciso per comportarsi come si comportavano tipicamente le Fusioni. Niente scherzi, niente battute, avrebbe combattuto con tutto se stesso da subito. Gotenks sarebbe durato solo 30 minuti, mentre la particolare tecnica che aveva dato vita a Fooler sarebbe durata finché i due changeling volevano. I due si scambiarono una serie di calci e pugni in volo. Il saiyan cercava continuamente di colpire con dei pugni e calci devastanti, ma la difesa dell’ altro era impenetrabile. Passo allora alle onde, ma quello di si difese con una “barriera”. Poi fu il turno di Fooler di colpire lanciò una terrificante Eye Beam. Gotenks riuscì a schivarlo all’ultimo e immobilizzò l’altro con gli stessi cerchi che aveva usato contro Majinbu (il Galactica Donut), ma Freezer riuscì a liberarsi. Gotenks utilizzò il Kamikaze Attack e Fooler sembrò risentirne. Vedendo la situazione a suo favore Gotenks cominciò a colpirlo con una serie di ki blast passando poi a una serie di calci e pugni incalzanti. “Sta vincendo”disse Pan felice. Vegeta però non era d’accordo. “Fooler sta usando soltanto una parte del suo potere e nemmeno Gotenks ssj3 potrebbe sconfiggerlo se scatenasse tutti i suoi poteri”. “Se io e Pan facessimo la Fusion?”disse Bra speranzosa. “Bran è incredibilmente forte, ma la vostra Fusione dura troppo poco. Tra un po’ Trunks e Goten avranno bisogno d’aiuto. Voi dovrete essere in piena forma”. Poi si rivolse al nipote: “Vetrunks qui la situazione si farà pericolosa. Porta via tua nonna”. “Non ho nessuna intenzione di lasciarti Vegeta”disse Bulma decisa. “Qui la situazione si farà incandescente Donna. Una buona volta ascoltami”. “Io me ne vado se tu vieni con me”. Vegeta face un cenno negativo col capo. “Fooler farebbe di tutto per evitare che io me ne vada. Non ho nessuna intenzione di metterti in una situazione di pericolo”. La donna non poteva più ribattere. Cercò di non far vedere gli occhi che tornavano a farsi lucidi. “E’ la seconda volta in un giorno che ti dico addio, cocciuto di un saiyan. Se continuo così il mio cuore non reggerà”. Lo aveva detto con un tono sarcastico, ma era ben leggibile una nota di disperazione nella voce. “Fidati di me. Ti prometto che ti raggiungo a casa”disse lui guardandola negli occhi. Bulma non riuscì più a contenere le lacrime. Abbracciò il marito scoppiando a piangere. Lui visibilmente imbarazzato la lasciò fare per un paio di minuti. Poi la scostò da se rivolgendosi a Vetrunks:”Ti affido tua nonna. Portala a casa sana e salva”. Il bambino annuì, temendo di scoppiare anche lui in lacrime. A Vegeta ricordò la faccia spaesata e preoccupata che Trunks aveva avuto tanti anni prima, ma sperò che l’epilogo non sarebbe stato lo stesso. Essersi sacrificato contro Majinbu era già stata un esperienza traumatica. Il bambino si alzò in volo tenendo per mano la nonna. Vegeta, che si era seduto per terra visto in che condizioni era la sua gamba, li vide allontanare. Mai lo avrebbe detto, ma anche per lui dire due volte addio nella stessa giornata era stato terribile. Ma sarebbe tornato a casa, e cosa più importante avrebbe riportato a casa sani e salvi i figli e Pan. Lo prometteva sul suo onore. Intanto le sorti del combattimento di Gotenks si erano ribaltate. Il principe dei saiyan ci aveva visto giusto. Fooler aveva deciso di utilizzare tutte le sue forze e Gotenks era in netto svantaggio. Cercarono di fare del loro meglio, ma la Fusione si sciolse prima del tempo. Fooler si era stancato. Lanciò un'altra volta la sua onda, ma stavolta molto più potente. I due ragazzi furono messi fuori combattimento.
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          • Poi con un colpo mise al tappeto sia Pan che Bra. Era successo tutto così velocemente che Vegeta non aveva neppure avuto il tempo di intervenire. Con la forza scaturita dalla rabbia partì all’attacco contro Fooler, ovviamente volando. L’altro rise. In quelle condizioni cosa voleva fare? “Vuol dire che mi divertirò a vederlo soffrire”pensò il changeling. Il saiyan cominciò a tempestare l’avversario di colpi con il braccio e la gamba ancora utilizzabili. Provò anche con colpi energetici e un bing beng attack. “Tutto qui? Lo sai che non soffro il solletico”rispose l’altro prendendolo deliberatamente in giro. Vegeta nemmeno lo ascoltava. Non gli importava che fosse inutile anche solo provarci, non gli interessava che in quelle condizioni i suoi colpi erano dimezzati, non sentiva nemmeno il dolore. Doveva vincere, doveva farlo per le persone cha amava, stavolta non poteva permettersi di perdere. “Ora tocca a me”disse Fooler con una voce perfida. Iniziò ad attaccare il saiyan. Lo colpì con un calcio all’addome, seguito da una ginocchiata al mento. Vegeta fu sbalzata lontano. L’altro gli apparve di dietro e lo colpì con un calcio alle spalle seguito da una gomitata. Il saiyan iniziò a precipitare, ma l’altro era già pronto ad attenderlo. Continuò a colpirlo senza pietà, senza dargli un attimo di tregua. Dopo diversi minuti, Fooler lo lasciò finalmente cadere a terra. Vegeta era sfinito, non aveva la forza di rialzarsi. “Adesso il gioco è finito. Preparati a morire”.

            “Non c’è la faccio. Forse il mio destino è questo. Morire per mano di quell’essere, mangiando la polvere, lasciando che oltre ad umiliarmi lui mi porti via ciò che ho di più chiaro. So cosa succederà nel momento in cui morirò. Ucciderà tutti. Sconfiggerà chiunque si metterà sul suo cammino. Nemmeno Kakaroth potrà fare niente e lui si prenderà la sua rivincita sul supersaiyan leggendario che lo sconfisse. Posso sentirlo mentre ride con gli occhi luccicanti e il cuore in nera tempesta di vittoria. Urlerà che lui è superiore a tutti gli scimmioni. Urlerà che lui è il signore di ogni cosa. Lo diventerà. Tutto l’universo cadrà nuovamente nel suo incubo, ma ora fianco a fianco con il signore delle tenebre Lourth niente si salverà. Tutto ciò che è vita morirà, tutto ciò che è puro diventerà sangue, la luce e ogni cosa si tramuterà in tenere. Corruzione e odio dilagheranno, mentre chiunque nel terrore sarà disposto a vendere chi gli è caro, persino la sua famiglia e i pochi coraggiosi eroi verranno schiacciati. Prima però si occuperà della terra. La farà esplodere, come il mio pianeta natale. I due pianeti che mi hanno fatto da casa, gli unici luoghi in cui mi sono sentito in pace finalmente libero svaniranno in una nuvola di polvere. Spero solo che il mio nipotino Vetrunks non subisca una sorte a me fin troppo nota, a me fin troppo simile. Impazzirei di dolore se gli facesse quello che ha fatto a me. Lui però è più furbo di me. A una balla da due soldi come un meteorite non crederebbe. Vorrei poter fare qualcosa per fermarlo. Voglio salvare chi amo, voglio vendicare chi ho amato e mi è già stato portato via”. Vegeta pensava, era l’unica cosa a cui si aggrappava per evitare di cadere nell’incoscienza. Una voce, direttamente dall’anima sembrò parlargli. “Saresti disposto a perdere te stesso per amore e non per vendetta? Saresti in grado di adempiere finalmente al tuo destino? O avrai ancora paura di quello che veramente sei?”gli chiese una voce sconosciuta. Una voce che sembrava venire non al di sopra, come pareva sembrare, ma aldilà di bene e male come uno spettatore che osserva e attende. Vegeta credette che la troppa stanchezza gli stesse giocando un brutto scherzo. “Sono disposto a fare qualsiasi cosa per salvare i miei cari”rispose a cuore aperto. Ed ecco un fuoco divampare dentro di se. Sembrò che il suo cuore scoppiasse, la sua mente si svuotasse e tutto il suo corpo andasse in pezzi. Nessuno può sopportare un dolore così intenso e improvviso senza impazzire, ma questo non gli poté succedere, perché già all’inizio di quell’assurdo processo sembrava che il suo essere fosse caduto in un sonno profondo pari a un momentaneo oblio.


            Fu in quel momento che successe qualcosa di inspiegabile. Contro ogni logica Vegeta si rimise in piedi. Sembrava che il principe dei saiyan non avesse più alcuna ferita e anche la gamba in quel momento era dritta e si reggeva in piedi. I capelli erano dorati come un supersaiyan 2, ma la sua aura era molto più folgorante. Gli occhi erano opachi, quasi fosse in stato di trance. Sulla fronte sfavillava uno strano simbolo lucente e Freezer, in questo caso Fooler, lo riconobbe. Era il simbolo della stirpe imperiale, lo stemma del casato del principe dei saiyan. Ecco il “potere reale” che agognava Lourth. Quando parlò, Vegeta lo fece nella sua lingua natia, ma Fooler capì benissimo. “Questo è per Trunks”e lo colpì con un pugno in pancia che fece piegare il due il nemico. “Questo è per Bra”disse colpendolo con una gomitata alla schiena che lo fece crollare rovinosamente a terra. Con fatica Fooler si rialzò in piedi. “Questo è per i miei amici e il mio popolo”disse colpendolo con un pugno in faccia che lo fece volare lontano. Con una velocità pari a quella del teletrasporto gli fu nuovamente di fronte. “Questo è per i miei genitori”disse colpendolo alle gambe e facendolo crollare in ginocchio. “Questo è per me”disse finendolo con un onda potentissima a distanza ravvicinata. Fooler era definitivamente sconfitto. Il simbolo svanì e Vegeta crollò a terra svenuto. Si riprese a casa nel suo letto, con accanto la moglie. Goku li aveva finalmente raggiunti e aveva dato un senzu a tutti. Vegeta però non aveva dato segni di svegliarsi, anche se tutte le sue ferite (che non se n’erano andate durante la manifestazione del potere reale NDA) si erano rimarginate. “Si può sapere come hai fatto a sconfiggerlo?”disse Trunks dubbioso a suo padre. Vegeta non ricordava niente ed era troppo stanco per starci a riflettere. Mentre Goku, ripensando che era successa una cosa simile a BabyBroly, cominciava ad avere qualche dubbio. “Deve riposare. Tutti fuori”disse Bulma con un tono da comandante che ricordava Chichi. “Bra aspetta”la figlia si girò chiedendosi perché il padre la richiamasse indietro. “Mi dispiace per la tua giacca preferita. (Lavare le macchie di sangue è quasi impossibile NDA). Appena sto bene ti prometto che ti accompagno a comprarne una nuova”. Bra era commossa. Era la prima volta che si offriva volontario per una giornata di Shopping con la figlia.
            FINE FOOLER
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            • Beh, era da un pò che non commentavo e il tuo modo di scrivere, fortunatamente, non è cambiato c'è una gradevole simpatia di fondo in queste mini-storie
              Concordo con Final Goku II, anche a me i power-up non mi convincono tanto ma con la rabbia e gli allenamenti, diciamo così, si può arrivare dappertutto eppoi sono fan fiction
              Il progetto di riportare la stirpe dei Saiyan a nuova vita mi intriga, anche perchè il Principe Vegeta mi ha nominato ambasciatore...dicevo, questi mini episodi li hai costruiti davvero bene, complimenti: quindi Goku e Vegeta sarebbero cugini di secondo grado?!?
              Per tornare al passo devo ancora leggere "Fooler" ma non mi voglio rovinare la sorpresa, anche se temo 2 lucertole al prezzo di una.
              Saluti, veggy fan!
              sigpic

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              • Letto anche Fooler, piaciuto. Fantasticando, avevo pensato anch'io alla Fusion tra i 2 fratelli anche se mi pare che la loro fusione non abbia limiti di tempo, giusto?
                L'idea del "potere reale" di Vegeta con tanto di stemma sulla fronte è una bella trovata
                Questo Lourth, prima o poi, dovrà smetterla di usare delle "marionette" ed esporsi in prima persona, almeno credo...
                Continua così!
                sigpic

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                • ^_^ Sono lieta di rivederti, mi mancavano le tue recensioni. Hai una cognizione di causa, che mi rincuora. Mi viene da dire, ecco qualcuno preparato, meno male, in caso di errore mi avverte XD.
                  Diciamo che per me ogni cosa che dice Final Goku II è legge XP.
                  Tenterò di avere cura di quest'idea della rinascita del popolo saiyan, ma ancora ci sto lavorando.
                  Esatto, la fusion di Fooler non aveva limiti di tempo. Sono contenta di vedere che non era poi un'idea così folle.
                  Tenevo tantissimo al potere reale e mi ha sollevata sapere che ti è parsa una bella trovata.
                  Guarda, anche io attendo con ansia che Lourth solchi il terreno in prima persona; ma comunque il momento arriverà.
                  Spero a presto.
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                  • Letto e mi è piaciuto tanto....questo episodio è costruito molto bene ^^

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                    • ^^ Davvero? Mi dai sempre soddisfazione Sheila, grazia ^_^.

                      Ed al prossimo post, sono finiti i mini Na e ricomincia una storia lunga, spero vi piaccia ^.^
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                      • Quando l’amore sconfigge anche la morte


                        Cap.1 Natale



                        La neve candida aveva avvolto tutto. A ogni passo affondava nel candido manto. Il mondo e i suoi rumori ovattati. Il vento gelido però si faceva udire, mentre gli sferzava la faccia. Il freddo pungente superava le barriere di sciarpa, guanti e cappotto. Chiunque si sarebbe congelato in quel tempo da lupi. Lui però non era chiunque. Strinse più forte il sacchetto contenente i piccoli motivi che lo avevano costretto a uscire. L’intemperie, come molti tra i più terribili avversari, non lo spaventavano. Con il braccio copriva gli occhi dalle sferzate. Pian piano l’urlo del vento si chetò un poco e lui si poté guardare intorno. La città sembrava addormentata. Le luci, le decorazioni ei grandi alberi di Natale rendevano lo spettacolo incantato. Un tempo gli sarebbero sembrate sciocche stupidaggini terrestri. Ora invece guardava quello stupido sasso azzurro e le sue tradizioni e si sentiva in pace. Tra i profili delle tante case, spiccava la sua. Sorrise in quel modo particolare che era tutto suo. La grande cupola color crema con inciso il marchio della C.C. era coperta di neve e decorazioni. Si affrettò nella sua direzione. In poco tempo arrivò alla porta. Essendo calato il vento l’ultimo tratto l’aveva percorso in volo. La luce dell’immenso salone era accesa e vi provenivano canzoni di Natale. Riconobbe varie voci. Quella melodiosa di sua moglie. Quella insopportabilmente cinguettante di sua suocera, che probabilmente era andata a trovarli con il marito. Quella musicale, ma un po’ triste di suo figlio. Sorrise pensando che era uguale alla sua, anche se un po’ più giovane. Solo che nessuno lo avrebbe mai saputo. L’uomo, orgoglioso com’era, non avrebbe mai cantato davanti a qualcuno neanche sotto tortura. Udì anche il duetto allegro e scatenato di sua figlia Bra e della nuora Pan. Ci stava mettendo tanto a entrare perché non riusciva a trovare le chiavi. Le urla di genio gracchianti, che doveva essere già ubriaco, sovrastarono le altre. La ricerca dell’uomo fuori dalla porta, preoccupato dall’apparizione di quel individuo, si fece più frettolosa. Dove le aveva messe quelle cavolo di chiavi? La voce di una cantante abbastanza combattiva, lo tranquillizzò. Se c’era Chichi, il carabiniere per eccellenza, non c’erano rischi. Poco dopo capì che ci doveva essere anche c18, la nemica numero uno di Genio. Questo perché c’era stato l’intervento di un cantante particolarmente stonato, ossia Crilii. In contemporanea le urla per zittirlo di Marron e Ub. Kamy rideva fortissimo, mentre si sentiva quel pagliaccio del fratello Goku che faceva finta di stonare. L’uomo fuori dalla porta sbuffò. In realtà il suo eterno amico-rivale era bravo a cantare quanto a combattere, ma non c’era modo che mettesse un po’ di giudizio. La canzone suonata al pianoforte ogni tanto steccava e seppe con certezza che a suonare era Vetrunks, il figlio di suo figlio. Quel piccolo genio del nipote qualche tempo prima aveva provato a suonare qualcosa con l’aiuto di sua zia Bra e aveva scoperto una dote nascosta. Il difficile ora era staccarlo dallo strumento. Finalmente “la ricerca della chiave perduta” ebbe termine. Uscì il piccolo oggetto e aprendo la porta diede un addio al gelo. All’interno c’era un accogliente tepore. Ogni volta non poteva fare a meno di pensare al confronto tra quel posto caldo e accogliente con l’inospitale e silenzioso spazio profondo. Quella realtà pellegrina tra stelle e pianeti era ormai stata seppellita nel suo passato. Dalla cucina veniva un delizioso odore di cibarie che dovevano essere per il cenone quella sera. Non amava la confusione di quei grandi ritrovi, ma amava il cibo e perciò decise di non defilarsi. Videl, la moglie del figlio di Kakaroth, e Gohan, il cosiddetto figlio di Goku, erano ancora in cucina. La donna stava preparando un caldo budino al cioccolato, che Vegeta infreddolito com’era avrebbe gradito, mentre Gohan difendeva l’operato della moglie da un affamato Majinbu. Mentre il principe dei sayan si scotolava la neve di sopra, un gatto nero inseguito da un cane gli sfrecciò davanti. Era il suo gatto Neko 32 (31) inseguito dal cagnone, ex-cucciolo di Mr Satan. Il sayan sapeva che il cane non gli avrebbe fatto niente e non si preoccupò. Mise i guanti in tasca e appese sciarpa e giacca.
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                        • Silenzioso, come il mercenario che era stato, entrò nella stanza non visto. Voleva godersi quella scenetta familiare senza essere notato. Non tutti stavano cantando. Thenshing e Laura giocavano a carte con un seccato Crilii, loro figlia Latys e un vincente Junior. Vincente finché Elly non si intromise convincendo il suo verdognolo fidanzato a lasciar vincere la bambina. Gorin, l’altro figlio del tocchi, giocava con il robottino Gill. Poco più in là, precedente vittima del bambino, stava nascosto uno spaventato Pual. Yirobait e Balzar stavano spiegando a un annoiato Goten perché il raccolto dei fagioli magici quell’anno fosse stato scarso. Entrambi surriscaldati, Rif e Oscar stavano litigando sulla politica. Mr Satan, senza accorgersene, passò davanti al canta albero. Quando quest’ultimo si mise a cantare, quel terrestre codardo si prese un collasso. Poi accorgendosi dell’errore scoppiò a ridere. Yamcha, purtroppo Vegeta ancora non riusciva totalmente a sopportarlo, era al telefono con l’ex di Crilii, Marion, ora sua ragazza. Stanchi di cantare, tutti quanti decisero di fare una tombolata. Al gioco però non volerlo partecipare Gorin e Vetrunks. Il bambino dai capelli a fiamma lilla aveva convinto il suo migliore amico a partecipare a un suo piano. Si posizionarono con la macchina fotografica vicino a una porta con il vischio. Appena una coppia si baciata, ZAC una foto ricatto. Il radar interno di Bunny Brief captò il povero sayan, che si stava godendo quegli attimi. “Tesoro è tornato a casa quel “bel fusto” di tuo marito”. “Era l’ora. Cominciavo a preoccuparmi”disse la donna dai capelli turchini fingendosi severa. “Buon natale amico!”disse festoso Goku. “Buon Natale. Sia però ben chiaro che non sono tuo “amico!”sbottò Vegeta in risposta. “Papino!!”urlò Bra saltandogli al collo. “Buon Natale principessa”rispose Vegeta, ricevendo in riposta un bel po’ di gridolini felici.
                          “Buon Natale”disse Goten imbarazzato. “Anche a te”borbottò Vegeta insofferente. Goten si illuminò. Il principe dei sayan si pentì della sua risposta. Perché Goten e Bra l’avevano presa come il via alle loro smancerie di fidanzatini. Quasi quasi massacrava di botte l’erede della famiglia son. “Buon Natale Vegeta”dissero in coro Crilii, Junior (mi sa che ha solo mosso le labbra NdA) e tutti gli altri. Vegeta, stufo di rispondere, disse: “Grazie. Buon Natale anche a voi. Ma chi altro mi farà gli auguri riceverà come regalo un BING BENG ATTACK”. “Nemmeno io nonnino?”disse Vetrunks con due occhioni da cerbiatto ferito. “Tu puoi farmeli sempre”. Vetrunks sorrise. Il resto della serata passò festosa. Tanti fidanzatini furono costretti a cedere il budino ai bambini per avere in cambio foto compromettenti. I sayan, l’inaspettato Crilii, i mezzisayan, Uub e Majinbu mangiarono con voracità. Ci fu addirittura una sfida a chi mangiava di più. Majinbu fu estromesso per evitare che nella furia di vincere qualcuno venisse trasformato in dolce. Tra gli uomini le seguenti vittorie:1) Goku e Vegeta pari merito; 2)Crilii, sempre più inaspettatamente; 3)Goten; 4)Gohan e ultimi Trunks e Vetrunks. Tra le donne: 1) Pan; 2)Bra. 18 e Junior, come ogni volta, rimasero scioccati. Dopo cena giocarono a mercante in fiera, a carte e si divertirono un po’ tutti. Goku fu come sempre l’anima della festa. Anche i più musoni, come Vegeta, si divertirono. Verso mezzanotte i bambini crollarono addormentati con la speranza dell’arrivo di Babbo Natale. Pian piano molti se ne andarono. Per i più giovani e per i più ritardatari la festa durò fino alle 3 di notte. Alla fine tutti si salutarono tornando a casa loro. “Dai andiamo a dormire…A proposito buon Natale scimmione”disse Bulma al marito. Erano rimasti solo loro nella casa ormai addormentata. Poi la donna si avvicinò al sayan. Sulle loro teste il vischio e nessun bambino con macchina fotografica in giro. I due si guardarono negli occhi. Dopo tanti anni ancora innamorati. Gli occhi color del mare di lei si fusero in quelli di ossidiana di lui. Un bacio lento e appassionato. Era uno speciale “Buon Natale”, perché da sempre tra loro il non parlare significava scambiarsi le parole più belle. Si staccarono dopo un paio di minuti. Bulma si avviò per le scale mentre Vegeta usciva i piccolo oggetti che aveva comprato quella sera affrontando la tormenta. Erano dei piccoli regali per la sua famiglia. Poi, dopo averli posizionati sotto l’albero, prese a salire le scale. Fu improvviso. Fu come prendere la scossa elettrica. Durò un attimo, in cui si illuminò come se fosse stato un ssj. Scombussolato da quell’esperienza dolorosa e poco piacevole, anche se breve, su guardò intorno spaesato. “Che cavolo è stato?”pensò. Troppo stanco per rifletterci, decise di andare a dormire come se niente fosse successo. Sua moglie si era già coricata ed era tra le braccia di Morfeo. Vegeta fu attento a non svegliarla per non doverle spiegare l’accaduto.

                          Il giorno dopo la casa fu svegliata dal chiassoso rumorio di Vetrunks che proclamava l’arrivo di Babbo Natale. Graziosi pacchetti furono scartati in allegria, poiché tutti erano allegri e gioviali. Ttti tranne uno. Bulma si accorse che Vegeta aveva un aria stanca e depressa. Fingendo di intavolare una discussione, tentò di estrapolargli il motivo. Il principe dei sayan rispondeva a monosillabi, ma Bulma non si dava per vinta. “Dormito bene stanotte?” “Umpf”. Fu a quel punto del discorso che Bulma seppe qual’era il problema. “Questo perché non hai sognato la tua bellissima mogliettina. Altrimenti avresti fatto bei sogni”. Se prima era ombroso, a quelle parole divenne più nero della notte. “Tsk!” rispose voltandosi dall’altra parte braccia conserte. Bulma, che ormai riusciva a leggergli dentro, lo interpretò come un campanello d’allarme. Dovevano essere stati veramente terribili. “Me li racconti?”. “No”. “Almeno me li accenni?”. “No”. “Perché?”. “Fatti miei”. “In che senso?”. “Nel senso che non ti devi immischiare”. Bulma non sapeva più come tentare. Utilizzò la sua carta migliore dopo il ricatto. Si finse arrabbiata e disse:”Non è che hai sognato un’altra?”. Lo conosceva è un accusa del genere lo avrebbe messo in imbarazzo, costringendolo a tradirsi. Vegeta divenne rosso come un pomodoro girandosi per risponderle male. Grave errore. Si ritrovò a guardare i grandi occhi color mare di lei che lo guardavano imploranti. Come poterle rifiutare qualcosa in quei momenti? “Finché non te li dico non mi lascerai in pace vero?”. “Non mi arrendo fnchè non cedi”rispose lei decisa. Vegeta sbuffò. Perché doveva sempre vincere lei? “Ho sognato di tornare malvagio”disse in un borbottio a bassa voce. L’uomo si mise a fissare intensamente le sue scarpe, senza tuttavia realmente vederle. Bulma sorrise. Sapeva quanto dire una cosa del genere glie era costato. “Non preoccuparti. Hai fatto abbastanza cavolate da malvagio da non esserci rischio” disse abbracciandolo per un attimo. Vegeta divenne rosso,(Dopo tutti questi millenni di matrimonio ancora diventi rosso. Nd Bulma) (Posso fare quello che mi pare. Io sono il principe dei sayan Nd Vegeta) (Uff Nd Bulma) ma si rincuorò vedendo che nessuno li aveva notati. Bulma aveva ragione. Avevano passato già troppi guai per tutte le volte che era tornato alla parte sbagliata. Perfect Cell, Majin-Vegeta e il risveglio di Majinbu. Si sentiva colpevole, anche se quella volta non era stata colpa sua, anche per quello che aveva fatto sotto il controllo di Baby. Doveva dimenticare il passato per vivere il presente. “Hai ragione. Il passato e passato e i sogni sono solo sogni. Non mi lascerò sciupare i miei bei momenti con la nostra famiglia”disse il sayan alla moglie. Bulma ebbe l’ennesima prova di quanto fosse cambiato e maturato dai tempi in cui era al servizio di Freezer. So solo si fosse mostrato così saggio e loquace anche con gli altri, e non solo con lei.
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                          • bell'episodio
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                            sigpic

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                            • bello bello bello ....lo so son ripetitiva ma non trovo parola più semplice per farti capire che mi piace sempre tanto come scrivi!!!! ^^

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                              • Ub nijaM ti ringrazio. Sono sempre lieta di ricevere pareri nuovi.
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