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Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
la morte arriva per tutti senza eccezioni quindi (almeno per me)è una cosa ke bisogna accettare...e poi quando arriva arriva anke se nn la vogliamo...
alla fine però quello ke mi kiedo io (e nn solo sicuramente anke altri se lo kiedono)è cosa ci aspetta dopo la morte?
Oh triste....
Come sì può stare tranquilli e vivere...sapendo che poi tutto finirà???A cosa varranno le nostre azioni un giorno???Io non vorrei mai morire...
Oh triste....
Come sì può stare tranquilli e vivere...sapendo che poi tutto finirà???A cosa varranno le nostre azioni un giorno???Io non vorrei mai morire...
Già...
Black Tears in your face... You can't escape from me...:spam: -Vengeance-
Bella domanda. Non so. Io credo che dopo ci sia un'altra vità per l'anima ma più di una volta ho avuto dei dubbi. Cerco comunque di non averne e di fissare in testa il mio concetto di altra vita (d'altronde sono Cristiano).
Ma quando li ho, ho paura, molta paura di dover lasciare tutto.
sinceramente nn me ne importa nulla, non mi va di riflettere a lungo su un argomento del genere, perchè per quanto si possa riflettere non arriveremo mai a conclusioni certe. Per ora penso a vivere poi quando morirò forse scoprirò qualcosa
Rendetevi conto di quanto sia assurdo il concetto di immortalità:
La nostra vita è regolata dalla morte, noi viviamo per morire. Senza la morte il mondo sarebbe totalmente privo di senso.
Esempio banale: io -generico- vado a scuola; se fossi immortale, io non andrei a scuola, ma passerei tutta la mia vita in casa, rimandando tutto al futuro.
Futuro che non verrebbe mai, i giorni sarebbero tutti uguali ed esisterebbe un solo tempo: l'indefinito.
Quindi la morte è assolutamente NECESSARIA per vivere.
Come se avessimo un segmento :
(E = nascita; F = morte; V= vita )
V = E___________F
V = E____________...
Quindi l'intensità di V dipende da F; senza F, V mancherebbe di intensità, quindi di senso (sarebbe come percorrere una semiretta per inerzia).
Perdonatemi, perché mi manca la competenza in formule di questo tipo
Per quanto riguarda il post mortem: ovviamente, una volta morti, i vermi ci divoreranno.
È tuttavia sbagliato pensare alla morte come a qualcosa di estremamente doloroso e cattivo (non esiste una parola per esprimere la turba di sensazioni che ci affolla la testolina): per quanto mi riguarda, io non sarò mai esistito.
Quindi morte=droga non è un'equazione totalmente deprecabile: entrambe, per così dire, permettono di "sballarsi" ed entrambe richiedono, finalmente, un compenso troppo alto.
Last edited by Garrincha; 06 December 2006, 17:09.
Una corda scese sinuosa. La afferrai fra gli spruzzi e dal ponte si levò un grido di incoraggiamento, sguaiato e scellerato, il cui fetore era un affronto al cielo.
morire è una parte della vita che ci separa da un mondo e ci porta in un altro ...nn bisogna avere paura della morte e in questo la religionedàun ottimo contributo
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