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Continui a non immedesimarti in persone per cui la vita ha perso ogni valore, le cui giornate sono soltanto ore e ore di interminabile sofferenza. E nient'altro.
Vuoi paragonare la tua vita di sano e pasciuto ragazzo a quella di un malato terminale di Lupus Eritematoso Sistematico?
Beh, fai pure, ma nel malaugurato caso ti succedesse qualcosa di spiacevole, credo cambierai punto di vista.
A me personalmente le parole di Francesca mi hanno fatto cambiare idea, anche io adesso sono dell'avviso che se una persona dovrebbe sofrire atrocci sofferenze, chieda giustamente sollievo da questa ingiusta vita, quindi anche io nei casi di malati terminali sono a favore dell'eutanasia.
saluti
Naples 85
sigpic L'uomo di domani è forgiato dalle battaglie di oggi
Dato che la vita non è stata decisa da chi la vive, che la morte non sia decisa da chi la vive!
Quando abbiamo iniziato a vivere è come se ci fossimo ritrovati gettati giu' in una strada, non si sa da dove, non si sa chi, non si sa perchè, non si sa come, ma dobbiamo percorrerla.
Alla fine, non sappiamo quando, da dove, perchè, come, usciremo da questa strada, soprattutto dove andremo.
Direi che seguendo questo ragionamento, chi vuole avere diritto di vita e di morte su chiunque, che sia pure su sè stesso, è un assassino, e abusa di qualcosa di non suo, che vive ma che non è suo.
Quindi suppongo che tu non prenda antidolorifici, se ti devono strappare un dento lo fa senza anestesia ecc ecc (d'altronde soffrire fa parte della vita e tu non sei un codardo)?
Facci un fischio se ti si dovesse cariare un dente eh
Strano ma hai sparato una cazzata, che bello, ora so che sei umano.
Mi diresti gentilmente dove e perché avrebbe sparato una cazzata?
Io, al contrario, consiglierei di tenere molto presente il post che tu definisci una cazzata, da quelle quattro righe potresti imparare molto.
Il dolore di cui parlavo io era male di vivere, come detto da Montale. (sono colto ) Non si può paragonare il male di vivere al dolore per un dente.
Non capisco. Scusate ma odio i medici o parenti che sottopongono i pazienti a varie terapie come la chemio e radio(per farne un esempio). La terapia di chemio e radio provoca un sacco di effetti collaterali a persone che sono in via di guarigione figuriamci cosa può provocare a un paziente terminale. La vita non dipende dagli altri, perchè decidere sulle sorti di qualcun'altro. Se la persona in questione con tumore o che è attaccato ad una macchina vuole farla finita credo sia giusto rispettare la sua decisione perchè è meglio morire che continuare a vivere soffrendo in modo atroce ed essere incapaci di reagire.
Vale92, continui a non afferrare il concetto. Magari se avrà voglia te lo spiegherà lui stesso.
Btw, favorevole se il paziente è d'accordo.
Del resto, possiamo decidere liberamente di "non rianimare" in caso di pericolo di morte, perché non possiamo decidere di staccare la spina?
Quando abbiamo iniziato a vivere è come se ci fossimo ritrovati gettati giu' in una strada, non si sa da dove, non si sa chi, non si sa perchè, non si sa come, ma dobbiamo percorrerla.
A parte che non si capisce perché dovremmo percorrerla, se della vita non sappiamo niente come fai a stabilire che dobbiamo viverla?
Certo, l'impulso a vivere è una parte fondamentale dell'essere umano, così come l'impulso di fuggire al dolore.
Mi pare quindi che siano giustificati entrambi gli atteggiamenti.
E comunque so benissimo chi devo ringraziare perché vivo, e sono 2 persone che conosco benissimo
Direi che seguendo questo ragionamento, chi vuole avere diritto di vita e di morte su chiunque, che sia pure su sè stesso, è un assassino, e abusa di qualcosa di non suo, che vive ma che non è suo.
Abusiamo di tante cose, delle piante, degli animali, della pazienza altrui, dell'amore dei nostri cari, dell'amicizia dei nostri amici.
La vita è abuso, non vedo perché mai la morte non dovrebbe esserlo.
L'abuso nella nostra società è tollerato fintanto che non arreca danno agli altri, e disporre della propria vita in casi come l'eutanasia non lo è proprio (anzi, a me arreca più danno pagare con le tasse le spese mediche dei malati terminali).
Il dolore di cui parlavo io era male di vivere, come detto da Montale. (sono colto ) Non si può paragonare il male di vivere al dolore per un dente.
Guarda che non stiamo parlando di una persona depressa.
"spesso il male di vivere ho incontrato, voglio morire, datemi un'iniezione letale".
Ma lol, secondo me non hai idea di cosa voglia dire un certo tipo di sofferenza, sia essa psicologica che fisica, e quando sei costretto a sopportarla non vedi l'ora di uscirne (altro che coraggio o codardia!).
Un'operazione dentale senza anestesia (o meglio con un'anestesia leggerissima) forse ti darebbe un'idea della portata di ciò che sembri ignorare.
ma sec me se 1 vuole uccidersi ed è in 1 kndizione d vita invalida x tt la vita,può anke farlo.(a voi piacerebbe vivere senza gambe,kn 1 buco nella trakea x respirare e 1 computer x parlare?,a me no)
vuol dire che se uno è invalido per sempre e per vivere deve stare attaccato ad una macchina 24 h su 24 e 7 giorni su 7,al suo posto io chiederei l'etanasia.
La chemioterapia non è una tortura barbarica a cui i dottori sottopongono i propri pazienti perché sono sadici, è l'unico modo che abbiamo per curare il cancro.
Purtroppo che essa comporti effetti collaterali è un triste dato di fatto, ma credo che tu stia confondendo una cura, come la chemio, con una richiesta di morte, che è l'eutanasia.
Sono due cose assolutamente opposte.
Scopo della cura = vita
Scopo dell'eutanasia = morte.
Penso volesse dire che una cura del genere su un malato terminale è inutile e sarebbe meglio l'eutanasia. Spero di aver interpretato bene
ma sec me se 1 vuole uccidersi ed è in 1 kndizione d vita invalida x tt la vita,può anke farlo.(a voi piacerebbe vivere senza gambe,kn 1 buco nella trakea x respirare e 1 computer x parlare?,a me no)
Per quello che ho pottuto capire dal tuo post sei a favore dell'eutanasia.
Quindi concordi che l'eutanasia sia giusta in alcuni casi, come i malati terminali
saluti
Quindi in questo forum lasci una prova che se sarai malata terminale vuoi ke ti eutanasizzi? (che verbi ) Tranquilla vengo lì io e ti faccio il favore skerzi ad partem, seppoi uno si disfa della vita, e seguendo il tuo punto di vista dopo la morte non c'è niente, tanto meglio ancora!!!!! Se non c'è niente perlomeno bisogna rimanere attacati a quel poko di vita che rimane, perche, sempre seguendo il tuo ragionamento, poi nn ci sarà manco più quello!
Vale mi dispiace dirtelo ma il modo in cui ragioni lo trovo come minimo infantile, ma sopratutto non lo posso assolutamente condividere.
Prima pretendi di voler giudicare i malati terminali senza avere alcuna esperienza del genere, poi spacci per altruismo quello che é solo emerito egoismo infine mi fai gli stessi patetici discorsi del Papa sulla presunta "conservazione della vita".
Io purtroppo ho avuto mio cugino che é morto di leucemia, l'ho avuto come vicino di casa per 5 anni e tu non hai la minima idea di come quelle malattie ti consumino, di come ti tolgano poco a poco tutte le speranze e guarda che qualche giorno prima mio cugino (che specifico aveva solo 8 anni quando é morto) lo aveva capito benissimo che per lui la vita finiva lì e per non soffrire più voleva buttarsi giù dal balcone, ma tu che ne sai? Come puoi pretendere di giudicare? Ma fatti un favore e stai zitta (zitto) che quello che dici lo considero altamente offensivo.
Chi si accanisce per conservare in vita i malati lo fà solo e soltanto per se stesso, per non doversene distaccare, o forse per evitare di mettere in discussione determinati ideali, l'istinto di sopravivenza é forte ed é presente in ognuno di noi ma quando ci porta a sopraffare una persona che é condannata ad una lunga agonia allora diventa solo volontà di dominio e come tale non può fare altro che ripugnarmi.
La vita ha un termine naturale, la morte. Accettare questo porta a spendere ogni attimo della propria vita e a non dare niente per scontato, ma sopratutto porta a capire che in determinate circostanze lottare non ha senso, e l'unico risultato che si ottiene é una lunga agonia, e questo per quanto riguarda noi stessi, per quanto riguarda gli altri entra in gioco anche il libero arbitrio, in parole povere io della mia vita faccio ciò che voglio finché non danneggio altri.
Non vedo cosa ci sia di "inumano" in questo...io non posso imporre niente a un altra persona scelte morali simili come fà la Chiesa da anni a questa parte, non posso giudicare una situazione che non conosco e non posso conoscere come fà puntualmente quel ignorante di Ratzinger e come stai facendo tu, tra l'altro mi irrita questo tuo atteggiamento saccente nei confronti di Francesca quando Francesca essendo figlia di una dottoressa ne capisce senza dubbio più di te e me.
Ps Complimenti a Super Perfect Cell, é il primo tread serio che fà in cui non parla del fascio
nn saprei cosa dire, d'altra parte sono situazioni molto delicate, ma se un uomo, è parallizato, nn sta bene, continua a soffrire e decide di morire almeno la aiuterrebe a nn penare più..
Noooooooooooooooooooooooooooooo glielo hai ricordatooooooo.....
Tra l'altro senza offesa eh, ma questo sondaggio é fatto un pò alla 'azzo di cane, la prima definizione é completamente insensata, chiaramente l'eutanasia si applica solo in casi estremi e solo se la persona é consenziente, ci manca solo che ammazziamo gente che vuole vivere...
"Non sarai mai un vero uomo fino a che non conoscerai la via del guerriero..."
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