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Destino: Ci credete?

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  • #16
    Originariamente Scritto da sentinel Visualizza Messaggio
    Concetti come Destino o Fato sono privi di significato. Il tempo non è un Hard Disk , con sopra registrati gli eventi. Una cosa accade, punto. Non c'è da dire, "posso scegliere". E' successo quello, e basta, come se dicessi che scegliendo il té, invece del latte la mattina sia il Destino a volerlo.

    Non è che il futuro è libero o no. Se una cosa accade, fine della storia. Se non accade, idem.

    Il libero arbitrio non esiste. Se esistesse veramente, potremmo scegliere qualsiasi cosa, ma ovviamente non possiamo, per limiti fisici, economici o sociali. Il vero libero arbitrio sarebbe ad esempio, di scegliere di volare senza mezzi artificiali, ma non avendo noi le ali, non possiamo farlo. La libertà totale, assoluta, non esiste.


    Beh, non credo però sia proprio così. Con libero arbitrio non si intende certo il poter eludere le leggi della fisica. "Libero arbitrio" significa poter autonomamente e consapevolmente prendere una decisione, cosa che però è molto lontana dalla libertà assoluta naturalmente. Essa quindi non esiste, ma non è detto che per questo anche il libero arbitrio non debba esistere.

    comunque, ritornando al discorso, non vedo perchè qualcuno dovrebbe prendersi la briga di determinare ogni singolo atto di ogni singolo elemento dell' universo. Non siamo così importanti.
    Last edited by fighter_of_steel; 30 September 2008, 21:29.
    -
    sigpic
    -
    § - sometimes I feel like an echo in the wind, Who' s never coming back again - §

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    • #17
      Io credo perennemente nel giusto mezzo.
      Ovvero: noi siamo fondamentalmente liberi, non esiste nessuna vita preimpostata, sullo stile del mito di Er di Platone, nè è prerogativa di qualche "enitità" superiore decidere del nostro futuro. Penso tuttavia che molto dipende anche da condizioni iniziali più o meno favorevoli: cioè, noi siamo artefici del nostro destino (homo faber suae fortunae), ma ci sono casualità contingenti che comunque possono limitare la libertà.
      Es. banale: un nero d'Africa non avrà le stesse possibilità di un bianco d'America. Possiamo dire che la sua libertà rientrerà nei limiti delle sue possibilità.

      Inoltre sono fermamente convinto che credere o meno in un destino sia influenzato molto dall'essere o meno credenti.

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      • #18
        Il destino non esiste, ognuno si costruisce il suo futuro con le proprie mani. Il destino è una specie di capro espiatorio per tutte le cazzate che si fanno, o per le morti che avvengono per caso. Per citare un grande uomo:

        "Gli uomini ammucchiano tutti gli errori di una vita e creano il mostro chiamato destino"

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        • #19
          Quisque Artifex Fortunae Suae
          C'era arrivato qualche intelligentone qualche anno fa. Non faccio altro che:
          Originariamente Scritto da Latini
          Quisque Artifex Fortuae Suae
          Quoto

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          • #20
            Gli anime sono i primi a smentire la storia del destino, pur essendo i primi a metterla in gioco. E' pur vero che negli anime i personaggi che si ribellano al "destino" sono i migliori però comunque ciò dimostra che esso è qualcosa a cui si fa riferimento quando non ci si può aggrappare a niente; "era arrivata la sua ora" non dovrebbe significare che non c'era più speranza ma che il caso ha voluto che quella persona specificatamente, a causa di qualcosa finisse per morire.

            Insomma, il destino per me non esiste, si chiama tutto causa da cui ne scaturisce il caso.
            Destino : Vita = Causa : Caso

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            • #21
              Ineluttabile forza alla quale non si può nemmeno pensare di sottrarsi. Esistono, però, a mio avviso, isolatissime eccezioni. Ogni tanto, fanno la loro comparsa individui particolari, i quali, guidati da un inverosimile talento o da un'incrollabile motivazione (che, a ben vedere, potrebbero benissimo non essere coinvolti in una contrapposizione erroneamente antitetica), sono capaci di approcciare il diabolico sovrano con uno sguardo colmo di "radicatissimo forte sentire" (definizione messa lì per fornire un'indicazione di massima in merito alla concezione del sottoscritto; l'elevatissima difficoltà nell'elargire una simile precisazione, dovrebbe far riflettere in merito a quella che è, realisticamente, operazione infinitamente più ardua di quanto un comune ipotalamo possa percepire). Figure del genere, sono state etichettate nelle maniere più disparate. Solo per fare un esempio, che possa consentire di, quantomeno, intuire la portata del discorso che si sta cercando di portare avanti, il respiro eufemisticamente ampio che lo caratterizza, nel corso della seconda metà del II° sec a.C., comparvero a Roma i primi esemplari di "homo novus" (non conoscendo, negli imprescindibili dettagli, il vissuto di personalità del calibro di Gaio Mario, eseguo la venefica equazione). Con ogni probabilità, antecedentemente ad un simile scenario, ne comparvero altri che operarono in questa direzione. Nel corso dei secoli, genii di un calibro tale da non poterci neppure permettere di farne menzione, sono stati inesorabilmente piegati dall'oscura forza; la candida, sublime ammissione di una personale sconfitta, presumibilmente insanabile ferita nella landa dell'orgoglio di figure così preponderanti, tuttavia, ne rafforza la statura e la fascinazione (oltre a far comprendere una volta di più, semmai ve ne fosse ancora bisogno, l'entità alla quale ci si sta rapportando).
              Detto questo, non tralascio una doverosa precisazione a quanto compare alla terza riga di questo post. Quando parlo di inverosimile, personalmente, vi associo, seppur in linea assolutamente teorica (e non potrebbe essere altrimenti ), un riferimento ad un qualcosa di autoindotto, una forza che, in "condizioni normali", non potrebbe risiedere in quel corpo. La personale discrezione nell'individuare opposte motivazioni ad un simile fenomeno, altro non è che il casus belli di un confronto e di una bibliografia pluricentenarie.
              sigpic

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              • #22
                Manco morto crederei al destino. Ognuno di noi può cambiarlo.

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                • #23
                  Il destino non esiste ognuno se lo crea facenda una scelta o un'altra.

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                  • #24
                    Bella domanda.
                    Volevo, tempo fa, aprire anche io un topic simile ma ho valutato l'argomento un po' impegnativo per gli utenti del forum di dba.

                    L'uomo dopotutto può scegliere ben poco della sua vita: diciamo pure che tutte le cose più importanti sono al di fuori della nostra volontà.
                    Cose come quando nascere, dove nascere, da chi nascere, se nascere; anche il fatto di interrompere la nostra vita prima o poi, l'ineluttabile morte, è una forma di destino, non trovate?
                    Ma anche andando da qualcosa di più semplice.
                    Non scegliamo noi quando e se avere una malattia; la nostra vita in genere è costraddistinta da episodi per i quali noi possiamo fare ben poco.
                    Solo ci sembra che, almeno negli elementi più piccoli, la nostra volontà sia predominante: come se fossimo noi a decidere di usare il pc ad esempio, di leggere questo stesso posts, secondo nostre precise volontà.
                    Dovremmo chiederci invece: se molti eventi, i principali peraltro, della nostra vita non sono in nostro controllo, come possono esserlo invece le azioni "meno" importanti?
                    HANNO DETTO:
                    cioè dopo essere stato tutto il giorno che sono fuori per lavoro torno a casa stressato.. e mi tocca leggere 11 pagine di minchiate su questo thread.. solo perche swen è pazzo....

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                    • #25
                      Originariamente Scritto da Swen Visualizza Messaggio
                      Bella domanda.
                      Volevo, tempo fa, aprire anche io un topic simile ma ho valutato l'argomento un po' impegnativo per gli utenti del forum di dba.

                      L'uomo dopotutto può scegliere ben poco della sua vita: diciamo pure che tutte le cose più importanti sono al di fuori della nostra volontà.
                      Cose come quando nascere, dove nascere, da chi nascere, se nascere; anche il fatto di interrompere la nostra vita prima o poi, l'ineluttabile morte, è una forma di destino, non trovate?
                      Ma anche andando da qualcosa di più semplice.
                      Non scegliamo noi quando e se avere una malattia; la nostra vita in genere è costraddistinta da episodi per i quali noi possiamo fare ben poco.
                      Solo ci sembra che, almeno negli elementi più piccoli, la nostra volontà sia predominante: come se fossimo noi a decidere di usare il pc ad esempio, di leggere questo stesso posts, secondo nostre precise volontà.
                      Dovremmo chiederci invece: se molti eventi, i principali peraltro, della nostra vita non sono in nostro controllo, come possono esserlo invece le azioni "meno" importanti?
                      Il fatto che non siano sotto il nostro controllo non vuol dire però che vengano controllate da qualcosa o qualcun altro
                      -
                      sigpic
                      -
                      § - sometimes I feel like an echo in the wind, Who' s never coming back again - §

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                      • #26
                        No, non mi piace l'idea di essere costretto a fare qualcosa, preferisco essere io l'artefice del mio destino.
                        Embrace your dreams, and...whatever happens, protect your honour...of SOLDIER!
                        [Zack Fair, Crisis Core: Final Fantasy VII]

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                        • #27
                          Originariamente Scritto da Swen Visualizza Messaggio
                          ho valutato l'argomento un po' impegnativo per gli utenti del forum di dba.
                          Sei un prof? noi non siamo mica scemi.

                          Non credo al destino, se fare una scelta o un'altra dipende da me, potete dire che è stato il destino a farmela fare ma a questo punto qualsiasi scelta farei sarà scelta dal destino e lui avrà sempre ragione, per me il destino è una cosa inventata, la vita va avanti come uno vuole e non c'è nessuna cosa che ci dice come fare e nessuno sapeva già quello che io avessi fatto, l'uomo non sa più cosa inventarsi. Se le nostre azioni sono state già decise, allora noi che viviamo a fare?

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                          • #28
                            Si,credo nel destino D:
                            DragonBallEvolution: 10th April 2009
                            We are waiting!!!
                            |:

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                            • #29
                              che cazzo è?
                              sigpic

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                              • #30
                                Originariamente Scritto da Swen Visualizza Messaggio
                                Dovremmo chiederci invece: se molti eventi, i principali peraltro, della nostra vita non sono in nostro controllo, come possono esserlo invece le azioni "meno" importanti?
                                Chi ci dice che quelle sono meno importanti?
                                Chi ci dice che anche quelle cose che tu definisci meno importanti non siano anch'esse frutto della "necessità"?
                                D'altra parte, per la prima, la distinzione è relativamnete umana, per la seconda, non è in fondo la necessità di divertirsi, svagarsi a "costringerci" ad accendere il PC?

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