Fooler II° parte
Vegeta stava di fronte all’avversario. “Allora ti decidi”. Il principe dei saiyan guardò il suo nemico negli occhi. Era visibilmente in una situazione di svantaggio. Non poteva utilizzare i suoi poteri e aveva le mani legate tra loro e attaccate al soffitto. Era ridotto male, indebolito fisicamente e mentalmente e restava cosciente per pura forza di volontà. Non avrebbe però mai obbedito a quell’ordine. Con voce decisa quanto il suo sguardo rispose:”Mai!”. Il nemico con aria annoiata disse: “Ora non dire la solita frase “Meglio morire”. Potrei avverare il tuo desiderio”. Vegeta rispose sprezzante:”Non ti preoccupare, non lo avrei detto. Da morto come farei a ucciderti?”. Il nemico sorrise. “Bella risposta re degli scimmioni. Ma o mi fai dono del tuo potere speciale o lo prenderò con la forza”. “Ti ho già detto che non so quale potere cerca da me Lourth. Posso capire, perché l’ho visto, il potere speciale dei mezzi saiyan. Però io? Inoltre anche lo sapessi non te lo darei”. “Io te l’ho chiesto con le buone…”. Vegeta fu preso allo sprovvista da un calcio del nemico, che gli fracassò la gamba. Non riuscì a trattenere un urlo di dolore. Le fitte erano lancinanti e la gamba aveva preso una strana angolatura. Vegeta vide arrivare un altro calcio, diretto all’altra gamba. Stavolta fu pronto, e benché fosse legato, riuscì a spostarsi di lato. In quelle condizioni però era troppo lento. Fortunatamente lo colpì di striscio al braccio lasciandogli un livido enorme e gonfio quanto un pugno. “Ti sei convinto?”. “Indovina la risposta, lucertolone”rispose Vegeta. “Ti ricordi cosa ti succedeva ogni volta che divenivi un terribile fastidio”disse l’avversario con una finta voce mielosa. Vegeta guardò, più che preoccupato proprio terrorizzato, la coda dell’altro. Aveva sempre odiato le cosa che strisciavano proprio per la paura che gli incuteva quello strano arto bianco. Si costrinse a ingoiare l’orrore e a riprendere la sua espressione strafottente. “Ti converrebbe più uccidermi perché altrimenti rimpiangerai la mia vendetta”.
Dopo un infruttuosa ricerca finalmente avevano percepito l’aura di Vegeta. Il principe dei saiyan era scomparso già da parecchie ore. Bulma cercava di mantenersi calma, ma la sensazione che stesse succedendo qualcosa di brutto era onnipresente. Poteva sentirlo soffrire dall’urlo straziante del suo cuore. Dai tempi in cui aveva sentito il cuore spezzarsi nel momento in cui si era sacrificato contro Majinbu, prestava attenzione a quello che il suo cuore diceva. Bulma era legata a Vegeta, da quando si era scambiata ogni ricordo e sentimento con il marito grazie al legame. Ricordava con commozione quando avevano unito le loro fronti, diventando un'unica realtà. Il nervoso era palpabile. Bulma non sapeva volare ed era aggrappata alle spalle del primogenito. Goten portava Pan, mentre Bra aiutava Vetrunks. Sia Pan che Vetrunks sapevano volare, ma quel giorno avevano già volato parecchio e avrebbero rallentato. Tra tutti quella che continuava a ripetere l’urgenza della situazione era proprio Bulma. La donna sapeva che in un qualunque combattimento non sarebbe servita a niente, ma l’uomo che amava aveva bisogno di lei.
Chiunque fosse l’avversario, era molto furbo. Aveva infatti una base sottoterra. Trunks mise a terra la madre. Insieme all’amico Goten (che aveva prima adagiato la nipote Pan) sconfisse le guardie nell’assoluto silenzio. Era importantissimo l’effetto sorpresa. Prima salvavano Vegeta e poi si vedeva se attaccare il nemico. Ma tutti erano consapevoli di una cosa. Se Vegeta non era riuscito a sconfiggere l’avversario, non ci sarebbero riusciti nemmeno loro tutti insieme. Avevano però lasciato detto a Chichi dove andavano. Se riusciva a trovare Goku avrebbe dovuto dirgli di raggiungerli. Procedettero silenziosamente in quel gigantesco bunker sotterraneo. Seguendo sempre l’aura di Vegeta. Bra e Pan stavano in retroguardia, mente Goten e Trunks aprivano la strada. Più volte tutti e quattro dovettero sconfiggere qualche sporadica sentinella. Stavano attenti a non aumentare troppo l’aura e a fare tutto nel massimo silenzio. Sembrava tutto eccessivamente tranquillo, quasi una trappola. Finalmente trovarono Vegeta. Il saiyan appena li vide cominciò a tempestarli di domande, ma non nel modo più gentile. “Vi siete rincretiniti? E’ pericoloso. Andate via.”. “Almeno quando ti salviamo smettila di brontolare”disse Bulma contenta di trovarlo vivo. Quella volta aveva veramente temuto che lo avrebbe perso per sempre. “Che vi è saltato in mente? Trunks dovevi fare in modo che tua madre, tua sorella, tua moglie e tuo figlio rimanessero a casa”disse Vegeta cercando di essere duro. Ma in fondo sapeva che il figlio non poteva farci niente. Bulma si avvicinò al marito e quasi si sentì male. Da lontano e con quel modo di fare sembrava che non gli fosse successo nulla, ma guardandolo da vicino si accorse delle reali condizioni del saiyan. Il suo solito cipiglio, ma la faccia stravolta e innaturalmente pallida e sudata. Cercava di nascondere il fatto che stesse soffrendo, ma orma lo conosceva troppo bene. La cosa più terribile, che fece un certo effetto su tutta la comitiva, erano le profonde ferite sanguinanti che aveva sulla schiena. Erano recenti e ancora sanguinanti e la maglietta era in più punti strappata. Il saiyan si sentì in imbarazzo a mostrare un momento di debolezza. “Mi fate scendere da qui o aspettiamo il prossimo natale?”. Quella frase sarcastica risvegliò un po’ tutti. “Ti libero io, nonnino”disse Vetrunks risoluto tagliando le corde. Se Trunks non lo avesse sorretto al volo, sarebbe caduto per terra. “Che hai Vegeta?”Chiese Goten preoccupato. “Ho una gamba rotta e un braccio inutilizzabile. Un paio di lesioni, ecchimosi e possibilmente una costola rotta. A parte questo sto benissimo”disse Vegeta ridacchiando. Bra si accorse anche che il padre tremava e le mani erano più fredde del solito, e conoscendo Vegeta, voleva dire che aveva la febbre. Si tolse la sua giacca preferita e la presto al padre. “Grazie tesoro. Però è pericoloso, dovevi restare a casa”disse Vegeta. La stanchezza cominciava a farsi sentire del tutto e Goten andò ad aiutare Trunks a trasportare il principe dei saiyan. Bulma aveva fatto in tempo ad osservare quelle ferite e si era accorta che erano identiche alle cicatrici che Vegeta aveva sempre avuto sulla schiena da quando lo conosceva. “Dove quello schifoso di Freezer?”disse lei disgustata solo al pronunciare quel nome. “Ti spiego tutto dopo Donna, ora è meglio se andiamo”. Tutto il gruppo si diresse velocemente verso l’uscita. Purtroppo lì li attendeva un amara sorpresa. Un essere simili a Freezer, ma allo stesso tempo diverso (come Majinblu con bu) li attendeva con tutti i suoi uomini. “Allora ho ragione. E’ davvero Freezer”disse Bulma. “Non proprio. Questo a dire il vero… è Fooler”disse Vegeta. Nella sua mente rivide quello che era successo quella mattina. Le due auree che aveva sentito erano rispettivamente quelle di Freezer e di suo fratello Cooler. Si era preparato a combatterli, quando avevano fatto una cosa inaspettata. Si erano messi in posizioni e avevano svolto uno strano balletto. Vegeta aveva cercato di fermarli sapendo della terribile mossa di cui si trattava, ma non c’è l’aveva fatta in tempo. I due avevano così fatto la FUSION diventando un unico pericoloso nemico. Avevano colpito Vegeta con un onda potentissima. (La verità e che mi hanno sconfitto per lo schifo. Immaginate due lucertola a fare quel balletto idiota. Blè NdVegeta). Il saiyan aveva cercato di rispondere con un Final Flash, ma era stato travolto dalla potenza del colpo. Il principe dei saiyan era pronto a combattere. Il resto del gruppo lo fermò. Che cavolo gli saltava in mente di combattere in quelle condizioni con una gamba rotta? Pan e Bra attaccarono Fooler distraendolo, mentre Goten e Trunks facevano la Fusione. La manovra riuscì benissimo. Ora Fooler avrebbe dovuto vedersela con Gotenks ssj3.
FINE II° parte
Vegeta stava di fronte all’avversario. “Allora ti decidi”. Il principe dei saiyan guardò il suo nemico negli occhi. Era visibilmente in una situazione di svantaggio. Non poteva utilizzare i suoi poteri e aveva le mani legate tra loro e attaccate al soffitto. Era ridotto male, indebolito fisicamente e mentalmente e restava cosciente per pura forza di volontà. Non avrebbe però mai obbedito a quell’ordine. Con voce decisa quanto il suo sguardo rispose:”Mai!”. Il nemico con aria annoiata disse: “Ora non dire la solita frase “Meglio morire”. Potrei avverare il tuo desiderio”. Vegeta rispose sprezzante:”Non ti preoccupare, non lo avrei detto. Da morto come farei a ucciderti?”. Il nemico sorrise. “Bella risposta re degli scimmioni. Ma o mi fai dono del tuo potere speciale o lo prenderò con la forza”. “Ti ho già detto che non so quale potere cerca da me Lourth. Posso capire, perché l’ho visto, il potere speciale dei mezzi saiyan. Però io? Inoltre anche lo sapessi non te lo darei”. “Io te l’ho chiesto con le buone…”. Vegeta fu preso allo sprovvista da un calcio del nemico, che gli fracassò la gamba. Non riuscì a trattenere un urlo di dolore. Le fitte erano lancinanti e la gamba aveva preso una strana angolatura. Vegeta vide arrivare un altro calcio, diretto all’altra gamba. Stavolta fu pronto, e benché fosse legato, riuscì a spostarsi di lato. In quelle condizioni però era troppo lento. Fortunatamente lo colpì di striscio al braccio lasciandogli un livido enorme e gonfio quanto un pugno. “Ti sei convinto?”. “Indovina la risposta, lucertolone”rispose Vegeta. “Ti ricordi cosa ti succedeva ogni volta che divenivi un terribile fastidio”disse l’avversario con una finta voce mielosa. Vegeta guardò, più che preoccupato proprio terrorizzato, la coda dell’altro. Aveva sempre odiato le cosa che strisciavano proprio per la paura che gli incuteva quello strano arto bianco. Si costrinse a ingoiare l’orrore e a riprendere la sua espressione strafottente. “Ti converrebbe più uccidermi perché altrimenti rimpiangerai la mia vendetta”.
Dopo un infruttuosa ricerca finalmente avevano percepito l’aura di Vegeta. Il principe dei saiyan era scomparso già da parecchie ore. Bulma cercava di mantenersi calma, ma la sensazione che stesse succedendo qualcosa di brutto era onnipresente. Poteva sentirlo soffrire dall’urlo straziante del suo cuore. Dai tempi in cui aveva sentito il cuore spezzarsi nel momento in cui si era sacrificato contro Majinbu, prestava attenzione a quello che il suo cuore diceva. Bulma era legata a Vegeta, da quando si era scambiata ogni ricordo e sentimento con il marito grazie al legame. Ricordava con commozione quando avevano unito le loro fronti, diventando un'unica realtà. Il nervoso era palpabile. Bulma non sapeva volare ed era aggrappata alle spalle del primogenito. Goten portava Pan, mentre Bra aiutava Vetrunks. Sia Pan che Vetrunks sapevano volare, ma quel giorno avevano già volato parecchio e avrebbero rallentato. Tra tutti quella che continuava a ripetere l’urgenza della situazione era proprio Bulma. La donna sapeva che in un qualunque combattimento non sarebbe servita a niente, ma l’uomo che amava aveva bisogno di lei.
Chiunque fosse l’avversario, era molto furbo. Aveva infatti una base sottoterra. Trunks mise a terra la madre. Insieme all’amico Goten (che aveva prima adagiato la nipote Pan) sconfisse le guardie nell’assoluto silenzio. Era importantissimo l’effetto sorpresa. Prima salvavano Vegeta e poi si vedeva se attaccare il nemico. Ma tutti erano consapevoli di una cosa. Se Vegeta non era riuscito a sconfiggere l’avversario, non ci sarebbero riusciti nemmeno loro tutti insieme. Avevano però lasciato detto a Chichi dove andavano. Se riusciva a trovare Goku avrebbe dovuto dirgli di raggiungerli. Procedettero silenziosamente in quel gigantesco bunker sotterraneo. Seguendo sempre l’aura di Vegeta. Bra e Pan stavano in retroguardia, mente Goten e Trunks aprivano la strada. Più volte tutti e quattro dovettero sconfiggere qualche sporadica sentinella. Stavano attenti a non aumentare troppo l’aura e a fare tutto nel massimo silenzio. Sembrava tutto eccessivamente tranquillo, quasi una trappola. Finalmente trovarono Vegeta. Il saiyan appena li vide cominciò a tempestarli di domande, ma non nel modo più gentile. “Vi siete rincretiniti? E’ pericoloso. Andate via.”. “Almeno quando ti salviamo smettila di brontolare”disse Bulma contenta di trovarlo vivo. Quella volta aveva veramente temuto che lo avrebbe perso per sempre. “Che vi è saltato in mente? Trunks dovevi fare in modo che tua madre, tua sorella, tua moglie e tuo figlio rimanessero a casa”disse Vegeta cercando di essere duro. Ma in fondo sapeva che il figlio non poteva farci niente. Bulma si avvicinò al marito e quasi si sentì male. Da lontano e con quel modo di fare sembrava che non gli fosse successo nulla, ma guardandolo da vicino si accorse delle reali condizioni del saiyan. Il suo solito cipiglio, ma la faccia stravolta e innaturalmente pallida e sudata. Cercava di nascondere il fatto che stesse soffrendo, ma orma lo conosceva troppo bene. La cosa più terribile, che fece un certo effetto su tutta la comitiva, erano le profonde ferite sanguinanti che aveva sulla schiena. Erano recenti e ancora sanguinanti e la maglietta era in più punti strappata. Il saiyan si sentì in imbarazzo a mostrare un momento di debolezza. “Mi fate scendere da qui o aspettiamo il prossimo natale?”. Quella frase sarcastica risvegliò un po’ tutti. “Ti libero io, nonnino”disse Vetrunks risoluto tagliando le corde. Se Trunks non lo avesse sorretto al volo, sarebbe caduto per terra. “Che hai Vegeta?”Chiese Goten preoccupato. “Ho una gamba rotta e un braccio inutilizzabile. Un paio di lesioni, ecchimosi e possibilmente una costola rotta. A parte questo sto benissimo”disse Vegeta ridacchiando. Bra si accorse anche che il padre tremava e le mani erano più fredde del solito, e conoscendo Vegeta, voleva dire che aveva la febbre. Si tolse la sua giacca preferita e la presto al padre. “Grazie tesoro. Però è pericoloso, dovevi restare a casa”disse Vegeta. La stanchezza cominciava a farsi sentire del tutto e Goten andò ad aiutare Trunks a trasportare il principe dei saiyan. Bulma aveva fatto in tempo ad osservare quelle ferite e si era accorta che erano identiche alle cicatrici che Vegeta aveva sempre avuto sulla schiena da quando lo conosceva. “Dove quello schifoso di Freezer?”disse lei disgustata solo al pronunciare quel nome. “Ti spiego tutto dopo Donna, ora è meglio se andiamo”. Tutto il gruppo si diresse velocemente verso l’uscita. Purtroppo lì li attendeva un amara sorpresa. Un essere simili a Freezer, ma allo stesso tempo diverso (come Majinblu con bu) li attendeva con tutti i suoi uomini. “Allora ho ragione. E’ davvero Freezer”disse Bulma. “Non proprio. Questo a dire il vero… è Fooler”disse Vegeta. Nella sua mente rivide quello che era successo quella mattina. Le due auree che aveva sentito erano rispettivamente quelle di Freezer e di suo fratello Cooler. Si era preparato a combatterli, quando avevano fatto una cosa inaspettata. Si erano messi in posizioni e avevano svolto uno strano balletto. Vegeta aveva cercato di fermarli sapendo della terribile mossa di cui si trattava, ma non c’è l’aveva fatta in tempo. I due avevano così fatto la FUSION diventando un unico pericoloso nemico. Avevano colpito Vegeta con un onda potentissima. (La verità e che mi hanno sconfitto per lo schifo. Immaginate due lucertola a fare quel balletto idiota. Blè NdVegeta). Il saiyan aveva cercato di rispondere con un Final Flash, ma era stato travolto dalla potenza del colpo. Il principe dei saiyan era pronto a combattere. Il resto del gruppo lo fermò. Che cavolo gli saltava in mente di combattere in quelle condizioni con una gamba rotta? Pan e Bra attaccarono Fooler distraendolo, mentre Goten e Trunks facevano la Fusione. La manovra riuscì benissimo. Ora Fooler avrebbe dovuto vedersela con Gotenks ssj3.
FINE II° parte
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