Sei Alessandro o Parmenione?

[Jeff Buckley '85]

Thread basato su un evento storico che non so quanti di voi conoscano, si narra che nel 334 A.c dopo aver gia battuto due volte i Persiani in battaglia Alessandro Magno abbia ricevuto una delegazione da parte del re di Persia, con un offerta davvero allettante, la metà occidentale dell'Impero Persiano, una figlia di Dario III in sposa e una somma in denaro pari a centinaia di milioni di € attuali, tutto in cambio di una pace.
Si narra anche che Parmenione che era l'amico più fidato e il consigliere di Alessandro sentendo l'offerta abbia detto "un'offerta eccellente, io se fossi Alessandro la accetterei".
Quest'ultimo però non era dello stesso avviso, rispose "anche io accetterei se fossi Parmenione...", rifiutò quindi l'offerta con le conseguenze che ben sappiamo.
Alessandro però non aveva certo la palla di cristallo per avere certezze, decise comunque di rischiare rifiutando un'offerta alletante e la sua audacia l'ha premiato.
Ora tornando a noi volevo chiedervi cosa avreste fatto in quell'occasione? Avreste accettato o rifiutato? Nella vita tendete ad essere prudenti e ad accontentarvi o a rischiare per ottenere sempre di più? A voi la parola...

[Paolo Vespa]

bel topic davvero

Comunque conoscendo me stesso credo che avrei fatto come Parmenione

[Kabu]

Non ho proprio la stoffa del conquistatore io...

[Pedro-92]

Se devo raggiungere un qualcosa di veramente importante per me quanto lo era la gloria (e di pi&#249 per Alessandro, tendo a rischiare. Se è una cosa da niente, mi accontento e godo.

[Uomo Tigre]

Io avrei accettato.

[The Mystic]

Me ne sto accorgendo in questi giorni, io non rischio.

[Freecell]

Bel topic, mi sarei comportato come Parameione...

[Majin Broly]

Il topic non fa menzione comunque della valutazione sulle forze in campo, del territorio, del peso delle forze alleate e nemiche. Posta così la questione, sembra che alessandro abbia tirato a indovinare, cosa che non è stata.

[ghonnen]

Il mio nome parla chiaro: io rischio il tutto per tutto.

Un po di tempo fa mi capitò di giungere ad un punto in cui mi si presento' un bivio:non potendo più sostenere due stili di vita, dovetti decidere d' accontentarmi di cio' che potevo fare e godermi la vita, oppure votarmi unicamente alla realizzazione dei miei sogni.
Sinceramente ero propenso ad accontentarmi, perchè si rischia poco e non si hanno tante responsabilità.
Eppure vivere nel rimpianto, per me sarebbe stato troppo... quindi ho deciso di rischiare: finchè cè anche una possibilità su infinito per me basta, anche a costo della mia stessa vita.
Sono sempre stato megalomane, e ho sempre puntato in alto, e ormai ho deciso di rischiare tutto.
E' una sensazione che si prova...una certezza e consapevolezza nelle proprie azioni che ti da la forza ed il coraggio di buttarti nel vuoto.

[Lorenzo GOV]

Majin Broly ha ragione: Alessandro non è andato alla cieca, conosceva le sue forze e quelle del nemico, ed era sicuro di vincere. Perciò è "quasi" normale che abbia deciso di continuare la sua opera di conquista. Poi il carattere di Alessandro è riconosciuto: non per niente arrivò fino all'India, continente inesplorato e pericoloso.

[Davyl]

Ciò che mi ha contraddistinto da sempre dai miei compagni è stato il mio alto senso dell'ambizione, accompagnato, mio malgrado, da un altrettanto forte senso di pigrizia.
Mi piace rischiare, benché la fortuna non giri propriamente a mio favore, ma credo che provare a costruire qualcosa con le proprie mani ed assumersi pertanto le proprie responsabilità, anche in caso di "sconfitta" rappresenti un punto di crescita, qualcosa da cui partire per non ricommettere ancora il medesimo errore.
Chiaramente bisogna considerare il valore del rischio, ma grosso modo mi sarei comportato come Alessandro: meglio essere sconfitti da vincitore, che vincere da sconfitti.

[Emis~]

Ciò che mi ha contraddistinto da sempre dai miei compagni è stato il mio alto senso dell'ambizione, accompagnato, mio malgrado, da un altrettanto forte senso di pigrizia.
Mi piace rischiare, benché la fortuna non giri propriamente a mio favore, ma credo che provare a costruire qualcosa con le proprie mani ed assumersi pertanto le proprie responsabilità, anche in caso di "sconfitta" rappresenti un punto di crescita, qualcosa da cui partire per non ricommettere ancora il medesimo errore.
Chiaramente bisogna considerare il valore del rischio, ma grosso modo mi sarei comportato come Alessandro: meglio essere sconfitti da vincitore, che vincere da sconfitti.

Hai ragione, anche a me piace rischiare anche se sono in una situazione non favorevole. Mi sarei comportato come Alessandro. Davyl mi ha proprio tolto le parole di bocca

[Sanji]

Come Alessandro.
Mi piace rischiare per avere di più.
Sempre che il rischio non sia troppo alto, in tal caso sarebbe da scemi.

[sssebi]

Io quasi sempre tendo a rischiare, ma a centinaia di milioni di euro non si puo' rifiutare e sinceramente credo che nessuno li rifiuterà

[Buddha94]

Io mi accontento molto facilmente. Non ho particolari ambizioni è voglio solo vivere bene. Per questo avrei fatto come Parmenione.