Dopo numerose letture e un'accurata documentazione, siete finalmente pronti a progettare la vostra storia!
Trovare l'ispirazione non è facile, tanto che alcune persone possono restare mesi se non addirittura anni senza sapere cosa scrivere. Certo, di solito niente arriva dal nulla: capita che un giorno osservando quell'albero, quella casa, quella strada o quel bambino a qualcuno venga improvvisamente voglia di viaggiare con la fantasia. Un altro modo molto efficace per stimolare la mente è ovviamente la conoscenza di altre opere (libri, film, fumetti, ecc). Su questo punto però mi sento di darvi un consiglio: cercate di non copiare troppo. È vero che molti scrittori hanno un personaggio che assomiglia a quello di qualche opera famosa o un'ambientazione che ricorda un altro romanzo, però c'è un limite a tutto. Riprendendo la lezione 1, la piantiamo con il giovane orfano predestinato che deve salvare il mondo?
Una volta trovata l'ispirazione, bisogna imparare a sfruttarla. Scrivere di getto a mio avviso funziona solo con i racconti molto brevi. Se volete scrivere la semplice storia di un personaggio che esprime il proprio stato d'animo, riflette su una situazione o racconta una fiaba a sua figlia, potete benissimo prendere carta e penna e buttare giù la prima cosa che vi viene in mente. Certo, non è detto che il risultato sarà decente, però la possibilità di aver creato qualcosa di buono esiste. Con i racconti lunghi e i romanzi, invece, è improbabile. Questo significa che, se vi piace vincere facile, vi conviene pianificare in anticipo la struttura della vostra storia. Attenzione: non ho detto che dovete programmare per filo e per segno ogni singolo evento, ma semplicemente impostare lo "scheletro" della trama. Quando inizierete la stesura dovrete essere elastici e saper adattare la storia al proprio corso. Insomma, avere uno schema iniziale è semplicemente un grande aiuto.
La struttura dei testi di narrativa di solito si studia al biennio delle superiori. Ogni testo però dà la propria classificazione, per cui vi dico subito che quella che farò io potrebbe sembrarvi leggermente diversa da quella che avete studiato/dovete studiare. Non preoccupatevi, i concetti sono gli stessi. Certo, se avete un'interrogazione su questo argomento vedete di studiarlo sul vostro libro; la giustificazione "ma l'ha detto Feleset su DBA" non è accettata dagli insegnanti.
Prima di iniziare, un piccolo appunto: se non ricordo male quando studiai io questo argomento trovai come esempio "I Promessi Sposi". Ebbene, anch'io voglio usare un testo conosciuto da tutti, per cui ho deciso di optare per "Harry Potter e la pietra filosofale*". È la stessa cosa, no? ^^
(*questo topic contiene spoiler su questo libro)
Qualunque romanzo o racconto lungo possiede all'incirca queste caratteristiche:
1) Presentazione della situazione di partenza. All'inizio della storia i personaggi solitamente vivono seguendo una certa routine. L'autore li presenta nel quotidiano, talvolta descrivendo il loro passato, e ci fa entrare nel loro mondo.
Esempio:
2) Rottura dell'equilibrio. Se non esistesse questo punto, tutti i libri di narrativa sarebbero una palla mortale. Anzi, diciamo che non avrebbe nemmeno senso raccontare una storia. L'autore a un certo punto deve far accadere qualcosa ai personaggi principali. Questo evento rompe la loro routine quotidiana e li catapulta in un'avventura. Nei gialli potrebbe trattarsi del ritrovamento di un cadavere, negli horror del gruppo di amici che entra in una casa sperduta e abbandonata, nei romanzi rosa dell'incontro casuale tra due individui di sesso opposto e così via.
Esempio:
3) Svolgimento. È la parte più ampia della storia e si riferisce agli avvenimenti causati dalla rottura dell'equilibrio.
Esempio:
4) Spannung. Questo termine tedesco significa "tensione" e indica appunto il momento cruciale della storia, quello che dovrebbe dare maggior coinvolgimento e impatto emotivo. Talvolta può essercene più di uno.
Esempio:
5) Scioglimento. Indica la fine della storia, che può concludersi o con un ritorno all'equilibrio iniziale o con la creazione di una nuova situazione (tragica o a lieto fine).
Esempio:
Capita spesso che questo schema non venga seguito in ordine cronologico. Ora, io inizialmente vi consiglierei di non fare troppi esperimenti, però sappiate che è diffusissimo il cosiddetto "incipit in medias res", ovvero l'inizio in mezzo alla storia. È quello che può accadere per esempio in un thriller che inizia con una sparatoria: si parte subito dalla rottura dell'equilibrio e solo in seguito si scopre (forse) qual era la situazione iniziale del protagonista.
E giusto per concludere in bellezza, vi lascio con le due nozioni noiose su cui tutti i testi insistono: la trama in ordine cronologico rappresenta la fabula, mentre l'ordine in cui viene raccontata è l'intreccio. Fabula e intreccio possono anche coincidere.
Compito per casa: pensate a un libro che avete letto e provate a classificarlo seguendo lo schema che vi ho dato.
Per non rovinare la sorpresa della lettura agli altri utenti, mettete tutto sotto spoiler indicando sopra il titolo. Esempio:
Ah, se fate Twilight mi fate un piacere, tanto se me lo spoilerate non mi importa. XD
Alla prossima!
Trovare l'ispirazione non è facile, tanto che alcune persone possono restare mesi se non addirittura anni senza sapere cosa scrivere. Certo, di solito niente arriva dal nulla: capita che un giorno osservando quell'albero, quella casa, quella strada o quel bambino a qualcuno venga improvvisamente voglia di viaggiare con la fantasia. Un altro modo molto efficace per stimolare la mente è ovviamente la conoscenza di altre opere (libri, film, fumetti, ecc). Su questo punto però mi sento di darvi un consiglio: cercate di non copiare troppo. È vero che molti scrittori hanno un personaggio che assomiglia a quello di qualche opera famosa o un'ambientazione che ricorda un altro romanzo, però c'è un limite a tutto. Riprendendo la lezione 1, la piantiamo con il giovane orfano predestinato che deve salvare il mondo?
Una volta trovata l'ispirazione, bisogna imparare a sfruttarla. Scrivere di getto a mio avviso funziona solo con i racconti molto brevi. Se volete scrivere la semplice storia di un personaggio che esprime il proprio stato d'animo, riflette su una situazione o racconta una fiaba a sua figlia, potete benissimo prendere carta e penna e buttare giù la prima cosa che vi viene in mente. Certo, non è detto che il risultato sarà decente, però la possibilità di aver creato qualcosa di buono esiste. Con i racconti lunghi e i romanzi, invece, è improbabile. Questo significa che, se vi piace vincere facile, vi conviene pianificare in anticipo la struttura della vostra storia. Attenzione: non ho detto che dovete programmare per filo e per segno ogni singolo evento, ma semplicemente impostare lo "scheletro" della trama. Quando inizierete la stesura dovrete essere elastici e saper adattare la storia al proprio corso. Insomma, avere uno schema iniziale è semplicemente un grande aiuto.
La struttura dei testi di narrativa di solito si studia al biennio delle superiori. Ogni testo però dà la propria classificazione, per cui vi dico subito che quella che farò io potrebbe sembrarvi leggermente diversa da quella che avete studiato/dovete studiare. Non preoccupatevi, i concetti sono gli stessi. Certo, se avete un'interrogazione su questo argomento vedete di studiarlo sul vostro libro; la giustificazione "ma l'ha detto Feleset su DBA" non è accettata dagli insegnanti.
Prima di iniziare, un piccolo appunto: se non ricordo male quando studiai io questo argomento trovai come esempio "I Promessi Sposi". Ebbene, anch'io voglio usare un testo conosciuto da tutti, per cui ho deciso di optare per "Harry Potter e la pietra filosofale*". È la stessa cosa, no? ^^
(*questo topic contiene spoiler su questo libro)
Qualunque romanzo o racconto lungo possiede all'incirca queste caratteristiche:
1) Presentazione della situazione di partenza. All'inizio della storia i personaggi solitamente vivono seguendo una certa routine. L'autore li presenta nel quotidiano, talvolta descrivendo il loro passato, e ci fa entrare nel loro mondo.
Esempio:
Harry Potter è un bambino di quasi 11 anni che vive con gli zii e il cugino a Privet Drive n°4. I suoi parenti lo trattano male, difatti dorme in un ripostiglio e ha gli occhiali rotti tenuti insieme con lo scotch.
2) Rottura dell'equilibrio. Se non esistesse questo punto, tutti i libri di narrativa sarebbero una palla mortale. Anzi, diciamo che non avrebbe nemmeno senso raccontare una storia. L'autore a un certo punto deve far accadere qualcosa ai personaggi principali. Questo evento rompe la loro routine quotidiana e li catapulta in un'avventura. Nei gialli potrebbe trattarsi del ritrovamento di un cadavere, negli horror del gruppo di amici che entra in una casa sperduta e abbandonata, nei romanzi rosa dell'incontro casuale tra due individui di sesso opposto e così via.
Esempio:
Grazie all'arrivo di Hagrid, Harry Potter scopre ciò che i suoi zii gli avevano sempre tenuto nascosto: lui è un mago. I suoi genitori, inoltre, sono stati uccisi da Voldemort, un mago malvagio di cui nessuno osa pronunciare il nome.
Si viene a sapere poi che Harry dovrà frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Si viene a sapere poi che Harry dovrà frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
3) Svolgimento. È la parte più ampia della storia e si riferisce agli avvenimenti causati dalla rottura dell'equilibrio.
Esempio:
Harry Potter si reca con Hagrid a Diagon Alley. Il primo giorno di scuola prende l'Espresso per Hogwarts e conosce varie persone, tra cui Ron e Hermione. Una volta giunto a scuola viene assegnato alla casa di Grifondoro. Frequenta le lezioni, entra a far parte della squadra di Quidditch e riceve il Mantello dell'Invisibilità di suo padre, che gli permette di scoprire che in una zona proibita della scuola un cane a tre teste sorveglia la "pietra filosofale", un oggetto in grado di produrre un elisir di lunga vita. Harry Potter e i suoi amici scoprono che qualcuno vuole rubare la pietra per conto di Voldemort e si convincono che si tratti del professor Piton.
4) Spannung. Questo termine tedesco significa "tensione" e indica appunto il momento cruciale della storia, quello che dovrebbe dare maggior coinvolgimento e impatto emotivo. Talvolta può essercene più di uno.
Esempio:
Per proteggere la pietra filosofale, Harry Potter e i suoi amici superano il cane a tre teste e si ritrovano ad affrontare varie prove. Alla fine solo Harry riesce a recarsi nella stanza finale, dove con sopresa si scopre che il ladro non era Piton, ma il professor Raptor, che mantiene vivo Voldemort nella sua nuca. Harry e Raptor si affrontano e il protagonista perde i sensi.
5) Scioglimento. Indica la fine della storia, che può concludersi o con un ritorno all'equilibrio iniziale o con la creazione di una nuova situazione (tragica o a lieto fine).
Esempio:
Harry Potter si risveglia in infermeria e scopre che Raptor è morto e che la pietra filosofale verrà distrutta. L'anno scolastico finisce e Harry torna dai suoi zii.
Capita spesso che questo schema non venga seguito in ordine cronologico. Ora, io inizialmente vi consiglierei di non fare troppi esperimenti, però sappiate che è diffusissimo il cosiddetto "incipit in medias res", ovvero l'inizio in mezzo alla storia. È quello che può accadere per esempio in un thriller che inizia con una sparatoria: si parte subito dalla rottura dell'equilibrio e solo in seguito si scopre (forse) qual era la situazione iniziale del protagonista.
E giusto per concludere in bellezza, vi lascio con le due nozioni noiose su cui tutti i testi insistono: la trama in ordine cronologico rappresenta la fabula, mentre l'ordine in cui viene raccontata è l'intreccio. Fabula e intreccio possono anche coincidere.
Compito per casa: pensate a un libro che avete letto e provate a classificarlo seguendo lo schema che vi ho dato.
Per non rovinare la sorpresa della lettura agli altri utenti, mettete tutto sotto spoiler indicando sopra il titolo. Esempio:
Twilight
Spoiler:
Alla prossima!
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