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uhm ... mi pare di aver letto qualcosa su questo argomento:
ci sono testimonianze di persone vicinissime alla morte, persone in coma, persone che muoiono per una manciata di secondi e affermano che nel momento della morte si ci ritrova in un tunnel e si và verso una luce fortissima che dà senso di beatitudine ... in un primo momento però si rivede tutta la propria vita come se fossi un film in una manciata di secondi ...
in un secondo momento ritroviamo le persone morte che abbiamo amato come per darci il benvenuto (amici , parenti ... già deceduti)
gli scettici dicono che sia il nostro cervello che è programmato per dare questo senso di beatitudine prima di morire ...
poi ho anche letto di libri sulla reincarnazione in cui ci sono testimonianze di bambini che ricordano di avere vissuto in vite passate in altri luoghi ....
sapevano cose che non avevano mai visto e sentito prima !!!
poi ci sono testimonianze di persone che credono di poter staccare il proprio spirito dal corpo ... ricorda l'immagine che ha postato Bael per questo argomento ...
mi ricordo di una testimonianza dove prima della morte della persona avrebbe fatto visita (come spirito ... tipo fantasma) ad un amico che viveva in un altro continente ... che poi è rimasto scioccato quando ha saputo anni dopo della scomparsa dell'amico
queste sono solo testimonianze ... la verità la scopriremo quando moriremo anche noi ... se qualcuno si offre volontario ... io non ho fretta di conoscere la verità
Hai mischiato le NDE con la parapsicologia.
La prima rimane un incognita, la seconda un insieme di belle favolette.
Le esperienze di pre-morte hanno molte teorie ma nulla di certo...la più accreditata è quella delle reazioni cerebrali alla morte, quindi è un ''illusione''...ma non è del tutto certo.
Invece lo spirito avvistato da altri ha diverse spiegazioni, come il riflesso psicologico o il pensiero inconscio.
Un avatar(??) mi ha ricordato di questo dilemma:
Sbarco sulla luna:si o no?
La questione è: l’uomo ha davvero “conquistato” la luna oppure l’America è riuscita e riesce tutt’ora a “prendere in giro” l’ingenuità del mondo intero attraverso un filmato fasullo?
Dare una risposta a questo quesito non è possibile, ma qui di seguito riportiamo alcune prove che attesterebbero come la missione di apollo 11 non sia un evento straordinario ma.. una bufala.
"Quando Armstrong scese giù da quella scaletta proclamando che si trattava solo di un piccolo passo per lui ma di un grande passo per l'umanità, stava in realtà posando il piede su un solido palcoscenico coperto di polvere all'interno di un segretissimo studio televisivo nel deserto del Nevada.
I "dottori" della Nasa falsificarono completamente l'atterraggio dell'uomo sulla luna.
Più precisamente, falsificarono tutti e sei gli atterraggi sulla luna spendendo circa 25 miliardi di dollari per dimostrare al mondo che i Russi non potevano competere con gli Stati Uniti nel campo delle esplorazioni spaziali" (tratto da: http://www.astrofilitrentini.it/notiz/not15/luna.html).
Ecco alcune di quelle che sono definite essere delle prove:
1) Senza una protezione di due metri di spessore gli astronauti sarebbero bruciati a causa delle radiazioni presenti sulla luna
2) Nelle fotografie non appare mai un cielo stellato
3) In una fotografia l'astronauta ha la propria ombra, la bandiera.
4) la macchina fotografica usata dagli astronauti non era protetta e avrebbe dovuto fondersi vista l'alta temperatura sulla luna (250° F)
5).Le ombre presenti nelle fotografie divergono: l’unica spiegazione è che sono state usate delle luci artificiali poiché il sole non potrebbe che creare ombre parallele
6) La bandiera statunitense si muove come mossa dal vento (ma sulla luna non ne soffia alcuno...); 7) La navetta spaziale atterra senza alzare alcuna nuvola di polvere e i suoi “piedi” risultano essere fin troppo puliti e privi di polvere per rendere credibile l’allunaggio;
8) ... (alcuni siti consultati: http://web.dsc.unibo.it/~lenci/ig/curiosit.html ; http://www.marcostefanelli.com/luna/foto.htm)
E prima di concludere.. nel 2002 iniziò a “girare” sul web un filmato creato dal regista Adam Stewart, il quale con grande maestria riuscì a mettere in scena un filmato che rendeva credibile una scena in cui Armstrong, una volta sceso dalla navicella spaziale, veniva colpito dalle luci della sceneggiatura montata per girare il falso allunaggio! Ovviamente questo è solo un montaggio, è vero.. ma i filmati della NASA cosa sono?
Eccolo:
Il Bigfoot, altrimenti detto Sasquatch, Momo o Piedone, è una leggendaria creatura scimmiesca che dovrebbe vivere nelle foreste dell'America Settentrionale.
Non ci sono prove concrete della sua esistenza se non video, foto od orme di piedi anomale.
Alcuni ritengono possa trattarsi di un ramo distaccato dello Yeti o di una specie sopravvissuta all'estinzione di Gigantopiteco, una scimmia asiatica di notevoli dimensioni, oggi ritenuta estinta.
Il Bigfoot dovrebbe essere alto dai 2 ai 2,70 metri (dai 7 ai 9 piedi), con folta peluria scura che varia dal rosso scuro al nero e grandi piedi (da cui il nome) che lascerebbero tracce di 40-46 cm sul terreno. Il Bigfoot è descritto come un grande ominide o primate bipede; i testimoni dicono che ha dei grandi occhi e una cresta abbassata sulla testa. In base alle descrizioni peserebbe intorno ai duecento chilogrammi.
Spoiler:
Ci sono stati molti centinaia di presunti avvistamenti del Bigfoot. Qui di seguito sono elencati alcuni dei più notevoli.
1811: Un esploratore riferì di aver trovato tracce di uno strano animale nelle montagne degli Stati Uniti nord-orientali. Esse potevano essere quelle di un orso, ma erano molto più grosse. L’esploratore provò a seguirle, ma non rintracciò l’essere che le aveva lasciate.[senza fonte]
1840: Il missionario protestante Elkanah Walker ascoltò una leggenda dei i nativi americani di Spokane (Washington), la quale affermava che da quelle parti esistevano delle creature pelose gigantesche che rubavano salmoni negli accampamenti indiani e avevano un forte odore.[1]
1870: Un cacciatore californiano sostenne di aver visto un Sasquatch, il quale gli distrusse il fuoco del suo accampamento sulle montagne vicino a Grayson (California). Il fatto risulta essere accaduto l’anno precedente.
1884: Nei giornali della Columbia Britannica fu pubblicato un articolo che sosteneva che un Bigfoot era stato catturato nulle montagne locali. La creatura era stata chiamata "Jacko". Successivamente si seppe che la notizia era falsa.
1893: In un articolo di Theodore Roosevelt pubblicato sul giornale The Wilderness Hunter, il futuro presidente degli Stati Uniti narrò di una storia raccontatagli da un anziano cacciatore dell’Idaho. Quest’ultimo si chiamava Bauman e affermava di aver incontrato un Bigfoot nelle montagne in cui viveva. La testimonianza di Roosevelt è l'unica prova che questo incontro sia mai avvenuto.[2]
1924: Un canadese di nome Albert Ostman sostenne di essere stato rapito e tenuto prigioniero per molti giorni da una famiglia di Sasquatch. L'incidente si era verificato durante le vacanze estive a Toba Inlet (Columbia Britannica).[3]
1924: Fred Beck e altri quattro minatori sostennero di essere stati attaccati da molti Sasquatches nell'Ape Canyon (Canyon della Scimmia, Washington) nel luglio 1924. Le creature per diverse ore durante la notte lanciarono grandi rocce alla cabina in cui erano rinchiusi i minatori, uccidendone molti. Anche uno dei Sasquatches fu colpito e ucciso dai minatori. La notizia è stata pubblicata anche sui giornali. Secondo alcuni, gli assalitori erano dei giovani campeggiatori che si divertivano a lanciare sassi nel canyon, e i minatori avrebbero visto solo delle figure scure alla luce della luna e le grida terribili udite non sarebbero state altro che le voci dei campeggiatori ampliate dall’eco del canyon. Tuttavia, questa spiegazione non sta in piedi perché i minatori avevano visto bene che gli assalitori non erano esseri umani, perché nessun campeggiatore risulta essere stato ucciso da quelle parti e soprattutto perché nessun uomo avrebbe potuto causare tali danni e uccidere tanti minatori semplicemente gettando dei sassi. I testimoni oculari confermano quest’ipotesi. Inoltre furono trovate impronte chiaramente troppo grandi per essere umane.[4] [5][6]
Dal 1940 in poi: Gli abitanti di Fouke (Arkansas) riferirono che una creatura simile al Bigfoot, soprannominata "il Mostro di Fouke", abitava la regione. Un elevato numero di incontri si è verificato nella zona paludosa circostante ed è servito come spunto per un film del 1973 intitolato The Legend of Boggy Creek.[7][8][9][10][11][12]
1941: Una canadese di nome Jeannie Chapman dichiarò di essere fuggita da casa sua con i figli quando un grande Bigfoot, alto circa due metri e mezzo, si avvicinò alla loro residenza di Ruby Creek (Columbia Britannica).[13]
1950: Uno sciatore di nome Jim Carter organizzò una spedizione nell'Ape Canyon (Canyon della Scimmia, Washington) insieme ad altri uomini. Il suo obbiettivo era quello di risolvere il mistero dell’attacco di alcuni Sasquatch a dei minatori nel luglio 1924. Un giorno si allontanò da solo per filmare un documentario e da allora non fu mai più rivisto, nonostante una massiccia ricerca. Nemmeno il suo corpo fu ritrovato. Le sue ultime tracce lasciate dagli sci rivelarono che Carter si stava spostando ad altissima velocità, facendo enormi salti che nemmeno un esperto sciatore farebbe se non fosse spaventato a morte o inseguito.[senza fonte]
1955: Un canadese di nome William Roe affermò di aver avuto un incontro ravvicinato con un Sasquatch in Mica Mountain (Columbia Britannica).[14]
1958: Due muratori californiani, Leslie Breazale e Ray Kerr, riferirono di aver visto un Bigfoot circa 70 chilometri a nord-est di Eureka (California). In precedenza ne erano già state trovate alcune tracce nei boschi locali.[15]
1958: Alcuni operai di un cantiere a Bluff Creek (California) trovarono delle enormi orme vicino al luogo in cui lavoravano. Uno di essi, Raymond Wallace, sostenne che si trattava di un Bigfoot. Dopo oltre quarant’anni, in seguito alla morte di Wallace, nella sua casa furono trovati enormi piedi di legno, evidentemente quelli usati per lasciare le tracce nel 1958. Di conseguenza, l’avvistamento si dimostrò un falso.[16][17]
1967: Il 20 ottobre, Roger Patterson e Robert Gimlin filmarono un presunto Sasquatch a Bluff Creek (California). Il filmato, noto come Patterson-Gimlin film, divenne famoso perché fu l’unico ad essere preso in considerazione dagli studiosi, i quali ancora oggi stanno discutendo sulla sua veridicità.
1970: Una famiglia di creature simili a Bigfoot creature fu osservata in più occasioni da uno psichiatra di San Diego e dalla sua famiglia. Gli avvistamenti vennero effettuati vicino al rifugio in montagna della famiglia, il quale si trovava sulle montagne della California.[18]
1995: Il 28 agosto, una troupe televisiva della Waterland Productions filmò un Sasquatch nei boschi del Jedediah Smith Redwoods State Park, nella California settentrionale.[19]
2005: Il 16 aprile, una creatura simile a un Bigfoot fu avvistata sulla sponda del fiume Nelson in Manitoba (Canada). Essa fu filmata da un traghetto di passaggio.[20]La banda rock canadese The Weakerthans successivamente registrò una canzone intitolata Bigfoot! su questo avvistamento.
2006: Il 14 dicembre, una donna di nome Shaylane Beatty vicino a Prince Albert (Saskatchewan, Canada) incontrò un Sasquatch in una strada locale. Alcuni uomini del villaggio vicino esaminarono successivamente la zona e trovarono orme sulla neve e un ciuffo di peli bruni.[21][22]
2007: Il 16 settembre, il cacciatore Rick Jacobs fotografò un possibile Bigfoot con una macchina fotografica automatica legata ad un albero.[23]Secondo alcuni studiosi, la creatura era invece un orso affetto dalla rogna.[24]L'avvistamento è avvenuto vicino alla città di Ridgway (Pennsylvania).
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