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  • #46
    Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza Messaggio
    Ti piacerebbe, ma una testata nucleare è composta anche da una media quantità di Uranio 235 che impiega 710 milioni di anni a decadere al 50%.
    Con le armi che abbiamo a disposizione attualmente si verrebbe a creare un "inverno nucleare" che cancellerebbe ogni vita animale vegetale dalla faccia del pianeta, rendendolo un deserto inabitabile.

    Parti estratte da Wikipedia :

    Con Inverno nucleare o atomico si intende il periodo successivo ad una ipotetica guerra termonucleare di estensione mondiale tra superpotenze, come la Russia e gli Stati Uniti, paesi cioè, in possesso di un arsenale di armamenti atomici dal potenziale distruttivo su scala globale.
    Le particelle di materia carbonizzata, le polveri radioattive e qualsiasi altra sostanza in grado di alzarsi nell'aria, andrebbe a costituire, grazie ai venti, uno scudo impermeabile ai raggi solari che farebbe precipitare le temperature nell'atmosfera. La combinazione tra le basse temperature, la continua oscurità e le radiazioni dovute alle esplosioni atomiche produrrebbero sconvolgimenti climatici tali da compromettere la vita delle specie animali e vegetali e provocare effetti devastanti anche sullo strato di ozono.
    La sopravvivenza sulla superficie sarebbe poi impossibile a causa delle scarse piogge e comunque della lenta precipitazione di polvere radiottiva che dovrebbe completarsi non oltre i 10 anni.

    Non sto escludendo al 100% una rinascita, ma è ovvio definirla una distruzione totale del pianeta, che ritornerebbe ad un aspetto simile a quello primordiale, con l'unico vantaggio dei mari già presenti, se di vita ancora ce ne sarà in essi.
    Se poi aggiungiamo anche il disastro all'ozono che farà aumentare la temperatura in maniera drastica, e le poche pioggie, dovremo aspettare forse 1 miliardo o 2 di anni, prima di vedere un accenno di vegetazione e addirittura qualche forma di vita.
    Circa 65 milioni di anni fa successe quello che oggi si può definire un inverno nucleare, con la differenza che invece di bombe a piombare sulla Terra fu un asteroide di almeno 10 km di diametro, che generò una potenza pari a 190000 gigaton.
    Per una veloce comparazione, la più devastante testata atomica mai fatta esplodere finora, lo Zar, aveva una potenza di un ventesimo di gigaton, più precisamente di "appena" 57 megaton (un gigaton=1000 megaton).

    Maggiori informazioni le trovi sulla Wiki:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Cratere_di_Chicxulub

    Perciò,se dopo un cataclisma simile la vita si è quasi subito rigenerata, non vedo perchè non dovrebbe farlo dopo una guerra atomica.
    Last edited by Zack Fair; 08 October 2008, 16:12.

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    • #47
      Dobbiamo sperare nelle Dee Galline.

      Scherzi a parte, da buon ignorantone credo che il mondo finirà molto presto con la fine delle risorse, con l'inflazione, e con tutti i vari problemi politici, economici, e sociali che ci circondano, il nostro stato sarà il primo a fare una brutta fine.
      sigpic

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      • #48
        Originariamente Scritto da Zack Fair Visualizza Messaggio
        Circa 65 milioni di anni fa successe quello che oggi si può definire un inverno nucleare, con la differenza che invece di bombe a piombare sulla Terra fu un asteroide di almeno 10 km di diametro, che generò una potenza pari a 190000 gigaton.
        Per una veloce comparazione, la più devastante testata atomica mai fatta esplodere finora, lo Zar, aveva una potenza di un ventesimo di gigaton, più precisamente di "appena" 57 megaton (un gigaton=1000 megaton).

        Maggiori informazioni le trovi sulla Wiki:
        http://it.wikipedia.org/wiki/Cratere_di_Chicxulub

        Perciò,se dopo un cataclisma simile la vita si è quasi subito rigenerata, non vedo perchè non dovrebbe farlo dopo una guerra atomica.
        Un meterotite non porta tonnellate di polveri radioattive, non avvelena i fiumi ne il terreno.
        Infatti nel periodo in cui il cielo rimase oscurato sopravvissero solo i mammiferi più piccoli, da cui noi poi discendiamo.
        Quì si sta parlando di distruzione totale e assoluta.

        Elusys

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        • #49
          Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza Messaggio
          Un meterotite non porta tonnellate di polveri radioattive, non avvelena i fiumi ne il terreno.
          Infatti nel periodo in cui il cielo rimase oscurato sopravvissero solo i mammiferi più piccoli, da cui noi poi discendiamo.
          Quì si sta parlando di distruzione totale e assoluta.
          Tu stesso hai quotato Wikipedia:

          La sopravvivenza sulla superficie sarebbe poi impossibile a causa delle scarse piogge e comunque della lenta precipitazione di polvere radiottiva che dovrebbe completarsi non oltre i 10 anni.
          Comunque, sempre citando la Wiki, ecco cosa ho trovato:

          La 'radioattività': parallelamente al lampo, si verifica anche un fortissimo irraggiamento radioattivo, soprattutto di raggi gamma: il limite di sopravvivenza per irraggiamento radioattivo diretto da esplosione nucleare varia da 500-700 metri per una bomba A di media potenza a 5,5 Km per le bombe H più potenti. Dopo l'esplosione la materia coinvolta nello scoppio, che è stata resa radioattiva dalle reazioni nucleari e scagliata o risucchiata in aria, inizia a ricadere (fallout nucleare) creando una zona di forte radioattività centrata nel punto dell'esplosione: questa radioattività va attenuandosi col tempo, ma può permanere a livelli pericolosi per decenni, rendendo la zona inabitabile.
          Decenni, non migliaia di anni.

          Sono convinto che la vita sopraviverebbe lo stesso, radiazioni o meno.
          Non credo proprio che la razza umana sia capace di compiere un terracidio.

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          • #50
            Originariamente Scritto da Zack Fair Visualizza Messaggio
            Decenni, non migliaia di anni.
            Si decenni solo perchè la polvere e quindi le radiazioni che sono volate in aria ricadano sulla superficie, ma ti ricordo nuovamente che l'uranio impiega 710 milioni di anni a decadere al 50%.
            Aree di Chernobyl sono ancora inavvicinabili per l'uomo, pena la morte.
            Ed è esploso solo un reattore, nel mondo ci sono più di 250.000 testate nucleari, la terrà rimarrà ovvio, ma è sopra che non ci sarà più nulla XD

            Elusys

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            • #51
              Originariamente Scritto da Alessandro330 Visualizza Messaggio
              Si decenni solo perchè la polvere e quindi le radiazioni che sono volate in aria ricadano sulla superficie, ma ti ricordo nuovamente che l'uranio impiega 710 milioni di anni a decadere al 50%.
              Aree di Chernobyl sono ancora inavvicinabili per l'uomo, pena la morte.
              Ed è esploso solo un reattore, nel mondo ci sono più di 250.000 testate nucleari, la terrà rimarrà ovvio, ma è sopra che non ci sarà più nulla XD
              Boh, ti pare che qualche animale che vive negli abissi o qualche lucertola sottoterra non riesca a sopravvivere? XD
              O magari le formiche?
              Quelle sì che per ammazzarle tutte ci vorrebbe un'esplosione del nucleo


              Ma poi i picnic non sarebbero più gli stessi .__.

              Comment


              • #52
                Originariamente Scritto da Zack Fair Visualizza Messaggio
                Boh, ti pare che qualche animale che vive negli abissi o qualche lucertola sottoterra non riesca a sopravvivere? XD
                O magari le formiche?
                Quelle sì che per ammazzarle tutte ci vorrebbe un'esplosione del nucleo


                Ma poi i picnic non sarebbero più gli stessi .__.
                Se morissero solo le formiche e non noi sarebbe però cosa gradita

                Elusys

                Comment


                • #53
                  La catena alimentare si spzzerebe e moriremmo lo stesso molto probabilmante.
                  Non te lo so dire con certezza ma molto probabilmente è così.

                  Comment


                  • #54
                    Non possiamo estinguere la vita. Organismi termofili estremi, batteri totalmente immuni alle radiazioni, persino gli scarafaggi, sono tutti esseri di cui, a tutt'oggi, pur scatenando un'inferno tale da cancellarci, non riusciremmo a liberarci. Considerato poi l'aspettativa futura dell'esistenza del pianeta, per impedire un nuovo sbarco sulla terra di forme di vita dovremmo spararci addosso queste testate atomiche circa 3-400 milioni di anni prima della metamorfosi del sole in gigante rossa. Comunque difficilmente, anche nel caso di una guerra atomica, verrebbero scatenate tutte queste forze. Un conflitto nucleare terminerebbe dopo poche bombe rispetto a tutte quelle possedute. Avremmo danni enormi, incalcolabili, ma con le atomiche non riusciremmo comunque ad estinguerci da soli, semplicemente perchè ci fermeremmo prima di riuscirci. Siamo molti, e dislocati su tutta la superficie del pianeta. Inoltre, anche nei casi più estremi, alcuni uomini sono dotati di rifugi e provviste tali da permettere per anni la sopravvivenza. Una guerra tomica mi preoccupa per la mia persona, ma di certo non per la sopravvivenza della specie. Neppure l'ambiente può spazzarci via. Siamo ormai totalmente adattabili grazie alla tecnologia. Qualsiasia tempesta, radiazione o terremoto che possa falciare miriadi di umani non avverebbe mai così velocemente da impedire agli ultimi a venirne in teoria colpiti di salvarsi in qualche maniera. Serve un cataclisma di propozioni incalcolabili per cancellarci dal pianeta. Un meteorite nell'ordine delle centinaia di km di diametro potrebbe farcela (e comunque non distruggerebbe la vita, abbiamo già subito in passato impatti di questo tipo e la vita è sempre sopravvisuta), dato che questo tipo di impatto rivolta letteralmente la crosta terrestre, ma un impatto simile è decisamente difficile da pensare in date "vicine", dato che oggetti di queste dimensioni non sono al momento conosciuti, e che difficilemente non lo sarebbero, visto che, nelle fascie a noi più vicine, gli oggetti più imponenti non superano i 100 km. Vorrei però rettificare le probabilità di impatto citate prima. Noi siamo in grado di prevedere con estrema difficoltà le orbite dei corpi a noi conosciuti. man mano che un asteroide a noi noto si avvicina i calcoli vanno rieffettuati e rettificati, dunque, se un anno un meteroite ci sfiora nel 2036, l'anno dopo potrebbe colpirci nel 2035, oppure passarci lontano milioni di chilometri. E questo, ripeto, solo per gli oggetti che conosciamo. Un asteroide non classificato potrebbe spuntare fuori a pochi mesi dall'impatto, lasciandoci praticamente nessuna via di scampo. Fortunatamente gli asteroidi sono piuttosto facili da catalogare, e conosciamo quasi tutti i corpi per noi potenzialmente letali. Discorso diverso per le comete, provienti dalla fascia di kuiper e dalla nube di oort. Di questi oggetti non sappiamo veramente nulla. Potremmo vederceli sulla testa senza che nessuno scienziato se ne fosse accorto. Tuttavia, a causa dei movimenti studiati, sappiamo che simili eventi sono ciclici e, per ora, piuttosto improbabili (ci sono insomma più possibilità di uccidersi accidentalmente con lo spazzolino mentre ci si lava i denti), resta il fatto che, nella remota eventualità, non potremmo farci veramente nulla. Per come siamo messi adesso, avremmo poche sperane di salvarci anche solo da uno degli asteroidi che conosciamo, persino se sapessimo con certezza che l'impatto avverrà tra 50 anni. Non abbiamo alcuna difesa certa contro simili cataclismi. Tuttavia nessuno di questi asteroidi sarebbero capaci di estinguerci. Non saremmo capaci di evitare l'impatto, ma ci sarebbe tempo per salvare una fetta di umanita, senza contare che comunque, esseri umani fuori da eventuali rifugi potrebbero comunque salvarsi. Ce l'hanno fatta dei minuscoli roditori, qualche uomo sarà così fortunato da salvarsi per caso. Questo sempre che l'oggetto che si schianta a terra non sia oltre il doppio di quello che ha estinto i dinosauri. A quel punto sarebbe davvero questione di fortuna anche in un rifugio apposito.

                    In conclusione, non credo che l'uomo possa estinguere se stesso, tuttavia, essendo un nulla rispetto al cosmo, se un giorno alla galassia gira storto potremmo sparire senza tanti complimenti. Senza cataclismi cosmici, invasioni aliene o scalzamento da parte di un'altra specie evoluta (ipotesi messe in ordine di probabilità: difficile, estremamente difficile, decisamente improbabile), potremmo tranquillamente durare in eterno. I dinosauri sono campati 160.000.000 di anni, credo seriamente che abbiamo qualche possibilità più di loro.
                    Last edited by Majin Broly; 09 October 2008, 15:45.

                    Comment


                    • #55
                      Duri a morire

                      Comunque una possibilità per spazzare via il genere umano ci sarebbe.

                      Mettiamo il caso che da qui a cento anni il campo magnetico terrestre scompaia, saremo bersagliati dalle radiazioni cosmiche e potremo dire addio alla nostra atmosfera.
                      Nel giro di poco tempo la Terra diventerebbe come Marte (che secondo alcuni scienziati, sarebbe un pianeta invecchiato precocemente proprio per la scomparsa del suo campo magnetico), un pianeta deserto.

                      Certo, prove che il campo magnetico si stia affievolendo non ce ne sono, ma quest'ultimo non è fisso e mai lo è stato: ultimamente si sta verificando una sorta di "scambio di poli", come già avvenne in passato.



                      Per altre informazioni consultate Davyl
                      Last edited by Zack Fair; 09 October 2008, 15:44.

                      Comment


                      • #56
                        Originariamente Scritto da Zack Fair Visualizza Messaggio
                        Duri a morire

                        Comunque una possibilità per spazzare via il genere umano ci sarebbe.

                        Mettiamo il caso che da qui a cento anni il campo magnetico terrestre scompaia, saremo bersagliati dalle radiazioni cosmiche e potremo dire addio alla nostra atmosfera.
                        Nel giro di poco tempo la Terra diventerebbe come Marte (che secondo alcuni scienziati, sarebbe un pianeta invecchiato precocemente proprio per la scomparsa del suo campo magnetico), un pianeta deserto.

                        Certo, prove che il campo magnetico si stia affievolendo non ce ne sono, ma quest'ultimo non è fisso e mai lo è stato: ultimamente si sta verificando una sorta di "scambio di poli", come già avvenne in passato.
                        Tutte idee tue, eh? Ma quanto ti odio

                        Comment


                        • #57
                          Eh, quella cosa dell'inversione dei poli te non la sapevi

                          Comment


                          • #58
                            Anno 2030:

                            ''Houston, qui monte Olimpo: atterrati .''

                            Alla fine di questo secolo, sicuramente 2 pianeti + un satellite della nostra galassia(più precisamente del nostro sistema solare: Luna, Marte e Giove.), saranno colonizzati: prima con semplici sonde (cosa che già stà avvenendo), poi con moduli pilotati da uomini, ed infine con stabilimenti di colonizzazione, per ricercare, studiare e vivere su altri pianeti.
                            L' umanità estinguersi? Eppure mi pare proprio il contrario... qualche secolo, e l' uomo sarà sparso su diverse galassie: in fin dei conti è sempre stato nella sua natura: oltre ai conflitti, cè sempre stata una ricerca e un progresso, per spingersi ancora più lontano.
                            Perchè mai l' uomo dovrebbe spegnersi su questo pianeta?
                            Non ci sarà mai una definitiva estinzione, perchè da quel lontano Aprile del 1961, l' uomo ha scoperto di poter vivere furori dalla terra.

                            Non ci sarà un dopo l' umanità.
                            L' ultimo uomo avrà l' onore di vedere l' implosione dell' universo.

                            Questo premettendo che nel 2012 non vengano a farsi una vacanza sulla terra i rettiliani.
                            sigpic

                            Comment


                            • #59
                              Premetto che scarto tutte le risposte niubbe che si basano su credenze Maya, Chuck Norris e stronzate simili...

                              Originariamente Scritto da Zack Fair Visualizza Messaggio
                              Duri a morire

                              Comunque una possibilità per spazzare via il genere umano ci sarebbe.

                              Mettiamo il caso che da qui a cento anni il campo magnetico terrestre scompaia, saremo bersagliati dalle radiazioni cosmiche e potremo dire addio alla nostra atmosfera.
                              Nel giro di poco tempo la Terra diventerebbe come Marte (che secondo alcuni scienziati, sarebbe un pianeta invecchiato precocemente proprio per la scomparsa del suo campo magnetico), un pianeta deserto.

                              Certo, prove che il campo magnetico si stia affievolendo non ce ne sono, ma quest'ultimo non è fisso e mai lo è stato: ultimamente si sta verificando una sorta di "scambio di poli", come già avvenne in passato.



                              Per altre informazioni consultate Davyl
                              C'è bisogno di arrivare fino a questo? °___°
                              Dai, arrivaci, è molto semplice, il petrolio scarseggia, ma ancora ce ne è abbastanza, e ci sono comunque guerre...
                              Quando ce ne sarà pochissimo (ovvero tra non molto) gli USA o altre nazioni useranno l'atomica, magari più volte, il tempo di due generazioni e moriamo tutti (per sterilità e vari handicap.)
                              O sennò magari un Chernobyll2 o esperimenti mal riusciti.
                              Non si deve per forza andare all'epico.

                              Einstain c'era andato molto molto vicino con la citazione ad inizio topic.

                              Comment


                              • #60
                                Originariamente Scritto da Majin Broly Visualizza Messaggio
                                Non possiamo estinguere la vita. Organismi termofili estremi, batteri totalmente immuni alle radiazioni, persino gli scarafaggi, sono tutti esseri di cui, a tutt'oggi, pur scatenando un'inferno tale da cancellarci, non riusciremmo a liberarci. Considerato poi l'aspettativa futura dell'esistenza del pianeta, per impedire un nuovo sbarco sulla terra di forme di vita dovremmo spararci addosso queste testate atomiche circa 3-400 milioni di anni prima della metamorfosi del sole in gigante rossa. Comunque difficilmente, anche nel caso di una guerra atomica, verrebbero scatenate tutte queste forze. Un conflitto nucleare terminerebbe dopo poche bombe rispetto a tutte quelle possedute. Avremmo danni enormi, incalcolabili, ma con le atomiche non riusciremmo comunque ad estinguerci da soli, semplicemente perchè ci fermeremmo prima di riuscirci. Siamo molti, e dislocati su tutta la superficie del pianeta. Inoltre, anche nei casi più estremi, alcuni uomini sono dotati di rifugi e provviste tali da permettere per anni la sopravvivenza. Una guerra tomica mi preoccupa per la mia persona, ma di certo non per la sopravvivenza della specie. Neppure l'ambiente può spazzarci via. Siamo ormai totalmente adattabili grazie alla tecnologia. Qualsiasia tempesta, radiazione o terremoto che possa falciare miriadi di umani non avverebbe mai così velocemente da impedire agli ultimi a venirne in teoria colpiti di salvarsi in qualche maniera. Serve un cataclisma di propozioni incalcolabili per cancellarci dal pianeta. Un meteorite nell'ordine delle centinaia di km di diametro potrebbe farcela (e comunque non distruggerebbe la vita, abbiamo già subito in passato impatti di questo tipo e la vita è sempre sopravvisuta), dato che questo tipo di impatto rivolta letteralmente la crosta terrestre, ma un impatto simile è decisamente difficile da pensare in date "vicine", dato che oggetti di queste dimensioni non sono al momento conosciuti, e che difficilemente non lo sarebbero, visto che, nelle fascie a noi più vicine, gli oggetti più imponenti non superano i 100 km. Vorrei però rettificare le probabilità di impatto citate prima. Noi siamo in grado di prevedere con estrema difficoltà le orbite dei corpi a noi conosciuti. man mano che un asteroide a noi noto si avvicina i calcoli vanno rieffettuati e rettificati, dunque, se un anno un meteroite ci sfiora nel 2036, l'anno dopo potrebbe colpirci nel 2035, oppure passarci lontano milioni di chilometri. E questo, ripeto, solo per gli oggetti che conosciamo. Un asteroide non classificato potrebbe spuntare fuori a pochi mesi dall'impatto, lasciandoci praticamente nessuna via di scampo. Fortunatamente gli asteroidi sono piuttosto facili da catalogare, e conosciamo quasi tutti i corpi per noi potenzialmente letali. Discorso diverso per le comete, provienti dalla fascia di kuiper e dalla nube di oort. Di questi oggetti non sappiamo veramente nulla. Potremmo vederceli sulla testa senza che nessuno scienziato se ne fosse accorto. Tuttavia, a causa dei movimenti studiati, sappiamo che simili eventi sono ciclici e, per ora, piuttosto improbabili (ci sono insomma più possibilità di uccidersi accidentalmente con lo spazzolino mentre ci si lava i denti), resta il fatto che, nella remota eventualità, non potremmo farci veramente nulla. Per come siamo messi adesso, avremmo poche sperane di salvarci anche solo da uno degli asteroidi che conosciamo, persino se sapessimo con certezza che l'impatto avverrà tra 50 anni. Non abbiamo alcuna difesa certa contro simili cataclismi. Tuttavia nessuno di questi asteroidi sarebbero capaci di estinguerci. Non saremmo capaci di evitare l'impatto, ma ci sarebbe tempo per salvare una fetta di umanita, senza contare che comunque, esseri umani fuori da eventuali rifugi potrebbero comunque salvarsi. Ce l'hanno fatta dei minuscoli roditori, qualche uomo sarà così fortunato da salvarsi per caso. Questo sempre che l'oggetto che si schianta a terra non sia oltre il doppio di quello che ha estinto i dinosauri. A quel punto sarebbe davvero questione di fortuna anche in un rifugio apposito.

                                In conclusione, non credo che l'uomo possa estinguere se stesso, tuttavia, essendo un nulla rispetto al cosmo, se un giorno alla galassia gira storto potremmo sparire senza tanti complimenti. Senza cataclismi cosmici, invasioni aliene o scalzamento da parte di un'altra specie evoluta (ipotesi messe in ordine di probabilità: difficile, estremamente difficile, decisamente improbabile), potremmo tranquillamente durare in eterno. I dinosauri sono campati 160.000.000 di anni, credo seriamente che abbiamo qualche possibilità più di loro.
                                Sempre che lo strato di ozono regga, già indebolito per l'inquinamento del CO2 potrebbe assottigliarsi in maniera drastica, e la terra diventerebbe un bell'uovo sodo.

                                Elusys

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