Neuroni a Specchio e Focus

[monky]

l'unico giornale che non parla di sciocchezze

[Kaiohshin87]

Io personalmente leggo Newton come rivista scientifica!

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focus mi piace è bello gu-gu-gah!!

[Vegeta ssj2]

Lo trovo interessantissimo, è il mio preferito del suo genere

[Prince GAS Vegeta]

Leggo anche io focus e spesso mi trovo inorridito da alcune falsità che vengono dette tranquillamente senza scrupolo alcuno.
haha, mio fratello poi gli tempesta di domande e gliele pubblicano e gli rispondono pure spesso.

Comunque nel complesso è una buona rivista, molto interessante e diretta.

[Swen]

anche io leggo saltuariamente focus ma la mia attenzione vorrei si spostasse su questi famigerati neuroni a specchio....
Se è vero che il loro utilizzo si ricollega alla capacità umana di socializzare, ora mi spiego il perchè alcuni "fighetti" siano molto narcisisti.....

P.S.: per chi non avesse capito la battuta molto insipida: ricollegate il narcisismo al fatto che si chiamano neuroni a specchio ...... ( pessima....)

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swen, mi dici dove abiti?

[Prince GAS Vegeta]

Guarda ce ne sono così tanti che non saprei dove cominciare....

Uhm, beh, spesso e volentieri gli rispondono in focus domande e risposte, tipo quella dei neri albini gliel'ho suggerita io (dovrebbe essere nell'ultimo)

Poi riguardo ad altre domande, pubblicate nel focus normale, voglio evitare che si risalga al mio cognome per vari motivi, e dunque non ti cito gli articoli dove mio fratello è citato (sia come propositore della domanda, ma non solo )

[Goge]

Sono tanto tanto curioso.

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ma allora ne mandi 1a o nooooooo?
°§°

[Mandos]

focus è comunque una rivista per le "masse" ma ha di positivo di non parlare del perizoma di alessia marcuzzi del pacco di constantino oppure degli amici di maria de filippi... Essendo una rivista che esce mensile con grande quantità di articoli scentifici o meno è logico che ci siano anche moltissime semplificazioni o errori... ma alla fine è una buonissima rivista che fa sorgere curiosità verso argomenti realmente interessanti e quindi fa opera di divulgazione di un minimo di conoscenza...

.. logico che poi se vogliamo realmente sapere qualcosa , partendo dagli articoli di focus, dobbiamo andare a vedere testi piu autoritari e specifici.. anche se magari meno semplici da leggere... l'apprendimento richiede molto...


.. per i neuroni a specchio lasciate che mi informi

[The G]

focus? mai letto...
l'unico giornale che ho letto è stato topolino

no sinceramente questi giotrnali settimanali, quindicinali, mensili o qualunque altra cosa non mi attraggono.....bo....soprattutto quelli tipo dipiù, o altri che fanno cagare, scusate la parola.....mia sorella li legge e poi si offende se la chiamo demente

[Mandos]

.. sta storia dei neuroni a specchio sembra credibile...

dimostrerebbe come mai siamo cosi influenzabili dalle situazioni esterne che vediamo... di come spesso violenza chiami violenza ecc...

in breve se vediamo una "rissa" una parte di noi si sente eccitata e spinta a parteciparvi...

di contrasto qualcuno che sta compiendo buone azioni.. puo farci riflettere farci sentire un po in colpa e riportarci sulla retta via...

questo detto in maniera grezza...

Questo peraltro avallerebbe mie teorie espresse in topic di secoli or sono in cui affermavo che non è detto che la natura dell'uomo sia malvagia ed egoistica... diciamo che l'uomo riflette la società in cui vive... e uno scossone dalle basi potrebbe di "riflesso" fare cambiare le cose... se la malvagità ne chiama altra.. la bontà d'animo fa lo stesso.

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una prima spiegazione:

Spoiler:

ROMA - Piangere davanti a un film d'amore, rabbrividire quando si osservano foto che ritraggono torture e, in una parola, sapersi mettere nei panni degli altri è ci che chiamiamo empatia. Il circuito cerebrale che è alla base del "sentire insieme", costituito dai cosiddetti neuroni specchio, risulta essere inceppato negli autistici. Se n'è accorta la neuroscienziata americana Mirella Dapretto, dell'università di Los Angeles, che ha offerto sulla rivista Nature Neuroscience una spiegazione innovativa del perché i bambini autistici siano chiusi in se stessi e del tutto impermeabili alle manifestazioni emotive altrui.

A scoprire l'esistenza dei neuroni specchio nel 1991, partendo da uno studio sulle scimmie, è stata un'équipe dell'università di Parma. Vittorio Gallese, uno dei suoi membri, oggi è orgoglioso del testimone raccolto dalla collega di Los Angeles. Lui stesso ha illustrato il legame fra la malattia di Rain Man e i neuroni specchio in un capitolo del libro L'enigma dell'autismo, curato da Stefano Mistura e in uscita presso Einaudi. "Durante i primi esperimenti sulle scimmie - spiega - ci accorgemmo che gli stessi neuroni si attivavano sia quando il primate afferrava un oggetto sia quando vedeva uno di noi ricercatori che lo afferrava". Il meccanismo della simulazione che scattava nel cervello della scimmia era determinato da un gruppo di cellule nervose cui venne assegnato il nome di "neuroni specchio".

"All'inizio - prosegue Gallese - pensavamo che la loro attivazione dipendesse dall'osservazione di un movimento altrui. Poi, passando agli studi sull'uomo, abbiamo capito che il meccanismo riguardava anche le emozioni e le sensazioni tattili provate dagli altri. Ci basta percepire un sentimento su un volto o accorgerci che la mano di un altro viene sfiorata per simulare una sensazione corrispondente all'interno del nostro cervello. Sono i neuroni specchio che si attivano, esattamente nelle stesse aree cerebrali di chi vive l'esperienza in prima persona".

Questo meccanismo è comune a tutti gli individui, sia pure con un'intensità che varia da persona a persona. Ma nei dieci bambini autistici studiati da Mirella Dapretto con la tecnica della risonanza magnetica i neuroni specchio si sono mostrati pigri ben oltre i limiti della normalità. "Questo - sostiene la psichiatra americana - potrebbe spiegare il perché del deficit sociale che caratterizza gli autistici. I nostri risultati, insieme a quelli ottenuti in precedenza da altri ricercatori, ci portano a descrivere la malattia come un cattivo funzionamento dei neuroni specchio".

I dieci bambini finiti sotto la lente dei ricercatori avevano delle capacità intellettive molto alte, ma di fronte alle foto che ritraevano volti arrabbiati, impauriti, tristi o depressi non hanno mostrato nessuna reazione di empatia. "La scoperta dei neuroni specchio - conclude Gallese - sta prendendo molte direzioni che all'inizio non ci aspettavamo. La nostra ultima ipotesi è che il meccanismo regoli anche la percezione estetica delle opere d'arte. Emozionarci per un balletto o rabbrividire ascoltando un brano di musica sono probabilmente frutto del meccanismo di simulazione scatenato dai neuroni specchio".

[Jacopo Fazzini]

questa storia è interessante. mi sto documentando meglio perchè gli ultimi numeri di focus me li sono persi e la notizia la so ora.
per fare un commento su focus, direi che mi piace, anzi la apprezzo molto, ma è comunque commerciale, nel senso che deve contenere notizie su un po' di tutto nel suo genere per vendere di più. quindi poco spazio diviso tante notizie = notizie a volte un po' sciapette. comunque è una buonissima rivista.