Siete favorevoli all'abolizione della legge Scelba?

[†Evil Darkness†]

Prendo spunto da una discussione interessante letta su Politica Online:

http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=344046

E' giusto mantenere un "reato" di apologia in una Repubblica democratica?
Parliamo della stessa Democrazia che sancisce "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" (art. 21).

Non si tratta, piuttosto, di une legge anacronistica, anti-democratica, frutto di un determinato periodo storico, da abolire per rendere effettiva la vera democrazia politica?

A voi la parola.

p.s: per chi non sapesse a cosa mi riferisco vedere quì:

Spoiler:

XII

È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.

e la cosiddetta "legge Scelba": http://www.uonna.it/legge-scelba.htm

[Lorenzo GOV]

Sono per il diritto di parola e d'espressione sempre e comunque.
Dobbiamo essere disposti a correre il rischio di eventuali estremizzazioni idealistiche (come il fascismo), ma è fondamentale per preservare almeno un' immagine di Democrazia, concedere a chiunque la possibilità di esternare i propri principi.

[Majin Broly]

Non credo si possa cancellare ciò che quel termine evoca nella memoria della maggior parte degli italiani. Onestamente credo che un partito che dovrebbe rendere conto di una simile eredità non avrebbe neppure motivo di esistere, data l'insussistenza di consensi che raccoglierebbe. Infatti i revisionisti e i nostalgici sono un esigua minoranza, se paragonata alle sommosse e alle contestazioni che accompagnerebbero la resurrezione di un tale partito. Sarebbe come tentare di riallestire un partito nazista in germania.
Anche con tutte le buone intenzioni di questo mondo, l'eredità si paga.

[Majin Broly]

Avendo portato ad una dittatura, sì, il fascismo, nella sua storica espressione del ventennio, è stato antidemocratico.
Comunque c'è da dire che le minacce antidemocratiche le abbiamo tranquillamente e le mandiamo al governo ancora oggi.
Va anche palesato che il fascismo, in un immaginario collettivo poco colto, è spesso visto come xenofobia, violenza, chiusura mentale. Questa sua immagine (realista, ma anche superficiale) potrebbe spingere una fetta estremista della popolazione su posizioni anche più estreme di quelle del reale fascismo. Poi, a mio avviso, il fascismo è, oggi, un movimento anacronistico. Le sue politiche estere ed interne non sarebbero attuali, nel contesto di un'italia europea. E' una forza politica che ha fatto il suo corso, un po' come la democrazia cristiana in fondo.

[†Evil Darkness†]

Non credo si possa cancellare ciò che quel termine evoca nella memoria della maggior parte degli italiani. Onestamente credo che un partito che dovrebbe rendere conto di una simile eredità non avrebbe neppure motivo di esistere, data l'insussistenza di consensi che raccoglierebbe. Infatti i revisionisti e i nostalgici sono un esigua minoranza, se paragonata alle sommosse e alle contestazioni che accompagnerebbero la resurrezione di un tale partito. Sarebbe come tentare di riallestire un partito nazista in germania.
Anche con tutte le buone intenzioni di questo mondo, l'eredità si paga.

Siamo così sicuri che la maggior parte degli italiani, l'italiano medio intendo, sia radicalmente antifascista?
Io penso che se i mezzi di educazione ed i mass media non fossero in mano all'oligarchia della resistenza antifascista, si potrebbe diffondere in modo molto più semplice la Verità, la fattispecie dei fatti storici volutamente storpiati e stravolti dai vincitori.
Quindi, un partito che si presupponga Fascista, dovrebbe per prima cosa attuare un impegno culturale teso a portare alla conoscenza di tutti il suo patrimonio e la sua storia, che è la storia di un intero popolo e Nazione del XX secolo.

[Majin Broly]

Sii realista. Nessuno riuscirà mai a riabilitare di fronte al grande pubblico il nome del fascismo. Se davvero qualcosa va riconsiderato, succederà su larga scala solo quando il fascismo sarà così lontano del tempo da essere praticamente improponibile, un po' come accadde per la riabilitazione del dominio arabo sulla penisola iberica.
Poi, come ti ho già detto, concordo con te che in questo momento in italia un eventuale fascismo rappresenterebbe una debola minaccia antidemocratica rispetto a quella presente. Almeno mussolini non ti prendeva per cretino e lo diceva chiaro e tondo che a governare era lui e solo lui.

[†Evil Darkness†]

Carissimo Majn Broly,

come può un'ideologia essere improponibile? Mi spiego meglio.
Prima accennavi all'anacronismo del Fascismo, ma essendo esso un movimento pragmatista, è logico che le politiche che il Fascismo attua variano e si adeguano al passo dei tempi e dei popoli. Quello che non cambia è la sua essenza, ovvero il suo Weltshaung, che è il progetto politico.
Il progetto ideologico del Fascismo è inattuabile? Contempla l'antidemocraticità (da una sua accurata analisi non direi)? O furono piuttosto le contingenze storiche a determinare la dittatura?

Ecco le domande che bisogna porsi.

[Majin Broly]

Resta il fatto che, nell'immaginario collettivo, esso è sinonimo di dittatura. Ernesto Guevara fu sotto certi aspetti un carnefice, eppure il suo volto è simbolo oggi di ideali di libertà e rivoluzione. Allo stesso modo il termine fascismo incarna, a torto o a ragione, un'idea di oppressione che oggi non puoi sradicare dalla mente della massa. Non è l'idea in sè ad essere sporca, ma il nome che porta, e quello, nell'italia di oggi, non lo puoi lavare.

[ghonnen]

Resta il fatto che, nell'immaginario collettivo, esso è sinonimo di dittatura. Ernesto Guevara fu sotto certi aspetti un carnefice, eppure il suo volto è simbolo oggi di ideali di libertà e rivoluzione. Allo stesso modo il termine fascismo incarna, a torto o a ragione, un'idea di oppressione che oggi non puoi sradicare dalla mente della massa. Non è l'idea in sè ad essere sporca, ma il nome che porta, e quello, nell'italia di oggi, non lo puoi lavare.

Dipende dal luogo nel quale si porta...
La differenza, sta’, che nel luogo in cui il ''Che'' ha operato, è visto alla pari di Hittler(e parlo del collettivo generale) ma qua, dove lui non è mai stato, e nessuno ha provato la sua ''limitata'' carneficina, lo si può considerare un simbolo positivo…

Ovvio che qua, dove si è stati governati da Mussolini, la gente veda nel suo di volto il ‘’male’’ e il ''bene'' nel Che…

[Hartigan]

No. Anche se sono di destra, è facile che, in un tempo futuro, possa presentarsi la prospettiva di una dittatura. Basta minchiate